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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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   Ecco perché Harry passava più tempo possibile fuori di casa, gironzolando nei dintorni e sognando la fine delle vacanze come un pallido raggio di speranza. A settembre, sarebbe andato alle superiori, e quindi per la prima volta in vita sua non sarebbe stato con Dudley. Dudley aveva un posto riservato a Snobkin, la scuola dove aveva studiato zio Vernon. Anche Piers Polkiss sarebbe andato lì. Harry, invece, sarebbe andato a Stonewall High, la scuola Pubblica del quartiere. Dudley trovava la cosa molto divertente.
Lettere da nessuno (Cap. 3 Harry Potter 1)

   Era un piccolo Pub, dall'aspetto sordido. Se Hagrid non glielo avesse indicato, Harry non ci avrebbe neanche fatto caso. I passanti frettolosi non gli gettavano neanche un'occhiata. Gli sguardi andavano dalla grossa libreria su un lato della strada al negozio di dischi sull'altro, come se per loro Il paiolo magico fosse invisibile. E infatti, Harry aveva la stranissima?sensazione che solo lui e Hagrid lo vedessero. Prima che potesse dire una parola, Hagrid lo aveva spinto dentro.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Si sta dirigendo al terzo piano’ disse Harry, ma Ron gli prese la mano.
‘Non senti uno strano odore?’
Harry annusò l'aria e gli giunse alle narici un orrendo fetore, un misto di calzini sporchi e di gabinetto Pubblico non pulito da tempo.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   A queste parole, Hermione afferrò il binocolo di Hagrid, ma anziché guardare in alto verso Harry, cominciò febbrilmente a scrutare le file del Pubblico.
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)

   ‘Sì... è mio... l'ho comperato da un tizio, un greco che ho incontrato al Pub l'anno scorso... L'ho prestato a Silente per fare la guardia a...’
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)


   Harry aveva appena effettuato una picchiata spettacolare, salutata con applausi dal Pubblico rimasto col fiato sospeso. Hermione balzò in piedi, con le dita incrociate in bocca, mentre Harry planava a tutta velocità verso terra.
‘Sei fortunato, Weasley: Potter deve aver visto una monetina caduta in terra!’ fece Malfoy.
Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1)

   ‘Silente?’ disse, precipitandosi fuori a controllare. Fred aveva proprio ragione: quella barba argentea era inconfondibile.
A Harry venne quasi da ridere per il sollievo. Era salvo. Era semplicemente impossibile che Piton si azzardasse a cercar di fargli male, se fra il Pubblico c'era Silente.
Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1)

   ‘Non è mica una cosa tanto strana, di gente bizzarra ce n'è tanta al Pub della "Testa di Porco", giù al villaggio. Poteva essere un trafficante di draghi, no? Comunque, in faccia non l'ho mai visto, si è sempre tenuto il cappuccio’.
La botola (Cap. 16 Harry Potter 1)

    Era uno dei rari casi in cui la storia vera è ancor più strana e appassionante delle voci incontrollate. Harry raccontò loro tutto; gli parlò di Raptor, dello specchio, della Pietra e di Voldemort. Ron e Hermione erano un Pubblico ideale; trattenevano il fiato al momento giusto, e quando Harry disse quel che c’era sotto il turbante di Raptor, la ragazza cacciò un urlo.
L'uomo dai due volti (Cap. 17 Harry Potter 1)

    La folla fece largo, bisbigliando tutta eccitata. Allock si tuffò letteralmente in avanti, prese Harry per un braccio e lo trascinò in prima fila. Il Pubblico scoppiò in un applauso. Harry era paonazzo, mentre Allock gli stringeva la mano per essere ripreso dal fotografo, che scattava foto all’impazzata inondando di fumo denso tutti i Weasley.
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    «Bell’esempio da dare ai tuoi figli… una rissa in Pubblico… che cosa avrà pensato Gilderoy Allock…»
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    «Era tutto contento» disse Fred. «Non lo hai sentito mentre uscivamo? Stava chiedendo a quel tizio della Gazzetta se nel suo articolo poteva accennare alla rissa… ha detto che era tutta Pubblicità».
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    Ma era un gruppo ormai placato quello che giunse al Paiolo magico, da dove Harry, i Weasley e tutti i loro acquisti avrebbero fatto ritorno alla Tana usando la Polvere Volante. Si accomiatarono dai Granger, che stavano uscendo dal Pub diretti dalla parte opposta, per raggiungere i quartieri dei Babbani. Il signor Weasley cominciò a chiedergli come funzionavano le fermate degli autobus, ma vista la faccia della moglie si affrettò a interrompersi.
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    «Lei non ha voluto farci Pubblicità» disse saggiamente Ron. «Non vuole che gli altri pensino che arrivare con un’auto volante sia una prodezza».
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2)

    «Ti ho fatto provare il gusto per la Pubblicità, non è vero?» proseguì Allock. «Ti ho contagiato. Sei finito sulla prima pagina del giornale insieme a me e non vedevi l’ora che accadesse di nuovo».
Gilderoy Allock (Cap. 6 Harry Potter 2)


    Attraverso le pareti del sotterraneo irruppero una dozzina di cavalli-fantasma, montati da cavalieri senza testa. Il Pubblico applaudì entusiasta; anche Harry cominciò ad applaudire, ma smise subito alla vista della faccia di Nick-Quasi-Senza-Testa.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    «Esseri viventi?» esclamò Sir Patrick scorgendo Harry, Ron e Hermione; fece un balzo di finto stupore e la testa gli rotolò via dal collo (il Pubblico si torceva dalle risate).
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Il lunedì mattina la notizia che Colin Canon era stato aggredito e che ora giaceva come morto in infermeria era ormai di dominio Pubblico. L’aria si fece subito greve di voci e di sospetti. Ora gli studenti del primo anno si spostavano per il castello a ranghi serrati, temendo di venire aggrediti se si fossero avventurati da soli.
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)

    Allock chiese il silenzio con un gesto, poi gridò: «Avvicinatevi! Avvicinatevi! Mi vedete tutti? Mi sentite tutti? Molto bene! Il professor Silente mi ha dato il permesso di fondare questo piccolo Club dei Duellanti perché possiate allenarvi, nel caso doveste avere bisogno di difendervi, come è capitato a me innumerevoli volte. Per ulteriori particolari, si vedano i lavori da me Pubblicati.
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)

    «Harry, Harry» disse Allock scuotendo la testa con impazienza. «Non è così semplice. Non ho mica lavorato poco, sai? Ho dovuto andare a scovare queste persone. Chiedergli come erano riuscite a compiere le loro imprese. Poi ho dovuto fargli un Incantesimo di Memoria perché non ricordassero più quel che avevano fatto. Se c’è una cosa di cui vado fiero è proprio il mio Incantesimo di Memoria. No, davvero, il lavoro da fare è stato tanto, Harry. Non basta firmare autografi sui libri e distribuire foto Pubblicitarie, sai? Se vuoi la fama devi essere pronto a faticare, con costanza».
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

   Sono in vacanza in Francia al momento e non sapevo come fare a spedirti questo pacco: e se per caso lo aprivano alla frontiera? Ma poi è spuntata Edvige! Credo che volesse essere sicura che tu ricevessi qualcosa per il tuo compleanno, tanto per cambiare. Ti ho comprato questo regalo via gufo, c'era la Pubblicità sulla Gazzetta del Profeta (me la faccio recapitare qui, è bello tenersi aggiornati sulle novità del mondo della magia). Hai visto la foto di Ron e della sua famiglia una settimana fa? Scommetto che sta imparando un sacco di cose, sono davvero invidiosa: i maghi dell'antico Egitto erano affascinanti.
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   Ern schiacciò il freno e il Nottetempo si arrestò davanti a un piccolo Pub dall'aria squallida, il Paiolo magico, dietro il quale c'era l'ingresso segreto a Diagon Alley.
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   Caramell premette più forte la spalla di Harry, pilotandolo dentro il Pub. Una sagoma curva che reggeva una lanterna apparve da dietro il bancone. Era Tom, l'avvizzito, sdentato proprietario del locale.
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   I professori McGranitt e Vitious erano appena entrati nel Pub in un vortice di fiocchi di neve, seguiti a poca distanza da Hagrid, immerso in una fitta conversazione con un uomo robusto che indossava una bombetta verde acido e un mantello gessato: Cornelius Caramell, Ministro della Magia.
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   «L'hai raccontato a tutto il Pub, Hagrid?» chiese la professoressa McGranitt irritata.
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)


   «JORDAN! TI PAGANO PER FARE PubBLICITÀ ALLE FIREBOLT? VAI AVANTI CON LA CRONACA!»
Grifondoro contro Corvonero (Cap. 13 Harry Potter 3)

    L’Impiccato, il Pub locale, fece affari d’oro quella sera: il villaggio al completo accorse per discutere gli omicidi. E la ricompensa per quell’uscita serale arrivò quando la cuoca dei Riddle fece un ingresso teatrale e annunciò al Pub improvvisamente silenzioso che un uomo chiamato Frank Bryce era stato appena arrestato.
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4)

    «Sono informazioni riservate fino a quando il Ministero non deciderà di renderle Pubbliche» disse Percy rigidamente. «Il signor Crouch ha fatto bene a non rivelarle».
Bagman e Crouch (Cap. 7 Harry Potter 4)

    Centomila maghi e streghe prendevano posto sui sedili che si elevavano a strati sul lungo campo ovale. Tutto era pervaso da una misteriosa luce dorata che sembrava emanare dallo stadio stesso. Da lassù, il campo sembrava liscio come velluto. Alle due estremità del campo c’erano tre cerchi d’oro a quindici metri di altezza; proprio di fronte a loro, quasi al livello dello sguardo di Harry, c’era un tabellone gigantesco. Una grafia d’oro continuava a sfrecciare su di esso come se la mano di un gigante invisibile lo scarabocchiasse e poi cancellasse tutto; guardandolo, Harry vide che sparava messaggi Pubblicitari per tutto il campo.
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4)

    Ludo estrasse rapido la bacchetta, la puntò alla propria gola e disse: «Sonorus!» La sua voce sovrastò il ruggito che riempiva lo stadio, echeggiò sul Pubblico, rimbombando in tutti gli angoli delle tribune: «Signore e signori… benvenuti! Benvenuti alla finale della quattrocentoventiduesima Coppa del Mondo di Quidditch!»
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4)

    «Lepricani!» urlò il signor Weasley sull’applauso tumultuoso del Pubblico; in molti si stavano ancora azzuffando per raccogliere l’oro.
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4)

    «Grandioso» commentò Harry, depresso. «Proprio quello di cui ho bisogno. Un altro po’ di Pubblicità».
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Rita Skeeter e il suo amico fotografo erano appena usciti dal Pub Tre Manici di Scopa. Passarono proprio accanto a Hermione senza guardarla, parlando a bassa voce. Harry si ritrasse contro il muro di Mielandia perché Rita Skeeter la smettesse di colpirlo con la sua borsetta di coccodrillo.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Era molto difficile spostarsi tra la folla con addosso il Mantello dell’Invisibilità, perché potevi pestare per sbaglio i piedi a qualcuno, cosa che tendeva ad attirare domande inopportune. Harry avanzò lentamente verso un tavolo libero nell’angolo mentre Hermione andava a prendere le bibite. Attraversando il Pub, Harry notò Ron seduto con Fred, George e Lee Jordan. Resistendo all’impulso di dargli una bella manata sulla nuca, finalmente raggiunse il tavolo e si sedette.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Hermione cadde in un silenzio meditabondo, mentre Harry beveva la sua Burrobirra e osservava gli avventori del Pub. Sembravano tutti allegri e rilassati. Ernie Macmillan e Hannah Abbott si stavano scambiando le figurine delle Cioccorane a un tavolo vicino; entrambi portavano la spilla con scritto TIFA PER CEDRIC DIGGORY appuntata al mantello. Vicino alla porta vide Cho con un grappo di amiche di Corvonero. Non aveva la spilla però… cosa che rincuorò Harry, ma appena appena…
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)


    Hagrid e Moody si alzarono per uscire. Harry agitò la mano, poi gli venne in mente che Hagrid non poteva vederlo. Moody però si fermò, l’occhio magico puntato verso l’angolo nel quale si trovava Harry. Diede un colpetto a Hagrid nel fondoschiena (non riuscendo a raggiungere la sua spalla), gli borbottò qualcosa, e poi entrambi riattraversarono il Pub diretti al tavolo di Harry e Hermione.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    «Di che si tratta?» chiese Harry cauto, chiedendosi se gli Schiopodi avessero deposto le uova, o Hagrid fosse riuscito a comprare un altro cane gigante a tre teste da uno straniero in un Pub.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    «Be’, ora che ci siamo tutti è giunto il momento di informarvi!» disse Bagman in tono vivace. «Quando il Pubblico avrà preso posto, vi consegnerò questa borsa» — mostrò un sacchetto di seta viola e lo scosse — «da cui estrarrete a turno un modellino della cosa che state per affrontare! Ce ne sono diversi — ehm — tipi, sapete. E devo dirvi anche qualcos’altro… ah, sì… il vostro compito e impadronirvi dell’uovo d’oro!»
La Prima Prova (Cap. 20 Harry Potter 4)

    Mentre si alzava in volo, mentre il vento gli soffiava nei capelli, mentre là sotto i volti del Pubblico diventavano semplici punte di spillo color carne e lo Spinato rimpiccioliva diventando delle dimensioni di un cane, capi che non si era lasciato indietro solo il suolo, ma anche la sua paura… era tornato nel suo elemento…
La Prima Prova (Cap. 20 Harry Potter 4)

    Percy non parve affatto felice, e Harry era pronto a scommettere che si sarebbe precipitato a raccontare tutto alla signora Weasley non appena tornato a casa. A quanto pareva i progetti di Fred e George erano diventati ancora più ambiziosi ultimamente, se speravano di vendere al Pubblico.
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    Il Pub era affollato come al solito, ma una rapida occhiata a tutti i tavoli disse a Harry che Hagrid non c’era. Col cuore pesante, si avvicinò al bancone con Ron e Hermione, ordinò tre Burrobirre a Madama Rosmerta e si disse cupamente che dopotutto avrebbe fatto meglio a restare a casa ad ascoltare l’uovo ululante.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    E corse fuori dal Pub. I goblin scivolarono tutti giù dalle sedie e uscirono dopo di lui. Harry andò a raggiungere Ron e Hermione.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Nel Pub era calato il silenzio. Madama Rosmerta guardava da dietro il bancone, senza accorgersi che il boccale che stava riempiendo di idromele già traboccava.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Harry scorse l’articolo su Crouch. Gli balzarono all’occhio alcune frasi: non compare in Pubblico da novembre… la sua casa sembra deserta… no comment dall’Ospedale di San Mungo per Malattie Magiche… Il Ministero si rifiuta di confermare le voci di una grave malattia…
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «Fateli entrare» disse, e la sua voce echeggiò nella segreta silenziosa. La porta nell’angolo si aprì ancora una volta. Questa volta entrarono sei Dissennatori, scortando un gruppo di quattro persone. Harry vide che molti tra il Pubblico si voltavano a guardare Crouch. Alcuni si scambiarono sussurri.
Il Pensatoio (Cap. 30 Harry Potter 4)

    Le sedie incatenanti stavolta erano quattro. I Dissennatori vi spinsero i prigionieri: c’era un uomo grosso che fissò Crouch con occhi vacui, un uomo più magro e nervoso i cui occhi si spostavano rapidi tra il Pubblico, una donna con una folta, scura chioma lucente e le palpebre semichiuse, seduta sulla sedia con le catene come una regina su un trono, e un ragazzo sui vent’anni, che sembrava nientemeno che pietrificato. Tremava, i capelli color paglia gli ricadevano sul viso, la pelle lentigginosa era di un bianco latteo. La piccola strega accanto a Crouch cominciò a dondolarsi avanti e indietro, singhiozzando dentro il fazzoletto.
Il Pensatoio (Cap. 30 Harry Potter 4)

    La Gazzetta del Profeta, intanto, ha scoperto fatti preoccupanti a proposito di Harry Potter che Albus Silente, Preside di Hogwarts, ha accuratamente tenuto nascosti al Pubblico mago.
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    «Ma Winky non sapeva che stavo diventando più forte. Cominciavo a contrastare l’Incantesimo Imperius di mio padre. A volte ero di nuovo me stesso, quasi. C’erano brevi periodi in cui mi pareva di sfuggire al suo controllo. Accadde lassù, in Tribuna d’Onore. Fu come svegliarsi da un sonno profondo. Mi ritrovai in Pubblico, nel bel mezzo della partita, e vidi una bacchetta spuntare dalla tasca di un ragazzo davanti a me. Non avevo il permesso di tenere una bacchetta da prima di Azkaban. La rubai. Winky non se ne accorse. Winky ha paura delle alte quote. Aveva il viso nascosto».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «…’che ti rimette in salute, consentendoti di praticare l’attività di svago prescelta durante un’ora che altrimenti sarebbe stata dedicata a una noia infruttuosa’. È quello che scriveremo nella Pubblicità, perlomeno» mormorò Fred, che si era tolto dal campo visivo della signora Weasley e stava raccogliendo e intascando alcuni Doxy sparsi dal pavimento. «Ma dobbiamo perfezionarle un po’. Al momento le nostre cavie hanno qualche difficoltà a smettere di vomitare quanto basta per mandar giù la parte viola».
La Nobile e Antichissima Casata dei Black (Cap. 6 Harry Potter 5)

    «Be’, non siamo ancora riusciti a trovare i locali» disse Fred, abbassando ancora di più la voce mentre la signora Weasley si asciugava la fronte con la sciarpa prima di riprendere l’attacco, «quindi al momento è solo per corrispondenza. Abbiamo messo un’inserzione Pubblicitaria sulla Gazzetta del Profeta la settimana scorsa».
La Nobile e Antichissima Casata dei Black (Cap. 6 Harry Potter 5)

    Più camminavano, più piccoli e meno imponenti diventavano gli edifici, finché si trovarono in una via che ospitava uffici dall’aria trascurata, un Pub e un cassone traboccante di macerie. Harry si aspettava una sede un po’ più maestosa per il Ministero della Magia.
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    «Terzo bagno Pubblico traboccante denunciato a Bethnal Green, prego indagare immediatamente’. Sta diventando ridicolo…»
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    «Quello che la gente non capisce è che Sirius Black è un nome falso» dice la signora Purkiss. «L’uomo che tutti credono Sirius Black è in realtà Stubby Boardman, il solista del popolare gruppo corale Gli Hobgoblin, che si ritirò dalla vita Pubblica quasi quindici anni fa dopo essere stato colpito sull’orecchio da una rapa durante un concerto nell’Auditorium della chiesa di Little Norton. Io l’ho riconosciuto non appena ho visto la sua foto sul giornale. Ora, Stubby non avrebbe potuto commettere quei crimini, perché nel giorno in questione si stava godendo una romantica cenetta a lume di candela con me. Ho scritto al Ministero della Magia e mi aspetto che da un giorno all’altro esso conceda la piena assoluzione a Sirius».
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    Harry finì di leggere e fissò incredulo la pagina. Forse era uno scherzo, pensò, forse la rivista Pubblicava spesso degli scoop inventati. Tornò indietro di qualche pagina e trovò l’articolo su Caramell:
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    Harry guardò sconsolato la parte del Profeta che aveva strappato. Gran parte della pagina era dedicata alla Pubblicità di Madama McClan: abiti per tutte le occasioni, che a quel che pareva aveva dato inizio ai saldi.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    «Oh… no» disse Hermione, riemergendo dalle sue fantasticherie, «no, è sempre pieno e c’è troppo rumore. Ho detto agli altri di incontrarci alla Testa di Porco, l’altro Pub, non è nella via principale. È un po’… come dire… equivoco… ma gli studenti di solito non ci vanno, perciò non credo che saremo spiati».
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    Harry ricordò che Hagrid aveva nominato quel Pub al primo anno: «C’è tanta gente bizzarra, alla Testa di Porco» aveva detto, spiegando come aveva vinto un uovo di drago a uno sconosciuto incappucciato. All’epoca Harry si era chiesto come mai Hagrid non avesse trovato strano che lo sconosciuto fosse rimasto a viso coperto durante il loro incontro; ma vide che nascondere la faccia andava di moda, alla Testa di Porco. Al bancone c’era un uomo con la testa completamente avvolta in sporche bende grigie, che riusciva comunque a ingollare infiniti bicchieri di una sostanza fumante e incandescente attraverso una fessura all’altezza della bocca; due figure incappucciate sedevano a un tavolo accanto a una finestra: Harry avrebbe detto che erano Dissennatori, se non fosse stato per il loro forte accento dello Yorkshire; e in un angolo in ombra accanto al camino sedeva una strega coperta da capo a piedi da un fitto velo nero. Si distingueva solo la punta del suo naso, che formava una piccola protuberanza nel velo.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    La porta del Pub si era aperta. Un ampio raggio di luce polverosa divise per un attimo la sala a metà e poi scomparve, oscurato dall’ingresso di una vera folla.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    «C’era gente che ascoltava, in quel Pub. E ammettiamolo, non sappiamo di chi possiamo fidarci, tra tutti quelli che sono venuti… chiunque potrebbe essere andato a dirlo alla Umbridge…»
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    «No, be’, non puoi» spiegò Fred, cupo. «Non sono in un posto che generalmente mostriamo in Pubblico».
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

    «Dopo abbiamo fatto un po’ di magia e non è stato un brutto viaggio. Abbiamo beccato un paio di troll matti al confine polacco e ho avuto una piccola discussione con un vampiro in un Pub di Minsk, ma a parte quello, è andata di velluto.
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)

    Lo guardavano tutti. Scosse violentemente il capo e prese a fissare la Pubblicità di un’assicurazione.
Natale nel reparto riservato (Cap. 23 Harry Potter 5)

    Pochi minuti dopo il Nottetempo frenò stridendo davanti a un piccolo Pub, che si ritrasse per evitare la collisione. Sentirono che Stan aiutava la povera Madama Palude a scendere, e i mormorii sollevati degli altri passeggeri al secondo piano. Il bus ripartì e prese velocità, finché…
Occlumanzia (Cap. 24 Harry Potter 5)

    «Cappelli Decapitati!» gridò George, mentre Fred sventolava davanti al Pubblico un cappello a punta ornato di piume rosa. «Due galeoni l’uno, guardate Fred, ora!»
Occlumanzia (Cap. 24 Harry Potter 5)

    Nei giorni seguenti il fatto che Hagrid era in verifica divenne di Pubblico dominio, ma con grande indignazione di Harry quasi nessuno ne fu turbato; al contrario alcuni ragazzi, tra i quali spiccava Draco Malfoy, furono decisamente contenti. Quanto alla strana morte di un oscuro dipendente dell’Ufficio Misteri ricoverato al San Mungo, Harry, Ron e Hermione sembravano gli unici a esserne al corrente e a preoccuparsene. C’era solo un argomento di conversazione nei corridoi, ormai: la fuga dei dieci Mangiamorte. La storia si era finalmente diffusa nella scuola grazie ai pochi che leggevano il giornale. Girava voce che alcuni evasi fossero stati visti a Hogsmeade, si nascondessero nella Stamberga Strillante e stessero per introdursi a Hogwarts, come aveva già fatto una volta Sirius Black.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    Uscì a passi pesanti dal Pub, con aria lugubre, e sparì nella pioggia torrenziale. Harry lo guardò allontanarsi, avvilito. Hagrid era infelice e nascondeva qualcosa, ma sembrava deciso a non accettare aiuto. Che cosa stava succedendo? Prima che potesse pensarci, sentì una voce che lo chiamava.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    Rita tamponò l’impermeabile sporco, sempre fissando Hermione. Poi disse schietta: «Il Profeta non lo Pubblicherebbe. Nel caso tu non l’abbia notato, nessuno crede alla sua panzana. Tutti pensano che sia un mentecatto. Ecco, se mi lasci scrivere la storia in questo senso…»
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «O per meglio dire Il Profeta non lo Pubblicherebbe perché Caramell non vuole» incalzò Hermione, irritata.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    Rita la fissò a lungo, con durezza. Poi si sporse in avanti, appoggiandosi al tavolo, e disse in tono pratico: «D’accordo, Caramell fa pressione sul Profeta, ma è lo stesso. Non usciranno con un articolo che mette Harry in buona luce. A nessuno interessa. È contrario agli umori del Pubblico. Quest’ultima evasione da Azkaban ha già preoccupato la gente a sufficienza; nessuno vuole credere che Tu-Sai-Chi è tornato».
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Mio padre dice che è un giornalaccio» disse Luna, entrando a sorpresa nella conversazione. Succhiando la cipollina del suo cocktail, scrutò Rita con gli enormi occhi sporgenti e un po’ folli. «Lui Pubblica storie importanti, che il Pubblico deve conoscere. Non gli importa di fare soldi».
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Storie importanti che il Pubblico deve conoscere, eh?» replicò sprezzante. «Ci potrei concimare il giardino, con quella robaccia».
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Be’, questa è la sua occasione per alzare un po’ il livello» disse Hermione, soave. «Luna dice che suo padre sarebbe felice di accettare l’intervista di Harry. Ecco chi la Pubblicherà».
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Il Cavillo!» sghignazzò. «Ma credete che la gente lo prenderà sul serio se viene Pubblicato sul Cavillo?»
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Alcuni no» rispose Hermione con voce misurata. «Ma la versione che ha dato La Gazzetta del Profeta della fuga da Azkaban presenta notevoli lacune. Credo che molti si chiedano se non esiste una spiegazione migliore, e se c’è una storia alternativa, anche se è Pubblicata in un…» lanciò un’occhiata di sbieco a Luna, «in una rivista… insolita, ecco… credo che avranno voglia di leggerla».
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Non credo che papà paghi proprio le persone perché scrivano sulla rivista» rispose Luna sognante. «Lo fanno perché è un onore, e naturalmente per vedere il loro nome Pubblicato».
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Non vedo l’ora di sapere che cosa dice la Umbridge della tua uscita Pubblica» commentò Dean sbalordito, il lunedì a cena. Seamus, seduto accanto a Dean, stava facendo sparire grandi quantità di pasticcio di pollo e prosciutto, ma Harry sapeva che era tutt’orecchi.
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

    «Sì, può farcela se crede che nessuno lo guardi» rispose Fred, alzando gli occhi al cielo. «Quindi sabato basta che chiediamo al Pubblico di voltarsi ogni volta che la Pluffa arriva dalla sua parte».
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

    «Piccola idiota… Silente non può stare in un locale Pubblico con tutto il Ministero sulle sue tracce!» urlò la Umbridge, la delusione incisa in ogni piega del viso flaccido.
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    «Ora, quanto a Herbert Chorley… il suo viceministro» riprese. «Quello che intrattiene il Pubblico imitando una papera».
L'altro ministro (Cap. 1 Harry Potter 6)

    Nonostante i portavoce del Ministero si siano finora rifiutati persino di confermare l’esistenza di un luogo simile, un crescente numero di appartenenti alla comunità magica crede che i Mangiamorte, ora detenuti ad Azkaban per irruzione in edificio Pubblico e tentato furto, stessero cercando di rubare una profezia. La natura di tale profezia è ignota, anche se è opinione diffusa che essa riguardi Harry Potter, l’unico che sia sopravvissuto all’Anatema che Uccide, e presente al Ministero nella notte in questione. Alcuni arrivano a definire Potter il ‘Prescelto’, convinti che la profezia lo indichi come il solo che riuscirà a liberarci di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.
Lettera e testamento (Cap. 3 Harry Potter 6)

    «Comunque…. il mago prudente tiene la testa bassa in tempi come questi. Silente ha un bel dire, ma lavorare a Hogwarts adesso sarebbe come dichiarare Pubblica fedeltà all’Ordine della Fenice! E anche se sono certo che siano assolutamente ammirevoli e coraggiosi e quant’altro, personalmente non apprezzo il tasso di mortalità…»
Horace Lumacorno (Cap. 4 Harry Potter 6)

    Sarebbe stata una perfetta vacanza felice se non fosse stato per le storie di scomparse, strani incidenti e anche morti che ormai apparivano quasi ogni giorno sul Profeta. A volte Bill e il signor Weasley riportavano le notizie prima che fossero Pubblicate sui giornali. E con gran dispiacere della signora Weasley, i festeggiamenti per il sedicesimo compleanno di Harry furono funestati dagli spaventosi eventi comunicati da Remus Lupin, scarno e cupo, con i capelli castani abbondantemente striati di grigio e gli abiti più strappati e rattoppati che mai.
La deviazione di Draco (Cap. 6 Harry Potter 6)

    «Questo è di Harry, idiota»rispose Bill. «Te l’ho preso dalla segreta, Harry, perché per il Pubblico al momento ci vogliono cinque ore per ritirare il denaro, i folletti hanno irrigidito molto le regole di sicurezza. Due giorni fa Arkie Philpott si è ritrovato una Sonda Sensitiva su per il… be’, credimi, così è più semplice».
La deviazione di Draco (Cap. 6 Harry Potter 6)

    «Sì, pensavo che la nonna si sarebbe arrabbiata per tutta quella Pubblicità»rispose Neville, «invece era davvero contenta. Dice che comincio a essere all’altezza di mio padre, finalmente. Mi ha comprato una bacchetta nuova, guarda!»
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    «Non sembrerebbe» commentò Hermione, che stava ancora leggendo. «Qui dice che è stato arrestato dopo che l’hanno sentito parlare dei piani segreti dei Mangiamorte in un Pub». Alzò lo sguardo, turbata. «Se fosse stato vittima della Maledizione Imperius, non sarebbe andato in giro a spettegolare dei loro piani, no?»
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    Si rimboccarono di nuovo le sciarpe sulle facce e uscirono dal negozio di dolci. Il vento era tagliente come un coltello affilato dopo il calore zuccherino di Mielandia. La strada non era molto affollata; nessuno si fermava a chiacchierare, tutti correvano verso le loro destinazioni. Facevano eccezione due individui un po’ più avanti, fuori dai Tre Manici di Scopa. Uno era molto alto e magro; attraverso le lenti coperte di pioggia Harry riconobbe il barista che lavorava nell’altro Pub di Hogsmeade, la Testa di Porco. Quando i ragazzi si avvicinarono, il barista avvolse più stretto il mantello attorno al collo e se ne andò lasciando l’uomo più basso ad armeggiare con qualcosa che teneva in braccio. Erano a pochi metri da lui quando Harry lo riconobbe.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    Gli altri due annuirono; la gita era stata un fiasco e il tempo peggiorava. Si avvolsero di nuovo nei mantelli, risistemarono le sciarpe, s’infilarono i guanti; poi seguirono Katie Bell e un’amica fuori dal Pub e su per High Street. Sulla strada verso Hogwarts, arrancando nella fanghiglia gelata, Harry lasciò vagare i propri pensieri su Ginny. Non si erano incontrati: sicuramente, lei e Dean erano rinchiusi al calduccio della sala da tè di Madama Piediburro, il rifugio delle coppie felici. Accigliato, chinò il capo contro la gelida pioggia vorticante trascinando i piedi.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «A dire il vero sì» rispose la signora Cole, che sembrava godersela parecchio, col gin in mano e un Pubblico attento alla sua storia. «Ricordo che mi disse: ‘Spero che assomigli al suo papà’ e davvero faceva bene a sperarlo, perché lei non era una bellezza… poi mi ha detto che dovevamo chiamarlo Tom, come suo padre, e Orvoloson, come il padre di lei… sì, un nome strano, vero? Ci siamo chiesti se facesse parte di un circo… Poi disse che il cognome del bambino doveva essere Riddle. Ed è morta poco dopo senza un’altra parola.
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

    «Non mi piace vedere mia sorella che pastrugna la gente in Pubblico!»
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    «Ma cosa stai dicendo!» abbaiò Ron, cercando di mirare a Ginny al di là di Harry, che le stava davanti a braccia spalancate. «Solo perché non lo faccio in Pubblico…!»
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    «SÌ!»urlò. Roteò in aria e ridiscese verso terra, tenendo alto il Boccino. Quando il Pubblico se ne accorse, esplose un boato che quasi soffocò il fischio di fine partita.
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    «Ginny, dove vai?» gridò Harry, avviluppato con il resto della squadra in un abbraccio volante collettivo, ma Ginny li superò di corsa finché con grande fracasso cozzò contro il podio del cronista. Tra le urla e le risate del Pubblico, la squadra di Grifondoro atterrò accanto alla catasta di legno sotto cui Zacharias si agitava debolmente, e Harry udì Ginny spiegare allegramente a un’irata McGranitt: «Mi sono dimenticata di frenare, professoressa, mi scusi».
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    «Sì, è un vampiro» confermò Luna come se niente fosse. «Mio padre ha scritto un lungo articolo su di lui quando ha preso il posto di Cornelius Caramell, ma qualcuno del Ministero gli ha impedito di Pubblicarlo. Evidentemente non volevano che la verità venisse a galla!»
Il voto infrangibile (Cap. 15 Harry Potter 6)

    Ron si addormentò quasi subito, ma prima di andare a letto Harry frugò nel suo baule ed estrasse Pozioni Avanzate. Lo sfogliò, finché trovò la data di Pubblicazione sulla prima pagina. Aveva quasi cinquant’anni. Né suo padre né gli amici di suo padre erano a Hogwarts cinquant’anni prima. Deluso, Harry gettò il libro nel baule, spense la lampada e si rigirò, pensando ai lupi mannari e a Piton, a Stan Picchetto e al Principe Mezzosangue, infine cadde in un sonno inquieto, denso di ombre striscianti e di urla di bambini morsi…
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Certo» ammise Ron a malincuore. «E finché non cominciate a pastrugnarvi in Pubblico…»
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    Un minuto dopo voltavano l’angolo per entrare nella stradina laterale dove l’insegna della Testa di Porco cigolava piano, anche se non c’era vento. A differenza dei Tre Manici di Scopa, il Pub sembrava assolutamente vuoto.
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    Un attimo dopo la porta del Pub si spalancò con un tonfo e due scope schizzarono in strada, gareggiando per raggiungere Harry; quando furono al suo fianco, s’immobilizzarono, vibrando appena, a un metro di altezza.
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

    Harry si sfilò di tasca il Mantello e se lo gettò addosso prima di inforcare la sua scopa; Madama Rosmerta stava già caracollando verso il Pub quando Harry e Silente decollarono. Durante il volo verso il castello, Harry tenne d’occhio Silente, pronto ad afferrarlo nel caso cadesse, ma la vista del Marchio Nero pareva averlo rinvigorito; era chino sulla scopa, lo sguardo puntato avanti, i lunghi capelli e la barba argentei fluttuanti nell’aria della notte. Anche Harry guardò: vide il teschio, e la paura si gonfiò dentro di lui come una bolla velenosa, premendogli i polmoni, scacciandogli dalla mente ogni altra pena…
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

   «Silenzio» le intimò Voldemort, con un altro piccolo movimento della bacchetta di Malfoy, e Charity tacque, come imbavagliata. «Non contenta di corrompere e inquinare le menti dei bambini maghi, la settimana scorsa la professoressa Burbage ha Pubblicato una commossa difesa dei Babbani sulla Gazzetta del Profeta. I maghi, ha dichiarato, devono accettare questi ladri della loro conoscenza e della loro magia. La diminuzione dei Purosangue È, sostiene la professoressa Burbage, una circostanza assai auspicabile... Se fosse per lei, ci farebbe accoppiare tutti con i Babbani... o con i lupi mannari...»
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   Non solo vinse tutti i premi degni di nota che la scuola metteva in palio, ma ben presto fu in regolare corrispondenza con i più insigni maghi del tempo, tra cui Nicolas Flamel, l'illustre alchimista, la nota storica Bathilda Bath e Adalbert Incant, il teorico della magia. Svariati suoi studi furono Pubblicati su riviste autorevoli come Trasfigurazione Oggi, Incantesimi Ispirati e Il Pozionista Pratico. La carriera di Silente sembrava destinata a decollare come un razzo e la sola domanda che tutti si ponevano era
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   «Oh, mia cara» sorride la Skeeter, picchiettandomi affettuosamente sulle nocche, «sai anche tu quante informazioni si possono ottenere con una borsa gonfia di galeoni, il rifiuto di sentire la parola 'no' e una bella Penna Prendiappunti affilata! C'era la coda per gettare fango su Silente, del resto. Non tutti pensavano che fosse così straordinario, sai: ha pestato un sacco di piedi importanti. Ma il vecchio Doggi Doge può anche scendere dal suo Ippogrifo, perché io ho avuto accesso a una fonte per la quale molti giornalisti si venderebbero la bacchetta, una persona che non ha mai parlato Pubblicamente prima d'ora e che è stata vicina a Silente nella fase più violenta e disturbata della sua giovinezza».
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   «Darci le cose che ci ha lasciato Silente» spiegò Harry. «Hanno appena Pubblicato il suo testamento».
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   «A fra poco, allora» li salutò Hermione nervosamente, e scese la rampa che portava al bagno delle signore. Harry e Ron si unirono a un drappello di uomini vestiti in modo singolare che scendevano in quello che sembrava un normalissimo bagno Pubblico sotterraneo, rivestito di sudicie piastrelle bianche e nere.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   «Non è poi tanto pazzoide di questi tempi» ribatté Ted. «Dovresti dargli un'occhiata. Xeno Pubblica tutta la roba che il Profeta ignora, nell'ultimo numero non c'era nemmeno una riga sui Ricciocorni Schiattosi. Per quanto tempo glielo lasceranno fare, non lo so. Ma Xeno dice, in prima pagina su ogni singolo numero, che qualunque mago sia contro Voi-Sapete-Chi dovrebbe cercare di aiutare Harry Potter».
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   Al centro, adorno di luci colorate, c'era un monumento ai Caduti, parzialmente nascosto da un albero di Natale scosso dal vento. C'erano diversi negozi, un ufficio postale, un Pub e una chiesetta le cui vetrate rilucevano come gioielli.
Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7)

   La neve era più compatta: era dura e scivolosa dove la gente aveva camminato tutto il giorno. Davanti a loro, alcuni abitanti del villaggio attraversavano la piazza, brevemente illuminati dai lampioni. Udirono uno scoppio di risa e musica pop quando la porta del Pub si aprì e si richiuse; poi sentirono intonare una carola dentro la chiesa.
Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7)

   Uscendo dal cimitero si guardarono più volte alle spalle. Harry, che non era affatto tranquillo come aveva finto per rassicurare Hermione, fu felice di raggiungere il cancello e il marciapiede scivoloso. Si infilarono di nuovo sotto il Mantello dell'Invisibilità. Il Pub adesso era più affollato: molte voci stavano cantando la carola che avevano sentito avvicinandosi alla chiesa. Harry stava per suggerire di rifugiarsi lì dentro, ma prima che potesse parlare, Hermione mormorò «Da questa parte» e lo condusse lungo la strada buia che portava fuori dal villaggio nella direzione opposta rispetto a quella del loro arrivo. Harry vedeva il punto in cui terminavano le villette e la stradina finiva in aperta campagna. Camminavano quanto più veloci osavano, oltrepassando altre finestre scintillanti di luci colorate, i profili degli alberi di Natale scuri dietro le tende.
Il Segreto di Bathilda (Cap. 17 Harry Potter 7)

   I due giovani erano al Paiolo Magico a Londra, pronti a partire per la Grecia la mattina dopo, quando un gufo portò la notizia della morte della madre di Silente. 'Fiatodicane' Doge, che si è rifiutato di rilasciare interviste per questo libro, ha fornito al Pubblico la propria sentimentale versione di ciò che accadde. Egli dipinge la morte di Kendra come un tragico
Vita e Menzogne di Albus Silente (Cap. 18 Harry Potter 7)

   Un'altra amica di famiglia credulona era Bathilda Bath, la celebre storica della magia che vive da molti anni a Godric's Hollow. Kendra, come sappiamo, aveva respinto il suo tentativo di dare il benvenuto alla famiglia appena arrivata. Parecchi anni dopo, tuttavia, la nota storica spedi un gufo ad Albus a Hogwarts, per complimentarsi per il suo articolo sulla Trasformazione Transpecie Pubblicato su Trasfigurazione Oggi. Questo contatto iniziale la portò a conoscere l'intera famiglia Silente. All'epoca della morte di Kendra, Bathilda era l'unica abitante di Godric's Hollow a intrattenere rapporti con lei.
Vita e Menzogne di Albus Silente (Cap. 18 Harry Potter 7)

   Il nome di Grindelwald è giustamente famoso: in un'eventuale classifica dei Maghi Oscuri più pericolosi di tutti i tempi non occuperebbe il primo posto solo perché Voi-Sapete-Chi giunse, una generazione dopo, a sottrargli il primato. Poiché Grindelwald non estese mai la sua campagna di terrore alla Gran Bretagna, tuttavia, i dettagli della sua ascesa al potere da noi non sono noti al grande Pubblico.
Vita e Menzogne di Albus Silente (Cap. 18 Harry Potter 7)

   «Hanno preso la mia Luna» sussurrò. «Per quello che ho Pubblicato. Hanno preso la mia Luna e io non so dov'È, che cosa le hanno fatto. Ma forse me la restituiranno se io... se io...»
La storia dei tre fratelli (Cap. 21 Harry Potter 7)

   «Esatto» continuò Fred. «Quindi, gente, cerchiamo di darci una calmata. Va già abbastanza male senza che ci inventiamo le cose. Per esempio, questa nuova idea che Voi-Sapete-Chi sia in grado di uccidere solo con lo sguardo. Quello è il Basilisco, gentile Pubblico. Una semplice prova: se la cosa che vi sta lumando ha le gambe, potete guardarla tranquillamente negli occhi. Naturalmente, se è davvero Voi-Sapete-Chi è comunque molto probabile che sia l'ultima cosa che farete».
I Doni della Morte (Cap. 22 Harry Potter 7)

   «Era una voce» sussurrò Olivander. «Una diceria, anni e anni fa, molto prima che tu nascessi! Io credo che l'abbia messa in circolazione lo stesso Gregorovich. Capisci, era un'ottima Pubblicità per i suoi affari, che stesse studiando, e duplicando, le qualità della Bacchetta di Sambuco!»
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Harry girò sul posto con Unci-unci in spalla, concentrandosi sul Paiolo Magico, la locanda all'ingresso di Diagon Alley. Nell'oscurità opprimente, il folletto si tenne ancora più stretto e qualche attimo dopo Harry sentì il marciapiede sotto le scarpe e aprì gli occhi: erano in Charing Cross Road. I Babbani camminavano veloci, con l'espressione depressa del mattino presto, ignari dell'esistenza del piccolo Pub.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   Harry si augurò che Hermione non perdesse la testa. Se era vero e Bellatrix non doveva mostrarsi in Pubblico...
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   «E dov'È che farete i vostri commerci di pozioni e veleni quando il mio Pub sarà chiuso? Che ne sarà dei vostri piccoli traffici?»
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   «Lo so, infatti si Materializzeranno direttamente nel Pub» rispose Neville. «Mandali su per il tunnel quando arrivano, d'accordo? Grazie mille».
Il diadema perduto (Cap. 29 Harry Potter 7)

   «Aberforth è un filino seccato» annunciò Fred, alzando la mano in risposta a diverse grida di saluto. «Vorrebbe andare a dormire e il suo Pub è diventato una stazione ferroviaria».
Il diadema perduto (Cap. 29 Harry Potter 7)

   «Ci sono centinaia di ragazzi nel mio Pub, Potter!»
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)

   «Io sono stata l'ultima a passare» assicurò la signora Paciock. «L'ho chiuso, credo che non sia prudente lasciarlo aperto ora che Aberforth ha lasciato il Pub. Hai visto mio nipote?»
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)

    Un mago dei giorni nostri che condivideva simili idee era, naturalmente, il Professor Albus Percival Wulfric Brian Silente, Ordine di Merlino (Prima Classe), Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, Supremo Pezzo Grosso della Confederazione Internazionale dei Maghi, e Stregone Capo del Wizengamot. È stata ciononostante una sorpresa scoprire, tra le molte carte che Silente ha lasciato in eredità agli Archivi di Hogwarts, una serie di commenti alle Fiabe di Beda il Bardo. Non sapremo mai se siano stati scritti per il proprio piacere o in vista di una Pubblicazione; ma per. gentile concessione della Professoressa Minerva McGranitt, attuale Preside di Hogwarts, siamo oggi lieti di Pubblicare in questa sede i commenti del Professor Silente, insieme a una nuova traduzione del testo di Beda a cura di Hermione Granger. Confidiamo che le intuizioni del Professor Silente, che includono osservazioni sulla storia della magia, ricordi personali e informazioni illuminanti sugli elementi chiave di ogni fiaba, faranno apprezzare a una nuova generazione di maghi e di Babbani Le Fiabe di Beda il Bardo. Chiunque abbia avuto la fortuna di conoscere il Professor Silente non può non credere che sarebbe stato felice di contribuire a questo progetto, dato che i diritti d'autore saranno donati al Children's High Level Group, che opera per aiutare i bambini in disperato bisogno di essere ascoltati.
Introduzione (Cap. 0 Harry Potter 8)

    I commenti del Professor Silente si rivolgono a un Pubblico di maghi, perciò ho inserito occasionalmente la spiegazione di qualche termine o fatto che potesse necessitare di un chiarimento per i lettori Babbani.
Introduzione (Cap. 0 Harry Potter 8)