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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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    «Era pesante» disse Ron con voce roca sollevando la testa pallido e sudato. «Malfoy l’ha chiAmata ‘mezzosangue’, Hagrid…»
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)

    «Ehm… be’… sì» disse Allock staccando da dietro la porta un poster che lo raffigurava a grandezza naturale e cominciando ad arrotolarlo. «Una chiAmata urgente… improrogabile… devo andare…»
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    «Questa è la fine del famoso Harry Potter» disse la voce lontana di Riddle. «Solo, nella Camera dei Segreti, abbandonato dagli amici, sconfitto finalmente dal Signore Oscuro che così incautamente ha osato sfidare. Presto rivedrai la tua Amata madre mezzosangue, Harry… Ti ha regalato dodici anni di vita… ma Lord Voldemort ti ha preso, alla fine, come ben sapevi che sarebbe successo».
L'erede di Serpeverde (Cap. 17 Harry Potter 2)

   «Hanno fatto una bella fatica a mettere tutto a tacere, vero, Ern?» disse Stan. «La strada per aria, e tutti quei Babbani stecchiti. Com'è che l'hanno chiAmata, Ern?»
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   In un lampo, Difesa contro le Arti Oscure diventò la lezione più Amata. Solo Draco Malfoy e la sua banda di Serpeverde avevano qualcosa di sgradevole da dire sul professor Lupin.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)


    Fu chiAmata la polizia, e tutta quanta Little Hangleton si crogiolò in una curiosità atterrita e in una malcelata eccitazione. Nessuno si sforzò di fingersi addolorato per i Riddle, che erano stati assolutamente impopolari. Gli anziani signori Riddle, marito e moglie, erano ricchi, snob e sgarbati, e il loro figlio ormai adulto, Tom, era anche peggio. Tutto quello che importava agli abitanti era l’identità dell’assassino: chiaramente, tre persone in apparenza sane non morivano di colpo per cause naturali nella stessa notte.
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4)

    Moody estrasse il registro, allontanò la lunga chioma di capelli brizzolati dal viso contorto e sfigurato e prese a fare l’appello, con l’occhio normale che scorreva sicuro la lista mentre l’occhio magico roteava, indugiando su ogni studente quando rispondeva alla chiAmata.
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    «Benvenuti, Mangiamorte» disse Voldemort piano. «Tredici anni… tredici anni dall’ultima volta che ci siamo incontrati. Eppure rispondete alla mia chiAmata come se fosse ieri… siamo ancora uniti sotto il Marchio Nero, allora! Vero?»
I Mangiamorte (Cap. 33 Harry Potter 4)

    «Sono molto puliti, vero, questi Babbani?» domandò la strega chiAmata Tonks, guardandosi attorno con grande interesse. «Il mio papà è Babbano di nascita ed è un gran sciattone. Immagino che ce ne siano di tutti i tipi, come i maghi…»
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    Luna si allontanò da loro per raggiungere il tavolo di Corvonero. Quando furono a quello di Grifondoro, Ginny fu chiAmata da alcuni compagni del quarto anno e andò con loro. Harry, Ron, Hermione e Neville si sedettero vicini a metà del tavolo tra Nick-Quasi-Senza-Testa, il fantasma di Grifondoro, e Calì Patil e Lavanda Brown; queste ultime rivolsero a Harry saluti fin troppo amichevoli, dai quali capì che avevano smesso di parlare di lui un attimo prima. Ma Harry aveva preoccupazioni più importanti: guardò oltre le teste degli studenti il tavolo degli insegnanti, lungo la parete in fondo alla Sala.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    Gazza il custode entrò ansimando. Macchie violette chiazzavano le sue guance incavate e coperte di venuzze, le mascelle gli vibravano e i sottili capelli grigi erano arruffati; a quanto pareva era arrivato di corsa. Mrs Purr trotterellava alle sue calcagna, guardò in su verso i gufi e miagolò affAmata. In alto si udì un irrequieto frusciare di ali e un grosso uccello marrone fece schioccare il becco, minaccioso.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Lui e Ron si avviarono dal dormitorio giù per le scale, discutendo dell’idea di Angelina di lavorare su una nuova mossa chiAmata Presa Rovesciata del Bradipo durante l’allenamento di quella sera. Solo a metà della sala comune invasa dal sole notarono la novità, che aveva già attirato l’attenzione di un gruppetto di compagni.
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    «Molto pochi, signore. La gente di solito ci capita per caso quando ne ha bisogno, ma spesso non la trovano più, perché non sanno che è sempre lì che aspetta di essere chiAmata, signore».
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

    Silente era seduto alla sua scrivania, su una sedia dallo schienale alto; si chinò in avanti nel cerchio di luce della candela che illuminava le carte sparse davanti a lui. Indossava una vestaglia viola e oro, sontuosamente ricAmata, sopra una camicia da notte candida, ma era perfettamente sveglio, e i suoi penetranti occhi azzurri fissavano la professoressa McGranitt.
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

   Era quasi mezzanotte e il Primo Ministro stava seduto da solo nel suo ufficio, a leggere una lunga relazione che gli scivolava via dalla mente senza lasciare la minima traccia. Aspettava una chiAmata dal presidente di un paese remoto e, tra il chiedersi quando quel disgraziato avrebbe telefonato e il cercare di allontanare gli spiacevoli ricordi di una settimana lunghissima, faticosa e complicata, nella sua testa non c’era molto spazio per altro. Più cercava di concentrarsi sui caratteri stampati della pagina, più chiara vedeva la faccia maligna del suo avversario politico. Questi era apparso al telegiornale quel giorno stesso non solo per elencare tutte le cose terribili successe nell’ultima settimana (come se ci fosse bisogno di ricordarle), ma anche per spiegare perché fossero, dalla prima all’ultima, colpa del Governo.
L'altro ministro (Cap. 1 Harry Potter 6)


    La donna chiAmata Narcissa arrivò alla sommità dell’argine, dove una fila di vecchie sbarre separava il fiume da una stretta stradina acciottolata. L’altra donna, Bella, la raggiunse all’istante. Rimasero fianco a fianco a guardare le file di fatiscenti case di mattoni oltre la strada, le finestre tetre e cieche nell’oscurità.
Spinner's End (Cap. 2 Harry Potter 6)

    Ma l’altra era corsa avanti. Strofinandosi la mano, Bella ricominciò a correre, tenendosi ora a distanza mentre si addentravano nel labirinto deserto di case di mattoni. Infine Narcissa imboccò una strada chiAmata Spinner’s End, sulla quale la torreggiante ciminiera sembrava incombere come un gigantesco dito ammonitore. I suoi passi echeggiarono sull’acciottolato davanti a finestre sprangate e rotte, finché giunse all’ultima casa, dove una luce tenue baluginava attraverso le tende di una stanza al piano terra.
Spinner's End (Cap. 2 Harry Potter 6)

    «Oho»fece di nuovo Lumacorno. Harry era sicuro che non si fosse affatto scordato della pozione, ma che avesse aspettato la domanda per fare un po’ di teatro. «Sì. Quella. Be’, quella, signore e signori, è una pozioncina assai curiosa chiAmata Felix Felicis. Suppongo» e si rivolse con un sorriso a Hermione, che aveva rumorosamente trattenuto il fiato, «che lei conosca gli effetti della Felix Felicis, signorina Granger».
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6)

    «Tesoro»sussurrò Orfin in Serpentese, guardando sua sorella. «L’ha chiAmata ‘tesoro’. Quindi non ti vorrebbe comunque».
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «’Professore’?» ripeté Riddle. Era guardingo. «È come ‘dottore’? Come mai è qui? Lei l’ha chiAmata per farmi visitare?»
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

    Ginny e Demelza segnarono una rete a testa, dando ai tifosi rossi e oro qualcosa di cui rallegrarsi. Poi Cadwallader pareggiò, ma Luna parve non averlo notato; era disinteressata a quisquilie come il punteggio, e continuava ad attirare l’attenzione su nuvole dalla forma interessante o la possibilità che Zacharias Smith, che fino a quel momento non era riuscito a tenere la Pluffa per più di un minuto, soffrisse di una sindrome chiAmata ‘Broccopatia’.
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    «Anch’io». Silente sorrise appena. «E ora è il momento di ascoltare Hokey, l’elfa domestica di una strega molto vecchia e molto ricca chiAmata Hepzibah Smith».
La richiesta di Lord Voldemort (Cap. 20 Harry Potter 6)

    Ma prima che potesse muoversi sentì un rapido rumore di passi. Il suo cuore sussultò: qualcuno aveva visto, qualcuno sapeva che avevano bisogno di aiuto… Guardandosi intorno scorse Madama Rosmerta che si affrettava verso di loro lungo la via buia, con soffici ciabattine dai tacchi alti ai piedi, avvolta in una vestaglia di seta ricAmata a draghi.
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

    Si misero in fila dietro le panche in un silenzio quasi perfetto. Harry scorse Lumacorno in testa alla colonna di Serpeverde, con una magnifica veste verde smeraldo ricAmata d’argento. Non aveva mai visto la professoressa Sprite, direttrice dei Tassorosso, cosi pulita; sul suo cappello non c’era una sola toppa, e quando raggiunsero la Sala d’Ingresso trovarono Madama Pince in piedi accanto a Gazza, lei avvolta in un pesante velo nero che le arrivava alle ginocchia, lui in un antico completo con la cravatta, sempre neri, e olezzanti di naftalina.
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6)

   «Oh, certo, Harry, l'ho vista. Quella donna, o quell'avvoltoio, per meglio dire, mi ha perseguitato perché parlassi con lei. Mi vergogno, ma sono stato piuttosto sgarbato, l'ho chiAmata una trota impicciona, il che si è tradotto, come avrai notato, in una serie di calunnie sulla mia salute mentale».
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)


   Si voltarono e a Harry si strinse lo stomaco. Uno dei Mangiamorte che avevano assistito alla morte di Silente veniva verso di loro. I dipendenti del Ministero tacquero, gli sguardi a terra; Harry avvertì la paura propagarsi tra di loro. Il volto cupo e rozzo dell'uomo faceva uno strano contrasto con la splendida veste svolazzante, ricAmata a ricchi fili d'oro. Qualcuno nella folla attorno agli ascensori gridò, in tono adulatore: «'Giorno, Yaxley!» Yaxley lo ignorò.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

    sulla stradina lastricata chiAmata Diagon Alley. Era tranquilla, molti negozi erano ancora chiusi, e non c'erano clienti in giro. La stradina storta e acciottolata adesso era molto diversa dal luogo brulicante che Harry aveva conosciuto prima di andare a Hogwarts, tanti anni addietro. Moltissimi negozi erano sprangati, ma dalla sua ultima visita ne erano stati aperti di nuovi dedicati alle Arti Oscure. Il suo stesso volto lo scrutava dai manifesti incollati su molte vetrine, sempre corredati dalla didascalia: 'Indesiderabile Numero Uno'.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   Se solo fosse successo quella notte d'estate che era uscito per l'ultima volta dal numero quattro di Privet Drive, quando invece la nobile bacchetta di piuma di fenice l'aveva salvato! Se avesse potuto morire come Edvige, così in fretta da non rendersene conto! Se si fosse potuto gettare davanti a una bacchetta per salvare una persona Amata... invidiava perfino la morte dei suoi genitori. Quella passeggiata a sangue freddo verso la propria fine avrebbe richiesto un altro genere di coraggio. Sentì le dita tremare e fece uno sforzo per controllarle, anche se nessuno poteva vederlo; i ritratti alle pareti erano vuoti.
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   «Il Patronus di Piton era una cerva» continuò Harry, «come quello di mia madre, perché lui l'ha Amata per tutta la vita, da quando erano bambini. Avresti dovuto capirlo» aggiunse, vedendo le narici di Voldemort vibrare. «Ti aveva chiesto di risparmiarla, no?»
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)

    Un'altra notevole differenza tra queste fiabe e le loro controparti Babbane è che le streghe di Beda sono molto più attive nel cercare la propria fortuna rispetto alle nostre eroine. Asha, Altheda, Amata e Baba Raba sono streghe che prendono il proprio destino in mano, invece di farsi un pisolino secolare o aspettare che spunti qualcuno con la scarpetta che hanno perso. L'eccezione a questa regola, l'anonima fanciulla dello Stregone dal Cuore Peloso, si comporta più come una principessa delle nostre fiabe, ma nessuno vive per sempre felice e contento, alla fine della sua storia.
Introduzione (Cap. 0 Harry Potter 8)

    La terza, di nome Amata, era stata abbandonata da un uomo che amava caramente e pensava che il suo cuore non ne sarebbe mai guarito. Sperava che la Fonte la sollevasse dal dolore e dalla nostalgia.
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)

    Il cielo fu squarciato dai primi raggi del sole e nel muro si aprì una fessura. La folla si accalcò, e ognuno gridava il proprio diritto alla benedizione della Fonte. Dal giardino uscirono dei rampicanti, serpeggiarono tra la gente e si attorcigliarono alla prima strega, Asha, che afferrò il polso della seconda strega, Altheda, che si strinse alla veste della terza, Amata.
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)

    E Amata s'impigliò nell'armatura di un cavaliere dall'aspetto lugubre, in groppa a un cavallo magro fino all'osso.
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)

    Asha e Altheda si arrabbiarono con Amata, che si era inavvertitamente portata dietro il cavaliere.
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)

    Questa volta fu Amata ad arrabbiarsi.
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)


    Messer Senzafortuna sfoderò la spada e cercò di uccidere la bestia, ma la lama si spezzò. Allora Altheda le tirò delle pietre e Asha e Amata provarono ogni incantesimo che potesse domarla o stordirla, ma il potere delle loro bacchette non ebbe più efficacia delle pietre dell'amica né della lama del cavaliere: la Serpe non li lasciava passare.
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)

    Perciò si misero a riflettere sul significato del messaggio sulla pietra. Amata fu la prima a comprendere: con la bacchetta estrasse dalla propria mente tutte le memorie dei giorni felici passati con l'amante fuggito e le lasciò cadere nell'acqua. Il torrente le portò via e un passaggio di pietre affiorò. Le tre streghe e il cavaliere finalmente raggiunsero la vetta.
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)

    «Se sono in grado di curare questa malattia, potrò guadagnare tutto l'oro che voglio! Lasciate che sia Amata a bagnarsi!»
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)

    Messer Senzafortuna s'inchinò e mostrò la Fonte ad Amata, ma ella scosse il capo: ogni suo rimpianto per l'amante le era stato portato via dal ruscello e ora capiva quanto egli fosse stato crudele e infedele, e che essersene liberata era una ragione bastante per essere felice.
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)

    Quando il sole scese oltre l'orizzonte, Messer Senzafortuna uscì dall'acqua della Fonte rivestito della gloria del suo trionfo e, con la sua armatura arrugginita, si gettò ai piedi di Amata, che era la donna più gentile e più bella su cui avesse mai posato gli occhi. Fulgido di successo, le chiese la mano e il cuore e Amata, non meno felice di lui, capì di aver trovato l'uomo che li meritava.
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)

    Penso di poter dire, senza eccessiva vanità, che sia la Fonte sia il Colle fecero discretamente la loro parte. Ahimè, non altrettanto si può dire del resto del cast. Tralasciando per un momento il comportamento della gigantesca 'Serpe' messa a disposizione dal nostro insegnante di Cura delle Creature Magiche, il Professor Silvanus Kettleburn, l'elemento umano fu un disastro. Il Professor Beery, nel suo ruolo di regista, era pericolosamente ignaro degli intrecci sentimentali che si consumavano sotto il suo naso. Non aveva idea che gli studenti che interpretavano Amata e Messer Senzafortuna erano stati fidanzati fino a un'ora prima del levarsi del sipario, momento scelto da 'Messer Senzafortuna' per spostare i propri affetti su 'Asha'.
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)

    Basti dire che i nostri cercatori di Buona Sorte non arrivarono mai in vetta al Colle. Il sipario si era appena alzato quando la 'Serpe' del Professor Kettleburn - rivelando di essere un Ashwinder[5] sotto Incantesimo di Ingozzamento - esplose in una pioggia di scintille incandescenti e polvere, riempiendo la Sala Grande di fumo e frammenti di scenografia. Mentre le enormi uova infuocate che aveva deposto ai piedi del mio Colle incendiavano le tavole del palcoscenico, 'Amata' e 'Asha' si scagliarono l'una contro l'altra, duellando con tanto ardore che il Professor Beery cadde vittima di fuoco incrociato, gli insegnanti dovettero evacuare la Sala e l'inferno che si era scatenato sul palco rischiò di inghiottire tutto quanto. L'intrattenimento serale si concluse con un'infermeria piena; ci vollero diversi mesi prima che la Sala Grande perdesse l'aroma pungente del legno bruciato, e molto di più perché la testa del Professor Beery riassumesse le normali dimensioni, mentre il Professor Kettleburn fu messo in verifica.[6] Il Preside Armando Dippet vietò ogni futura rappresentazione, una tradizione non teatrale che Hogwarts è fiera di continuare tutt'oggi.
LA FONTE DELLA BUONA SORTE (Cap. 2 Harry Potter 8)

    Si sa che Godelot perì nelle proprie segrete, dove era stato rinchiuso dal figlio pazzo Hereward. Dobbiamo pensare che Hereward abbia sottratto la bacchetta al padre, altrimenti questi sarebbe riuscito a evadere, ma cosa ne fece successivamente Hereward non è dato di sapere. Quel che è certo è che una bacchetta chiAmata 'Bacchetta di Surello'[26] dal suo stesso proprietario, Barnabas Deverill, appare all'inizio del diciottesimo secolo e che Deverill la utilizzò per farsi una reputazione di mago terrificante, finché il suo regno di terrore non venne sovvertito dall'altrettanto infame Loxias, che prese la bacchetta, la ribattezzò 'Stecca della Morte' e la usò per far scempio di chiunque non gli andasse a genio. È difficile tracciare la storia successiva della bacchetta di Loxias, perché furono molti a vantarsi di averlo fatto fuori, inclusa la sua stessa madre.
LA STORIA DEI TRE FRATELLI (Cap. 5 Harry Potter 8)