Esplora le Citazioni



Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
Ricerca tra le citazioni:

Ricerca di Patronus


   «Allora...» Il professor Lupin estrasse la bacchetta e fece cenno a Harry di imitarlo. «L'incantesimo che cercherò di insegnarti è magia molto avanzata, Harry... molto al di sopra del Fattucchiere Ordinario. Si chiama Incanto Patronus».
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Be', quando funziona correttamente, evoca un Patronus» spiegò Lupin, «che è una specie di AntiDissennatore. Un guardiano che fa da schermo fra te e il Dissennatore».
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   Harry ebbe un'improvvisa visione di se stesso rannicchiato dietro una figura formato Hagrid armata di una grossa mazza. Il professor Lupin riprese: «Il Patronus è una forza positiva, una proiezione delle cose di cui si alimenta il Dissennatore: la speranza, la felicità, il desiderio di sopravvivere. Ma non può provare la disperazione come i veri esseri umani, quindi i Dissennatori non sono in grado di fargli del male. Devo però avvertirti, Harry, che l'incantesimo potrebbe essere troppo avanzato per te. Molti maghi qualificati incontrano serie difficoltà».
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Che aspetto ha un Patronus?» chiese Harry curioso.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   trasformare in un buon Patronus forte...
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)


   Qualcosa si spezzò sonoramente, e il Patronus nebuloso di Harry sparì assieme al Dissennatore; Harry si lasciò cadere su una sedia, esausto come se avesse appena corso per un miglio, le gambe tremanti. Con la coda dell'occhio vide il professor Lupin che a colpi di bacchetta costringeva il Molliccio a rientrare nella cassa; era tornato di nuovo un globo argenteo.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   Si sentiva esausto e stranamente svuotato, anche se era così pieno di cioccolato. Per quanto terribile fosse ascoltare gli ultimi istanti di vita dei suoi genitori ripetersi nella sua testa, erano le sole volte che aveva sentito le loro voci da quando era molto piccolo. Ma non sarebbe mai stato in grado di far apparire un vero Patronus se parte di luì desiderava riascoltare i suoi genitori...
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   A peggiorare le cose, le legioni AntiDissennatore non stavano andando affatto bene come sperava. Per parecchie volte di fila, Harry riuscì a produrre una confusa ombra argentata tutte le volte che il MolliccioDissennatore gli si avvicinava, ma il suo Patronus era troppo debole per scacciarlo. Non faceva altro che aleggiare come una nuvola semitrasparente, prosciugando le energie di Harry che lottava per trattenerlo. Harry era arrabbiato con se stesso e si sentiva in colpa per il suo segreto desiderio di risentire le voci dei genitori.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Pretendi troppo da te stesso» disse il professor Lupin severo la quarta settimana di lezioni. «Per un mago di tredici anni, anche un Patronus confuso è un gran risultato. E poi non svieni più, no?»
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Credevo che un Patronus... schiacciasse i Dissennatori, o roba del genere» disse Harry scoraggiato. «Che li facesse sparire...»
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Un vero Patronus lo fa» disse Lupin. «Ma tu hai fatto grandi progressi in pochissimo tempo. Se i Dissennatori si fanno vedere alla prossima partita di Quidditch, sarai in grado di tenerli a bada abbastanza a lungo da riuscire a tornare a terra».
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Sì» rispose Harry, pensando al suo debole Patronus e desiderando che fosse più forte.
Grifondoro contro Corvonero (Cap. 13 Harry Potter 3)

   «Quello sì che era un Patronus» disse una voce all'orecchio di Harry.
Grifondoro contro Corvonero (Cap. 13 Harry Potter 3)

   Se solo ci fosse stato un Dissennatore nei dintorni... Mentre un singhiozzante Baston passava la Coppa a Harry e lui la alzava in aria, sentì che avrebbe potuto far apparire il Patronus migliore del mondo.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   Alla debole luce del suo informe Patronus, vide un Dissennatore arrestarsi, molto vicino. Non riuscì ad attraversare la nuvola di nebbiolina argentea che Harry aveva evocato. Una viscida mano morta scivolò fuori da sotto il mantello. Fece un gesto come per spingere da parte il Patronus.
Il bacio dei Dissennatori (Cap. 20 Harry Potter 3)


   Un terrore paralizzante invase Harry rendendolo incapace di muoversi o parlare. Il suo Patronus diede un guizzo e sparì.
Il bacio dei Dissennatori (Cap. 20 Harry Potter 3)

   «Poteva essere solo una cosa, per riuscire a mettere in fuga i Dissennatori» disse Harry. «Un vero Patronus. Uno potente».
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   «Ma doveva essere un mago molto potente per far fuggire tutti quei Dissennatori... Se il Patronus brillava tanto, non era illuminato anche in faccia? Non hai visto...»
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   Harry guardò verso il lago, col cuore che gli batteva furiosamente. Chiunque fosse stato a mandare quel Patronus, sarebbe apparso da un momento all'altro.
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   Il lago si avvicinava sempre più, ma non c'era traccia di anima viva. Sulla riva opposta vide dei minuscoli barlumi d'argento: il suo tentativo di Patronus...
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   Il Patronus si voltò. Tornò al trotto verso Harry sulla superficie immobile dell'acqua. Non era un cavallo. Non era nemmeno un unicorno. Era un cervo. Risplendeva luminoso come la luna nel cielo... tornava verso di lui...
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   «Harry, non ci posso credere... hai evocato un Patronus che ha cacciato via tutti quei Dissennatori! Questa è magia molto, molto avanzata...»
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   «Da quello che mi ha detto il Preside questa mattina, ieri notte hai salvato un sacco di persone, Harry. Se c'è una cosa di cui sono fiero, è quanto hai imparato. Raccontami del tuo Patronus».
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   «Credevo che fosse stato mio padre a far apparire il mio Patronus. Voglio dire, quando mi sono visto dall'altra parte del lago... ho pensato che fosse lui quello che vedevo».
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   «Credi che le persone scomparse che abbiamo amato ci lascino mai del tutto? Non credi che le ricordiamo più chiaramente che mai nei momenti di grande difficoltà? Tuo padre è vivo in te, Harry, e si mostra soprattutto quando hai bisogno di lui. Altrimenti come avresti fatto a evocare proprio quel Patronus? Ramoso è tornato a correre la notte scorsa».
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)


   «La notte scorsa Sirius mi ha raccontato tutto di come sono diventati Animagi» disse Silente sorridendo. «Un risultato eccezionale... e sono anche riusciti a farlo a mia insaputa. E poi mi è venuta in mente la forma assolutamente insolita assunta dal tuo Patronus quando ha attaccato Malfoy alla partita di Quidditch contro i Corvonero. Quindi ieri notte hai visto tuo padre, Harry... l'hai trovato dentro di te».
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

    «Aspetta!» gridò, avanzando nella scia del suo Patronus d’argento, «tu sei un Molliccio! Riddikulus!»
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    Siamo stati informati che lei ha praticato l’Incanto Patronus alle nove e ventitré di questa sera in una zona abitata da Babbani e in presenza di un Babbano.
Un pacco di gufi (Cap. 2 Harry Potter 5)

    «Ho fatto l’Incanto Patronus per liberarci dai Dissennatori» disse, costringendosi a restare calmo. «È la sola cosa che funziona contro di loro».
Un pacco di gufi (Cap. 2 Harry Potter 5)

    «Harry, che forma assume il tuo Patronus?» gli chiese Lupin.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Che consapevolmente, deliberatamente e in piena conoscenza dell’illegalità delle sue azioni, avendo ricevuto un precedente avvertimento scritto dal Ministero della Magia per un’accusa analoga, l’imputato ha prodotto un Incanto Patronus in una zona abitata da Babbani, in presenza di un Babbano, il due agosto alle ventuno e ventitré, ciò che costituisce violazione al Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni, 1875, Comma C, nonché all’articolo 13 dello Statuto di Segretezza della Confederazione Intemazionale dei Maghi.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Eppure lei ha evocato un Patronus la sera del due agosto?» chiese Caramell.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Hai prodotto un Patronus completamente formato?»
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Un Patronus corporeo?»
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Il tuo Patronus aveva una forma chiaramente definita? Voglio dire, era più che semplice vapore o fumo?»
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)


    «Sempre?» disse col suo vocione Madama Bones. «Hai prodotto un Patronus prima d’ora?»
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Notevole» disse Madama Bones, fissandolo dall’alto, «un vero Patronus alla sua età… davvero notevole».
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Hanno aggredito i ragazzi» disse la signora Figg con voce più forte e sicura, mentre il rossore le defluiva dal viso. «Uno di loro era caduto. L’altro indietreggiava, cercando di respingere il Dissennatore. Era Harry. Ha provato due volte ma ha fatto solo del vapore d’argento. Al terzo tentativo, ha prodotto un Patronus, che ha cacciato il primo Dissennatore, e poi, su esortazione di Harry, ha cacciato via il secondo da suo cugino. E questo… questo è quel che è successo» concluse la signora Figg debolmente.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Ma certo» disse Silente ossequioso. «Allora conveniamo che le circostanze in cui Harry ha usato l’Incanto Patronus rientrano precisamente nella categoria che l’articolo descrive come eccezionali?»
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Bene, bene, bene… Patronus Potter» disse Lucius Malfoy in tono gelido.
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    «Sì, Harry» disse dolcemente Hermione, «ma comunque, non ha senso far finta che tu non sia bravo in Difesa contro le Arti Oscure, perché lo sei. L’anno scorso sei stato l’unico a respingere completamente la Maledizione Imperius, sai evocare un Patronus, sai fare un sacco di cose che nemmeno i maghi adulti sanno, Viktor lo diceva sempre…»
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    «È vero» la interruppe la ragazza con la lunga treccia, guardando Harry, «che sai evocare un Patronus
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    «Un Patronus corporeo?»
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    «È mia zia» disse. «Io sono Susan Bones. Mi ha detto della tua udienza. Allora, è vero? Fai un Patronus a forma di cervo?»
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    «State diventando molto bravi» disse, con un gran sorriso. «Al ritorno dalle vacanze possiamo cominciare a lavorare sulle cose serie… magari perfino i Patronus».
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5)

    Fra l’entusiasmo generale avevano finalmente cominciato a lavorare sui Patronus, anche se, come continuava a ricordare loro Harry, evocarne uno in tutta sicurezza e in un’aula illuminata a giorno era ben diverso dall’evocarlo di fronte a un Dissennatore.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    «Non fare il guastafeste» lo rimproverò allegramente Cho, seguendo con lo sguardo il suo Patronus — un cigno argenteo — che svolazzava nella Stanza delle Necessità durante la loro ultima lezione prima delle vacanze pasquali. «Sono così carini!»
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    «Non devono essere carini, devono proteggerti» le spiegò Harry paziente. «Quello che ci servirebbe è un Molliccio o qualcosa del genere… è così che ho imparato: evocando un Patronus mentre il Molliccio faceva finta di essere un Dissennatore…»
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    «Però sono carini» disse Hermione, guardando con affetto il suo Patronus, una scintillante lontra argentea che continuava a saltellarle attorno.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    L’elfo aveva gli occhi sbarrati e tremava da capo a piedi. Gli studenti più vicini a Harry si erano zittiti, gli occhi fissi su Dobby. I pochi Patronus che erano riusciti a evocare svanirono in una nebbiolina perlacea, lasciando la stanza molto più buia di prima.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    «Ho saputo dal mio caro amico Tiberius Ogden che sei in grado di evocare un Patronus… Non è in programma, ma…?»
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    «Era un Patronus?» chiese Harry, che aveva visto Silente mandare dei messaggi a quel modo.
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    «Hagrid era in ritardo per il banchetto, proprio come Potter, quindi l’ho ricevuto io. E tra parentesi» aggiunse Piton, facendosi da parte per lasciar entrare Harry, «ero curioso di vedere il tuo nuovo Patronus».
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    «Il Patronus di Tonks ha cambiato forma» gli disse. «Almeno, così ha detto Piton. Non sapevo che potesse succedere. Perché un Patronus dovrebbe cambiare?»
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Non so» rispose Harry, alzando le spalle, «ma quando l’ho nominato si è quasi messa a piangere… E il suo Patronus è un animale grosso a quattro zampe, adesso… magari è diventato… insomma… lui».
La stanza delle necessità (Cap. 21 Harry Potter 6)

    E il significato del Patronus di Tonks e dei suoi capelli color topo, e la ragione per cui era venuta di corsa a cercare Silente quando aveva sentito dire che qualcuno era stato aggredito da Greyback, tutto all’improvviso fu chiaro a Harry: non era di Sirius che Tonks era innamorata, allora…
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

   Il Patronus si dissolse nell'aria, mentre la famiglia di Fleur scrutava esterrefatta il punto in cui era sparito.
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   Harry non sapeva da dove cominciare, ma non ce ne fu bisogno. In quel momento, qualcosa di grosso e argenteo arrivò dall'alto attraverso la tenda sulla pista. Aggraziata e lucente, la lince atterrò lieve in mezzo ai ballerini esterrefatti. Le teste si voltarono, i più vicini rimasero assurdamente paralizzati a metà della danza. Poi il Patronus parlò con la voce forte e fonda di Kingsley Shacklebolt.
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   Tutto era sfocato, lento. Harry e Hermione balzarono in piedi sfoderando le bacchette. Molti si erano appena resi conto che era successo qualcosa di strano e stavano ancora voltandosi verso il felino d'argento quando quello sparì. Il silenzio si propagò in gelide ondate dal punto in cui era atterrato il Patronus. Poi qualcuno urlò.
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   Voltò le spalle a Ron e Hermione, fingendo di studiare il vecchio arazzo dell'albero genealogico dei Black. Poi Hermione cacciò un urlo: Harry sfoderò di nuovo la bacchetta, si voltò e vide un Patronus argenteo planare attraverso la finestra del salotto e atterrare davanti a loro, dove assunse le sembianze della donnola che parlava con la voce del padre di Ron.
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   Il Patronus si dissolse nel nulla. Ron emise un suono a metà tra un piagnucolio e un gemito e si lasciò cadere sul divano: Hermione gli andò vicino e gli strinse il braccio.
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   La presenza dei Mangiamorte là fuori accrebbe il malumore all'interno del numero dodici. Non avevano più avuto notizie di nessuno dopo l'apparizione del Patronus del signor Weasley e la tensione cominciava a essere palpabile. Inquieto e irascibile, Ron aveva preso la seccante abitudine di giocherellare col Deluminatore che teneva in tasca, mandando su tutte le furie Hermione, che ingannava l'attesa di Kreacher studiando Le Fiabe di Beda il Bardo.
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   «Sono Remus John Lupin, lupo mannaro, noto anche come Lunastorta, uno dei quattro creatori della Mappa del Malandrino, marito di Ninfadora, detta Tonks, e ti ho insegnato come evocare un Patronus, Harry, che ha la forma di un cervo».
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   Resisti, si disse, ma sapeva di non poter evocare un Patronus senza rivelarsi all'istante. Così avanzò, più piano che poteva, e a ogni passo il torpore pareva impossessarsi della sua mente, ma si costrinse a pensare a Hermione e a Ron, che avevano bisogno di lui.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   I singhiozzi della signora Cattermole coprivano i passi cauti di Harry verso i gradini della tribuna. Superato il punto in cui il gatto Patronus marciava avanti e indietro, avvertì la differenza di temperatura: al di là era caldo e gradevole. Il Patronus, ne era certo, apparteneva alla Umbridge, e brillava così intensamente perché lei era felice lì, nel suo elemento, a sostenere le leggi perverse che aveva contribuito a scrivere. Lentamente, con cautela, avanzò lungo il palco alle spalle della Umbridge, di Yaxley e di Hermione, e prese posto dietro quest'ultima. Aveva paura di farla sobbalzare. Pensò di usare l'Incantesimo Muffliato sulla Umbridge e su Yaxley, ma anche solo mormorando la formula rischiava di agitare Hermione. Poi la Umbridge alzò la voce per rivolgersi alla signora Cattermole e Harry ne
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Harry si voltò, togliendosi il Mantello dell'Invisibilità; di sotto, i Dissennatori avevano abbandonato i loro angoli e scivolavano verso la donna incatenata alla sedia: forse perché il Patronus era svanito o perché avvertivano che i loro padroni non controllavano più la situazione, nulla li tratteneva. La signora Cattermole emise un terribile grido di paura quando una mano viscida e coperta di croste le afferrò il mento e le spinse indietro la testa.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Il Patronus di Hermione sparì con un pop mentre lei si voltava verso Harry, orripilata.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Riuscirono a stiparsi in due ascensori. Il Patronus di Harry fece la guardia davanti alle griglie d'oro che si chiudevano e gli ascensori cominciarono a salire.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   «Ma sai evocare un Patronus magnifico!» protestò Ron quando Harry tornò a mani vuote, senza fiato, capace di profferire una sola parola: 'Dissennatori'.
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   «Taci, Ron» sbottò Hermione. «Harry, com'È successo? Perché non sei riuscito a evocare il tuo Patronus? Ieri ti è venuto benissimo!»
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   La fissò, senza quasi respirare. Com'era possibile? Com'era finita in una pozza nel bosco, così vicino a dove si erano accampati? Qualche ignota magia aveva attratto Hermione in quel luogo, o la cerva, che lui aveva preso per un Patronus, era una sorta di guardiana del laghetto? O la spada era stata messa lì dopo il loro arrivo, proprio perché c'erano loro? In tal caso, dov'era la persona che aveva voluto consegnarla a Harry? Di nuovo puntò la bacchetta verso gli alberi e i cespugli, in cerca di una figura umana, del brillio di uno sguardo, ma non vide nessuno. Tuttavia, quando tornò a concentrarsi sulla spada che riposava sul fondo della pozza ghiacciata, la sua esaltazione era alimentata anche dalla paura.
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)

   «Il mio Patronus è un cervo. Maschio».
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)

   «Chiunque abbia evocato quel Patronus deve avercela messa dentro». Fissarono entrambi l'elaborata spada d'argento; l'elsa coperta di rubini scintillava fioca alla luce della bacchetta di Hermione.
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)

   «Ma doveva essere un Patronus!» esclamò. «Non avete visto chi l'ha evocato? Non avete visto nessuno? E vi ha portati fino alla spada! Non ci posso credere! E poi cos'È successo?»
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)

   «Il suo Patronus è una lince, l'abbiamo visto al matrimonio, ti ricordi?» «Già, è vero...»
Xenophilius Lovegood (Cap. 20 Harry Potter 7)

    stava dietro quella domanda. L'idea che Silente fosse riuscito a tornare, che vegliasse su di loro sarebbe stata di ineffabile consolazione. Scosse il capo. «Silente è morto» disse. «Io c'ero, ho visto il cadavere. è andato via per sempre. E comunque il suo Patronus era una fenice, non una cerva».
Xenophilius Lovegood (Cap. 20 Harry Potter 7)

   Era quasi l'alba quando si ricordò di Luna, sola in una cella di Azkaban, circondata dai Dissennatori, e all'improvviso si vergognò. Si era completamente dimenticato di lei nella sua febbrile riflessione sui Doni. Se solo avessero potuto salvarla. Ma un tale numero di Dissennatori era inattaccabile. Adesso che ci pensava, non aveva ancora provato a evocare un Patronus con la bacchetta di prugnolo... doveva farlo, il mattino dopo...
I Doni della Morte (Cap. 22 Harry Potter 7)

   «È lui, laggiù, laggiù, ho visto il suo Patronus, è un cervo!»
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   «E allora?» stava urlando contro uno degli incappucciati. «E allora? Se portate i Dissennatori nella mia via, io gli spedisco contro un Patronus! Non li voglio vicini, ve l'ho detto, non lo tollero!»
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   «Quello non era il tuo Patronus!» ribatté un Mangiamorte. «Quello era un cervo, era di Potter!»
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   «Ripeto che ho visto un Patronus cervo!» urlò il primo Mangiamorte. «Cervo?» tuonò il barista. «È una capra, idiota!»
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   «Qualcuno ci ha mandato un Patronus a forma di cerva!»
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   Non hai appena visto che il mio Patronus è una capra?»
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   Uno sciame di Dissennatori fluttuava tra gli alberi; ne avvertì il gelo e non fu certo di riuscire a oltrepassarli senza conseguenze. Non aveva più la forza per un Patronus. Non riusciva più a controllare il proprio tremito. Non era poi tanto facile morire. Ogni secondo che respirava, l'odore dell'erba, l'aria fresca sul viso, era tutto così prezioso: pensare che altri avevano anni e anni, tempo da perdere, tanto tempo che non passava mai, e lui si aggrappava a ogni singolo istante. Pensò che non sarebbe riuscito a continuare e nello stesso momento seppe che doveva. La lunga partita era finita, il Boccino era stato preso, era ora di lasciare il campo...
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   «Severus Piton non era tuo» spiegò Harry. «Piton era di Silente, di Silente dal momento in cui hai cominciato a dare la caccia a mia madre. E non te ne sei mai accorto, per via della cosa che non puoi capire. Non hai mai visto Piton evocare un Patronus, vero, Riddle?»
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)

   «Il Patronus di Piton era una cerva» continuò Harry, «come quello di mia madre, perché lui l'ha amata per tutta la vita, da quando erano bambini. Avresti dovuto capirlo» aggiunse, vedendo le narici di Voldemort vibrare. «Ti aveva chiesto di risparmiarla, no?»
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)