Esplora le Citazioni



Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
Ricerca tra le citazioni:

Ricerca di Troll


   ‘Sì, certo, è molto triste, ma vedi di conTrollarti, Hagrid, o ci scopriranno’ sussurrò la Mcgranitt battendogli con cautela un colpetto sul braccio mentre Silente, scavalcando il basso muricciolo del giardino, si avviava verso la porta d'ingresso. Depose dolcemente Harry sul gradino, tirò fuori dal mantello una lettera, la ripose tra le coperte che avvolgevano Harry e tornò verso gli altri due. Per un lungo minuto i tre rimasero lì a guardare quel fagottino; Hagrid era scosso dai singhiozzi, la professoressa Mcgranitt non faceva che battere le palpebre, e lo scintillio che normalmente emanava dagli occhi di Silente sembrava svanito.
Il bambino sopravvissuto (Cap. 1 Harry Potter 1)

   ‘Allora, sbrigati un po'!’ gridò lo zio Vernon dalla cucina. ‘Che cosa stai facendo, conTrolli se c'è una bomba nella posta?’ E ridacchiò della propria battuta.
Lettere da nessuno (Cap. 3 Harry Potter 1)

   ‘Ogni quanto tempo conTrollate se dentro c'è qualcuno?’ chiese Harry.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Il mattino dopo, Harry si svegliò alle cinque, ma era troppo eccitato e nervoso per riaddormentarsi. Si alzò e si infilò i jeans, perché non voleva arrivare alla stazione con gli abiti da mago: si sarebbe poi cambiato in treno. ConTrollò ancora una volta l'elenco di Hogwarts per accertarsi di avere tutto quel che gli serviva, verificò che Edvige fosse ben chiusa nella sua gabbia, e cominciò a passeggiare per la stanza, in attesa che i Dursley si alzassero. Due ore dopo, il suo voluminoso e pesante baule era stato caricato sulla macchina dei Dursley, zia Petunia era riuscita a convincere Dudley a sedersi accanto a Harry, ed erano partiti.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

    Stava per andare dritto dritto a sbattere contro il tornello, e allora sarebbero stati guai... Chinandosi in avanti sul carrello, spiccò una corsa... la barriera si avvicinava sempre di più... ecco, non sarebbe più riuscito a fermarsi... aveva perso il conTrollo del carrello... era a un passo... chiuse gli occhi, pronto all'urto...
Ma l'urto non venne... lui continuò a correre... aprì gli occhi.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)


   ‘Ehi, tu! tuo questo rospo?’ fece Hagrid che stava conTrollando le barche via via che i ragazzi scendevano.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   ‘Dovete guardarvi da Pix’ disse Percy mentre riprendevano a camminare. ‘Il Barone Sanguinario è l'unico che riesca a conTrollarlo; Pix non dà retta neanche a noi prefetti. Eccoci arrivati’.
Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1)

   ‘Chissà cosa pensa di fare Harry’ bofonchiò Hagrid. Stava guardando attraverso il binocolo. ‘Direi che ha perso il conTrollo della sua scopa, direi... ma non può mica aver...’
Il Quidditch (Cap. 11 Harry Potter 1)

   ‘Silente?’ disse, precipitandosi fuori a conTrollare. Fred aveva proprio ragione: quella barba argentea era inconfondibile.
A Harry venne quasi da ridere per il sollievo. Era salvo. Era semplicemente impossibile che Piton si azzardasse a cercar di fargli male, se fra il pubblico c'era Silente.
Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1)

   Ogni volta che passavano per il corridoio del terzo piano, Harry, Ron e Hermione accostavano l'orecchio alla porta per conTrollare che dentro Fuffi ringhiasse ancora. Piton si faceva vedere in giro di malumore come al solito, il che certamente significava che la Pietra era ancora in salvo. In quei giorni ogni volta che Harry incrociava Raptor lo gratificava di una sorta di sorriso di incoraggiamento e Ron aveva cominciato a redarguire quelli che ridevano della balbuzie del professore. Hermione, invece, aveva altre cose cui pensare oltre la Pietra Filosofale. Aveva cominciato a fare il programma dei ripassi e a dividere i suoi appunti per argomenti e attribuire un colore diverso a ciascuno. A Harry e a Ron non sarebbe mai passato per la testa, ma lei continuava a pungolarli perché facessero lo stesso. ‘Ma, Hermione, agli esami mancano secoli!’
Norberto, drago Dorsorugoso di Norvegia (Cap. 14 Harry Potter 1)

    Era uno dei rari casi in cui la storia vera è ancor più strana e appassionante delle voci inconTrollate. Harry raccontò loro tutto; gli parlò di Raptor, dello specchio, della Pietra e di Voldemort. Ron e Hermione erano un pubblico ideale; trattenevano il fiato al momento giusto, e quando Harry disse quel che c’era sotto il turbante di Raptor, la ragazza cacciò un urlo.
L'uomo dai due volti (Cap. 17 Harry Potter 1)

    Quella sera Harry si avviò da solo alla festa di fine anno. Era stato trattenuto dalle assidue cure di Madama Chips, che aveva insistito per dargli un’ultima conTrollata, quindi la Sala Grande era già piena. Era parata a festa con i colori di Serpeverde, verde e argento, per festeggiare il fatto che aveva vinto la coppa per il settimo anno di fila. Un immenso stendardo con il serpente di Serpeverde copriva la parete dietro alla Tavola delle Autorità.
L'uomo dai due volti (Cap. 17 Harry Potter 1)

    Harry, cercando di zittirlo e confortarlo al tempo stesso, lo spinse sul letto, dove l’elfo si sedette in preda ai singhiozzi, simile a una bambola grossa e brutta. Finalmente riuscì a conTrollarsi e rimase seduto, fissando Harry con i grandi occhi carichi di lacrimosa adorazione.
L'avvertimento di Dobby (Cap. 2 Harry Potter 2)

    Trekking con i Troll di Gilderoy Allock
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    «Avrà sentito dire, naturalmente, che il Ministero sta facendo molti conTrolli» disse Malfoy tirando fuori da una tasca interna un rotolo di pergamena e svolgendolo per dar modo a Sinister di leggerlo. «Io ho… qualche… oggetto, a casa, che potrebbe mettermi in difficoltà se il Ministero dovesse venire a farmi visita…»
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)


    «Abbiamo perso il conTrollo del carrello» ansimò Harry tastandosi le costole mentre si rimetteva in piedi. Ron fece una corsa a riprendere Edvige, a causa della quale il capannello di curiosi riuniti lì intorno aveva cominciato a inveire contro le crudeltà verso gli animali.
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2)

    «ConTrolla che nessuno stia guardando» disse Ron accendendo il motore con un altro colpo di bacchetta magica. Harry sporse la testa fuori del finestrino: sulla via principale il traffico era sostenuto, ma la strada dove si trovavano loro era deserta.
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2)

    «Rotta nord» disse Ron conTrollando la bussola sul cruscotto. «Molto bene, dovremo solo fare un conTrollo ogni mezz’ora circa. Tieniti forte…» e sparirono dentro le nuvole. Un attimo dopo, sbucarono in un trionfo di luce.
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2)

    ConTrollarono regolarmente il percorso del treno, mentre volavano sempre più a nord, e ogni immersione sotto le nuvole mostrava loro un paesaggio diverso. A Londra, che fu ben presto lontana, si sostituirono i contorni nitidi dei campi verdi, che si avvicendavano alla brughiera selvaggia color violaceo, ai villaggi dalle chiese piccole come giocattoli, e alla vista di una grande città brulicante di automobili, come tante formiche dai mille colori.
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2)

    «Non dovremmo essere molto lontani, non trovi?» disse Ron qualche ora più tardi con voce arrochita, mentre il sole cominciava a sprofondare dietro le nuvole che gli facevano da pista, colorandole di un rosa intenso. «Sei pronto per un altro conTrollo al treno?»
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2)

    Quando tutta la classe fu entrata Allock si schiari rumorosamente la gola e cadde il silenzio. Lui si avvicinò ai banchi, prese la copia del suo Trekking con i Troll dal banco di Neville Paciock e la sollevò per mostrare il proprio ritratto ammiccante in copertina.
Gilderoy Allock (Cap. 6 Harry Potter 2)

    Seamus Finnigan non riuscì a conTrollarsi. Sbottò in una risata che neanche Allock riuscì a prendere per un grido di terrore.
Gilderoy Allock (Cap. 6 Harry Potter 2)

    «No» rispose Harry in tono deciso, guardandosi intorno per conTrollare che nella stanza non ci fosse nessuno. «Scusami, Colin, ma ho fretta… allenamento di Quidditch».
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)

    Baston ci mise qualche secondo per riprendere il conTrollo. Era chiaro che quell’evento gli scottava ancora atrocemente.
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)

    Hagrid si guardò intorno per conTrollare che fossero soli.
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)


    Pensando di dover aspettare il ritorno del custode, Harry si lasciò cadere nella poltrona tarmata vicino alla scrivania, su cui era appoggiato un solo oggetto, a parte il modulo lasciato a metà: una grossa e lucida busta color viola, con qualcosa scritto in lettere d’argento. Harry lanciò un rapido sguardo alla porta per conTrollare che Gazza non stesse tornando, la prese e lesse:
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    «Hermione, fammi leggere il tuo tema» chiese Ron disperato, conTrollando l’ora.
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

    Poi, mentre Hermione conTrollava se avevano via libera per uscire dal bagno, Ron bisbigliò a Harry: «Avremo meno problemi se domani riesci semplicemente a buttare giù Malfoy dalla sua scopa!»
Il bolide fellone (Cap. 10 Harry Potter 2)

    «Ho detto di disarmare soltanto!» gridò Allock allarmato sovrastando gli sfidanti, mentre Malfoy cadeva in ginocchio; Harry lo aveva colpito con un Incantesimo di Solletico e Malfoy, preso da un convulso di risa, poteva muoversi a stento. Harry si ritirò, con la vaga sensazione che sarebbe stato poco sportivo fare un sortilegio a Malfoy mentre era a terra, ma fu un errore. Riprendendo fiato, quello puntò la sua bacchetta sulle ginocchia di Harry e gridò: «Tarantallegra!» Un attimo dopo, le gambe di Harry avevano preso ad agitarsi senza conTrollo, in una specie di forsennata tarantella.
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)

    Quando Hermione si fu allontanata per conTrollare ancora una volta la Pozione Polisucco, Ron guardò Harry con aria rassegnata: «Hai mai visto un piano con così tante cose che possono andare storte?»
La Pozione Polisucco (Cap. 12 Harry Potter 2)

    Harry e Ron aprirono con cautela la porta del bagno, conTrollarono che non ci fosse nessuno e si avviarono.
La Pozione Polisucco (Cap. 12 Harry Potter 2)

    I passaggi labirintici erano deserti. Continuarono a scendere sempre più giù, nei sotterranei della scuola, conTrollando l’ora per vedere quanto tempo gli restava. Dopo un quarto d’ora, mentre stavano per perdere le speranze, a un tratto udirono qualcuno muoversi davanti a loro.
La Pozione Polisucco (Cap. 12 Harry Potter 2)

    Harry andò a conTrollare la propria faccia sullo specchio incrinato. Era tornato normale. Inforcò gli occhiali, mentre Ron bussava alla porta del gabinetto di Hermione.
La Pozione Polisucco (Cap. 12 Harry Potter 2)

    Harry si avvicinò al letto, a bocca aperta, calpestando alcune pagine strappate del volume Trekking con i Troll.
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

    Il tragitto attraverso i corridoi bui e deserti non fu piacevole. Spesso Harry aveva girovagato per il castello di notte, ma non l’aveva mai visto cosi frequentato, dopo il tramonto. Insegnanti. Prefetti e fantasmi pattugliavano i corridoi a coppie per conTrollare che non si tenessero attività insolite. Il Mantello dell’invisibilità non impediva ai due ragazzi di fare rumore e ci fu un momento di particolare tensione quando Ron urtò qualcosa con il piede a pochi metri dal luogo dove Piton montava la guardia. Per fortuna Piton starnutì quasi nello stesso momento in cui Ron si faceva sfuggire un’imprecazione. Raggiungere e aprire le porte di quercia dell’ingresso principale fu un vero sollievo.
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)


    Hagrid lasciò cadere il dolce. Harry e Ron si scambiarono un’occhiata terrorizzata, poi si buttarono addosso il Mantello dell’Invisibilità e si acquattarono in un angolo. Hagrid conTrollò che fossero ben nascosti, afferrò la balestra e tornò ad aprire la porta.
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

    «Ciò significa» disse Harry, «che qui a scuola io non sono l’unico Rettilofono. Anche l’Erede di Serpeverde lo è. Ecco come ha tenuto sotto conTrollo il Basilisco».
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    «Era la mia parola contro quella di Hagrid. Be’, puoi immaginare da te com’è rimasto il vecchio Armando Dippet. Da una parte Tom Riddle, povero in canna ma brillante, orfano ma così coraggioso, Prefetto della scuola, studente modello; dall’altra quel gran pasticcione confusionario di Hagrid, che si metteva nei guai una settimana sì e una no, che tentava di allevare cuccioli di lupi mannari sotto il letto, che sgattaiolava nella foresta proibita per combattere i Troll. Ma devo ammettere che persino io sono rimasto sorpreso della riuscita del mio piano. Pensavo che qualcuno si sarebbe reso conto che l’Erede di Serpeverde non poteva assolutamente essere Hagrid. C’erano voluti a me cinque anni interi per scoprire quel che c’era da sapere sulla Camera dei Segreti e trovarne l’ingresso… figuriamoci se Hagrid poteva avere il cervello o il potere per farlo!
L'erede di Serpeverde (Cap. 17 Harry Potter 2)

   In corridoio, appoggiò la schiena al muro e respirò profondamente. Da tanto tempo non gli succedeva di perdere il conTrollo e far esplodere qualcosa. Non poteva permettersi che accadesse di nuovo. Il permesso per Hogsmeade non era la sola posta in gioco: se continuava cosi, sarebbe finito nei guai con il Ministero della Magia.
Il grosso errore di zia Marge (Cap. 2 Harry Potter 3)

   Dopo aver riempito la borsa di galeoni d'oro, falci d'argento e zellini di bronzo ritirati dalla sua camera blindata alla Gringott, Harry dovette esercitare un notevole autoconTrollo per non spendere tutto in una volta. Solo continuando a ripetersi che lo aspettavano ancora cinque anni a Hogwarts, e quanto sgradevole sarebbe stato dover chiedere ai Dursley il denaro per i libri di incantesimi, riuscì a trattenersi dal comprare un magnifico set di Gobbiglie d'oro massiccio (un gioco magico simile alle biglie, in cui le sferette spruzzavano un liquido puzzolente sulla faccia dell'avversario quando perdeva un punto). Fu tremendamente tentato anche dal perfetto, commovente modellino della galassia in una grande sfera di vetro, che gli sarebbe servito per non dover seguire più nemmeno una lezione di Astronomia. Ma la cosa che più mise alla prova la fermezza di Harry comparve nel suo negozio preferito, Accessori di Prima Qualità per il Quidditch, una settimana dopo il suo arrivo al Paiolo magico.
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   «Non volevo» rispose Harry, mentre Ron scoppiava a ridere. «È che ho... perso il conTrollo».
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   «Ho ancora dieci galeoni» disse conTrollando il portafogli. «Fra poco è il
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   Dopo cena tutti erano sazi e sonnolenti. Uno dopo l'altro, salirono nelle loro camere a conTrollare che tutto fosse in ordine per il giorno dopo. Ron e Percy dormivano nella stanza accanto a quella di Harry. Quest'ultimo aveva appena chiuso a chiave il suo baule quando sentì un'esplosione di voci dall'altra parte della parete. Incuriosito, andò a vedere che cosa succedeva.
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   «Molly, quante volte te lo devo ripetere? Non era scritto sui giornali perché Caramell ha voluto che non si sapesse, ma Caramell è andato ad Azkaban la notte della fuga di Black. Le guardie gli hanno detto che Black negli ultimi giorni parlava nel sonno. Diceva sempre le stesse cose... 'è a Hogwarts... è a Hogwarts...' Black è inconTrollabile, Molly, e vuole Harry morto. Secondo me, è convinto che l'assassinio di Harry riporterà al potere TuSaiChi. Black ha perso tutto la notte in cui Harry ha fermato TuSaiChi, e ha avuto dodici anni di solitudine ad Azkaban per meditarci sopra...»
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   E così Sirius Black lo stava cercando. Questo spiegava tutto: Caramell aveva chiuso un occhio con lui perché era contento di trovarlo vivo. Gli aveva fatto promettere di rimanere a Diagon Alley dove c'erano un sacco di maghi a tenerlo sotto conTrollo. E mandava due auto del Ministero per portarli alla stazione il giorno dopo, in modo che i Weasley potessero sorvegliarlo finché non fosse salito sul treno.
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   Si senti un fischio acuto. I conTrollori camminavano lungo il treno e chiudevano le porte.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Possiamo farlo conTrollare a Hogsmeade» disse Ron, e si sedette di nuovo. «Da Mondomago vendono cose del genere, strumenti magici, cose così, me l'hanno detto Fred e George».
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   Tiger e Goyle ridacchiarono come due Troll.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   Li accompagnò fino all'ingresso. Mastro Gazza, il custode, era in piedi sulla porta e conTrollava i nomi di chi usciva su una lunga lista, scrutando i ragazzi uno per uno con sospetto e assicurandosi che nessuno sgattaiolasse fuori senza avere il permesso.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   Ogni ora un insegnante tornava nella sala per conTrollare che tutto fosse a posto. Verso le tre del mattino, quando molti studenti finalmente si erano addormentati, entrò il professor Silente. Harry lo vide cercare Percy, che si aggirava tra i sacchi a pelo sgridando chi ancora chiacchierava. Percy era a poca distanza da Harry, Ron e Hermione, che finsero subito di dormire mentre i passi di Silente si avvicinavano.
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

   «Tutto sotto conTrollo, signore».
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

   «Tutto conTrollato...»
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

   Harry vide la parte inferiore del corpo di Caramell agitarsi sulla sedia come per conTrollare che nei dintorni nessuno origliasse. Poi disse a voce bassa:
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   Harry chiuse di colpo l'album, lo rimise nel comodino, si tolse i vestiti e gli occhiali e s'infilò sotto le coperte, conTrollando che le tende lo nascondessero ben bene.
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   Siccome Hagrid era grosso almeno il doppio di un uomo normale, non era una cosa da ridere. Harry, sul punto di crollare sotto il suo peso, fu salvato da Ron e Hermione che afferrarono il guardiacaccia da una parte e dall'altra e con l'aiuto di Harry lo spinsero nella capanna. Hagrid si lasciò condurre verso una sedia e si abbandonò sul tavolo, singhiozzando in maniera inconTrollabile, il volto rigato di lacrime che gli scivolavano nella barba ingarbugliata.
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   «Io lo so» disse Ron cercando di conTrollarsi. «Io lo so chi può essere stato: Lupin!»
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   «Dobbiamo conTrollare che non abbia il malocchio» disse la professoressa McGranitt. «Io non sono un'esperta, ma credo che Madama Bumb e il professor Vitious la smonteranno...»
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   «Non agitarti, Oliver» disse Harry cupo. «Non ce l'ho più. Me l'hanno requisita». E raccontò tutto del conTrollo antimalocchio.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Sono morti» si disse deciso. «Sono morti e ascoltare i loro echi non li riporterà indietro. Meglio che ti conTrolli se vuoi quella Coppa del Quidditch».
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «No, Potter, non puoi ancora riaverla» gli disse la professoressa McGranitt la dodicesima volta, prima ancora che aprisse bocca. «Abbiamo conTrollato quasi tutte le maledizioni principali, ma il professor Vitious ritiene che la scopa potrebbe essere infestata da un Incantesimo di Lancio. Te lo
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   chiata perfettamente conTrollata, sfiorando il campo erboso con le punte dei piedi prima di innalzarsi di nuovo a dieci, dodici, quindici metri...
Grifondoro contro Corvonero (Cap. 13 Harry Potter 3)

   «Sei sicuro di riuscire a conTrollare quella scopa, Potter?» disse una
Grifondoro contro Corvonero (Cap. 13 Harry Potter 3)

   Il giorno dopo riconobbero ovunque i segni di una sorveglianza più stretta. Il professor Vitious stava insegnando alle porte principali a riconoscere Sirius Black da una grossa foto; Gazza andava su e giù per i corridoi a inchiodare assi dappertutto, dalle minuscole crepe nelle pareti alle tane di topo. Sir Cadogan era stato licenziato. Il suo ritratto era stato riportato su al solitario pianerottolo del settimo piano, e la Signora Grassa era tornata. Era stata restaurata da mani esperte, ma era ancora molto nervosa, e aveva accettato di tornare al lavoro solo con la garanzia di una protezione speciale. Un gruppo di scontrosi Troll guardiani era stato reclutato per sorvegliarla. Marciavano per il corridoio in un drappello minaccioso, parlando a grugniti e confrontando la misura delle loro mazze.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   Neville era nella disgrazia più totale. La professoressa McGranitt era così arrabbiata con lui che gli aveva interdetto qualunque futura gita a Hogsmeade, lo aveva punito e aveva proibito a tutti di dirgli la parola d'ordine per entrare nella Torre. Il povero Neville era costretto ad aspettare tutte le sere fuori dalla sala comune che qualcuno lo facesse entrare, mentre i Troll della sorveglianza lo fissavano minacciosi. Nessuna di queste punizioni, comunque, uguagliava quella che sua nonna aveva in serbo per lui. Due giorni dopo l'incursione di Black, spedì a Neville la cosa peggiore che uno studente di Hogwarts potesse ricevere per colazione: una Strillettera.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   E così alle sei del pomeriggio Harry e Ron uscirono dalla Torre dei Grifondoro, superarono di corsa i Troll della sorveglianza e scesero nella Sala d'Ingresso.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   Harry si guardò intorno per conTrollare che Hermione non fosse a portata di orecchie.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   Harry riuscì a liberarsi di Neville davanti alla Signora Grassa, pronunciando la parola d'ordine e fingendo poi di aver lasciato il tema sui Vampiri in biblioteca per poter tornare indietro. Una volta lontano dalla vista dei Troll della sorveglianza, estrasse di nuovo la mappa e l'avvicinò al naso.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   Andarono all'Ufficio Postale. Ron finse di conTrollare il prezzo di un gufo per Bill in Egitto e così Harry poté dare un'occhiata in giro. I gufi, almeno trecento, erano appollaiati tutto intorno e tubavano; si andava dai grandi esemplari di gufo grigio fino ai piccoli assioli ('Solo consegne locali'), così minuscoli che avrebbero potuto stare nel palmo della mano di Harry.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   S'interruppe; avevano raggiunto il corridoio sorvegliato dai Troll della sicurezza, e Hermione avanzava verso di loro. A Harry bastò guardarla per convincersi che aveva sentito parlare dell'accaduto. Il cuore gli sprofondò in petto... l'aveva denunciato alla professoressa McGranitt?
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   Superarono i Troll della sorveglianza, dissero la parola d'ordine alla Signora Grassa (Spettegolone) e attraversarono il buco del ritratto per entrare nella sala comune.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   «La Lettura della Sfera di Cristallo è un'arte particolarmente avanzata» disse in tono sognante. «Non mi aspetto che tutti voi vediate quando scruterete per la prima volta negli infiniti abissi dell'Occhio. Cominceremo provando a rilassare la mente consapevole e gli occhi esterni». Ron prese a ridacchiare in maniera inconTrollabile, e dovette ficcarsi un pugno in bocca per soffocare il rumore. «Così ripuliremo l'Occhio Interiore e il subconscio. Forse, se saremo fortunati, qualcuno di voi vedrà prima della fine della lezione».
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   Per Harry fu un gran brutto periodo. Non poteva andare a lezione senza che qualche Serpeverde non cercasse di fargli lo sgambetto; Tiger e Goyle sbucavano da tutte le parti, e strisciavano via delusi quando lo vedevano circondato da altri ragazzi. Baston aveva dato istruzioni perché Harry venisse scortato ovunque, nel caso che i Serpeverde tentassero di metterlo fuori gioco. Tutta la Casa di Grifondoro raccolse la sfida con entusiasmo, così che per Harry era impossibile arrivare alle lezioni in orario perché era sempre circondato da un'enorme folla rumorosa. Era più preoccupato per la sicurezza della sua Firebolt che per la propria. Quando non la cavalcava, la chiudeva al sicuro nel suo baule, e spesso durante gli intervalli sfrecciava su nella Torre di Grifondoro a conTrollare che ci fosse ancora.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   «Becco è un po' giù» disse Hagrid, chinandosi con la scusa di conTrollare che il Vermicolo di Harry fosse ancora vivo. «È stato rinchiuso per troppo tempo. Comunque... sapremo dopodomani... in un modo o nell'altro...»
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   Ci volle un po' per calmare Hermione. Quando alla fine ebbe ripreso il conTrollo di sé, lei, Harry e Ron tornarono al castello. Ron aveva ancora una certa voglia di ridere del Molliccio di Hermione, ma la lite fu sviata alla vista di ciò che li attendeva in cima alle scale.
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   «Ron, tuo padre lavora per il Ministero, non puoi rivolgerti con quel tono al suo capo!» disse Hermione. Ma anche lei era sconvolta. «Se questa volta Hagrid si conTrolla e discute il caso come si deve, non possono giustiziare Fierobecco...»
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   Cinque minuti dopo filava oltre i Troll della sorveglianza, verso l'ingresso della Torre di Grifondoro, con in mente l'eco delle parole della profes
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   «Io le credevo» urlò a Lupin, con la voce che tremava inconTrollata, «e lei è sempre stato suo amico!»
Gatto, topo e cane (Cap. 17 Harry Potter 3)

   «Ne sarà felice» disse Lupin freddamente. «Ha assegnato quel tema nella speranza che qualcuno capisse che cosa significavano i miei sintomi. Hai conTrollato il calendario lunare e hai capito che ero sempre ammalato quando c'era la luna piena? O hai capito che il Molliccio si trasformava nella luna quando mi vedeva?»
Gatto, topo e cane (Cap. 17 Harry Potter 3)

   Poi Hermione parlò, cercando di conTrollare la voce tremula, come per tentare di convincere Lupin a essere ragionevole.
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso (Cap. 18 Harry Potter 3)

   «Ero un bambino quando fui morso. I miei genitori le provarono tutte, ma a quei tempi non c'erano cure. La pozione che mi prepara il professor Piton è un ritrovato molto recente. Mi rende innocuo, sapete. Se la prendo la settimana prima della luna piena, riesco a mantenere il conTrollo quando mi trasformo... i rannicchio nel mio studio, come un normalissimo lupo, e aspetto che la luna tramonti.
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso (Cap. 18 Harry Potter 3)

   «STAI ZITTA, STUPIDA RAGAZZINA!» urlò Piton, perdendo il conTrollo all'improvviso. «NON PARLARE DI COSE CHE NON CAPISCI!» Qualche scintilla sprizzò dalla punta della sua bacchetta, che era ancora puntata verso il volto di Black. Hermione tacque.
Il servo di Voldemort (Cap. 19 Harry Potter 3)

   Minus si chinò, tremando in maniera inconTrollabile, e voltò lentamente il capo verso Harry.
Il servo di Voldemort (Cap. 19 Harry Potter 3)

   «Harry, Harry, sei molto confuso, hai vissuto un'esperienza terribile, ora sdraiati di nuovo, è tutto sotto conTrollo...»
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   «Credi che sia già lassù?» chiese Harry, conTrollando l'ora. Guardò verso il castello e prese a contare le finestre sulla destra della Torre Ovest.
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   «Oh, è orribile» sussurrò Hermione, l'orecchio appoggiato alla porta. «Scommetto che è tutto eccitato perché i Dissennatori vogliono finire Sirius...» ConTrollò l'orologio. «Tre minuti, Harry!»
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   «Non voglio pensarci!» mugolò Hermione, riconTrollando l'orologio. «Un minuto!»
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   «Professor Piton!» strillò Madama Chips. «Si conTrolli!»
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   somministrare il Bacio a un ragazzo innocente... del tutto inconTrollabili... no, li farò rispedire ad Azkaban questa notte stessa... forse dovremmo pensare a qualche drago per l'ingresso della scuola...»
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

    «Perché, sciocco, in questo preciso momento i maghi si stanno riversando nel paese da tutto il mondo, e qualunque ficcanaso del Ministero della Magia sarà in servizio, pronto a cogliere il minimo segno di attività insolite, a conTrollare e riconTrollare l’identità dei maghi. Saranno ossessionati dalla sicurezza, per paura che i Babbani notino qualcosa. Quindi aspettiamo».
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4)

    Frank non capiva che cosa stava succedendo. Più di tutto avrebbe desiderato essere ancora nel suo letto con la sua borsa dell’acqua calda. Il problema era che apparentemente le sue gambe non volevano muoversi. Mentre stava lì, tremando e cercando di riprendere il conTrollo, la voce fredda tornò di colpo a parlare in modo comprensibile.
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4)

    «Tu… tu gli scriverai?» disse zio Vernon, cercando di conTrollare la voce. Ma Harry aveva visto i suoi occhietti contrarsi per la paura improvvisa.
L'invito (Cap. 3 Harry Potter 4)

   Per le dodici del giorno dopo, il baule di Harry era stipato delle sue cose di scuola e di tutti i suoi più cari averi: il Mantello dell’Invisibilità ereditato da suo padre, il manico di scopa ricevuto in dono da Sirius, la mappa incantata di Hogwarts regalatagli da Fred e George Weasley l’anno prima. Aveva svuotato di tutte le provviste il nascondiglio sotto l’asse mobile, conTrollato ogni angolo della camera da letto in cerca di libri d’incantesimi o penne d’aquila dimenticate, e staccato il foglio appeso al muro su cui contava i giorni che lo separavano dal primo settembre, la data del suo ritorno a Hogwarts.
Ritorno alla Tana (Cap. 4 Harry Potter 4)

    Lui e Ron si scambiarono uno sguardo e poi distolsero in fretta gli occhi l’uno dall’altro; la tentazione di scoppiare a ridere era quasi inconTrollabile. Dudley continuava a tenersi il sedere come se avesse paura di vederlo cascare. Il signor Weasley, comunque, parve sinceramente preoccupato da quello stravagante comportamento: dal suo tono di voce alla frase che seguì, Harry fu quasi certo che il signor Weasley ritenesse Dudley matto quanto i Dursley pensavano che lo fosse lui, solo che il signor Weasley provava compassione più che paura.
Ritorno alla Tana (Cap. 4 Harry Potter 4)

    Ma invece di essere rassicurati, i Dursley furono ancor più presi dal panico: zia Petunia singhiozzava isterica, strattonando la lingua di Dudley come se fosse decisa a strappargliela via; Dudley sembrava sul punto di soffocare grazie all’effetto combinato di sua madre e della sua lingua, e zio Vernon, che aveva perso completamente il conTrollo di sé, afferrò una statuetta di porcellana dalla credenza e la scagliò con tutte le sue forze contro il signor Weasley, che si chinò mandando il soprammobile in frantumi dentro il camino esploso.
Ritorno alla Tana (Cap. 4 Harry Potter 4)

    Ron si guardò attentamente intorno per conTrollare che il resto della famiglia fosse impegnato nelle chiacchiere, poi chiese molto piano a Harry: «Allora… hai ricevuto notizie da Sirius?»
I Tiri Vispi di Fred e George (Cap. 5 Harry Potter 4)

    La signora Weasley stava mescolando il contenuto di un grosso tegame sul fornello, mentre il signor Weasley era seduto a tavola e conTrollava un fascio di grossi biglietti di pergamena. Alzò gli occhi mentre entravano i ragazzi, e allargò le braccia per farsi vedere: indossava una specie di maglione da golfista e un paio di jeans vecchissimi, un po’ troppo larghi per lui, tenuti su da una spessa cintura di pelle.
La Passaporta (Cap. 6 Harry Potter 4)

    Percorsero faticosamente l’umido viale scuro che portava al villaggio, il silenzio rotto solo dai loro passi. Il cielo si illuminava molto lentamente mentre attraversavano il villaggio, e il nero d’inchiostro si diluiva in un blu fondo. Harry aveva le mani e i piedi congelati. Il signor Weasley continuava a conTrollare l’ora.
La Passaporta (Cap. 6 Harry Potter 4)

    «Vi presento Amos Diggory» disse il signor Weasley. «Lavora per l’Ufficio Regolazione e ConTrollo delle Creature Magiche. E credo che conosciate suo figlio Cedric».
La Passaporta (Cap. 6 Harry Potter 4)

    «Il signor Crouch?» chiese Percy, abbandonando all’istante il suo sguardo di inflessibile disapprovazione e fremendo di entusiasmo. «Ne parla più di duecento! Il Marino, il Goblinese, il Troll…»
Bagman e Crouch (Cap. 7 Harry Potter 4)

    «Chiunque riesce a parlare Troll» disse Fred sbrigativo, «non devi far altro che puntare il dito e grugnire».
Bagman e Crouch (Cap. 7 Harry Potter 4)

    «Gli elfi domestici non si paga, signore!» disse con un pigolio soffocato. «No, no, no, io dice a Dobby, io dice trovati una bella famiglia e sistemati, Dobby. Lui sta facendo su un gran baccano, signore, e non è una cosa adatta a un elfo domestico. Vai avanti a far fracasso così, Dobby, io gli dice, e la prossima che sento è che sei finito davanti all’Ufficio Regolazione e ConTrollo delle Creature Magiche, come un goblin qualunque».
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4)

    I Lepricani si erano rialzati a mezz’aria e questa volta formarono una mano gigante, che faceva un gesto molto maleducato rivolto alle Veela dall’altra parte del campo. Per tutta risposta le Veela persero il conTrollo. Si slanciarono attraverso il campo scagliando quelle che sembravano manciate di fuoco contro i Lepricani. Harry vide attraverso l’Omniocolo che non erano affatto belle, in quel momento: al contrario, i loro volti si allungavano in affilate teste d’uccello dai becchi feroci, e lunghe ali squamose spuntavano dalle loro spalle…
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4)

    «Elfa!» esclamò severo il signor Diggory. «Sai chi sono? Sono un membro dell’Ufficio Regolazione e ConTrollo delle Creature Magiche!»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4)

    «Be’, il signor Crouch ha ragione a liberarsi di un’elfa del genere!» disse. «Fuggire quando le aveva detto espressamente di non farlo… metterlo in imbarazzo davanti a tutto il Ministero… che figura avrebbe fatto, se lei fosse dovuta comparire davanti all’Ufficio Regolazione e ConTrollo…»
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4)

    Poi Bill, togliendo il lenzuolo dal braccio per conTrollare il suo taglio, disse: «Be’, non ci ha aiutato questa notte, chiunque l’abbia evocato. Ha messo in fuga i Mangiamorte nell’istante in cui l’hanno visto. Si sono Smaterializzati tutti prima che riuscissimo ad avvicinarci tanto da smascherarne uno. Siamo riusciti ad afferrare i Roberts prima che toccassero terra, però. Gli stanno modificando la memoria proprio adesso».
Il Marchio Nero (Cap. 9 Harry Potter 4)

    «Credo che sia meglio se andate tutti di sopra a conTrollare di aver fatto i bagagli come si deve!» intervenne la signora Weasley ponendo fine alla lite. «Avanti, su, tutti quanti…»
Caos al Ministero (Cap. 10 Harry Potter 4)

    Il Barone Sanguinario era lo spettro di Serpeverde, un fantasma magro e silenzioso coperto di macchie di sangue argentato. Era l’unico a Hogwarts in grado di conTrollare Pix.
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Be’, non escono quasi mai dalla cucina di giorno, no?» disse Nick-Quasi-Senza-Testa. «Vengono fuori di notte per fare le pulizie… conTrollare i camini e così via… voglio dire, non dovresti vederli, no? È questa la caratteristica di un buon elfo domestico, no? Che non sai che c’è».
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Mastro Gazza, il custode, mi ha chiesto di dirvi che la lista di oggetti proibiti dentro le mura del castello quest’anno è stata estesa agli Yo-yo Ululanti, ai Frisbee Zannuti e ai Boomerang Rimbalzatutto. La lista completa comprende qualcosa come quattrocentotrentasette oggetti, credo, e può essere consultata nell’ufficio di Mastro Gazza, se qualcuno volesse conTrollare».
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Non sto scherzando, signor Weasley» disse, «anche se, ora che me l’ha ricordato, quest’estate me ne hanno raccontata una niente male su un Troll, una megera e un Lepricano che vanno insieme al bar…»
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    Pare che i guai del Ministero della Magia non siano ancora finiti, scrive Rita Skeeter, inviato speciale. Recentemente sotto accusa per lo scarso conTrollo alla Coppa del Mondo di Quidditch, e ancora incapace di giustificare la sparizione di una delle sue streghe, il Ministero è sprofondato di nuovo nell’imbarazzo ieri a opera di Arnold Weasley, dell’Ufficio per l’Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani.
Malocchio Moody (Cap. 13 Harry Potter 4)

    «ConTrollo totale» disse Moody piano, mentre il ragno si appallottolava e cominciava a rotolare. «Potrei costringerlo a saltare fuori dalla finestra, ad affogarsi, a ficcarsi giù per la gola di uno di voi…»
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    «Anni fa, c’erano un sacco di maghi e streghe conTrollati dalla Maledizione Imperius» disse Moody, e Harry seppe che alludeva ai giorni di massima potenza di Voldemort. «Un bel lavoretto per il Ministero, cercare di stabilire chi era costretto a fare certe cose e chi le faceva di sua spontanea volontà.
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    «I nostri obiettivi a breve termine» disse Hermione, parlando ancora più forte di Ron come se non avesse sentito una parola, «sono assicurare agli elfi domestici salari e condizioni di lavoro dignitosi. I nostri obiettivi a lungo termine comprendono la modifica della legge sul non uso della bacchetta magica, e il tentativo di insediare un elfo all’Ufficio Regolazione e ConTrollo delle Creature Magiche, perché sono spaventosamente sottorappresentati».
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    «Silente vuole che voi impariate che cosa si prova» disse Moody, mentre l’occhio magico roteava su Hermione e la fissava con uno sguardo immobile e inquietante. «Se preferisci imparare nell’altro modo, quello più duro, quando qualcuno te la scaglia addosso per assumere il totale conTrollo di te, mi sta bene. Sei esonerata. Vattene».
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    «Guardate, tutti quanti… Potter si è opposto! L’ha contrastata, e mi venga un colpo, l’ha quasi sconfitta! Ci riproveremo, Potter, e voialtri state attenti: guardate i suoi occhi, è lì che lo vedete… molto bene, Potter, davvero molto bene! Faranno fatica a conTrollare te!»
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    «Sì, lo so» disse Ron, che saltellava un passo sì e uno no. Aveva fatto molta più fatica di Harry a opporsi all’anatema, anche se Moody gli aveva assicurato che gli effetti sarebbero svaniti per l’ora di pranzo. «Quando si dice un paranoico…» Ron si guardò nervosamente alle spalle per conTrollare che Moody fosse fuori tiro, e riprese: «Non mi stupisco che siano stati contenti di farlo fuori al Ministero, hai sentito che cos’ha raccontato a Seamus, cos’ha fatto a quella strega che gli ha gridato “Buuu” alle spalle il primo aprile? E secondo lui quando dovremmo documentarci su come resistere alla Maledizione Imperius con tutto quello che dobbiamo fare?»
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    «Be’, se sono più grandi di questi, anche Hagrid non riuscirà a conTrollarli» disse Harry. «Sempre che non sia stato aggredito dai suoi Schiopodi. Chissà che cosa sta succedendo».
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    Estrasse la bacchetta e tracciò un ampio gesto; tutte le candele tranne quelle all’interno delle zucche intagliate si spensero all’istante, sprofondando la Sala nella semioscurità. Il Calice di Fuoco ora splendeva più luminoso che mai, e lo sfavillio bianco e bluastro delle fiamme era quasi doloroso allo sguardo. Tutti lo fissavano, in attesa… qualcuno continuava a conTrollare l’orologio…
Il Calice di Fuoco (Cap. 16 Harry Potter 4)

    Guardarono tutti e due verso il prato; la classe era sparpagliata, e in grande difficoltà. Gli Schiopodi erano lunghi più di un metro, ed estremamente robusti. Non erano più nudi e privi di colore, ma coperti da una sorta di spessa, lucente corazza grigiastra. Sembravano un incrocio tra scorpioni giganti e granchi oblunghi — ma sempre senza testa o occhi riconoscibili. Erano diventati spaventosamente forti, e molto difficili da conTrollare.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Dobbiamo conTrollare che le vostre bacchette siano perfettamente efficienti, senza problemi, sai, visto che sono i vostri strumenti più importanti nelle prove che vi aspettano» disse Bagman. «L’esperto adesso è di sopra con Silente. E poi ci sarà il tempo per qualche scatto. Questa è Rita Skeeter» aggiunse, indicando la strega con il vestito cremisi, «scriverà un piccolo articolo sul Torneo per La Gazzetta del Profeta…»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Vi presento il signor Olivander» disse Silente, sedendosi al tavolo dei giudici e rivolgendosi ai campioni. «Sarà lui a conTrollare le vostre bacchette per assicurarsi che siano in buone condizioni prima del Torneo».
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    È strano, ma quando si ha paura di qualcosa, e si darebbe tutto per rallentare il tempo, quest’ultimo ha la spiacevole abitudine di accelerare. I giorni che precedettero la prima prova parvero scivolar via come se qualcuno avesse regolato gli orologi sulla doppia velocità. Quella sensazione di panico a stento conTrollato seguiva Harry ovunque andasse, onnipresente come le battute maligne sull’articolo della Gazzetta del Profeta.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    E proseguirono, e Harry diventava sempre più irritato mentre trotterellava dietro di loro, conTrollando l’orologio di tanto in tanto. Hagrid aveva per la testa un qualche progetto scervellato, che rischiava di fargli perdere l’appuntamento con Sirius. Se non fossero arrivati in fretta, decise che si sarebbe voltato, sarebbe tornato dritto filato al castello e avrebbe lasciato Hagrid a godersi la sua passeggiata al chiar di luna con Madame Maxime…
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Almeno trenta maghi, sette o otto per ciascun drago, cercavano di tenerli sotto conTrollo, tirando le catene agganciate a pesanti collari di cuoio fissati attorno al collo e alle zampe dei bestioni. Ipnotizzato, Harry guardò in su, molto in alto, e vide gli occhi del drago nero, dalle pupille verticali come quelle di un gatto, sporgere per la paura o la furia, non sapeva dire perché… emetteva un suono terribile, un urlo stridente, quasi un ululato…
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    «Ora, non farti prendere dal panico» disse, «cerca di restare distaccato… abbiamo maghi a disposizione per conTrollare la situazione se sfugge di mano… la cosa più importante è che tu faccia meglio che puoi, e nessuno penserà male di te… ti senti bene?»
La Prima Prova (Cap. 20 Harry Potter 4)

    «In effetti dovremmo darci da fare, sai… invitare qualcuno. Ha ragione. Non vogliamo certo finire con un paio di Troll».
La Prova Inaspettata (Cap. 22 Harry Potter 4)

    «Be’… a nessuno di quelli che lo conoscono importerà niente, perché sanno che non è pericoloso» disse Ron lentamente. «Ma… Harry, sono malvagi, i giganti. È come ha detto Hagrid, è nella loro natura, sono come i Troll… gli piace uccidere, lo sanno tutti. Comunque in Gran Bretagna non ce ne sono più».
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    Hagrid non intende comunque porre fine alla sua campagna intimidatoria. Nel corso della sua conversazione con un inviato della Gazzetta del Profeta il mese scorso, ha ammesso di allevare creature che ha battezzato «Schiopodi Sparacoda»: si tratta di un incrocio altamente pericoloso tra una Manticora e un Fiammagranchio. La creazione di nuove razze di creature magiche è, come tutti sanno, un’attività generalmente tenuta sotto stretto conTrollo dall’Ufficio Regolazione e ConTrollo delle Creature Magiche. Hagrid, a quanto pare, si considera al di sopra di queste futili restrizioni.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Hermione scoccò a Ron uno sguardo del tipo non-si-scherza-su-queste-cose e disse: «Buffo, dei goblin che cercano il signor Crouch… dovrebbero trattare con l’Ufficio Regolazione e ConTrollo delle Creature Magiche».
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Quella notte era strano muoversi sotto il Mantello, perché Harry teneva il pesante uovo sotto un braccio, e reggeva la mappa davanti al naso con l’altro. Comunque, i corridoi illuminati dalla luna erano deserti e silenziosi, e conTrollando la mappa a intervalli strategici, Harry si assicurò di non incontrare nessuno che voleva evitare. Quando raggiunse la statua di Boris il Basito, un mago dall’aria smarrita con i guanti infilati sulle mani sbagliate, individuò la porta giusta, le si avvicinò e borbottò la parola d’ordine, Frescopino, proprio come gli aveva detto Cedric.
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    ConTrollò che Mirtilla avesse coperto bene gli occhiali con le mani prima di issarsi su dalla vasca, avvolgersi l’asciugamano ben stretto e andare a prendere l’uovo.
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    Fuori, nel buio corridoio, Harry studiò la Mappa del Malandrino per conTrollare che la strada fosse ancora libera. Sì, i puntini con i nomi di Gazza e Mrs Purr erano ancora al sicuro nei loro uffici… tutto sembrava immobile tranne Pix, che saltellava nella sala dei trofei al piano di sopra… Harry aveva fatto il primo passo verso la Torre di Grifondoro, quando qualcos’altro sulla mappa attrasse la sua attenzione… qualcosa di decisamente strano.
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    E Moody pensava che lui, Harry, dovesse diventare un Auror! Idea interessante… ma dieci minuti dopo, mentre s’infilava piano nel letto a baldacchino, l’uovo e il Mantello di nuovo al sicuro nel baule, Harry ridletté che valeva la pena di conTrollare quante cicatrici avessero tutti gli altri prima di intraprendere quella carriera.
L'Uovo e l'Occhio (Cap. 25 Harry Potter 4)

    Con la punta della bacchetta accesa, sgattaiolò lungo gli scaffali, sfilando altri libri: libri di stregonerie e di incantesimi, libri sulle sirene e sui mostri marini, libri su maghi e streghe celebri, su invenzioni magiche, su qualunque cosa potesse comprendere una citazione di passaggio su come sopravvivere sott’acqua. Li portò tutti a un tavolo, poi si mise al lavoro, consultandoli alla debole luce della bacchetta, conTrollando l’orologio di quando in quando…
La Seconda Prova (Cap. 26 Harry Potter 4)

    Sirius misurò la caverna passo dopo passo, in silenzio. Poi disse: «Harry, hai conTrollato se avevi la bacchetta in tasca dopo essere sceso dalla Tribuna d’Onore?»
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    Ripercorse la caverna avanti e indietro, e poi cominciò: «Immaginate che ora Voldemort sia potente. Voi non sapete chi sono i suoi sostenitori, non sapete chi lavora per lui e chi no; sapete che è in grado di conTrollare le persone in modo da costringerle a fare cose orribili senza riuscire a fermarsi. Avete paura per voi, la vostra famiglia, e i vostri amici. Ogni settimana, nuove notizie di altre morti, altre sparizioni, altre torture… il Ministero della Magia nel caos, non sanno cosa fare, cercano di tenere tutto nascosto ai Babbani, ma nel frattempo muoiono anche dei Babbani. Terrore ovunque… panico… confusione… era così allora.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    Ma Codaliscia non rispose: conTrollava che le funi fossero ben strette, armeggiando attorno ai nodi con dita scosse da un tremito inconTrollabile. Una volta sicuro che Harry era legato così bene da non potersi muovere di un centimetro, Codaliscia estrasse un pezzo di stoffa nera dall’interno del mantello e glielo ficcò bruscamente in bocca; poi, senza dire una parola, si voltò e corse via. Harry non riusciva a emettere un suono, né a girarsi per vedere dall’altra parte della pietra tombale; vedeva solo ciò che si trovava davanti a lui.
Carne, Sangue e Ossa (Cap. 32 Harry Potter 4)

    Voldemort si chinò, e afferrò il braccio sinistro di Codaliscia; gli spinse la manica della veste oltre il gomito e Harry vide qualcosa sulla pelle, qualcosa di simile a un tatuaggio di un rosso vivo — un teschio, con un serpente che sbucava dalla bocca — la stessa immagine che era comparsa nel cielo alla Coppa del Mondo di Quidditch: il Marchio Nero. Voldemort lo studiò attentamente, ignorando il pianto inconTrollabile di Codaliscia.
I Mangiamorte (Cap. 33 Harry Potter 4)

    E poi cessò. Harry rotolò a terra e si rimise in piedi a fatica; era scosso da un tremito inconTrollabile, come Codaliscia quando gli era stata tagliata la mano; barcollò di lato, contro il muro di Mangiamorte che assistevano alla scena, ed essi lo sospinsero indietro, verso Voldemort, ancora.
Prior Incantatio (Cap. 34 Harry Potter 4)

    «Ti assicuro di sì» disse Moody, e l’occhio magico roteò e si fermò sulla porta, e Harry capi che stava conTrollando che fuori non ci fosse nessuno. Nello stesso tempo, Moody estrasse la bacchetta e la puntò contro Harry.
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «Pazzo, io?» disse Moody, la voce che si alzava inconTrollabile. «La vedremo! Vedremo chi è pazzo, ora che il Signore Oscuro è tornato, con me al suo fianco! È tornato, Harry Potter, non l’hai vinto… e ora… io vincerò te!»
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «Schiantato… conTrollato dalla Maledizione Imperius… molto debole» sentenziò. «Naturalmente avevano bisogno di tenerlo in vita. Harry, buttami giù il mantello di quell’impostore, Alastor è gelato. Madama Chips dovrà occuparsi di lui, ma non sembra in pericolo immediato».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «Inscenò la morte di mia madre. Un funerale privato, discreto. Quella tomba è vuota. L’elfa domestica mi guarì. Poi dovetti rimanere nascosto. Dovevo essere conTrollato. Mio padre fu costretto a ricorrere a parecchi incantesimi per soggiogarmi. Quando ebbi ripreso le forze, pensai solo a ritrovare il mio maestro… a tornare al suo servizio».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «Ma Winky non sapeva che stavo diventando più forte. Cominciavo a contrastare l’Incantesimo Imperius di mio padre. A volte ero di nuovo me stesso, quasi. C’erano brevi periodi in cui mi pareva di sfuggire al suo conTrollo. Accadde lassù, in Tribuna d’Onore. Fu come svegliarsi da un sonno profondo. Mi ritrovai in pubblico, nel bel mezzo della partita, e vidi una bacchetta spuntare dalla tasca di un ragazzo davanti a me. Non avevo il permesso di tenere una bacchetta da prima di Azkaban. La rubai. Winky non se ne accorse. Winky ha paura delle alte quote. Aveva il viso nascosto».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    «Fu tutto molto rapido. Mio padre fu sottoposto alla Maledizione Imperius dal mio signore. Ora era mio padre a essere imprigionato, sotto conTrollo. Il mio signore lo costrinse a continuare il suo lavoro come al solito, a comportarsi come se non ci fosse niente che non andava. E io fui liberato. Mi ridestai. Fui di nuovo me stesso, vivo come non lo ero da anni».
Veritaserum (Cap. 35 Harry Potter 4)

    Harry non aveva mai visto la professoressa McGranitt perdere il conTrollo a quel modo. Aveva le guance chiazzate di rosso e le mani strette a pugno; tremava dalla rabbia.
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4)

    «Voldemort è tornato» ripeté Silente, «Se accetti immediatamente questo fatto, Caramell, e prendi i provvedimenti necessari, può darsi che siamo ancora in tempo a salvare la situazione. Il primo passo, il più importante, è sottrarre Azkaban al conTrollo dei Dissennatori…»
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4)

    Harry la guardò, senza sapere se voleva veramente scoprire che cosa c’era scritto, ma Hermione, intercettato il suo sguardo, disse tranquillamente: «Non c’è niente qui sopra. Puoi guardare anche tu, ma non c’è niente di niente. ConTrollo tutti i giorni. Solo un articoletto il giorno dopo la terza prova, che diceva che avevi vinto il Torneo. Non hanno nemmeno fatto cenno a Cedric. Non ne parlano proprio. Secondo me, Caramell li sta costringendo a starsene tranquilli».
L'Inizio (Cap. 37 Harry Potter 4)

    «Oh, Rita non ha scritto nemmeno una riga dalla terza prova» rispose Hermione, in tono stranamente conTrollato. «In effetti» aggiunse, e ora la sua voce ebbe un lieve tremito, «Rita Skeeter non scriverà proprio niente per un po’. A meno che non voglia che io vuoti il sacco su di lei».
L'Inizio (Cap. 37 Harry Potter 4)

    Dudley non disse niente. Lo sforzo di trattenersi dal picchiare Harry sembrava richiedere tutto il suo autoconTrollo.
Dudley Dissennato (Cap. 1 Harry Potter 5)

    «Io e Dudley eravamo nel vicolo tra Magnolia Crescent e Wisteria Walk» disse Harry, parlando in fretta, lottando per conTrollarsi. «Dudley credeva di fare il furbo con me, così ho tirato fuori la bacchetta, ma non l’ho usata. Poi sono comparsi due Dissennatori…»
Un pacco di gufi (Cap. 2 Harry Potter 5)

    Ma alle parole di zio Vernon, il cervello sfinito di Harry era tornato in azione. Perché i Dissennatori erano venuti a Little Whinging? Come poteva essere una coincidenza il fatto che fossero arrivati nel vicolo dove sì trovava Harry? Erano stati mandati? Il Ministero della Magia aveva perso il conTrollo sui Dissennatori? Avevano abbandonato Azkaban e si erano uniti a Voldemort, come aveva predetto Silente?
Un pacco di gufi (Cap. 2 Harry Potter 5)

    Il cuore di Harry batteva inconTrollabile. Conosceva quella voce, ma non abbassò la bacchetta.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Dobbiamo fare dietrofront per un pezzo, per conTrollare che non ci seguano!» gridò Malocchio.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    Premendosi un dito sulle labbra, passò in punta di piedi accanto a una coppia di tende lunghe e tarmate, oltre la quale Harry suppose ci dovesse essere un’altra porta, e dopo aver evitato un grande portaombrelli che sembrava fatto con una zampa amputata di Troll presero a salire le scale buie, passando sotto una fila di teste vizze montate su targhe lungo la parete. Un’occhiata più da vicino svelò a Harry che le teste appartenevano a elfi domestici. Avevano tutti lo stesso naso simile a un grugno.
Grimmauld Place, numero dodici (Cap. 4 Harry Potter 5)

    «Non ha funzionato tanto bene, però, vero?» chiese Harry, facendo del suo meglio per conTrollare il tono di voce. «Dopotutto ho dovuto badare a me stesso, no?»
Grimmauld Place, numero dodici (Cap. 4 Harry Potter 5)

    Anche se sapeva benissimo che Percy era profondamente ambizioso, Harry aveva l’impressione che non avesse avuto un gran successo col suo primo incarico al Ministero della Magia. Aveva commesso l’incredibile leggerezza di non accorgersi che il suo capo era conTrollato da Lord Voldemort (non che il Ministero ci avesse creduto: avevano pensato tutti che il signor Crouch fosse impazzito).
Grimmauld Place, numero dodici (Cap. 4 Harry Potter 5)

    «Be’, a quanto pare Caramell continua a impazzare per il Ministero conTrollando che nessuno abbia contatti con Silente» spiegò George.
Grimmauld Place, numero dodici (Cap. 4 Harry Potter 5)

    Tonks si scusò più e più volte, trascinando l’enorme, pesante zampa di Troll al suo posto; la signora Weasley abbandonò il tentativo di chiudere le tende e corse su e giù per l’ingresso, Schiantando tutti gli altri ritratti con la bacchetta; un uomo con lunghi capelli neri corse fuori da una porta di fronte a Harry.
Grimmauld Place, numero dodici (Cap. 4 Harry Potter 5)

    «Stanno cercando di screditarlo» rispose Lupin. «Non hai letto La Gazzetta del Profeta la settimana scorsa? Hanno scritto che è stato estromesso dalla Presidenza della Confederazione Internazionale dei Maghi perché sta invecchiando e perde il conTrollo, ma non è vero, è stato escluso dai maghi del Ministero dopo che ha tenuto un discorso per annunciare il ritorno di Voldemort. L’hanno retrocesso dalla carica di Stregone Capo del Wizengamot — è l’Alta Corte dei Maghi — e stanno decidendo se levargli anche l’Ordine di Merlino, Prima Classe».
L’Ordine della Fenice (Cap. 5 Harry Potter 5)

    Edvige e Leotordo tubarono dolorosamente. Il pavimento scricchiolò di nuovo e sentirono la signora Weasley salire a conTrollare Fred e George.
La Nobile e Antichissima Casata dei Black (Cap. 6 Harry Potter 5)

    «Non perdere il conTrollo» intervenne Sirius all’improvviso. «Sii educato e attieniti ai fatti».
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    Comprarono dunque i biglietti da un guardiano insonnolito (se ne incaricò Harry, perché il signor Weasley non era molto abile con il denaro Babbano) e cinque minuti dopo salirono su un convoglio che li portò sferragliando verso il centro di Londra. Il signor Weasley continuava a conTrollare e riconTrollare ansioso la cartina della metropolitana appesa sopra i finestrini.
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    «Dove siamo?» chiese il signor Weasley con aria smarrita, e per un istante mozzafiato Harry credette che fossero scesi alla fermata sbagliata nonostante i continui conTrolli del suo accompagnatore sulla cartina; ma un attimo dopo il signor Weasley disse: «Ah, sì… da questa parte, Harry» e lo guidò lungo una strada laterale.
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    «Sesto Livello, Ufficio del Trasporto Magico, comprendente l’Autorità della Metropolvere, il ConTrollo Regolativo delle Scope, l’Ufficio Passaporta e il Centro Esami di Materializzazione».
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    «Quarto Livello, Ufficio Regolazione e ConTrollo delle Creature Magiche, comprendente la Divisione Bestie, Esseri e Spiriti, l’Ufficio delle Relazioni con i Goblin e lo Sportello Consulenza Flagelli».
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    Il volto grassoccio di Caramell parve afflosciarsi, come se qualcuno l’avesse sgonfiato. Scrutò Silente per un attimo, poi, con l’aria di chi tenta di riprendere il conTrollo, rispose: «Non abbiamo tempo di ascoltare altre fandonie, temo. Silente, voglio che ce la sbrighiamo in fretta…»
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Non abbiamo traccia di maghi o streghe che abitino a Little Whinging, a parte Harry Potter» intervenne Madama Bones. «La situazione è sempre stata attentamente tenuta sotto conTrollo, dati… dati gli eventi del passato».
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Una Maganò, eh?» ripeté Caramell, scrutandola sospettoso. «ConTrolleremo. Lasci i dettagli della sua ascendenza al mio Assistente Weasley. Per inciso, i Maghinò sono in grado di vedere i Dissennatori?» aggiunse, guardando alla sua destra e poi a sinistra.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Se è vero che i Dissennatori prendono ordini solo dal Ministero della Magia, e se è anche vero che due Dissennatori hanno aggredito Harry e suo cugino la settimana scorsa, ne consegue logicamente che qualcuno al Ministero deve aver dato ordine di aggredirli» disse Silente in tono educato. «Naturalmente, questi particolari Dissennatori potrebbero essere fuori dal conTrollo del Ministero…»
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Non ci sono Dissennatori fuori dal conTrollo del Ministero!» sbottò Caramell, diventato rosso mattone.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «E tu molto gentilmente non muovesti accuse in quell’occasione, ammettendo, suppongo, che anche i maghi migliori non riescono sempre a conTrollare le emozioni» osservò Silente calmo, mentre Caramell cercava di pulire l’inchiostro dai suoi appunti.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «C’è stato un errore» disse Fred, sfilando la lettera dalla presa di Ron e tenendola controluce come per conTrollare la filigrana. «Nessuno col cervello a posto sceglierebbe Ron come prefetto».
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    «Mamma… non… mamma, conTrollati…» balbettò lui, cercando di allontanarla.
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    «Silente sperava che sarei riuscito a esercitare un po’ di conTrollo sui miei migliori amici» aggiunse Lupin. «Inutile dire che ho fallito clamorosamente».
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    «…il manico è di quercia spagnola con una laccatura antimalocchio e conTrollo delle vibrazioni incorporato…» Ron stava spiegando a Tonks.
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    «E quella vacca totale di Pansy Parkinson» aggiunse Hermione con rabbia. «Come ha fatto a diventare prefetto, se è più tonta di un Troll che ha preso una botta in testa…»
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    Fonti vicine al Ministero hanno rivelato di recente che la più grande ambizione di Caramell è arrivare a conTrollare le riserve auree dei goblin e che non esiterà a ricorrere alla forza se necessario.
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    Con gli occhi ridotti a fessure Hermione conTrollò il tavolo degli insegnanti.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    «Il signor Gazza, il custode, mi ha chiesto, per quella che mi riferisce essere la quattrocentosessantaduesima volta, di ricordarvi che la magia non è permessa nei corridoi tra le classi, così come un certo numero di altre cose, che si possono conTrollare sulla lista completa ora appesa alla porta del suo ufficio.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    «Per l’amor del cielo, Potter!» inveì la McGranitt raddrizzandosi gli occhiali con rabbia (aveva fatto una smorfia terribile al nome di Voldemort). «Credi davvero che c’entrino la verità o le bugie? Il problema è che devi stare tranquillo e conTrollarti!»
La Professoressa Umbridge (Cap. 12 Harry Potter 5)

    Uno dopo l’altro, come se fossero stati colpiti sulla testa da un martello invisibile, i bambini del primo anno si afflosciarono svenuti sulle poltrone; alcuni scivolarono per terra, altri si limitarono a ciondolare dai braccioli, le lingue penzoloni. Quasi tutti i presenti ridevano; Hermione, tuttavia, raddrizzò le spalle e marciò diritta verso il punto dove Fred e George, reggendo delle tavolette, osservavano attentamente i piccoli del primo anno privi di sensi. Ron si alzò a metà dal suo posto, rimase lì indeciso per qualche istante, poi borbottò a Harry «Ha tutto sotto conTrollo» prima di sprofondare più giù che poteva nella poltrona, per quanto lo consentiva la sua figura allampanata.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    «Ecco» disse la Umbridge dolcemente, «stiamo già diventando più bravi a conTrollare i nostri scatti, vero? Ora ricopierà un po’ di frasi per me, signor Potter. No, non con la sua piuma» aggiunse quando Harry si chinò ad aprire la borsa. «Userà una delle mie, una piuttosto speciale. Ecco qui».
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Hermione ascoltò con attenzione. Quando Harry ebbe finito, disse lentamente: «Temi che Tu-Sai-Chi possa conTrollarla come conTrollava Raptor?»
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    «Immagino di sì» disse Hermione, ma suonava poco convinta. «Però non credo che riesca a possederla come possedeva Raptor, voglio dire, ora è di nuovo vivo e vegeto, no? Ha il suo corpo, non ha bisogno di usare quello di un altro. Potrebbe conTrollarla con la Maledizione Imperius, però…»
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Era mezzanotte passata e la sala comune era deserta, a parte loro tre e Grattastinchi. Gli unici rumori erano quelli della piuma di Hermione che cancellava frasi qua e là sui loro temi, e il fruscio delle pagine mentre conTrollava varie informazioni nei libri sparsi sul tavolo. Harry era sfinito. Provava anche uno strano senso di nausea e di vuoto allo stomaco, che niente aveva a che vedere con la stanchezza e tutto con la lettera che ormai si arricciava nera nel cuore del fuoco.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    «Cominciavo a pensare che saresti andato a letto prima che sparissero tutti gli altri» disse. «Ho conTrollato ogni ora».
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Ieri sera, con una mossa a sorpresa, il Ministero della Magia ha approvato un decreto legge che gli attribuisce un conTrollo senza precedenti sulla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    «Dài, andiamo» disse Hermione, alzandosi, «se conTrolla la lezione di Rüf è meglio non arrivare in ritardo».
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    «“Troll”» rispose prontamente George.
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    «Be’, fai il bravo ragazzo e conTrollati, oggi» disse George. «Angelina darà fuori di matto se perdi un altro allenamento di Quidditch».
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    Compiaciuta, si sedette alla cattedra. La classe emise un profondo sospiro mentre in un sol gesto andava a pagina diciannove. Harry si chiese affranto se nel libro c’erano abbastanza capitoli per tenerli occupati tutto l’anno, e stava per conTrollare l’indice quando notò che Hermione aveva di nuovo la mano alzata.
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    La Umbridge sbatté le ciglia, ma recuperò il conTrollo quasi all’istante.
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    «Potter, tu devi conTrollarti! Ti stai mettendo in guai seri! Altri cinque punti in meno per Grifondoro!»
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    La mattina della gita a Hogsmeade era limpida ma ventosa. Dopo colazione si misero in fila davanti a Gazza, che conTrollava i loro nomi sulla lunga lista degli studenti che avevano ottenuto dai genitori o dai tutori il permesso di andare al villaggio. Con un piccolo tuffo al cuore, Harry ricordò che se non fosse stato per Sirius non ci sarebbe potuto andare affatto.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    «La Umbridge è più bassa» disse piano. «E comunque, se anche la Umbridge venisse qui non potrebbe fare nulla per fermarci, Harry. Ho conTrollato e riconTrollato il regolamento della scuola, non stiamo violando nulla; ho chiesto al professor Vitious se agli studenti fosse permesso venire alla Testa di Porco e lui mi ha detto di sì, anche se mi ha raccomandato caldamente di portarci i bicchieri. E ho conTrollato tutto il possibile sui gruppi di studio e di lavoro, e stiamo senza dubbio rispettando le regole. Credo solo che non sia il caso di sbandierare quello che facciamo».
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    Guardavano tutti Harry. Lui conTrollò che non ci fossero insegnanti nei dintorni.
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    Harry si lasciò cadere su una sedia, tirò fuori la pergamena di malavoglia e si mise al lavoro. Gli fu molto difficile concentrarsi; anche se sapeva che avrebbe visto Sirius solo molto più tardi, non poteva fare a meno di guardare nel fuoco ogni cinque minuti, tanto per conTrollare. C’era anche un baccano incredibile nella sala: Fred e George avevano finalmente perfezionato un modello di Merendine Marinare, di cui davano dimostrazione a turno tra una folla vociante ed entusiasta.
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    «Non posso, no?» rispose cupo Harry. «La Umbridge conTrolla i gufi e i camini, non ti ricordi?»
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

    «Bene» le disse Harry a bassa voce, «perché abbiamo trovato un posto dove tenere il primo incontro del gruppo di Difesa. Stasera alle otto al settimo piano, davanti all’arazzo di Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll. Puoi dirlo a Katie e Alicia?»
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

    Si avviarono di fretta lungo il corridoio verso il luogo descritto da Dobby, una striscia di parete libera di fronte a un enorme arazzo che raffigurava lo sciocco tentativo di Barnaba il Babbeo di insegnare la danza classica ai Troll.
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

    «Bene» bisbigliò Harry, mentre un Troll mangiato dalle tarme smetteva di bastonare senza pietà l’aspirante maestro di ballo per guardarli. «Dobby ha detto di passare davanti a questa parete tre volte, concentrandoci su quello che ci serve».
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

    Estrasse di nuovo la Mappa del Malandrino e conTrollò attentamente la presenza di insegnanti al settimo piano. Fece uscire tutti, tre o quattro alla volta, e rimase a osservare preoccupato i loro puntini sulla mappa finché non giunsero sani e salvi ai dormitori: i Tassorosso lungo il passaggio seminterrato che portava anche alle cucine; i Corvonero in una torre sul lato ovest del castello, e i Grifondoro lungo il corridoio fino al ritratto della Signora Grassa.
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

    Sgattaiolarono attraverso il ritratto e si strinsero in fretta sotto il Mantello (Ron era cresciuto tanto che dovette chinarsi per non lasciar fuori i piedi) e poi, senza far rumore e con cautela, scesero le molte rampe di scale, fermandosi di tanto in tanto per conTrollare sulla mappa la presenza di Gazza e di Mrs Purr. Ebbero fortuna: non videro nessuno a parte Nick-Quasi-Senza-Testa, che fluttuava distratto canticchiando qualcosa che somigliava orribilmente a Perché Weasley è il nostro re. Attraversarono furtivi la Sala d’Ingresso e si ritrovarono sui prati coperti di neve. Con un gran tuffo al cuore, Harry vide piccoli quadrati di luce dorata, e una spirale di fumo che saliva dal comignolo di Hagrid. Prese a camminare a passo svelto, con gli altri due che inciampavano e si urtavano alle sue spalle. Marciarono spediti nella neve alta finché non raggiunsero la porta di legno. Quando Harry alzò il pugno e bussò tre volte, dentro un cane cominciò ad abbaiare freneticamente.
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)

    «Dopo abbiamo fatto un po’ di magia e non è stato un brutto viaggio. Abbiamo beccato un paio di Troll matti al confine polacco e ho avuto una piccola discussione con un vampiro in un pub di Minsk, ma a parte quello, è andata di velluto.
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)

    «Non so se ti ha capito» disse Ron poco dopo, quando, conTrollato che la via fosse libera, s’incamminarono sotto la neve fitta, senza lasciare tracce grazie all’Incantesimo Obliterante di Hermione.
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)

    Proprio come Hermione, anche Pansy aveva le lacrime agli occhi, ma dal ridere; anzi, il tentativo di conTrollarsi rese la sua risposta poco comprensibile.
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5)

    «Quella specie di gargoyle ripugnante, ignobile e bugiarda!» esplose Hermione mezz’ora più tardi, mentre tornavano al castello lungo i solchi tracciati prima nella neve. «Visto che cosa vuole fare? Odia gli ibridi, e cerca di far passare Hagrid per una specie di Troll ritardato solo perché sua madre era una gigantessa… oh, non è giusto, non è stata affatto una brutta lezione… voglio dire, capirei se fossero stati Schiopodi Sparacoda, ma i Thestral vanno bene… in effetti, per gli standard di Hagrid sono dolcissimi!»
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5)

    Harry non sapeva come dirlo, anzi, non sapeva ancora se voleva dirlo. Aveva appena deciso di non parlarne, quando Hermione prese il conTrollo.
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5)

    «Io sto bene!» tossì Harry pulendosi la bocca sul pigiama, sempre scosso da brividi inconTrollabili. «Io non ho niente, è di tuo padre che ti devi preoccupare… dobbiamo scoprire dov’è, sta sanguinando, io ero… era un serpente enorme».
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5)

    «Ho urlato finché non è arrivato qualcuno di corsa» disse il mago, asciugandosi la fronte con la tenda alle sue spalle, «ho detto che avevo sentito qualcosa scendere le scale… non sapevano se credermi ma sono andati lo stesso a conTrollare… lo sai, non ci sono ritratti da cui guardare, laggiù. Comunque l’hanno portato su poco dopo. Non ha un bell’aspetto, è coperto di sangue, sono corso al ritratto di Elfrida Cragg per guardarlo meglio quando uscivano…»
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    «Quello sarà compito di Fanny quando avrà finito di conTrollare se qualcuno si avvicina» disse Silente. «Ma forse lo sa già… ha quel suo ottimo orologio…»
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    ERUZIONI, RIGURGITI, RISA INCONTrollABILI ECCETERA
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    «Mancano ancora due settimane alla luna piena» le ricordò piano il signor Weasley. «I Guaritori sono venuti a parlargli questa mattina, per cercare di convincerlo che potrà condurre una vita quasi normale. Io gli ho raccontato, ovviamente senza fare nomi, che conosco bene un lupo mannaro, una persona molto simpatica, che trova la sua condizione piuttosto semplice da conTrollare».
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    Harry annuì; era proprio ciò che voleva: un’ottima scusa per non parlare con gli altri. Così quando lei aprì la porta d’ingresso lui superò il portaombrelli a gamba di Troll e filò dritto di sopra, nella stanza che divideva con Ron.
Natale nel reparto riservato (Cap. 23 Harry Potter 5)

    «Lo immaginavo» commentò Piton, sprezzante. «Mi hai permesso di andare troppo a fondo. Hai perso il conTrollo».
Occlumanzia (Cap. 24 Harry Potter 5)

    «Allora sarai una facile preda per l’Oscuro Signore!» gridò Piton. «Gli sciocchi che portano il proprio cuore con orgoglio sul bavero, che non riescono a conTrollare le emozioni, che si crogiolano nei ricordi tristi e si lasciano provocare così facilmente… gente debole, in altre parole… non hanno alcuna possibilità contro il suo potere! Entrerà nella tua mente con una facilità inverosimile, Potter!»
Occlumanzia (Cap. 24 Harry Potter 5)

    «Allora dimostralo! ConTrollati!» sbottò Piton. «Misura la rabbia, disciplina la mente! Proviamo di nuovo! Preparati! Legilimens!»
Occlumanzia (Cap. 24 Harry Potter 5)

    «Chi va a immaginare che il Tranello del Diavolo arrivi in un ospedale travestito da pianta in vaso?» ribatté brusco Ron. «Non è colpa nostra, ma di chi l’ha mandato a quel poveraccio! Dev’essere un idiota, perché non ha conTrollato prima di comprare la pianta?»
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    Harry era convinto che l’evasione da Azkaban avrebbe fatto abbassare la cresta alla Umbridge, che la catastrofe avvenuta proprio sotto il naso del suo adorato Caramell l’avrebbe sconvolta. Invece il suo desiderio furioso di portare sotto il proprio conTrollo ogni aspetto della vita di Hogwarts si intensificò. Sembrava determinata a ottenere almeno un licenziamento quanto prima, e l’unica domanda era se sarebbe toccato alla professoressa Cooman o a Hagrid.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    Non gli dispiaceva che non ci fossero Dissennatori in circolazione, ma in effetti la loro assenza dava da pensare. Non solo avevano lasciato fuggire i Mangiamorte, ma non si prendevano nemmeno la briga di cercarli… ormai sembrava che i Dissennatori fossero davvero fuori dal conTrollo del Ministero.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Precisamente» rispose Hermione. «La vera storia. Tutti i fatti, tali e quali Harry li riferisce. Le racconterà tutti i particolari, le dirà i nomi dei Mangiamorte che ha visto lì, le descriverà l’aspetto di Voldemort adesso… oh, si conTrolli» aggiunse in tono sprezzante, lanciando un tovagliolino attraverso il tavolo. Rita, infatti, al nome di Voldemort aveva fatto un tale balzo che si era versata addosso metà del suo Whisky Incendiario.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Era la sua casa» la corresse la Umbridge, e Harry trovò rivoltante la gioia sulla sua faccia da rospo mentre guardava la Cooman che si lasciava cadere su uno dei bauli, singhiozzando in maniera inconTrollabile, «fino a un’ora fa, quando il Ministro della Magia ha controfirmato il suo Ordine di Licenziamento. Ora la prego di togliersi dall’ingresso. Ci mette tutti in imbarazzo».
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

    «Cerchi di acchiapparne qualcun altro, Draco. Dica agli altri di conTrollare in biblioteca… chiunque abbia il fiatone… e anche nei bagni, la signorina Parkinson può conTrollare quello delle ragazze… andate, svelti… Quanto a lei, Potter…» aggiunse con la sua voce più sommessa e più pericolosa, mentre Malfoy si allontanava, «verrà con me nell’ufficio del Preside».
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    «Sì». La Umbridge riacquistò faticosamente il conTrollo. «Sì… Non appena la signorina Edgecombe mi ha avvertito, sono salita subito al settimo piano insieme ad alcuni studenti fidati, in modo da sorprendere i partecipanti in flagrante. Però qualcuno deve averli avvertiti, perché al nostro arrivo stavano fuggendo da tutte le parti. Comunque non importa. Ho i loro nomi. La signorina Parkinson è andata nella Stanza delle Necessità per vedere se vi avessero lasciato qualcosa: ci servivano prove, e le abbiamo trovate».
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    «Proprio non ci arrivi, eh?» Fred le sorrise. «Non c’interessa restare qui. Ce ne andremmo in questo istante, se prima non volessimo dimostrare il nostro sostegno a Silente. Ragion per cui…» e conTrollò l’orologio, «sta per cominciare la Fase Uno. Se fossi in voi, per pranzo farei in modo di trovarmi nella Sala Grande, così gli insegnanti non potranno accusarvi di essere coinvolti».
Il peggior ricordo di Piton (Cap. 28 Harry Potter 5)

    «Benissimo, Potter. Per questa volta accetterò la sua parola, ma lei è avvertito: ho il pieno appoggio del Ministero. Tutti i canali di comunicazione della scuola sono sotto conTrollo. Un ConTrollore Metropolvere tiene d’occhio ogni camino di Hogwarts… tranne il mio, naturalmente. La Squadra d’Inquisizione fermerà tutti i gufi per aprire e leggere la posta in entrata e in uscita dal castello. E il signor Gazza sorveglierà i passaggi segreti. Se trovo uno straccio di prova…»
Il peggior ricordo di Piton (Cap. 28 Harry Potter 5)

    «Piton non avrebbe dovuto smettere, se non sei assolutamente sicuro di poterli conTrollare!» esclamò Hermione indignata. «Harry, dovresti tornare da lui a chiedergli…»
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    Si sforzò di convincersi che Piton se l’era meritato, ma Lily non aveva forse chiesto: «Che cosa ti ha fatto?» E James aveva risposto: «È più il fatto che esiste, non so se mi spiego». James aveva dato inizio a tutto solo perché Sirius si annoiava. Rammentò quando, in Grimmauld Place, Lupin aveva detto che Silente lo aveva nominato prefetto nella speranza che riuscisse a tenere sotto conTrollo James e Sirius… ma da quanto aveva visto nel Pensatoio, Lupin era rimasto lì a guardare…
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    «Non ne siamo sicuri, ma pensiamo che si sia colpito da solo con la mazza». Sospirò. «Comunque… è appena arrivato un pacco che ha superato tutti i conTrolli della Umbridge».
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    «Ma andiamo» disse Harry, disperato. «Con la Umbridge che conTrolla tutti i camini e legge tutta la nostra posta?»
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    «Non m’interessa lavorare in banca» replicò in tono vago Hermione, ora immersa in AVETE IL TOCCO GIUSTO PER ADDESTRARE Troll DA GUARDIA?
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    Quando scesero nel sotterraneo, né Harry né Ron le rivolgevano più la parola, ma Hermione, imperterrita, approfittò di quel silenzio per riversare su di loro un flusso ininterrotto di oscure ammonizioni, borbottate in un sibilo veemente che fece perdere a Seamus cinque minuti buoni per conTrollare che il suo calderone non avesse perdite.
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    «Scoprirà anche» intervenne la Umbridge con voce gelida, «che il Ministero conTrolla la fedina di chiunque faccia domanda per diventare Auror. La fedina penale».
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    Harry balzò in piedi e, dopo aver conTrollato di avere con sé la borsa e di essere interamente coperto dal Mantello dell’Invisibilità, riaprì la porta e si affrettò a seguire Gazza, che zoppicava a una velocità mai vista.
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    Poi c’erano i due grossi squarci a forma di scopa nella porta dell’ufficio della Preside, aperti dalle Tornado di Fred e George nella fretta di raggiungere i loro padroni. Gazza sostituì la porta e trasportò la Firebolt di Harry nei sotterranei, dove girava voce che la Umbridge avesse messo di guardia una squadra di Troll armati fino ai denti. Ma i suoi guai erano appena cominciati.
Grop (Cap. 30 Harry Potter 5)

    «Quando la lettera della mamma riuscirà a superare il conTrollo della Umbridge» disse amaro Ron, tenendo la sua tazza mentre le fragili zampe cercavano invano di reggerla, «sarò nei guai fino al collo. Non mi stupirebbe ricevere un’altra Strillettera».
Grop (Cap. 30 Harry Potter 5)

    «Sì, insomma, avevo già incassato il tiro di Davies, quindi non ero tanto tranquillo, ma quando ho visto Bradley venirmi addosso, praticamente è sbucato dal nulla, ho pensato: Puoi farcela! Avevo sì e no un secondo per decidere da che parte volare, sapete, e sembrava che lui puntasse a destra — la mia destra, ossia la sua sinistra — ma avevo come la sensazione che fosse una finta, e ho rischiato e mi sono tuffato a sinistra — alla sua destra, insomma — e, be’, avete visto com’è andata» concluse modestamente. Buttò indietro i capelli in modo che sembrassero scompigliati dal vento, e si guardò attorno per conTrollare se le persone più vicine — un gruppo di ragazze chiacchierine del terzo anno di Tassorosso — lo avevano sentito. «Così, quando cinque minuti dopo mi è venuto incontro Chambers… Che cosa c’è?» S’interruppe e fissò Harry. «Perché sorridi?»
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Il loro primo esame, Teoria degli Incantesimi, era in programma per lunedì mattina. La domenica Harry acconsentì a esercitarsi con Hermione, ma se ne pentì quasi subito; era così agitata che continuava a strappargli il libro di mano per conTrollare di aver dato la risposta perfettamente giusta, finché non lo colpì sul naso con l’angolo di Incantesimi Avanzati.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Nel frattempo Ron rileggeva gli appunti di due anni di Incantesimi con le dita infilate nelle orecchie e le labbra che si muovevano in silenzio; Seamus Finnigan era disteso a pancia in su sul pavimento e recitava la definizione di Incantesimo Essenziale, mentre Dean la conTrollava sul Libro Standard degli Incantesimi, Classe Quinta; le matite di Calì e Lavanda, che stavano provando alcuni semplici Incantesimi di Locomozione, si inseguivano sul tavolo.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Quella sera a cena nessuno aveva molta voglia di chiacchierare. Harry e Ron, che avevano studiato sodo tutto il giorno, mangiarono in silenzio ma affamati. Hermione invece continuava a lasciare le posate e a tuffarsi sotto il tavolo per ripescare qualche libro dalla borsa e conTrollare qualche dato. Ron le stava proprio dicendo che avrebbe fatto meglio a mangiare tranquilla o quella notte non sarebbe riuscita a chiudere occhio, quando la forchetta le sfuggì di mano e atterrò fragorosamente sul piatto.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    La sua mente fu attraversata dal ricordo di una mazza che volava in aria e atterrava di schianto sul duro cranio di un Troll… sorridendo, chinò il capo e cominciò a scrivere.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Harry si sentiva a disagio. Si voltò verso Ron e Hermione per conTrollare se si fossero accorti di qualcosa, ma poi vide la professoressa Marchbanks venire verso di lui e, non volendo farle credere che stesse cercando di copiare, tornò a chinarsi sulla propria mappa e finse di scrivere qualcosa, mentre in realtà spiava al di sopra del parapetto, verso la capanna di Hagrid. C’erano sagome che passavano davanti alle finestre, bloccando a tratti la luce.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Harry vide stagliarsi contro la luce anche la sagoma più piccola di Thor, che tentava di difendere il padrone slanciandosi con coraggio contro i maghi, finché uno Schiantesimo lo centrò e lo abbatté. Con un ululato furibondo, Hagrid sollevò di peso il colpevole e lo scaraventò lontano, facendogli fare un volo di almeno tre metri. Il mago non si rialzò. Hermione trattenne il fiato e si portò inorridita le mani alla bocca; Harry si voltò verso Ron, e vide che anche lui sembrava atterrito. Non avevano mai visto Hagrid perdere davvero il conTrollo.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    «Dev’essere il suo sangue di gigante» rispose Hermione con voce tremula. «È molto difficile Schiantare un gigante, sono un po’ come i Troll, incredibilmente resistenti… ma la povera professoressa McGranitt… quattro Schiantesimi in pieno petto, e non è più una ragazzina, no?»
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Incontrò molte difficoltà a ricordare i nomi e a ordinare la confusione di date. Saltò a piè pari la domanda numero quattro (Secondo voi, la Legge sulle Bacchette facilitò o aiutò a conTrollare la rivolta dei goblin nel diciottesimo secolo?), dicendosi che se ne avesse avuto il tempo vi sarebbe tornato alla fine. Fece un tentativo con la numero cinque (Come fu violato nel 1749 lo Statuto di Segretezza e quali misure furono introdotte per evitare che ciò si ripetesse?), ma lo tormentava il sospetto di aver trascurato diversi punti essenziali: da qualche parte in quella storia dovevano entrarci i vampiri…
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Tutt’attorno, il raschiare delle piume sulle pergamene faceva venire in mente lo zampettare affannoso di ratti. Il sole gli scottava la nuca. Che cos’aveva fatto Bonaccord per offendere i maghi del Liechtenstein? Harry aveva la sensazione che c’entrassero i Troll… di nuovo s’incantò a fissare i capelli di Calì. Se solo avesse potuto eseguire un Incantesimo di Legilimanzia e guardarle dentro la testa per vedere che cos’avevano a che fare i Troll con Pierre Bonaccord e il Liechtenstein…
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Chiuse gli occhi e affondò il viso fra le mani, finché il rosso acceso delle sue palpebre diventò oscuro e fresco. Bonaccord aveva voluto fermare la caccia ai Troll e concedere loro uguali diritti… ma il Liechtenstein aveva problemi con una tribù particolarmente crudele di Troll di montagna… ecco di che cosa si trattava.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Aprì gli occhi, e il bianco accecante della pergamena glieli fece lacrimare. Scrisse lentamente due righe sui Troll, e poi rilesse il tutto. Non era molto esauriente né dettagliato. Eppure era sicuro che gli appunti di Hermione sulla Confederazione fossero pagine e pagine…
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    Scoprì che la voce gli tremava quanto le ginocchia. Si avvicinò a un banco e si sedette, tentando di conTrollarsi.
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    «Harry, ti supplico!» esclamò disperata Hermione. «Per favore, prima di scaraventarci a Londra conTrolliamo se Sirius è in casa. Ti prego! Se scopriamo che non c’è, giuro che non cercherò di fermarti. Verrò con te, farò… qualunque cosa sia necessaria per salvarlo».
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    «E se fosse tutto un trucco di Voldemort, Harry? Dobbiamo conTrollare. Dobbiamo!»
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    «Ma come?» chiese Harry. «Come facciamo a conTrollare?»
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    «Voglio dire che potrai… potrai conTrollare se è a casa oppure no, mentre io monto la guardia. Non credo che dovresti entrare da solo. Lee ha già dimostrato che la finestra è un punto debole, facendoci passare gli Snasi».
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    Scoppiò a ridere. Harry conTrollò a stento l’impulso di voltarsi di scatto e prenderla per la gola. Sentiva la cicatrice pulsare nell’aria dolce della sera, ma ancora il dolore non era lacerante come sarebbe successo se Voldemort avesse sferrato il colpo mortale.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    «Proprio così!» disse la Umbridge con voce ancora più acuta. «Perciò dovete stare molto attenti! Secondo le leggi emanate dall’Ufficio Regolazione e ConTrollo delle Creature Magiche, ogni attacco di ibrido a un umano…»
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    «Allora» la interruppe lui irritato. «Prima di tutto, non dovremo fare un bel niente se in quel “dovremo” ti ci metti anche tu; secondo, Ron è l’unico ad avere una scopa che non sia sorvegliata da un Troll, quindi…»
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    «Senti» disse Ron, conTrollandosi a stento, «forse tu sei capace di volare senza una scopa, ma noi non possiamo farci spuntare le ali…»
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    Dopo aver scoperto che era possibile assicurare le ginocchia dietro la giuntura dell’ala, si girò a conTrollare come se la cavavano gli altri. Neville si era issato sul Thestral accanto al suo e cercava di passare una delle sue corte gambe sul dorso della creatura. Luna era già pronta, seduta all’amazzone, e si rassettava la veste come se cavalcasse Thestral tutti i giorni. Invece Ron, Hermione e Ginny se ne stavano ancora impalati, a bocca aperta.
L'Ufficio Misteri (Cap. 34 Harry Potter 5)

    «Potrebbe essere…» bisbigliò Harry con voce roca, scrutando il corridoio accanto. «O forse…» ConTrollò quello ancora dopo.
L'Ufficio Misteri (Cap. 34 Harry Potter 5)

    Percorse in fretta lo spazio in fondo alle file, conTrollandole una dopo l’altra, superando un corridoio vuoto dopo l’altro. Rifece la strada di corsa in senso inverso, fino a raggiungere i compagni che lo fissavano a occhi sgranati. Nessun segno di Sirius, e nemmeno tracce di lotta.
L'Ufficio Misteri (Cap. 34 Harry Potter 5)

    «ConTrolliamo sotto i tavoli» suggerì il suo compagno.
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    Un lamento atterrito dentro la sua testa gli impediva di pensare con chiarezza: aveva una mano posata sulla spalla ancora calda di Hermione, ma non osava abbassare lo sguardo per conTrollare come stava. Fa’ che non sia morta, fa’ che non sia morta, è colpa mia se muore…
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Riesci ad alzarti?» gli urlò all’orecchio. Le gambe dell’amico continuavano a muoversi, inconTrollabili. «Passami un braccio attorno al collo…»
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Ho provato a conTrollare se aveva davvero catturato Sirius, sono andato nell’ufficio della Umbridge, ho usato il suo camino per parlare con Kreacher, e lui mi ha detto che Sirius non c’era, che se n’era andato!»
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    Malfoy si guardò attorno — chiaramente per conTrollare che non ci fossero insegnanti in giro — poi tornò a fissare Harry e gli disse a voce bassa: «Sei morto, Potter».
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «Non più» rispose Ginny decisa. «Non gli è andata giù che Grifondoro abbia sconfitto Corvonero a Quidditch; è diventato così musone che l’ho mollato, e lui si è precipitato a consolare Cho». Si grattò il naso con la piuma, rigirò Il Cavillo e cominciò a conTrollare le risposte esatte. Ron era raggiante.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    Comunque, quando il conTrollore segnalò a lui, Ron e Hermione che potevano attraversare senza rischi la barriera magica fra la piattaforma nove e la piattaforma dieci, trovò una sorpresa dall’altro lato: un gruppo di persone che non si sarebbe mai aspettato di vedere.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «Allora, Potter… se hai bisogno di noi, facci un fischio. Se non riceviamo tue notizie per tre giorni di fila, manderemo qualcuno a conTrollare…»
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «Oh, quasi dimenticavo» aveva aggiunto Caramell. «Stiamo importando tre draghi e una sfinge dall’estero per il Torneo Tremaghi, una faccenda di routine, ma l’Ufficio Regolazione e ConTrollo delle Creature Magiche mi dice che secondo le leggi dobbiamo informarvi se introduciamo nel paese creature altamente pericolose».
L'altro ministro (Cap. 1 Harry Potter 6)

    Caramell fece una smorfia. «Ha usato i Giganti l’ultima volta, quando voleva gli effetti speciali. L’Ufficio Fraintendimenti sta lavorando ventiquattr’ore su ventiquattro, abbiamo squadre di Obliviatori impegnate a modificare la memoria di tutti i Babbani che hanno visto quello che è successo davvero, abbiamo messo gran parte dell’Ufficio Regolazione e ConTrollo delle Creature Magiche a setacciare il Somerset, ma non riusciamo a trovare il Gigante… è un disastro».
L'altro ministro (Cap. 1 Harry Potter 6)

    «Il Signore Oscuro… credo… si sbagli» ansimò Bella, e i suoi occhi brillarono per un istante sotto il cappuccio mentre si guardava intorno per conTrollare che fossero davvero sole. «In ogni caso, ci è stato detto di non parlare del piano con nessuno. Questo è tradimento del Signore Oscuro…»
Spinner's End (Cap. 2 Harry Potter 6)

    Bellatrix rimase senza fiato; Narcissa parve perdere il conTrollo.
Spinner's End (Cap. 2 Harry Potter 6)

    Poiché Piton di nuovo non rispose, Narcissa parve smarrire il poco autoconTrollo che le rimaneva. Si alzò, avanzò barcollando verso Piton e lo afferrò per la veste. Il volto vicino al suo, le lacrime che colavano sul petto di lui, ansimò: «Potresti farlo tu. Potresti farlo tu al posto di Draco, Severus. Tu ce la faresti, è naturale, e saresti ricompensato molto più di tutti noi…»
Spinner's End (Cap. 2 Harry Potter 6)

    3. ConTrollate le misure di sicurezza attorno alla vostra casa, assicurandovi che tutti i membri della famiglia siano pratici di mezzi di emergenza come gli Incantesimi Scudo e di Disillusione, e, nel caso di minorenni, la Materializzazione Congiunta.
Lettera e testamento (Cap. 3 Harry Potter 6)

    Con un misto di irritazione e orgoglio, Lumacorno rispose: «Due. Non ho sentito scattare l’Incantesimo Intruso, stavo facendo il bagno. Però» aggiunse con fermezza, come a riacquistare il conTrollo, «resta il fatto che sono un vecchio, Albus. Un vecchio stanco che si è guadagnato il diritto a una vita tranquilla e a qualche piccola comodità».
Horace Lumacorno (Cap. 4 Harry Potter 6)

    Troll (T)
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    Né Harry né Ron comprarono niente in farmacia, visto che non avrebbero più studiato Pozioni, ma entrambi acquistarono grosse confezioni di noci per Edvige e Leotordo all’Emporio del Gufo. Poi, con la signora Weasley che conTrollava l’orologio ogni minuto, fecero un altro tratto di strada in cerca di Tiri Vispi Weasley, il negozio di scherzi di Fred e George.
La deviazione di Draco (Cap. 6 Harry Potter 6)

    Ma Hermione era già uscita da sotto il Mantello. Si conTrollò i capelli nel riflesso del vetro, poi entrò nel negozio, facendo tintinnare un’altra volta la campanella. Ron infilò di nuovo in tutta fretta le Orecchie Oblunghe sotto la porta e passò uno dei fili a Harry.
La deviazione di Draco (Cap. 6 Harry Potter 6)

    «Vai avanti» disse Malfoy a Pansy, che lo aspettava con la mano tesa nella speranza che lui la prendesse. «Voglio solo conTrollare una cosa».
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

   Harry non riusciva a muovere un muscolo. Rimase disteso sotto il Mantello dell’Invisibilità sentendosi scorrere il sangue caldo e bagnato sul volto, ascoltando le voci e i passi nel corridoio. Il suo primo pensiero fu che qualcuno avrebbe certamente conTrollato gli scompartimenti prima che il treno ripartisse. Ma sopravvenne immediatamente la scoraggiante consapevolezza che, se anche qualcuno avesse guardato nello scompartimento, non l’avrebbe visto né udito. La sua unica speranza era che qualcuno entrasse e inciampasse su di lui.
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    «Mi sono accorta che non eri sceso dal treno e sapevo che avevi il Mantello. Ho pensato che ti stessi nascondendo per qualche ragione. Quando ho visto le tende abbassate in quello scompartimento ho deciso di conTrollare».
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    «Guarda» fece Ron soddisfatto, conTrollando l’orario, «adesso abbiamo un’ora buca… e una dopo l’intervallo… E una dopo pranzo… Ottimo!»
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6)

    «Ginny ha ragione» disse Hermione, inalberandosi subito. «Dobbiamo conTrollare che non ci sia niente di sospetto. Voglio dire, tutte queste bizzarre istruzioni, chi lo sa?»
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6)

    «Tu, disgustosa piccola Maganò, sudicia traditrice del tuo sangue!»ruggì Gaunt, perdendo il conTrollo, e le sue mani si strinsero attorno alla gola della figlia.
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Anche tutti i gufi vengono conTrollati» replicò Hermione. «Ce l’ha detto Gazza quando ci ficcava quei Sensori Segreti ovunque riuscisse ad arrivare».
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    Gazza era di guardia vicino al portone di quercia, come al solito, a spuntare i nomi dei ragazzi che avevano il permesso di andare a Hogsmeade. Il procedimento richiese più tempo del solito perché Gazza conTrollava tutti tre volte con il suo Sensore Segreto.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «Che cosa importa se portiamo fuori di nascosto della roba Oscura?» chiese Ron, osservando con una certa ansia il lungo, sottile Sensore Segreto. «Non dovrebbe conTrollare quello che riportiamo dentro?»
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «L’Ordine non può conTrollare Mundungus?» chiese Harry agli altri due in un sussurro furioso. «Non possono almeno impedirgli di portar via tutto ciò che non è inchiodato alle pareti quando è al Quartier Generale?»
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «Io l’ho già vista» disse Harry, fissandola. «Era esposta da Magie Sinister secoli fa. Il cartellino diceva che era maledetta. Katie deve averla toccata». Alzò lo sguardo su Leanne, che tremava in maniera inconTrollabile. «Come ha fatto Katie ad averla?»
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    Esitando e interrompendosi spesso nel tentativo di conTrollare il pianto, Leanne raccontò alla professoressa McGranitt che Katie era andata in bagno ai Tre Manici di Scopa ed era tornata con quel pacchetto anonimo. Era sembrata un po’ strana, e poi avevano litigato sul fatto di accettare o no oggetti ignoti, e la discussione era culminata nella zuffa per il pacchetto, che si era strappato e si era aperto. A quel punto, Leanne fu così sopraffatta che non ci fu verso di cavarle altro.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «A Hogwarts» continuò Silente, «si insegna non solo a usare la magia, ma a conTrollarla. Tu, di sicuro inavvertitamente, hai usato i tuoi poteri in un modo che non viene né insegnato né ammesso nella nostra scuola. Non sei il primo, e non sarai l’ultimo, che consente alla propria magia di prendere il sopravvento: ma devi sapere che Hogwarts può espellere gli studenti, e che il Ministero della Magia — sì, esiste un Ministero — punisce chi infrange la legge con severità ancora maggiore. Tutti i nuovi maghi devono accettare, entrando nel nostro mondo, di attenersi alle nostre leggi».
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

    «I suoi poteri, come hai sentito, erano sorprendentemente sviluppati per un mago così giovane e — ciò che è più interessante e sinistro — aveva già scoperto di poterli in qualche modo conTrollare e cominciato a usarli con consapevolezza. Come hai visto, non erano gli esperimenti a casaccio tipici dei giovani maghi: usava la magia contro altre persone, per spaventare, per punire, per manipolare. Le storie del coniglio impiccato e dei bambini attirati in una caverna erano assai eloquenti… So ferirli, se voglio…»
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

    «Comunque» continuò Hermione come se non fossero stati appena aggrediti da un tronco di legno, «Lumacorno darà una festa di Natale, Harry, e non potrai evitarla stavolta, perché mi ha chiesto di conTrollare le tue serate libere in modo da organizzarla quando potrai esserci anche tu».
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    Harry aveva sempre saputo che Ron era un giocatore discontinuo, nervoso e insicuro, e purtroppo la prospettiva della partita d’apertura sembrava aver fatto affiorare tutte le sue vecchie incertezze. Dopo aver lasciato passare una mezza dozzina di gol, in gran parte segnati da Ginny, perse via via il conTrollo, finché mollò un pugno sulla bocca di Demelza Robins.
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    «Ho conTrollato, Harry» fu la pronta risposta. «Sono andato a perquisire casa Malfoy. Non c’era niente che non avrebbe dovuto esserci».
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Sì. Mio padre l’aveva offeso. A lungo ho ignorato l’identità del lupo mannaro che mi aveva aggredito; provavo perfino pietà per lui, pensavo che non riuscisse a conTrollarsi, dal momento che ormai sapevo come ci si sentiva. Ma Greyback non è così. Quando c’è la luna piena, si apposta vicino alle vittime, per essere sicuro di colpire. Pensa a tutto. E questo è l’essere che Voldemort sta usando per riunire i lupi mannari. Non posso dire che i miei argomenti ragionevoli abbiano gran successo contro i proclami di Greyback che noi lupi mannari meritiamo il sangue, che dobbiamo vendicarci delle persone normali».
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Non so, non ho mai conTrollato».
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Non mi aspetto che tu possa capire»rispose, e non fu bravo quanto Harry nel conTrollare la rabbia. «Questi sono tempi pericolosi e bisogna prendere certe misure. Tu hai sedici anni…»
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Sì, e c’è chi direbbe che è vostro dovere conTrollare che le persone siano davvero Mangiamorte prima di metterle in galera» ribatté Harry, con rabbia crescente. «Lei sta facendo quello che faceva Barty Crouch. Non capite mai, voi, vero? Prima Caramell, che fa finta che tutto vada benone mentre la gente viene assassinata sotto il suo naso, poi lei che sbatte dentro quelli sbagliati e vuole far la scena di aver arruolato il Prescelto!»
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «No, no, non a Storia della Magia… Malfoy lo ha nominato per minacciare Sinister! A Notturn Alley, non ti ricordi? Ha detto a Sinister che Greyback era un vecchio amico di famiglia e che avrebbe conTrollato il suo lavoro!»
Un ricordo lumacoso (Cap. 17 Harry Potter 6)

    «Strettamente conTrollati da Riddle, non furono mai sorpresi a compiere aperte malefatte, anche se i loro sette anni a Hogwarts furono segnati da una serie di incidenti ai quali non furono mai collegati con piena soddisfazione. Il più grave di questi fu, naturalmente, l’apertura della Camera dei Segreti, che culminò con la morte di una ragazza. Come sai, Hagrid fu accusato a torto di quel crimine.
Un ricordo lumacoso (Cap. 17 Harry Potter 6)

    «Sarebbe stato da stupidi farlo tutti e due!» sbottò Harry irritato. «Senti, ho dovuto cercare di ammorbidirlo per potergli chiedere di Voldemort, no? Oh, non puoi conTrollarti?» aggiunse esasperato davanti al sussulto di Ron.
Sorprese di compleanno (Cap. 18 Harry Potter 6)

    Di conseguenza, Lumacorno tornò a trattarlo con il consueto calore, come se non fosse successo niente. Harry attese un invito a uno dei suoi festini serali, questa volta deciso ad accettare, anche a costo di spostare gli allenamenti di Quidditch. Purtroppo però non arrivò alcun invito. Harry conTrollò con Hermione e Ginny: nessuna delle due ne aveva ricevuti, né, per quanto ne sapevano, nessun altro. Non poté fare a meno di chiedersi se Lumacorno non fosse poi smemorato come sembrava, ma solo deciso a non offrire a Harry altre occasioni per interrogarlo.
Sorprese di compleanno (Cap. 18 Harry Potter 6)

    Tutti si guardarono attorno furtivi, per conTrollare che gli altri fissassero il proprio cerchio, poi si affrettarono a obbedire. Harry scrutò l’area circolare di pavimento polveroso delimitata dal suo cerchio e si sforzò di non pensare a nient’altro. Ma risultò impossibile, perché non riusciva a smettere di lambiccarsi su che cosa potesse tramare Malfoy che richiedesse delle sentinelle.
Sorprese di compleanno (Cap. 18 Harry Potter 6)

    E poi vide la scatola aperta sul letto di Ron e la verità lo colpì con la forza di un Troll in fuga.
Sorprese di compleanno (Cap. 18 Harry Potter 6)

    Ron aveva lasciato cadere il bicchiere; si alzò a metà dalla poltrona e poi si afflosciò, con le braccia e le gambe che sussultavano inconTrollabili. Aveva la schiuma alla bocca e gli occhi fuori dalle orbite.
Sorprese di compleanno (Cap. 18 Harry Potter 6)

    «Penso che ha cento e cento idee, con un cervello come il suo» rispose Hagrid con fermezza. «Ma non sa chi ha mandato la collana e nemmeno chi ha messo il veleno in quel vino, se no li avevano già presi, no? Quello che a me mi preoccupa» proseguì, a bassa voce e guardandosi indietro (Harry, per sicurezza, conTrollò che non ci fosse Pix sul soffitto), «è quanto tempo Hogwarts può stare aperta se c’è qualcuno che ce l’ha con i ragazzi. È la stessa storia della Camera dei Segreti, no? Ci sarà panico, altri genitori che ritirano i ragazzi, e in un baleno quelli del Consiglio…»
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    Harry tuttavia non era mai stato meno interessato al Quidditch; era ossessionato da Draco Malfoy. Continuava a conTrollare la Mappa del Malandrino appena poteva, e a volte andava dove si trovava Malfoy, ma non l’aveva ancora sorpreso a combinare qualcosa di strano. E c’erano sempre quei momenti inesplicabili in cui Malfoy svaniva dalla Mappa…
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    «Non ti conviene acchiapparlo, è grosso come un Troll» osservò Ron ragionevole. «Penso che quella fattura del Principe, quella delle unghie dei piedi, sarebbe un’ottima soluzione. Ma può darsi che il resto della squadra lo sistemi prima che tu esca di qui, non sono molto contenti…»
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    «Come mai?» chiese, cercando di simulare indifferenza. Stavano svoltando in un corridoio del settimo piano, deserto a parte una ragazzina minuscola che contemplava dei Troll in tutù su un arazzo. Appena li vide avvicinarsi, sussultò di paura e lasciò cadere la pesante bilancia di ottone che aveva in mano.
La richiesta di Lord Voldemort (Cap. 20 Harry Potter 6)

    Ron apparve a colazione mezz’ora dopo, immusonito e irritato e, anche se si sedette vicino a Lavanda, Harry non li vide scambiarsi una parola per tutto il tempo che rimasero insieme. Hermione si comportava con assoluta indifferenza, ma un paio di volte Harry notò un sorrisetto inesplicabile incresparle il viso. Per tutto il giorno fu di umore particolarmente buono, e quella sera in sala comune acconsentì perfino a conTrollare (in altre parole, a finire di scrivere) la ricerca di Erbologia di Harry, cosa che si era categoricamente rifiutata di fare fino a quel momento, perché sapeva che Harry poi avrebbe permesso a Ron di copiarla.
La richiesta di Lord Voldemort (Cap. 20 Harry Potter 6)

    «Grazie mille, Hermione» disse Harry, dandole un colpetto sulla schiena. ConTrollò l’orologio: erano quasi le otto. «Senti, devo spicciarmi o arriverò in ritardo da Silente…»
La richiesta di Lord Voldemort (Cap. 20 Harry Potter 6)

    Finirono di mangiare in silenzio. Hermione partì subito per Antiche Rune, Ron salì alla Torre, visto che doveva ancora finire il compito per Piton, e Harry si diresse verso il corridoio del settimo piano e la striscia di parete di fronte all’arazzo di Barnaba il Babbeo che insegnava danza classica ai Troll.
La stanza delle necessità (Cap. 21 Harry Potter 6)

    «Forse vuole conTrollare che cosa stai facendo» suggerì Hermione. Harry srotolò il foglio, ma invece della lunga, stretta calligrafia obliqua di Silente trovò una scrittura larga e scomposta, molto difficile da leggere per la presenza di grosse macchie d’inchiostro colato.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    Siccome avevano appena visto Lumacorno entrare in Sala Grande, indugiarono per un po’ nella sala comune. Il piano prevedeva che Harry gli lasciasse il tempo di mangiare con calma, prima di andarlo a trovare nel suo ufficio. Quando il sole discese fino a sfiorare le cime degli alberi nella Foresta Proibita, e dopo aver conTrollato cautamente che Neville, Dean e Seamus fossero nella sala comune, salirono tutti e tre di nascosto nel dormitorio dei ragazzi.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    La sua voce era attentamente conTrollata, ma Harry ne avvertì l’emozione.
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «Come sappiamo, fallì. Dopo un intervallo di alcuni anni, però, usò Nagini per uccidere un vecchio Babbano, e può darsi che gli sia venuto in mente allora di trasformarla nel suo ultimo Horcrux. Lei sottolinea il legame coi Serpeverde, ciò che alimenta la mistica di Lord Voldemort. Credo che le sia più affezionato che a qualsiasi altra cosa; di sicuro ama averla vicina e sembra esercitare su di lei un conTrollo insolito, persino per un Rettilofono».
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    Qualche giorno prima della partita contro Corvonero, Harry si ritrovò a scendere a cena da solo: Ron era corso in un bagno a vomitare, e Hermione era sfrecciata dalla professoressa Vector per parlarle di un errore che credeva di aver commesso nell’ultimo compito di Aritmanzia. Ormai per abitudine, si ritrovò a deviare per il corridoio del settimo piano, conTrollando la Mappa del Malandrino: per un attimo non riuscì a vedere Malfoy da nessuna parte, e pensò che fosse ancora nella Stanza delle Necessità. Ma poi scorse il minuscolo punto corrispondente in un bagno dei maschi al piano di sotto, in compagnia non di Tiger o Goyle, ma di Mirtilla Malcontenta.
Sectumsempra (Cap. 24 Harry Potter 6)

    Harry non sapeva cosa stava dicendo; cadde in ginocchio accanto a Malfoy, che tremava in maniera inconTrollabile, in una pozza di sangue.
Sectumsempra (Cap. 24 Harry Potter 6)

    Scivolò e si fermò vicino all’arazzo dei Troll danzanti, chiuse gli occhi e cominciò a camminare.
Sectumsempra (Cap. 24 Harry Potter 6)

    Harry corse in uno dei molti vicoli che serpeggiavano tra tutti quei tesori. Voltò a destra dopo un enorme Troll impagliato, percorse qualche metro, girò a sinistra davanti all’Armadio Svanitore in cui Montague si era perso l’anno prima, e infine si fermò davanti a una vasta credenza la cui superficie piena di bolle pareva essere stata danneggiata dall’acido. Aprì una delle ante cigolanti: era già stato usato come nascondiglio per una creatura in gabbia, morta da tempo; il suo scheletro aveva cinque zampe. Harry ficcò il libro del Principe Mezzosangue dietro la gabbia e chiuse l’anta. Si fermò un istante, col cuore che batteva orrendamente, osservando la confusione… sarebbe riuscito a ritrovare quel punto, in mezzo a tutto quel ciarpame? Sollevò il busto sbeccato di un brutto vecchio stregone dalla cima di una botte vuota, lo posò sull’armadio dove il libro era nascosto, mise una vecchia parrucca polverosa e una tiara annerita sulla testa della statua per renderla più riconoscibile, poi sfrecciò a ritroso lungo i vicoli più velocemente possibile, tornò alla porta, uscì e la chiuse. Con un tonfo la porta si nascose di nuovo nella parete.
Sectumsempra (Cap. 24 Harry Potter 6)

    Ma Harry non le badò. Si era appena accorto di dove si trovavano: sulla destra c’era l’arazzo dei Troll ballerini e sulla sinistra la parete di pietra liscia e impenetrabile che celava…
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    Col respiro affannato come se stesse lottando, Harry voltò le spalle a Silente, che non aveva ancora mosso un muscolo, e marciò su e giù per lo studio, sfregandosi le nocche della mano e cercando di trattenersi dal rovesciare oggetti. Voleva scatenare la sua collera contro Silente, ma voleva anche andare con lui a distruggere l’Horcrux; voleva dirgli che era un vecchio stupido per essersi fidato di Piton, ma aveva il terrore che Silente non lo portasse con sé, se non fosse riuscito a conTrollarsi…
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    Silente bevve, come se Harry gli stesse offrendo un antidoto, ma nel vuotare il calice cadde in ginocchio, scosso da tremiti inconTrollabili.
La caverna (Cap. 26 Harry Potter 6)

    Malfoy si fece avanti, conTrollando in fretta che lui e Silente fossero soli. Il suo sguardo si posò sulla seconda scopa.
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

    Di sotto si levò un altro urlo, più intenso. Malfoy si guardò di nuovo nervosamente alle spalle, poi tornò a fissare Silente, che riprese: «E così la povera Rosmerta è stata costretta ad appostarsi nel suo stesso bagno per passare quella collana alla prima studentessa di Hogwarts che fosse entrata da sola? E l’idromele avvelenato… Be’, naturalmente Rosmerta è riuscita ad avvelenarlo prima di mandare la bottiglia a Lumacorno, convinta che dovesse essere il mio regalo di Natale… Sì, perfetto… perfetto… il povero signor Gazza non ha pensato di dover conTrollare una bottiglia di Rosmerta… Dimmi, come facevi a comunicare con lei? Credevo che avessimo sotto conTrollo tutti i canali da e per la scuola».
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

    «Non può, invece» ribatté Malfoy. Ormai la sua bacchetta tremava inconTrollabilmente. «Nessuno può aiutarmi. Mi ha detto che se non lo faccio mi ucciderà. Non ho scelta».
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

    «No!» Lupin spostò lo sguardo da Ginny a Harry, sconvolto, come se sperasse che lui potesse contraddirla, ma quando Harry tacque, crollò in una sedia accanto al letto di Bill, le mani sul volto. Harry non aveva mai visto Lupin perdere il conTrollo; gli sembrò come di invadere qualcosa di intimo, quasi di sconveniente. Si voltò e incrociò lo sguardo di Ron, e in silenzio confermò le parole di Ginny.
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

    Lei lo fissò attonita per un attimo, poi ondeggiò in maniera allarmante; Madama Chips, ripreso il conTrollo di sé, accorse, Evocò una sedia dal nulla e la spinse sotto la McGranitt.
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

    «Ho combinato un pasticcio, Harry» borbottò Ron cupo. «Abbiamo fatto come ci avevi detto: abbiamo conTrollato la Mappa del Malandrino e non vedevamo Malfoy, allora abbiamo pensato che fosse nella Stanza delle Necessità, così io, Ginny e Neville siamo andati a fare la guardia là davanti… ma Malfoy ci ha fregato».
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

    «Comunque» riprese Ginny, «evidentemente stava conTrollando che la via fosse libera per far uscire i Mangiamorte, perché non appena ci ha visto ha gettato qualcosa per aria ed è diventato buio, buio pesto…»
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

    «Molto bene» dichiarò la McGranitt, guardando il parco fuori dalla finestra per conTrollare se il Ministro si avvicinava, «allora devo concordare con Filius: la cosa giusta è chiedere ai consiglieri, che prenderanno la decisione definitiva.
Il lamento della Fenice (Cap. 29 Harry Potter 6)

    «No… no… Harry, non intendevo questo!» ribatté subito lei, guardandosi intorno per conTrollare che nessuno origliasse. «È solo che avevo ragione sul fatto che un tempo quel libro era appartenuto a Eileen Prince. Era la madre di Piton!»
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6)

    Harry, Ron, Hermione e Ginny si sedettero all’estremità di una fila accanto al lago. La gente sussurrava; era come una brezza nell’erba, ma il canto degli uccelli era più sonoro. La folla continuava a crescere; con un enorme impeto di affetto per entrambi, Harry vide Neville, e Luna che lo aiutava a sedersi. Soltanto loro di tutto l’ES avevano risposto all’appello di Hermione la notte in cui Silente era morto, e Harry sapeva perché: erano quelli a cui l’ES mancava di più… probabilmente quelli che conTrollavano regolarmente la loro moneta nella speranza che ci fosse un’altra riunione…
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6)

   «Non farà né l'una né l'altra cosa» intervenne Piton. «L'Ordine sta evitando ogni forma di trasporto conTrollata o regolata dal Ministero; diffidano di tutto ciò che ha un legame con quel posto».
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Sì, mio Signore, questo è vero, ma in qualità di Direttore dell'Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia, O'Tusoe è in regolare contatto non solo con il Ministro, ma anche con i Direttori di tutti gli altri uffici del Ministero. Credo che sarà facile, ora che conTrolliamo un funzionario di così alto rango, soggiogare gli altri, che poi potranno unirsi per rovesciare Scrimgeour».
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Tranquillo, Harry!» gridò Hagrid, appiattito sulla schiena dall'impeto della velocità; nessuno conTrollava il manubrio, e il sidecar cominciò a contorcersi violentemente nella scia della moto.
I sette Potter (Cap. 4 Harry Potter 7)

   Hagrid emise un ruggito di terrore e sterzando si buttò con la moto in un tuffo verticale. Aggrappandosi stretto, Harry spedì Schiantesimi a caso nel vortice della notte. Vide un corpo cadere in volo e seppe di aver colpito un Mangiamorte, ma poi udì uno schianto e vide scintille volare dal motore; la moto girava in una spirale, senza più conTrollo...
I sette Potter (Cap. 4 Harry Potter 7)

   Con uno strappo all'ombelico, come tirato da un amo e una lenza invisibili, Harry fu trascinato nel nulla. Vorticando in maniera inconTrollabile, il dito incollato alla Passaporta, lui e Hagrid vennero scagliati lontano dal signor Tonks; qualche istante dopo Harry sentì i piedi che urtavano il suolo e cadde carponi nel cortile della Tana. Udì delle urla. Gettò via la spazzola
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «Ron e Tonks dovevano tornare per primi, ma hanno perso la Passaporta, è arrivata senza di loro» spiegò, indicando una lattina arrugginita lì a terra. «E quella» e mostrò una vecchia scarpa da tennis «era di papà e Fred, dovevano essere i secondi ad arrivare. Tu e Hagrid eravate i terzi, e» conTrollò l'orologio «se ce l'hanno fatta, George e Lupin dovrebbero essere di ritorno tra un minuto».
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «Mi dispiace, Harry, ma dovevo conTrollare» spiegò Lupin, secco.
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «Allora com'È che a me non mi conTrolli?» ansimò Hagrid, ancora incastrato nella porta.
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «Io...» Harry cercò di ricordare; tutto quanto il viaggio era una macchia confusa di panico. «Ho visto Stan Picchetto... sai, il tipo che faceva il conTrollore sul Nottetempo? E ho cercato di Disarmarlo invece di... be', non sa quello che fa, no? Dev'essere sotto la Maledizione Imperius!»
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   Kingsley puntò la bacchetta contro Harry, ma Lupin intervenne: «È lui, ho già conTrollato!»
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   Trekking con i Troll sulla pila dei libri scartati. «Sono giorni che faccio le valigie per essere pronti a partire senza preavviso, il che, per tua informazione, ha implicato l'esercizio di alcune pratiche magiche piuttosto difficili, per non parlare del furto dell'intera scorta di Pozione Polisucco di Malocchio sotto il naso della mamma di Ron.
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   «La cerniera me la tirerei su col vecchio metodo, comunque» gli consigliò Ron, e ridacchiò perché Harry si affrettò a conTrollare. «Ecco il mio regalo. Aprilo qui, è meglio che mia madre non lo veda».
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

    riusciva a conTrollarsi.
Il testamento i Albus Silente (Cap. 7 Harry Potter 7)

   Harry, che stava bevendo una Burrobirra, quasi si soffocò. Doge gli batté la mano sulla schiena mentre lui tossiva, fissando zia Muriel tra le lacrime. Ripreso il conTrollo della voce, le chiese: «Bathilda Bath vive a Godric's Hollow?»
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   «Che alternative abbiamo?» gli chiese Hermione, facendo una smorfia quando gli ubriachi cominciarono a fischiare al suo indirizzo. «Non possiamo mica prendere delle stanze al Paiolo Magico, no? E Grimmauld Pla ce è da escludere, se Piton può entrarci... potremmo provare a casa dei miei, anche se può darsi che vadano a conTrollare... oh, perché non chiudono il becco!»
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   Qualche attimo dopo i polmoni di Harry si dilatarono grati e lui aprì gli occhi: erano al centro di una squallida piazzetta dall'aria familiare. Alte case fatiscenti li fissavano da tutti i lati. Potevano vedere il numero dodici perché Silente, il Custode Segreto, aveva rivelato loro la sua esistenza, e si precipitarono da quella parte, voltandosi a ogni passo per conTrollare di non essere seguiti o spiati. Salirono di corsa i gradini di pietra e Harry picchiò una volta sulla porta con la bacchetta. Udirono una serie di scatti metallici e lo sferragliare di una catena, poi la porta si spalancò cigolando e i
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   Non appena Harry chiuse la porta, le vecchie lampade a gas si accesero, proiettando luci tremolanti lungo l'ingresso. Era come lo ricordava: inquietante, pieno di ragnatele. I profili delle teste degli elfi domestici appese alla parete gettavano strane ombre su per la scala. Lunghe tende scure celavano il ritratto della madre di Sirius. La sola cosa fuori posto era il portaombrelli fatto con una zampa di Troll, che era rovesciato a terra, come se Tonks l'avesse fatto cadere un'altra volta.
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   «Prima di andare avanti, meglio conTrollare» sussurrò Hermione. Levò la bacchetta e disse: «Homenum revelio».
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   «È stato così, per un po'» borbottò Harry; la cicatrice gli faceva ancora male e gli rendeva difficile concentrarsi. «Io... io credo che abbia ricominciato ad aprirsi tutte le volte che lui perde il conTrollo, era così, una volta...»
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   Sul secondo pianerottolo si apriva la camera in cui lui e Ron avevano dormito l'ultima volta; entrò a dare un'occhiata. Le ante dell'armadio erano aperte e le lenzuola erano state rivoltate. Ricordò la zampa di Troll rovesciata di sotto. Qualcuno aveva perquisito la casa da quando l'Ordine se n'era andato. Piton? O forse Mundungus, che aveva rubacchiato in lungo e in largo sia prima che dopo la morte di Sirius? Lo sguardo di Harry indugiò sul ritratto che qualche volta ospitava Phineas Nigellus Black, il bis bisnonno di Sirius, ma era vuoto; si vedeva solo una striscia di sfondo fangoso. Evidentemente Phineas Nigellus passava la notte nello studio del Preside a Hogwarts.
Il racconto di Kreacher (Cap. 10 Harry Potter 7)

   «Oh, va bene». Harry abbassò la bacchetta. «Ma dovevo conTrollare, no?»
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   «Frequenza obbligatoria per tutti i giovani maghi e streghe» rispose Lupin. «L'annuncio è di ieri. è una novità, perché non è mai stata obbligatoria. Naturalmente quasi tutti i maghi e le streghe della Gran Bretagna hanno studiato a Hogwarts, ma i loro genitori potevano scegliere di istruirli a casa o all'estero. Così Voldemort avrà l'intera popolazione magica sotto conTrollo fin dalla giovane età. Ed è anche un altro modo per estirpare i Nati Babbani, perché tutti gli studenti dovranno avere lo Stato di Sangue cioÈ dovranno aver dimostrato al Ministero la loro ascendenza magica prima di essere ammessi».
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   Hermione bevve la Pozione Polisucco, che era di un piacevole color gi rasole, e qualche istante dopo era diventata il doppione di Mafalda Hopkirk. Tolse gli occhiali a Mafalda e li indossò. Harry conTrollò l'orologio.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   «Ridimmelo lentamente...» Ron si frugò le tasche in cerca di una piuma, ma in quel momento l'ascensore si fermò con uno scossone. Una voce femminile incorporea declamò: «Quarto Livello, Ufficio Regolazione e ConTrollo delle Creature Magiche, comprendente la Divisione Bestie, Esseri e Spiriti, l'Ufficio delle Relazioni con i Folletti e lo Sportello Consulenza Flagelli», e le griglie si riaprirono per far entrare due maghi e diversi aeroplanini di carta violetto pallido, che svolazzarono attorno alla lampada sul soffitto dell'ascensore.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   Stato di Sorveglianza: SORVEGLIATO. Tutti i movimenti conTrollati. Alta probabilità che Indesiderabile n. 1 lo contatti (ospite della famiglia Weasley in passato).
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Harry si voltò, togliendosi il Mantello dell'Invisibilità; di sotto, i Dissennatori avevano abbandonato i loro angoli e scivolavano verso la donna incatenata alla sedia: forse perché il Patronus era svanito o perché avvertivano che i loro padroni non conTrollavano più la situazione, nulla li tratteneva. La signora Cattermole emise un terribile grido di paura quando una mano viscida e coperta di croste le afferrò il mento e le spinse indietro la testa.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

    «Osi contraddirmi?» minacciò Harry. «Vuoi che faccia conTrollare il tuo albero genealogico, come quello di Dirk Cresswell?»
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Mentre parlava, lo colpì l'improvvisa consapevolezza di ciò che aveva tra le dita, di cosa viveva dietro quelle porticine d'oro. Anche dopo tutti gli sforzi fatti per trovarlo, provò il violento impulso di scagliare via il medaglione. Riprese il conTrollo e cercò di aprirlo con le dita, poi tentò con l'incantesimo che Hermione aveva usato per forzare la porta della camera di Regulus. Niente da fare. Restituì il ciondolo a Ron e a Hermione. Entrambi fecero del loro meglio, ma non ebbero maggiore successo.
Il ladro (Cap. 14 Harry Potter 7)

   «Non l'ho voluto io!» si difese Harry. «È stato un sogno! Tu riesci a conTrollare i tuoi sogni, Hermione?»
Il ladro (Cap. 14 Harry Potter 7)

   Senza nuove idee, continuavano a spostarsi nella campagna, piantando per sicurezza la tenda ogni sera in un posto diverso. Ogni mattina conTrollavano di aver rimosso tutte le tracce del loro passaggio, poi partivano alla ricerca di un altro luogo solitario e isolato, Materializzandosi in altri boschi, negli anfratti ombrosi delle falesie, in brughiere violette, sulle pendici di monti coperte di ginestre e, una volta, in una cala riparata e sassosa. Ogni dodici ore si passavano l'Horcrux come se stessero giocando una perversa partita di patata bollente al rallentatore, nella quale temevano che la musica si fermasse perché la penitenza erano altre dodici ore di paura e tensione.
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   «Ragioni simili» disse l'altro folletto. «La Gringott non è più sotto l'esclusivo conTrollo della mia razza. Io non riconosco alcun padrone mago».
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   Hermione gli aveva preso di nuovo la mano e la stringeva forte. Harry non riusciva a guardarla, ma restituì la stretta, e inspirò profondamente l'aria della notte, cercando di calmarsi, di riprendere il conTrollo. Avrebbe dovuto portare qualcosa da offrire ai suoi genitori, non ci aveva pensato, e ogni pianta nel cimitero era gelata e senza foglie. Ma Hermione alzò la bacchetta, disegnò un cerchio nell'aria e una corona di elleboro sbocciò davanti a loro. Harry la prese e la posò sulla tomba.
Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7)

   La tua idea che la dominazione magica è PER IL BENE STESSO DEI BABBANI... credo che questo sia il punto cruciale. Certo, ci è stato dato un potere e certo, questo potere ci dà il diritto di governare, ma ci dà anche delle responsabilità sui governati. Dobbiamo porre l'accento su questo punto, sarà la pietra angolare sulla quale costruiremo. Là dove incontreremo opposizioni, come certo accadrà, questa dev'essere la base di tutte le nostre controargomentazioni. Noi prendiamo il conTrollo PER IL BENE SUPERIORE. E da ciò discende che dove incontriamo resistenza, dobbiamo usare solo la forza necessaria e non di più. (Questo è stato il tuo errore a Durmstrang! Ma non me ne dolgo, perché se non fossi stato espulso non ci saremmo mai incontrati.)
Vita e Menzogne di Albus Silente (Cap. 18 Harry Potter 7)

   «Sapevo che l'avresti detto». Harry non voleva sfogare la sua rabbia contro di lei, ma dovette fare uno sforzo per conTrollare il tono di voce. «Sapevo che avresti detto 'erano giovani'. Avevano la nostra stessa età. Noi siamo qui a rischiare la vita per combattere le Arti Oscure e lui era pappa e ciccia col suo nuovo migliore amico, a tramare l'ascesa al potere sui Babbani».
Vita e Menzogne di Albus Silente (Cap. 18 Harry Potter 7)

   «No che non mi calmo!» urlò lei. Non l'aveva mai vista perdere così il conTrollo; sembrava pazza.
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)

   Rise, una risata acuta, inconTrollata; Ron cercò con gli occhi l'aiuto di
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)

    «Non sembravano sveglissimi. Uno era sicuramente mezzo Troll, a giudicare dal puzzo...»
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)

   «Ma» riprese Hermione, e Harry avvertì che il suo autoconTrollo cominciava a incrinarsi, «signor Lovegood, come è possibile che lei creda...» «Luna mi ha raccontato tutto di lei, signorina» la interruppe Xenophilius. «Da quel che ho capito lei non è priva d'intelligenza, ma tristemente limitata. Chiusa. Di vedute ristrette».
La storia dei tre fratelli (Cap. 21 Harry Potter 7)

   «ConTrolla la lista, Scabior» comandò Greyback, e Harry sentì che si spostava per osservare Ron. «E tu, Rosso?»
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Ci vuole un attimo a conTrollare» disse Scabior. «Ma sembrano tutti in età da Hogwarts...»
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Un bottino niente male per una sola notte» commentò Greyback, men tre un paio di stivali chiodati marciava accanto a Harry. Udirono altri rumori da dentro la tenda. «Una Mezzosangue, un folletto fuggiasco e tre ragazzi che marinano la scuola. Hai conTrollato la lista, Scabior?» ruggì.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Se muore durante l'interrogatorio, tu sarai il prossimo» disse. «Un traditore del proprio sangue per me viene subito dopo un Mezzosangue. Portali di sotto, Greyback, e conTrolla che siano ben rinchiusi, ma non fare altro... non ancora».
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Draco... no, chiama Codaliscia! Digli di andare a conTrollare!»
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   E la furia di Voldemort esplose: un lampo di luce verde riempì la cella e il fragile vecchio corpo fu sollevato dal duro giaciglio e poi ricadde, privo di vita. Voldemort tornò alla finestra, in preda a un'ira ormai inconTrollabile... la sua punizione era pronta ad abbattersi su di loro, se l'avevano richiamato senza una buona ragione...
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   La cicatrice bruciava, ma lui dominava il dolore; lo provava, ma ne era distaccato. Aveva finalmente imparato a conTrollarlo, a chiudere la mente a Voldemort, proprio come Silente aveva voluto che apprendesse da Piton. Voldemort non era riuscito a possedere Harry quando era divorato dal dolore per Sirius, e adesso i suoi pensieri non potevano penetrarlo mentre piangeva Dobby. Il dolore, sembrava, scacciava Voldemort... anche se Silente avrebbe detto che era l'amore...
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   La porta si aprì ed entrò Unci-unci. Istintivamente Harry afferrò la spada e la avvicinò a sé, ma se ne pentì subito: il folletto aveva notato il gesto. Cercando di superare il momento d'imbarazzo disse: «Stavamo conTrollando gli ultimi particolari, Unci-unci. Abbiamo avvertito Bill e Fleur che ce ne andremo domattina e ci siamo raccomandati che non si alzino per salutarci».
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   Anche se avrebbe sentito la mancanza di Bill, Fleur, Luna e Dean, per non parlare delle comodità domestiche che si era goduto nelle ultime settimane, Harry era contento di sfuggire alla prigionia di Villa Conchiglia. Era stanco di dover sempre conTrollare che nessuno origliasse, stanco di restare rinchiuso nella minuscola stanza da letto buia. Soprattutto, non vedeva l'ora di liberarsi di Unci-unci, ma come e quando si sarebbero separati da lui senza consegnargli la spada di Grifondoro era una domanda che restava ancora senza risposta. Non ne avevano potuto discutere, perché il folletto di rado si allontanava da loro per più di cinque minuti di fila. «In confronto mia madre è una novellina» ringhiava Ron, quando vedeva le lunghe dita sbucare sulle cornici delle porte. Memore degli ammonimenti di Bill, Harry non poteva fare a meno di sospettare che Unci-unci stesse all'erta contro possibili imbrogli. Hermione disapprovava così radicalmente il loro doppio gioco che Harry aveva rinunciato a consultarla per trovare il modo migliore di metterlo in atto; Ron, nelle rare occasioni in cui erano riusciti a rimanere soli, non aveva saputo dire altro che «Mi sa che dovremo improvvisare, caro mio».
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   «Perfetto» sussurrò, e si chinò per conTrollare i piedi di Harry. «Non si vede niente. Andiamo».
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   «Ma l'ha già fatto!» s'indignò Hermione con la voce imperiosa e arrogante di Bellatrix. Travers si voltò, le sopracciglia inarcate. La guardia era perplessa. Guardò la sottile Sonda dorata e poi il compagno, che disse, con voce un po' impastata: «Sì, li hai appena conTrollati, Marius».
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   Harry vide Hermione che conTrollava di avere ancora la borsetta, e s'infilò rapido la mano sotto il giaccone per assicurarsi di non aver perduto il Mantello dell'Invisibilità. Poi si voltò e vide Bongi scuotere il capo, incredulo: la Cascata del Ladro doveva aver cancellato la Maledizione Imperius.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   «Imperio!» urlò di nuovo Harry e quando la sua voce echeggiò lungo il cunicolo di pietra provò ancora quel senso inebriante di conTrollo scorrere dal cervello alla bacchetta. Bongi si piegò di nuovo alla sua volontà: la sua espressione instupidita si mutò in educata indifferenza, mentre Ron correva a raccogliere la borsa di cuoio piena di strumenti metallici.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   «È semicieco» ansimò Unci-unci, «ma questo lo rende ancora più feroce. Però abbiamo il sistema per conTrollarlo. Ha un riflesso condizionato al rumore dei Sonacci. Dammeli».
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   La minuscola coppa d'oro fu scagliata in aria. Con il folletto ancora sulla schiena, Harry si tuffò e la prese al volo. Sentì che gli ustionava la pelle ma non la lasciò, nemmeno quando innumerevoli coppe di Tassorosso gli esplosero dal pugno e caddero a pioggia su di lui. In quel momento, l'ingresso della camera blindata si riaprì e lui scivolò senza conTrollo su una valanga di oro e d'argento che trasportò lui, Ron e Hermione fuori dalla camera.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   «Lo sa». La sua voce era stranamente bassa dopo le urla acute di Voldemort. «Lo sa e andrà a conTrollare gli altri, e l'ultimo» era già in piedi «È a Hogwarts. Lo sapevo. Lo sapevo».
Il nascondiglio finale (Cap. 27 Harry Potter 7)

   È...» Harry ricordò tutti quei morti «È davvero arrabbiato, e anche spaventato, non capisce come abbiamo fatto a saperlo e adesso andrà a conTrollare che gli altri siano al sicuro, prima di tutti l'anello. Crede che quello nascosto a Hogwarts sia più al sicuro degli altri, perché c'È Piton, perché sarà quasi impossibile non farci prendere se ci torniamo, credo che quello lo conTrollerà per ultimo, ma potrebbe comunque arrivare entro poche ore...»
Il nascondiglio finale (Cap. 27 Harry Potter 7)

   «Quando mia sorella aveva sei anni, fu aggredita da tre ragazzi Babbani. L'avevano vista fare magie, spiando attraverso la siepe del giardino: era una bambina, non poteva conTrollarlo, nessuno ci riesce a quell'età. Erano spaventati, immagino. Attraversarono a forza la siepe, e quando lei non riuscì a spiegare il trucco, esagerarono un po' nel tentativo di fermare la mostriciattola».
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   «Mio padre inseguì quei bastardi» continuò Aberforth, «e li aggredì. Lo rinchiusero ad Azkaban. Non disse mai perché l'aveva fatto, perché se il Ministero avesse scoperto cos'era diventata Ariana l'avrebbe fatta rinchiudere per sempre al San Mungo. L'avrebbero considerata una minaccia allo Statuto Internazionale di Segretezza, squilibrata com'era, con la magia che le schizzava fuori quando non riusciva più a conTrollarla.
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   «Poi, a quattordici anni... be', io non c'ero. Se ci fossi stato, sarei riuscito a calmarla. Ebbe uno dei suoi attacchi, e mia madre non era più giovane come una volta e... fu un incidente. Ariana non riuscì a conTrollarsi. Ma mia madre rimase uccisa».
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   Harry aveva vagato molte volte per il castello di notte, ma mai con il cuore che gli martellava così forte, né mai era stato così importante non farsi intercettare. Oltrepassarono quadrati di luce lunare sul pavimento, armature i cui elmi cigolarono al rumore dei loro passi felpati, angoli dietro i quali si nascondeva chissà che cosa. ConTrollavano la Mappa del Malandrino non appena la luce lo consentiva e si fermarono due volte per lasciar passare un fantasma senza attirare la sua attenzione. Harry si aspettava di incontrare un ostacolo da un momento all'altro; temeva soprattutto Pix e tendeva l'orecchio a ogni passo per sentire in anticipo i segnali della sua presenza.
Il diadema perduto (Cap. 29 Harry Potter 7)

   Harry chiuse gli occhi, la cicatrice pulsava e lui decise di immergersi di nuovo nella mente di Voldemort... era nella galleria che portava alla prima caverna... voleva conTrollare che il medaglione fosse al suo posto prima di andarsene... ma non gli ci sarebbe voluto molto...
Il congedo di Severus Piton (Cap. 30 Harry Potter 7)

   Harry si diresse a grandi passi fino a una porta aperta che conduceva fuori dalla Stanza delle Necessità e conTrollò il bagno. Non c'era nessuno. «Sei sicura che abbiano detto ba...?»
Il congedo di Severus Piton (Cap. 30 Harry Potter 7)

   Ma la conclusione fu coperta da un'altra voce che rimbombò nella Sala. Era acuta, fredda e chiara: impossibile capire da dove venisse, sembrava uscire dalle mura stesse, come se, alla pari del mostro che un tempo aveva conTrollato, vi fosse rimasta assopita per secoli.
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)

   Passò davanti al Troll impagliato e all'Armadio Svanitore che Draco Malfoy aveva riparato l'anno prima con tragiche conseguenze, poi esitò, guardando su e giù lungo corsie di ciarpame; non ricordava più la strada...
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)

   Ma evidentemente non era in grado di conTrollare ciò che aveva fatto. Fiamme di altezza anomala li inseguivano, lambendo le mura di cianfrusaglie, che al loro tocco si incenerivano.
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)

   Il mondo era finito, e allora perché la battaglia non era cessata, il castello non era ammutolito per l'orrore e tutti i combattenti non avevano deposto le armi? La mente di Harry era in caduta libera, inconTrollabile, incapace di cogliere l'impossibile, perché Fred Weasley non poteva essere morto, l'evidenza di tutti i suoi sensi doveva essere falsa...
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

   I gradini sotto i loro piedi si appiattirono a formare uno scivolo e lei, Ron e Harry volarono giù, senza poter conTrollare la velocità, ma così rapidi che gli Schiantesimi dei Mangiamorte passarono al di sopra delle loro teste. Attraversarono l'arazzo in fondo e rotolarono a terra, andando a urtare la parete opposta.
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

   Harry cominciò a pulsare: il dolore gli attraversò la fronte e sentì quel senso conTrollato di furia crescere dentro Voldemort.
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

   «... il Signore Oscuro tornerà e Harry Potter sarà in enorme pericolo...» Dopo una lunga pausa, lentamente Piton riprese il conTrollo di sé e del proprio respiro. Alla fine parlò: «Molto bene. Molto bene. Ma non lo dica... non lo dica mai a nessuno, Silente! Deve restare fra noi! Non posso sopportare... soprattutto il figlio di Potter... voglio la sua parola!»
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)

   «Nel caso di Harry e Lord Voldemort, parlare di una è parlare dell'altra». Silente si guardò intorno per conTrollare che fossero soli. Erano ormai vicini alla Foresta Proibita, ma non c'era nessuno.
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)

   Se solo fosse successo quella notte d'estate che era uscito per l'ultima volta dal numero quattro di Privet Drive, quando invece la nobile bacchetta di piuma di fenice l'aveva salvato! Se avesse potuto morire come Edvige, così in fretta da non rendersene conto! Se si fosse potuto gettare davanti a una bacchetta per salvare una persona amata... invidiava perfino la morte dei suoi genitori. Quella passeggiata a sangue freddo verso la propria fine avrebbe richiesto un altro genere di coraggio. Sentì le dita tremare e fece uno sforzo per conTrollarle, anche se nessuno poteva vederlo; i ritratti alle pareti erano vuoti.
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   Uno sciame di Dissennatori fluttuava tra gli alberi; ne avvertì il gelo e non fu certo di riuscire a oltrepassarli senza conseguenze. Non aveva più la forza per un Patronus. Non riusciva più a conTrollare il proprio tremito. Non era poi tanto facile morire. Ogni secondo che respirava, l'odore dell'erba, l'aria fresca sul viso, era tutto così prezioso: pensare che altri avevano anni e anni, tempo da perdere, tanto tempo che non passava mai, e lui si aggrappava a ogni singolo istante. Pensò che non sarebbe riuscito a continuare e nello stesso momento seppe che doveva. La lunga partita era finita, il Boccino era stato preso, era ora di lasciare il campo...
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   Voldemort alzò la Bacchetta. Aveva ancora la testa piegata da un lato, come un bambino curioso che si chiede che cosa succederà. Harry guardò dentro quegli occhi rossi e sperò che accadesse subito, in fretta, quando ancora riusciva a stare in piedi, prima di perdere il conTrollo, prima di tradire la paura...
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   «Il litigio divenne una lotta. Grindelwald perse il conTrollo. La sua vera natura, che avevo sempre intuito, anche se avevo fatto finta di no, si rivelò all'improvviso, terribile. E Ariana... dopo tutte le cure e le attenzioni di mia madre... era a terra, morta».
King’s Cross (Cap. 35 Harry Potter 7)

   Silente trattenne il respiro e scoppiò in lacrime. Harry si protese verso di lui e fu felice di scoprire che poteva toccarlo; gli strinse forte il braccio e Silente piano piano riprese il conTrollo.
King’s Cross (Cap. 35 Harry Potter 7)

   «Tu» fece Voldemort, e si udirono un'esplosione e un piccolo strillo di dolore. «ConTrolla. Dimmi se è morto».
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)

    Naturalmente, il secolare commercio di pozioni d'amore dimostra che lo stregone della storia non era il solo a voler conTrollare l'imprevedibile corso dell'amore. La ricerca di una vera pozione d'amore continua ancora oggi, ma nessun elisir di questo genere è mai stato creato e i migliori pozionisti dubitano che sia mai possibile.[10]
LO STREGONE DAL CUORE PELOSO (Cap. 3 Harry Potter 8)

    [1] Naturalmente le vere streghe e i veri maghi erano per lo più in grado di sfuggire al rogo, al ceppo e al capestro (cfr. le annotazioni su Lisette de Lapin nel mio commento a Baba Raba e il Ceppo Ghignante). Tuttavia, alcune esecuzioni ebbero effettivamente luogo: Sir Nicholas de Mimsy-Porpington (un mago della corte reale durante la vita, e durante la morte fantasma della Torre di Grifondoro) fu privato della propria bacchetta prima di venire rinchiuso in una segreta e si trovò quindi nell'impossibilità di sfuggire alla morte; soprattutto, le famiglie di maghi rischiavano di perdere i giovani rampolli che, per la loro incapacità di conTrollare la magia, si facevano notare dai cacciatori di streghe Babbani e risultavano vulnerabili.
Note (Cap. 7 Harry Potter 8)

    [16] Come studi approfonditi dell'Ufficio Misteri hanno dimostrato già a partire dal 1672, maghi e streghe si nasce, non si diventa. La inattesa capacità di praticare la magia può in effetti apparire in persone di stirpe apparentemente non magica (benché diversi studi successivi facciano pensare che ci dev'essere stato un mago in qualche punto dell'albero genealogico), ma i Babbani non possono essere maghi. Il meglio, o il peggio, che possono sperare sono effetti casuali e inconTrollabili generali da un'autentica bacchetta magica, la quale, in quanto strumento che incanala la magia, a volte trattiene poteri residui che si possono scaricare improvvisamente. Cfr. anche le note sulle bacchette a proposito della Storia dei Tre Fratelli.
Note (Cap. 7 Harry Potter 8)