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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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   Salirono in camera per andare a dormire senza più dire una parola sull'argomento. Mentre la moglie era in bagno, Mr Dursley si avvicinò guardingo alla finestra della camera da letto e sbirciò fuori, nel giardino. Il gatto era ancora lì. Stava scRutando Privet Drive, come se aspettasse qualcosa.
Il bambino sopravvissuto (Cap. 1 Harry Potter 1)

   Sul treno la gente li scRutava più che mai. Hagrid occupava due posti a sedere e aveva preso a sferruzzare quello che sembrava un tendone da circo color giallo canarino.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Buon Dio!’ esclamò il barman scRutando Harry. ‘Questo è... non sarà mica...?’
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Era una specie di ronfo.
‘Mrs Purr?’ chiese in un sussurro Ron scRutando le tenebre. Non era Mrs Purr. Era Neville. Stava lì raggomitolato sul pavimento, profondamente addormentato; ma non appena gli si furono avvicinati, si svegliò di colpo e saltò su.
Il duello di mezzanotte (Cap. 9 Harry Potter 1)

   A queste parole, Hermione afferrò il binocolo di Hagrid, ma anziché guardare in alto verso Harry, cominciò febbrilmente a scRutare le file del pubblico.
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)


   Quando Angelina aveva segnato, Harry aveva fatto un paio di giri della morte per dare sfogo all'euforia. Ora era tornato a scRutare il campo in cerca del Boccino. A un certo punto, aveva intravisto uno sprazzo dorato, ma era soltanto un riflesso dell'orologio da polso di uno dei gemelli Weasley, e un'altra volta un Bolide aveva deciso di schizzare verso di lui come una palla di cannone, ma lui l'aveva schivato e Fred Weasley si era messo a inseguirlo.
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)

   Stettero a guardare le creature che si libravano nell'aria, scintillanti... scintillanti?
‘Ma questi non sono uccelli!’ esclamò Harry a un tratto. ‘Sono chiavi! Chiavi alate! Guardate bene! Allora, questo vuol dire che...’ e si guardò attorno per la stanza, mentre gli altri due scRutavano lo sciame di chiavi. ‘Ma sì: guardate! Prendiamo i manici di scopa! Dobbiamo acchiappare la chiave che apre il portone!’
La botola (Cap. 16 Harry Potter 1)

    «Così potrò dimostrare di averti incontrato» disse Colin Canon tutto eccitato avvicinandosi ancora un poco. «Io so tutto di te. Tutti ne parlano. Che sei sopravvissuto quando Tu-Sai-Chi cercò di ucciderti e che lui è scomparso e tutto il resto e che tu hai ancora sulla fronte una cicatrice a forma di saetta» (e qui i suoi occhi scRutarono rapidamente l’attaccatura dei capelli di Harry), «e un ragazzo del mio dormitorio ha detto che se svilupperò la pellicola nella pozione giusta, le foto si muoveranno». Colin tirò un profondo respiro di emozione che lo fece fremere e proseguì: «È meraviglioso qui, non è vero? Io non ho mai saputo che tutte le strane cose che riuscivo a fare erano magiche fino a che non ho ricevuto la lettera da Hogwarts. Mio padre fa il lattaio, e neanche lui voleva crederci. Per questo sto scattando montagne di foto da mandargli. E sarebbe davvero stupendo averne una tua» guardò Harry con aria implorante, «forse la potrebbe scattare il tuo amico così io mi metto accanto a te? E poi me la potresti firmare?»
Gilderoy Allock (Cap. 6 Harry Potter 2)

    Sulla parete davanti a loro luccicava qualcosa. Si avvicinarono lentamente, scRutando le tenebre. Sulla parete tra le due finestre, era stata dipinta una scritta a lettere cubitali e luccicava alla luce delle torce.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    La folla esultò al decollo dei giocatori; i quattordici ragazzi si sollevarono nel cielo plumbeo. Harry volava più in alto di tutti, scRutando in cerca del Boccino.
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

    Gli occhi a palla stralunati dell’elfo lo scRutavano nell’oscurità. Una grossa lacrima gli scorreva giù per il lungo naso a punta.
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

    Harry continuava a scRutare l’affollato tavolo dei Grifondoro, chiedendosi se per caso il nuovo proprietario del diario di Riddle non si trovasse proprio di fronte a lui. Hermione aveva insistito perché denunciasse il furto, ma a lui l’idea non piaceva. Avrebbe dovuto raccontare tutto a un insegnante; ma quanti sapevano il motivo per cui Hagrid era stato espulso, cinquant’anni prima? Non voleva certo essere lui a riportare a galla quella storia.
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

    «Cosa c’è?» chiese Ron ad alta voce, scRutando il buio e stringendo con forza il gomito di Harry.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    Tutti e tre si voltarono a scRutare l’oscurità che gli si spalancava davanti.
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    Da qualche parte risuonò una musica. Riddle si guardò intorno, scRutando con gli occhi la camera vuota. La musica risuonò più forte. Aveva un che di misterioso, di ultraterreno, faceva correre i brividi lungo la schiena; Harry sentì rizzarsi i capelli in testa e il cuore allargarsi come se fosse raddoppiato di volume. Poi la musica raggiunse un volume cosi alto che se la sentì vibrare dentro la cassa toracica; fu allora che, sulla sommità della colonna più vicina, eruppe una fiamma.
L'erede di Serpeverde (Cap. 17 Harry Potter 2)


    Gli rispose il grido soffocato dell’amico e dopo l’ultima curva scorsero la sua faccia ansiosa scRutare attraverso il grosso varco che era riuscito ad aprire nel mucchio di massi.
L'erede di Serpeverde (Cap. 17 Harry Potter 2)

   Ma Stan era distratto. In piedi vicino alla portiera, scRutava il buio ingresso del Paiolo magico.
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   dama Chips, scRutando Harry negli occhi.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   I tre osservarono stupefatti il piccolo cavaliere che sfoderava la spada e prendeva a menare fendenti bRutali, saltellando su e giù, furioso. Ma la spada era troppo lunga per lui; un colpo particolarmente brusco gli fece perdere l'equilibrio, e il cavaliere cadde nell'erba, a faccia in giù.
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   Li accompagnò fino all'ingresso. Mastro Gazza, il custode, era in piedi sulla porta e controllava i nomi di chi usciva su una lunga lista, scRutando i ragazzi uno per uno con sospetto e assicurandosi che nessuno sgattaiolasse fuori senza avere il permesso.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   Tiger e Goyle sembravano spaventati. I loro grossi muscoli erano inutili contro i fantasmi. Malfoy scRutava adirato il paesaggio deserto.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   «Sei venuta a gongolare un po'?» disse Ron bRutalmente, mentre Hermione si fermava davanti a loro. «O sei appena andata a fare la spia?»
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   Ron si era assunto la responsabilità dell'appello di Fierobecco. Quando non faceva i compiti, era chino su enormi volumi con titoli come Manuale di Psicologia dell'Ippogrifo e Feroce o Ferace? Studi sulla BRutalità dell'Ippogrifo. Era così concentrato che dimenticava perfino di trattar male Grattastinchi.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

    Zio Vernon continuava a scRutare Harry, che cercò di restare impassibile. Se non avesse detto o fatto qualcosa di stupido, forse poteva riuscire a levarsi la soddisfazione di tutta una vita. Attese che zio Vernon dicesse qualcosa, ma quello si limitò a fissarlo. Così Harry decise di rompere il silenzio.
L'invito (Cap. 3 Harry Potter 4)

    «Ora ci serve solo la Passaporta» disse il signor Weasley, infilando di nuovo gli occhiali e scRutando il terreno intorno. «Non dev’essere grossa… avanti…»
La Passaporta (Cap. 6 Harry Potter 4)


    La partita si fece più serrata, ma anche più bRutale. Volkov e Vulchanov, i Battitori bulgari, colpivano i Bolidi più ferocemente che potevano per disarcionare i Cacciatori irlandesi, e stavano riuscendo a sabotare alcune delle loro mosse migliori; due volte furono costretti a disperdersi, e poi, alla fine, Ivanova riuscì a spezzare i ranghi avversari, a scartare il Portiere, Ryan, e segnare la prima rete della Bulgaria.
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4)

    «Ma insomma, gli elfi domestici sono trattati in maniera bRutale!» esclamò Hermione indignata. «È schiavitù, ecco cos’è! Quel signor Crouch l’ha costretta a salire fino in cima allo stadio, ed era terrorizzata, e l’ha stregata, così lei non può nemmeno correre quando cominciano a calpestare le tende! Perché qualcuno non fa qualcosa?»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4)

    Ma nessuno dei maghi del Ministero eccetto Crouch pareva credere anche solo vagamente che Harry, Ron o Hermione avessero evocato il teschio; al contrario, alle parole di Hermione avevano di nuovo alzato le bacchette, e le avevano puntate nella direzione indicata, scRutando tra gli alberi oscuri.
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4)

    «Sì, lo so» disse Harry, ma una morsa gli serrava lo stomaco mentre scRutava fuori dalla finestra il cielo del tutto privo di Edvige.
Caos al Ministero (Cap. 10 Harry Potter 4)

    «Non riusciranno a impedirmi di partecipare» disse Fred cocciuto, scRutando accigliato il tavolo degli insegnanti. «I campioni faranno un sacco di cose che normalmente uno non ha il permesso di fare. E il premio di mille galeoni!»
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «È Urano, mia cara» rispose la professoressa Cooman, scRutando la mappa.
Malocchio Moody (Cap. 13 Harry Potter 4)

    L’occhio azzurro di Moody tremò appena nella palpebra mentre scRutava Harry.
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    Continuarono a inventare predizioni (che divennero sempre più tragiche) per un’altra ora, mentre la sala comune attorno a loro si svuotava lentamente e i ragazzi salivano a dormire. Grattastinchi li raggiunse, balzò agilmente in una poltrona vuota e fissò Harry con aria imperscRutabile, come avrebbe potuto fare Hermione se avesse saputo che non stavano facendo i compiti come si deve.
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    ScRutarono ansiosamente i prati sempre più bui, ma nulla si muoveva; tutto era immobile, silenzioso e piuttosto normale. Harry cominciava ad aver freddo. Sperava che si muovessero… forse gli studenti stranieri stavano preparando un ingresso teatrale… gli venne in mente quello che aveva detto il signor Weasley al campeggio prima della Coppa del Mondo di Quidditch: “Siamo sempre i soliti, non riusciamo a fare a meno di esibirci…”
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    «Dov’è?» chiese Ron, che non stava ascoltando una parola della conversazione, ma scRutava la folla per vedere che fine aveva fatto Krum. «Silente non ha detto dove dormono quelli di Durmstrang, vero?»
Il Calice di Fuoco (Cap. 16 Harry Potter 4)


    «Non è nemmeno carino!» borbottava arrabbiata, scRutando torva il profilo aguzzo di Krum. «Lo adorano solo perché è famoso! Non lo guarderebbero due volte se non sapesse fare quella roba, quella Falsa Wonky…»
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    «Sarei indotta a credere» disse, in un sussurro mistico che non nascondeva la sua evidente irritazione, «che alcuni di noi» — e scoccò uno sguardo molto eloquente a Harry — «sarebbero un po’ meno frivoli se avessero visto ciò che ho visto io durante il mio esame della sfera la scorsa notte. Mentre ero là seduta, assorta nel mio ricamo, la necessità di consultare l’Occhio mi ha sopraffatta. Mi sono alzata, ho preso posto davanti a esso e ho scRutato nelle sue profondità cristalline… e cosa credete che abbia visto là dentro?»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    «Ciao» disse Ron senza guardarla, scRutando la folla. «Oh, no…»
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    Harry si sforzò di non inciampare nei propri piedi. Calì aveva l’aria di divertirsi; rivolgeva gran sorrisi a tutti, portando Harry con tanta energia da farlo sentire un cane da esibizione guidato a bacchetta. Scorse Ron e Padma mentre si avvicinava al tavolo dei giudici. Ron scRutava Hermione con gli occhi ridotti a fessure. Padma era imbronciata.
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    Harry si guardò intorno. Hagrid era seduto a un altro dei tavoli degli insegnanti; indossava di nuovo il suo orrendo vestito marrone peloso, e scRutava il tavolo dei giudici. Harry lo vide agitare timidamente la mano e seguendo il suo sguardo vide Madame Maxime rispondergli, gli opali che scintillavano alla luce delle candele.
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    «Bei calzini, Potter» ringhiò Moody passandogli accanto, l’occhio magico che scRutava attraverso l’abito di Harry.
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    «Insomma, Hagrid, se stai cercando di ottenere il consenso universale, temo che resterai chiuso in questa capanna per un sacco di tempo» disse Silente, che ora lo scRutava con sguardo deciso attraverso gli occhialetti a mezzaluna. «Da quando sono diventato Preside di questa scuola, non ho passato una settimana senza ricevere almeno un gufo di protesta per il modo in cui la dirigo. Ma che cosa dovrei fare? Barricarmi nel mio studio e rifiutarmi di parlare con chicchessia?»
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Scese le scale più piano che poteva, anche se i volti in alcuni ritratti si girarono incuriositi allo scricchiolio di un’asse, al fruscio del suo pigiama. Sgattaiolò lungo il corridoio, spinse di lato un arazzo a metà strada e imboccò una scala più stretta, una scorciatoia che lo avrebbe portato due piani più in basso. Continuava a scRutare la mappa, perplesso… non era in carattere con il corretto, rigoroso signor Crouch intrufolarsi nell’ufficio di un’altra persona a quell’ora della notte…
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    Scostò bruscamente l’arazzo, e Harry vide il suo orrendo viso gonfio e i pallidi occhi sporgenti che scRutavano la scala oscura e, per Gazza, deserta.
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    Ci fu una pausa. Piton e Moody continuavano a scRutarsi. Mrs Purr diede in un sonoro miagolio, sempre spiando tra le gambe di Gazza, alla ricerca della fonte del profumo di bagnoschiuma di Harry.
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    Continuò a scRutare la pergamena. Harry bruciava dalla voglia di saperne di più.
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    «Ci vogliono anni per diventare Animagus, e poi devi iscriverti al registro» disse Hermione in tono vago, strizzando gli occhi per scRutare l’indice di Curiosi Dilemmi Magici e Loro Soluzioni. «Ce l’ha detto la professoressa McGranitt, vi ricordate… bisogna iscriversi all’Ufficio per l’Uso Improprio della Magia… dichiarare in che tipo di animale sei in grado di trasformarti, e le tue caratteristiche, perché non puoi farlo quando ne hai voglia…»
La Seconda Prova (Cap. 26 Harry Potter 4)

    Poi, alla fine, Sirius sparì dalla loro vista, e quando raggiunsero il luogo in cui era scomparso, videro una piccola apertura nella roccia. Vi s’insinuarono e si trovarono in una fresca caverna quasi completamente buia. Legato sul fondo, un capo della corda fissato attorno a una grossa roccia, c’era Fierobccco l’Ippogrifo. Metà cavallo grigio, metà aquila gigante, Fierobecco fece lampeggiare i fieri occhi arancioni alla loro vista. Tutti e tre gli fecero un profondo inchino, e dopo averli scRutati con aria arrogante per un attimo, l’animale piegò le ginocchia squamate, e permise a Hermione di avvicinarsi e di accarezzargli il collo piumato. Harry, invece, guardava il cane nero, che si era appena trasformato nel suo padrino.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    Ron però scRutava il cioccolato da sotto le sopracciglia aggrottate. Sembrava arrabbiato per qualcosa.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    Ron infilzò sulla forchetta una patata arrosto, scRutandola con rabbia. Poi disse: «Odio essere povero».
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    Era la parola d’ordine per la scala nascosta che portava all’ufficio di Silente: o almeno lo era due anni prima. Nel frattempo evidentemente era cambiata, perché il gargoyle di pietra non prese vita e non balzò di lato, ma rimase lì immobile, scRutando Harry con sguardo malvagio.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    «Schiantato» disse piano. Gli occhiali a mezzaluna brillarono alla luce della bacchetta mentre scRutava gli alberi tutto attorno.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    Harry si allontanò dalla finestra e prese a scRutare le travi. Metà dei molti trespoli erano vuoti; ogni tanto, un altro gufo piombava giù da una delle finestre, di ritorno dalla caccia notturna con un topo nel becco.
il Sogno (Cap. 29 Harry Potter 4)

    «Miei cari» esordì la professoressa Cooman, seduta in una profonda poltrona di fronte alla classe, scRutando i ragazzi uno per uno con gli occhi stranamente ingranditi dalle lenti, «abbiamo quasi finito il nostro lavoro sulla divinazione planetaria. Oggi, comunque, ci si presenta un’ottima occasione per osservare gli effetti di Marte, perché in questo momento si trova in una posizione assolutamente interessante. Se volete guardare da questa parte, spegnerò le luci…»
il Sogno (Cap. 29 Harry Potter 4)

    «Certo che no!» esclamò la professoressa Cooman, profondamente agitata. I suoi enormi occhi indugiarono su Harry, scRutandolo. «Che cos’è stato, Potter? Una premonizione? Un’apparizione? Che cos’hai visto?»
il Sogno (Cap. 29 Harry Potter 4)

    Harry si protese in avanti. Accanto a Silente c’era Malocchio Moody — un Malocchio molto diverso dal solito. Non aveva l’occhio magico, ma due occhi normali. Entrambi scRutavano Karkaroff, ed entrambi erano stretti in un’espressione di profondo disgusto.
Il Pensatoio (Cap. 30 Harry Potter 4)

    «Vorrebbe dire… che quelle cose sono i suoi pensieri?» chiese Harry, scRutando la sostanza bianca che vorticava nel bacile.
Il Pensatoio (Cap. 30 Harry Potter 4)

    «Bene» disse Harry in fretta, tornando a scRutare il contenuto del Pensatoio, che vorticava più lentamente ora che Silente aveva smesso di riversarvi altri pensieri. «E… ehm…»
Il Pensatoio (Cap. 30 Harry Potter 4)

    Voldemort avanzò, e si fermò a scRutare il vuoto — abbastanza grande da contenere due persone — che separava Malfoy dall’uomo successivo.
I Mangiamorte (Cap. 33 Harry Potter 4)

    In quel momento, Harry comprese fino in fondo per la prima volta perché si diceva che Silente era l’unico mago di cui Voldemort avesse mai avuto paura. L’espressione di Silente mentre scRutava il corpo privo di sensi di Malocchio Moody era più terribile di quanto Harry avesse mai potuto immaginare. Non c’era alcun sorriso benevolo sul suo volto, alcun brillio ironico negli occhi dietro le lenti. Una fredda furia era incisa in ogni tratto del suo viso antico; un senso di potere emanava da lui, come se sprigionasse vapore bollente.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    Entrò, infilò un piede sotto il corpo abbandonato di Moody e con un calcio lo rovesciò sulla schiena, in modo da vederlo in faccia. Piton lo segui, guardando l’Avversaspecchio, nel quale il suo volto era ancora visibile, intento a scRutare torvo la stanza.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    Piton consegnò a Silente una bottiglietta di vetro colma di un liquido trasparente: il Veritaserum col quale aveva minacciato Harry in classe. Silente si alzò, si chinò sull’uomo a terra e lo mise a sedere contro il muro dietro l’Avversaspecchio, dal quale le sagome riflesse di Silente, Piton e della McGranitt continuavano a scRutarli, cupe. Winky rimase in ginocchio, tremante, le mani sul viso. Silente aprì a forza la bocca dell’uomo e vi lasciò cadere tre gocce. Poi gli puntò la bacchetta contro il petto e disse: «Innerva».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    Molto lentamente — ma senza smettere di scRutarsi torvi, come se ognuno augurasse all’altro ogni male — Sirius e Piton avanzarono e si strinsero la mano. Si separarono molto in fretta.
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4)

    Harry si tirò uno dei braccioni di Dudley attorno alle spalle e lo trascinò verso la strada, curvo sotto il peso. La signora Figg camminava barcollando davanti a loro, scRutando ansiosa dietro l’angolo.
Un pacco di gufi (Cap. 2 Harry Potter 5)

    «Vado dritto a casa» rispose la signora Figg, scRutando la via buia con un brivido. «Devo aspettare altre istruzioni. Tu rimani dentro e basta. Buonanotte».
Un pacco di gufi (Cap. 2 Harry Potter 5)

    La cucina scrupolosamente pulita emanava un singolare, irreale luccichio dopo l’oscurità dell’esterno. Zia Petunia sistemò Dudley su una sedia; era ancora molto verde e sudaticcio. Zio Vernon era in piedi davanti allo scolapiatti e scRutava Harry con gli occhietti ridotti a fessure.
Un pacco di gufi (Cap. 2 Harry Potter 5)

    I grandi occhi d’ambra di Edvige lo scRutarono con aria di rimprovero al di sopra della rana morta che reggeva nel becco.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Non alla Tana, no» disse Lupin, guidando Harry verso la cucina; il gruppetto di maghi li seguì, senza smettere di scRutare Harry con curiosità. «Troppo rischioso. Abbiamo stabilito il nostro Quartier Generale in un luogo non reperibile. Ci è voluto un po’…»
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Notte serena» borbottò Moody, mentre il suo occhio magico scRutava i cieli. «Un po’ di nuvole ci sarebbero state più utili per coprirci. Ehi, tu» abbaiò a Harry, «voleremo in formazione compatta. Tonks starà davanti a te, stalle attaccato alla coda. Lupin ti coprirà da sotto. Io starò dietro di te. Tutti gli altri si disporranno attorno a noi. Non romperemo le righe per nessun motivo, capito? Se uno di noi viene ucciso…»
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Eh?» fece Mundungus, scRutando cupo Harry attraverso i capelli rossicci impastati. «Accidenti, allora è arrivato. Sicuro… stai bene, Harry?»
L’Ordine della Fenice (Cap. 5 Harry Potter 5)

    «Ah, certo» disse Bode, scRutando Harry senza batter ciglio. «Naturalmente».
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    «Lei è Harry James Potter e vive al numero quattro di Privet Drive, Little Whinging, Surrey?» chiese Caramell, scRutando torvo Harry da sopra la pergamena.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Una Maganò, eh?» ripeté Caramell, scRutandola sospettoso. «Controlleremo. Lasci i dettagli della sua ascendenza al mio Assistente Weasley. Per inciso, i Maghinò sono in grado di vedere i Dissennatori?» aggiunse, guardando alla sua destra e poi a sinistra.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    Alcuni dei maghi sopra di loro si agitarono imbarazzati nei loro banchi. Caramell divenne di una sfumatura color pulce un po’ più intensa. La strega con la faccia di rospo alla sua destra si limitò a scRutare Silente con volto inespressivo.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Prefetto, eh?» ringhiò Moody, con l’occhio normale puntato su Ron e quello magico che scRutava l’interno della testa. Harry ebbe la sgradevole sensazione che stesse guardando lui e si spostò verso Sirius e Lupin.
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    Tutti si voltarono a guardare Luna Lovegood, che scRutava Ron senza batter ciglio da sopra Il Cavillo. Lui mandò giù il suo boccone di rana.
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    «Meglio cambiarsi» disse infine Hermione. Lei e Ron si appuntarono con cura le spille da prefetto sulla veste. Harry vide Ron scRutare il proprio riflesso nel finestrino nero.
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    Un tempo, quand’ero assai nuovo berretto e Hogwarts neonata acquistava rispetto, i gran fondatori del nobil maniero sortivan tra loro un patto sincero: divisi giammai, uniti in eterno per crescere in spirito sano e fraterno la scuola di maghi migliore del mondo, per dare ad ognuno un sapere profondo. ’Insieme insegnare, vicini restare!’ Il motto riuscì i quattro amici a legare: perché mai vi fu sodalizio più vero che tra Tassorosso e il fier Corvonero, e tra Serpeverde e messer Grifondoro l’unione era salda, l’affetto un ristoro. Ma poi cosa accadde, che cosa andò storto per rendere a tale amicizia gran torto? Io c’ero e ahimè qui vi posso narrare com’è che il legame finì per errare. Fu che Serpeverde così proclamò: «Di antico lignaggio studenti vorrò». E il fier Corvonero si disse sicuro: «Io stimerò sol l’intelletto più puro». E poi Grifondoro: «Darò gran vantaggio a chi compie imprese di vero coraggio». E ancor Tassorosso: «Sarà l’uguaglianza del mio insegnamento la sana sostanza». Fu scarso il conflitto all’inizio, perché ciascuno dei quattro aveva per sé un luogo in cui solo i pupilli ospitare, e a loro soltanto la scienza insegnare. Così Serpeverde prescelse diletti di nobile sangue, in astuzia provetti, e chi mente acuta e sensibile aveva dal fier Corvonero ricetto otteneva, e i più coraggiosi, i più audaci, i più fieri con ser Grifondoro marciavano alteri, e poi Tassorosso i restanti accettava, sì, Tosca la buona a sé li chiamava. Allora le Case vivevano in pace, il patto era saldo, il ricordo a noi piace. E Hogwarts cresceva in intatta armonia, e a lungo, per anni, regnò l’allegria. Ma poi la discordia tra noi s’insinuò e i nostri difetti maligna sfruttò. Le Case che con profondissimo ardore reggevano alto di Hogwarts l’onore mutarono in fiere nemiche giurate, e si fronteggiaron, d’orgoglio malate. Sembrò che la scuola dovesse crollare, amico ed amico volevan lottare. E infine quel tetro mattino si alzò che Sal Serpeverde di qui se ne andò. La disputa ardente tra gli altri cessava ma le Case divise purtroppo lasciava, né furon mai più solidali da che i lor fondatori rimasero in tre. E adesso il Cappello Parlante vi appella e certo sapete qual è la novella che a voi tutti quanti annunciare dovrò: ma sì, nelle Case io vi smisterò. Però questa volta è un anno speciale, vi dico qualcosa ch’è senza l’uguale: e dunque, vi prego, attenti ascoltate e del mio messaggio tesoro ora fate. Mi spiace dividervi, ma è mio dovere: eppure una cosa pavento sapere. Non so se sia utile voi separare: la fine che temo potrà avvicinare. ScRutate i pericoli, i segni leggete, la storia v’insegna, su, non ripetete l’errore commesso nel nostro passato. Adesso su Hogwarts sinistro è calato un grande pericolo, un cupo nemico l’assedia da fuori, pericolo antico. Uniti, e compatti resister dobbiamo se il crollo di Hogwarts veder non vogliamo. Io qui ve l’ho detto, avvertiti vi ho… e lo Smistamento or comincerò.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    «E a proposito delle vostre Merendine Marinare» intervenne Hermione, scRutando Fred e George con gli occhi fiammeggianti, «non potete attaccare annunci sulla bacheca di Grifondoro per cercare cavie».
La Professoressa Umbridge (Cap. 12 Harry Potter 5)

    Ma Hermione non stava ascoltando; cercava invece di scRutare in fondo alla stanza, dove Fred, George e Lee Jordan erano seduti al centro di un gruppo di bambini del primo anno dall’aria innocente, tutti intenti a masticare qualcosa che sembrava essere uscito da un grosso sacchetto di carta in mano a Fred.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    «Che cosa stai facendo, nel nome di Merlino?» chiese Ron, scRutandola come se temesse per la sua salute mentale.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Rimase seduto immobile per un po’, scRutando dentro il camino; poi finalmente prese una decisione, intinse ancora una volta la piuma nella boccetta d’inchiostro e la posò risoluto sulla pergamena.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Hermione stava indicando la finestra più vicina. Sia Harry che Ron si voltarono. Un bell’allocco era fermo sul davanzale e scRutava Ron.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Harry era scivolato in ginocchio, accoccolato sul tappeto bruciacchiato e liso a scRutare dentro le fiamme.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    «Dobby?» disse Harry con voce assonnata, scRutando nell’oscurità verso la voce.
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

    Antonin Dolohov, diceva la didascalia sotto un mago dal viso pallido, lungo e contorto, che sorrideva sprezzante all’indirizzo di Harry, condannato per il bRutale omicidio di Gideon e Fabian Prewett.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    Harry alzò il capo, le mani piene di lettere. La professoressa Umbridge era in piedi alle spalle di Fred e Luna, con gli sporgenti occhi da rana che scRutavano il groviglio di gufi e pergamene sul tavolo davanti a Harry. Alle sue spalle molti studenti sbirciavano curiosi.
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

    «Penso che a questo proposito scoprirà di essersi sbagliata, Dolores» disse pacato Silente, scRutandola al di sopra degli occhialetti a mezzaluna appollaiati a metà del naso storto.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    Era molto faticoso perché i rami e i cespugli spinosi, che Hagrid attraversava come se fossero ragnatele, si avvinghiavano ai vestiti di Harry e Hermione, al punto che ogni volta ci volevano minuti per districarsi. In breve Harry ebbe braccia e gambe coperte di graffi e tagli. Ormai la foresta era così buia che di Hagrid vedeva solo una massiccia sagoma scura davanti a sé. In quel silenzio soffocato ogni suono sembrava minaccioso. Lo schiocco di un ramo spezzato diventava un’esplosione e il più piccolo fruscio, anche se a provocarlo era un passerotto innocente, spingeva Harry a scRutare ansioso le ombre. Gli venne in mente che non si era mai spinto così all’interno della foresta senza incontrare qualche creatura, e di colpo la loro assenza gli parve estremamente sospetta.
Grop (Cap. 30 Harry Potter 5)

    Solo in quel momento il gigante parve rendersi conto della presenza di Harry e Hermione. Trepidanti, lo videro abbassare il testone per scRutarli con gli occhi cisposi.
Grop (Cap. 30 Harry Potter 5)

   L’euforia di Ron per aver contribuito alla vittoria di Grifondoro era tale che il giorno seguente gli fu impossibile applicarsi a qualunque cosa. Non faceva altro che parlare della partita, e per Harry e Hermione non fu facile trovare il momento adatto per dirgli di Grop. Non che si sforzassero; nessuno dei due era ansioso di riportare così bRutalmente Ron alla realtà. Alla fine, approfittando della bella giornata tiepida, lo convinsero a unirsi a loro per un ripasso sotto il faggio in riva al lago, dove c’erano meno possibilità che qualcuno origliasse. All’inizio Ron non fu particolarmente entusiasta dell’idea — se la godeva troppo a farsi dare pacche sulle spalle da ogni Grifondoro di passaggio, per non parlare dei cori di Perché Weasley è il nostro re che ancora esplodevano di tanto in tanto — ma poi ammise che l’aria fresca gli avrebbe fatto bene.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    «Il viaggio è andato bene, benissimo, l’abbiamo già fatto molte altre volte» diceva sbrigativa. «Piuttosto, è un po’ che non ho notizie di Silente!» aggiunse, scRutando la Sala come se sperasse di vederlo sbucare da uno sgabuzzino. «Nessuna idea di dov’è, suppongo?»
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    «Potter, giusto?» chiese il professor Tofty, consultando i suoi appunti e scRutandolo al di sopra degli occhiali a pince-nez. «Il celebre Potter?»
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Si tolsero il Mantello. Hermione si mise accanto alla finestra, tenendosi nascosta, scRutando i prati, con la bacchetta pronta. Harry scattò verso il camino, afferrò la scatolina di Polvere Volante e ne gettò un pizzico nel focolare, facendovi esplodere fiamme smeraldine. Senza perdere tempo, s’inginocchiò, infilò la testa nel fuoco danzante e gridò: «Grimmauld Place, numero dodici!»
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    «Presi tutti!» annunciò Warrington, spingendo bRutalmente Ron nella stanza. «Lui» puntò un dito tozzo contro Neville, «ha cercato d’impedirmi di fermare quella» e indicò Ginny, che tentava di prendere a calci le gambe di una grossa ragazza di Serpeverde, «così ho catturato anche lui».
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    Piton si voltò. La sua espressione era imperscRutabile. Harry non sapeva se avesse capito oppure no, ma non osò parlare più chiaro davanti alla Umbridge.
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    I centauri più vicini indietreggiarono e urtarono contro quelli dietro di loro; in un istante, la radura si trasformò in una foresta di archi e frecce, tutti puntati in alto contro l’enorme faccia grigiastra che incombeva su di loro sotto il fitto baldacchino di rami. La bocca storta di Grop era stolidamente aperta; nella luce incerta videro baluginare i denti giallastri grossi come mattoni; gli ottusi occhi color fango si socchiusero, scRutando le creature ai suoi piedi. Una scia di funi spezzate gli partiva dalle caviglie.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    D’istinto, Harry e Hermione si avvicinarono l’uno all’altra e scRutarono fra gli alberi.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    «No» disse Hermione. Si fece avanti per scRutare nella vasca attraverso la fiancata. «Sono cervelli».
L'Ufficio Misteri (Cap. 34 Harry Potter 5)

    Si raggrupparono all’inizio del corridoio, scRutando l’oscurità. Nessuno.
L'Ufficio Misteri (Cap. 34 Harry Potter 5)

    «Potrebbe essere…» bisbigliò Harry con voce roca, scRutando il corridoio accanto. «O forse…» Controllò quello ancora dopo.
L'Ufficio Misteri (Cap. 34 Harry Potter 5)

    «E così hai rotto la mia profezia?» chiese a voce bassa, scRutandolo con gli spietati occhi rossi. «No, Bella, non dice il falso… vedo la verità nella sua mente indegna… mesi di preparativi, mesi di sforzi… e ancora una volta i miei Mangiamorte hanno permesso a Harry Potter di tagliarmi la strada…»
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5)

    «Non vuoi uccidermi, Silente?» gridò Voldemort, gli occhi scarlatti socchiusi appena visibili oltre il bordo dello scudo. «Sei superiore a tanta bRutalità, vero?»
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5)

    La voce gli si spezzò mentre Silente lo scRutava al di sopra degli occhiali a mezzaluna.
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5)

    In condizioni normali, Harry avrebbe tentato in tutti i modi di fargli cambiare idea: la prospettiva che un secondo gigante, magari ancora più violento e bRutale di Grop, si stabilisse nella foresta era terrificante, ma al momento non aveva l’energia necessaria per mettersi a discutere. Desiderava di nuovo restare solo e per far prima trangugiò il succo a lunghe sorsate, quasi svuotando il bicchiere.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «No» disse Luna. I suoi occhi sporgenti, così stranamente nebulosi, lo scRutarono. «Immagino di no. L’uomo che i Mangiamorte hanno ucciso era il tuo padrino, vero? Me l’ha detto Ginny».
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «… Arrivo or ora da Azkaban» aveva detto Caramell ansante, rovesciandosi in tasca un bel po’ d’acqua dal bordo della bombetta, «in mezzo al Mare del Nord, sa, un volo orribile… i Dissennatori sono in tumulto…» Era rabbrividito. «… Non hanno mai avuto un’evasione finora. Comunque, dovevo venire ad avvertirla, Primo Ministro. Black è un noto assassino di Babbani e potrebbe avere l’intenzione di unirsi a Lei-Sa-Chi… ma naturalmente lei non sa nemmeno chi è Lei-Sa-Chi!»Per un attimo aveva scRutato il Primo Ministro con un’espressione scoraggiata, poi aveva detto: «Be’, si accomodi, si accomodi, è meglio che la ragguagli… beva un whisky…»
L'altro ministro (Cap. 1 Harry Potter 6)

    Piton riempì tre bicchieri di vino rosso sangue e ne passò due alle ospiti. Narcissa mormorò un grazie, mentre Bellatrix non disse nulla, ma continuò a scRutare Piton torva. La cosa non parve turbarlo; anzi, sembrava piuttosto divertito.
Spinner's End (Cap. 2 Harry Potter 6)

    Ma il resto dell’articolo era coperto da una grossa gabbia: dentro c’era una magnifica civetta delle nevi. I suoi occhi d’ambra scRutavano la stanza con aria imperiosa, e la testa ogni tanto ruotava per consentirle di osservare il padrone intento a russare. Una o due volte fece schioccare il becco, impaziente, ma Harry dormiva troppo profondamente per sentirla.
Lettera e testamento (Cap. 3 Harry Potter 6)

    Harry si destò al buio improvviso come se la sveglia avesse suonato. Si raddrizzò in fretta gli occhiali, staccò la guancia dal vetro, vi premette invece il naso e socchiuse gli occhi per scRutare il marciapiede. Un’alta figura avvolta in un lungo mantello svolazzante risaliva il vialetto del giardino.
Lettera e testamento (Cap. 3 Harry Potter 6)

    «È passato molto tempo dalla mia ultima visita»continuò Silente, scRutando zio Vernon dall’alto del suo naso ricurvo. «Devo dire che i suoi agapanti sono rigogliosi».
Lettera e testamento (Cap. 3 Harry Potter 6)

    «Tutto a posto?» gli chiese Silente, scRutandolo preoccupato. «Ci vuole un po’ ad abituarsi».
Horace Lumacorno (Cap. 4 Harry Potter 6)

    «È una cosa crudele» disse Silente con dolcezza, «che tu e Sirius abbiate avuto così poco tempo da passare insieme. Una fine bRutale per quello che avrebbe dovuto essere un legame lungo e felice».
Horace Lumacorno (Cap. 4 Harry Potter 6)

    «Sei come Ron» sospirò, scRutandolo. «Sembra che vi abbiano fatto una Fattura Allungante, a tutti e due. Giuro che Ron è cresciuto di dieci centimetri da quando gli ho comprato l’ultima divisa. Hai fame, Harry?»
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    «Oh, io bene» fece lei, che lo scRutava come in cerca di qualche malanno.
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    «Se fossi in servizio…» borbottò il signor Weasley, scRutando con rabbia il venditore di amuleti.
La deviazione di Draco (Cap. 6 Harry Potter 6)

    Ma Nottum Alley, la strada laterale dedicata alle Arti Oscure, era completamente deserta. ScRutarono nei negozi, ma nessuno sembrava avere dei clienti. Probabilmente, pensò Harry, comprare manufatti Oscuri in quei tempi di pericolo e sospetto, o almeno farsi vedere nell’atto di comprarli, era troppo compromettente.
La deviazione di Draco (Cap. 6 Harry Potter 6)

    L’infanzia di Neville era stata rovinata da Voldemort quanto la sua, ma Neville non aveva idea di quanto fosse arrivato vicino ad avere il destino di Harry. La profezia avrebbe potuto riferirsi all’uno o all’altro, eppure, per le sue personali, imperscRutabili ragioni, Voldemort aveva scelto di credere che alludesse a Harry.
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    «Ti ha colpito un Gorgosprizzo?»chiese Luna comprensiva, scRutando Harry attraverso gli enormi occhiali colorati.
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    «Oh, cielo!» ridacchiò Lumacorno tranquillamente, guardando Ginny che scRutava torva Zabini al di sopra del suo pancione. «Attento, Blaise! Ho visto questa signorina scagliare una meravigliosa Fattura Orcovolante mentre passavo dal suo scompartimento! Eviterei di contrariarla!»
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    «Meglio così che invitare uno perché sua mamma è famosa» commentò Harry, scRutando accigliato la testa di Zabini, «o perché suo zio…»
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    Harry in effetti scRutava il Pensatoio con una certa ansia. Le sue esperienze precedenti con lo strano strumento che immagazzinava e rivelava pensieri e ricordi, pur altamente istruttive, erano anche state sgradevoli. L’ultima volta vi aveva visto molto più di quanto avrebbe desiderato. Ma Silente sorrideva.
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    A quel che pareva Gaunt la pensava molto diversamente. Strizzò gli occhi per scRutare il volto di Ogden e borbottò, in quello che chiaramente doveva essere un tono offensivo: «Adesso che ci penso, ho visto dei nasi come il tuo giù al villaggio».
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Hagrid» esordì Hermione titubante, mentre lui si sedeva a tavola con loro e cominciava a pelare patate con bRutalità, come se ogni singolo tubero gli avesse fatto un gran torto personale, «volevamo davvero continuare con Cura delle Creature Magiche».
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    Ci volle un po’ prima che si accorgesse che le voci di Katie Bell e della sua amica, che il vento gli riportava indietro, erano diventate più alte e acute. Harry cercò di scRutare le loro sagome indistinte. Le due ragazze litigavano per qualcosa che Katie teneva in mano.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    Pronunciò le ultime tre parole con forza impressionante: era un ordine, e sembrava che l’avesse impartito molte volte. I suoi occhi si erano dilatati e lui scRutava truce Silente, che non rispose e continuò a sorridere affabile. Dopo qualche istante Riddle smise di guardarlo, eppure era, se possibile, ancora più sospettoso.
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

   La mattina dopo Harry aveva Erbologia alla prima ora. In Sala Grande non aveva raccontato a Ron e Hermione della serata con Silente per paura di essere udito dagli altri, e così li ragguagliò mentre attraversavano l’orto diretti alle serre. Il vento bRutale era finalmente cessato; la strana nebbia era tornata e i ragazzi impiegarono un po’ più tempo del solito a trovare la serra giusta.
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    Si scRutarono cupi per un momento, poi Ron scosse stancamente la testa.
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    Queste parole furono accolte con risate di scherno e applausi dal lato Serpeverde del campo. Harry allungò la testa per scRutare verso il podio del commentatore. Un ragazzo biondo, alto e magro col naso all’insù parlava dentro il megafono magico che era appartenuto a Lee Jordan; Harry riconobbe Zacharias Smith, un giocatore di Tassorosso che detestava con tutto il cuore.
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    «Harry Potter, sono semplicemente estasiato!» esclamò Worple, scRutando in su con occhi miopi il viso di Harry. «Stavo dicendo proprio l’altro giorno al professor Lumacorno: Dov’è la biografia di Harry Potter che stiamo tutti aspettando?»
Il voto infrangibile (Cap. 15 Harry Potter 6)

    Ma prima ancora che Harry avesse elaborato quanto aveva appena visto, Gazza si voltò e si trascinò via borbottando; Malfoy ricompose il volto in un sorriso e ringraziò Lumacorno per la sua generosità; e il viso di Piton tornò imperscRutabile.
Il voto infrangibile (Cap. 15 Harry Potter 6)

    Harry non poté parlare con il signor Weasley, che lavorava fino a tardi al Ministero, prima della vigilia di Natale. Ospiti e padroni di casa erano seduti in salotto; Ginny l’aveva decorato con tanta dovizia che sembrava di trovarsi nel centro di un’esplosione di ghirlande di carta. Fred, George, Harry e Ron erano gli unici a sapere che l’angelo in cima all’albero era in verità uno gnomo da giardino che aveva morso Fred alla caviglia mentre raccoglieva le carote per la cena di Natale. Sottoposto a uno Stupeficium, dipinto d’oro, ficcato in un minuscolo tutù, e con due alucce incollate alla schiena, scRutava torvo tutti quanti dall’alto: era l’angelo più brutto che Harry avesse mai visto, con il testone calvo e bitorzoluto e i piedi pelosi.
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Certo, certo…» fece Scrimgeour. Harry vide con la coda dell’occhio che il Ministro lo stava scRutando intensamente, così finse di essere molto interessato a uno gnomo che spuntava da un rododendro congelato. «E che cosa ti ha detto Silente, Harry?»
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Forte» borbottò Harry, dedicando uno sguardo rapido all’orologio prima di scRutare la Mappa più da vicino. Dov’era Malfoy? Non sembrava che fosse alla tavola di Serpeverde in Sala Grande, a fare colazione… non era vicino a Piton, nel suo studio… non era in nessuno dei bagni o in infermeria…
Sorprese di compleanno (Cap. 18 Harry Potter 6)

    «… e poi gli ho ficcato in gola il bezoar e ha cominciato a respirare un po’ meglio, Lumacorno è corso a cercare aiuto, la McGranitt e Madama Chips sono venute subito e hanno portato Ron quassù. Dicono che si rimetterà. Madama Chips ritiene che dovrà stare qui una settimana… continuare a prendere l’essenza di Ruta…»
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    Imprecando, Harry fece dietrofront e si levò di nuovo sul campo, scRutando il cielo in cerca della pallina alata.
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    «Capisco» disse infine Silente, scRutandolo da sopra gli occhiali a mezzaluna e dandogli la consueta sensazione di essere radiografato. «E sei convinto di aver concentrato tutti i tuoi sforzi in questo senso? Di aver fatto uso di tutto il tuo notevole ingegno? Di non aver trascurato alcuna astuta risorsa nel tentativo di recuperare quella memoria?»
La richiesta di Lord Voldemort (Cap. 20 Harry Potter 6)

    «Esatto!» si rallegrò Hepzibah, chiaramente incantata alla vista di Voldemort che scRutava come paralizzato il suo medaglione. «L’ho pagato un occhio della testa, ma non potevo lasciarmelo sfuggire, un tesoro come quello, dovevo averlo nella mìa collezione. A quanto pare Burke l’ha comprato da una donna cenciosa che forse l’aveva rubato, ma non aveva idea del suo vero valore…»
La richiesta di Lord Voldemort (Cap. 20 Harry Potter 6)

    «Ron, stai facendo nevicare» osservò Hermione paziente, afferrandogli il polso e spostando la traiettoria della bacchetta via dal soffitto, dal quale in effetti avevano cominciato a cadere grossi fiocchi bianchi. Lavanda Brown, notò Harry, scRutava torva Hermione da un tavolo vicino: aveva gli occhi molto rossi. Hermione lasciò andare subito il braccio di Ron.
Sectumsempra (Cap. 24 Harry Potter 6)

    Malfoy sembrava lottare contro il bisogno di urlare o di vomitare. Deglutì e respirò a fondo, scRutando torvo Silente, puntandogli la bacchetta sul cuore. Poi, come se non potesse evitarlo, rispose: «Ho dovuto aggiustare quell’Armadio Svanitore rotto che nessuno usava da anni. Quello nel quale si è perso Montague l’anno scorso».
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

    «Arriva» annunciò all’improvviso la McGranitt, scRutando il parco. «Il Ministro… a quanto pare ha portato una delegazione…»
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

   «Come stavo dicendo» riprese Voldemort, scRutando di nuovo i volti tesi dei suoi seguaci, «ora capisco di più. Per esempio, dovrò prendere in prestito una bacchetta da uno di voi per uccidere Potter».
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   Harry finì di leggere e continuò a studiare la foto che accompagnava il necrologio. Silente esibiva il consueto sorriso gentile, ma mentre scRutava il mondo al di sopra degli occhiali a mezzaluna dava l'impressione, anche dalla carta stampata, di radiografare Harry, la cui tristezza si mescolava a un senso di umiliazione.
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   «Se dovremo ricorrere alla forza, lo faremo» ringhiò Moody. Il suo occhio magico vibrò nell'orbita mentre scRutava torvo Harry. «Qui siamo tutti maggiorenni, Potter, e pronti a correre il rischio».
I sette Potter (Cap. 4 Harry Potter 7)

   Kingsley stava misurando il terreno a grandi passi e ogni volta che si girava scRutava il cielo. A Harry ricordò zio Vernon che percorreva il salotto un milione di anni prima. Hagrid, Hermione e Lupin erano fianco a fianco e guardavano verso l'alto, in silenzio. Nessuno si voltò quando Harry e Ginny si unirono alla loro veglia silenziosa.
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «Cosa c'È che non va?» chiese Fred, scRutandoli in volto. «Cos'È successo? Chi...?»
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   Il Patronus si dissolse nell'aria, mentre la famiglia di Fleur scRutava esterrefatta il punto in cui era sparito.
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   «No» assentì Ron. «Un bRutale triplice omicidio a opera della madre dello sposo potrebbe raggelare un po' l'atmosfera delle nozze. Penso io alla luce».
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   Krum alzò lo sguardo accigliato dal bordo del bicchiere, scRutando Xenophilius che stava chiacchierando con alcuni maghi all'altro capo della pista.
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   Il primo giorno di settembre, c'erano più persone appostate nella piazza di quante ce ne fossero mai state. Sei o sette uomini in mantello stavano silenziosi e attenti a scRutare come sempre il numero undici e il numero tredici, ma qualunque cosa aspettassero non si fece vedere. Quando calò la sera, portando con sé un inatteso scroscio di pioggia fresca per la prima volta dopo settimane, si verificò uno di quegli inspiegabili momenti in cui parve che scorgessero qualcosa di interessante. L'uomo con la faccia storta indicò un punto e il suo vicino, un uomo pallido e tozzo, balzò in avanti, ma un attimo dopo entrambi erano tornati al consueto stato di inattività, frustrati e delusi.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   «Lei?» mormorò la signora, scRutandolo in viso. «Ma... ma Reg ha detto che è stato lei a suggerire il mio nome per l'interrogatorio!»
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Rimasero immobili, stretti l'uno all'altra, scRutando la cinta nera del cimitero. Harry non vedeva nulla.
Il Segreto di Bathilda (Cap. 17 Harry Potter 7)

    stanza fetida, le lunghe dita bianche stringevano il davanzale, scRutava l'uomo stempiato e la donnina contorcersi e sparire. Urlò di rabbia, un urlo che si mescolò con quello della ragazza, attraverso i giardini bui, sopra il suono delle campane che annunciavano il Natale...
Il Segreto di Bathilda (Cap. 17 Harry Potter 7)

   Mani ignote lo tirarono bRutalmente in piedi. Prima che potesse impedirlo, qualcuno gli aveva frugato nelle tasche e tolto la bacchetta di prugnolo. Harry si tastò la faccia che gli faceva un male terribile ed era irriconoscibile al tatto: tesa, gonfia e dilatata come per una violenta reazione allergica. Gli occhi erano ridotti a fessure attraverso cui vedeva a stento; perse gli occhiali quando lo spinsero fuori dalla tenda; riuscì a distinguere solo le
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Il folletto non fece cenni di incoraggiamento, ma continuò a scRutare
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «I folletti hanno buone ragioni per non stimare i maghi, Ron» osservò Hermione. «Sono stati trattati in maniera molto bRutale nella storia».
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

    sulla stradina lastricata chiamata Diagon Alley. Era tranquilla, molti negozi erano ancora chiusi, e non c'erano clienti in giro. La stradina storta e acciottolata adesso era molto diversa dal luogo brulicante che Harry aveva conosciuto prima di andare a Hogwarts, tanti anni addietro. Moltissimi negozi erano sprangati, ma dalla sua ultima visita ne erano stati aperti di nuovi dedicati alle Arti Oscure. Il suo stesso volto lo scRutava dai manifesti incollati su molte vetrine, sempre corredati dalla didascalia: 'Indesiderabile Numero Uno'.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   Infine, unendo i loro incantesimi alla forza bRuta del drago, sbucarono nell'ingresso di marmo. Folletti e maghi corsero a cercare riparo strillando e finalmente il drago ebbe spazio per spiegare le ali: allungò la testa cornuta verso l'aria fresca e libera che sentiva oltre l'ingresso e partì. Con Harry, Ron e Hermione ancora aggrappati sul dorso, divelse le porte di metallo, lasciandole accartocciate a penzolare dai cardini, uscì barcollando in Diagon Alley e si librò nel cielo.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   Aberforth rimase immobile sulla sedia, scRutando Harry con il suo sguardo così straordinariamente simile a quello del fratello. Infine si schiarì la voce, si alzò, fece il giro del tavolino e si avvicinò al ritratto di Ariana.
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   La testa di Nick dondolò sulla gorgiera, voltandosi di qua e di là, per scRutare al di sopra della fiumana di studenti.
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)

   Gli parve di distinguere un enorme braccio agitarsi nel groviglio di ragni, ma quando stava per lanciarsi all'inseguimento fu ostacolato da un piede monumentale, che gli calò davanti dal buio, facendo tremare il suolo. Guardò in su: un gigante torreggiava su di lui, alto sette metri, la testa nascosta nelle tenebre. La luce che veniva dal portone del castello riusciva a illuminare solo gli stinchi pelosi, grossi come alberi. Con un solo bRutale, fluido movimento, infilò un enorme pugno in una finestra dei piani alti e il vetro piovve su Harry, costringendolo a cercare riparo dentro la soglia.
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

   Ansimante, Harry rallentò, tenendosi a distanza dai rami violenti del Platano, scRutando nel buio il suo grosso tronco, cercando di individuare l'unico nodo nella corteccia che avrebbe immobilizzato il vecchio albero. Ron e Hermione lo raggiunsero; lei era così sfinita che non riusciva a parlare.
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

   Voldemort si arrestò e Harry lo vide con chiarezza: faceva scivolare tra le dita la Bacchetta di Sambuco e scRutava Piton.
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

   Anche se Petunia non capiva la parola, non poteva fraintendere il tono. «Lily, su, andiamo via!» esclamò. Lily obbedì immediatamente alla sorella e si allontanò, scRutando torva Piton. Lui le guardò attraversare il parco giochi, e Harry, il solo rimasto a osservarlo, ne riconobbe l'amara delusione, capì che era da molto che aspettava quel momento e che era andato tutto storto...
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)

   Due figure sbucarono da dietro un albero: le bacchette brillarono e Harry vide Yaxley e Dolohov scRutare nel buio proprio verso il punto dove si trovavano loro. Era chiaro che non vedevano nulla.
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   «Dove sono?» chiese Albus preoccupato, scRutando le forme confuse lungo il binario.
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)