Hagrid non è sgrammaticato

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Mi tocca sfatare una leggenda metropolitana che accompagna i lettori italiani dalla famosissima, e famigerata, "Nota alla traduzione di Serena Daniele", cioé che Rubeus Hagrid parlerebbe un "inglese palesemente sgrammaticato".

No, Hagrid non è sgrammaticato nel vero senso del termine; semplicemente nei libri originali parla in dialetto.

"A wizard, o' course," said Hagrid, sitting back down on the sofa, which groaned and sank even lower, "an' a thumpin' good'un, I'd say, once yeh've been trained up a bit. With a mum an' dad like yours, what else would yeh be. An' I reckon it's abou' time yeh read yer letter." - HP PF4


Hagrid non parla in modo sgrammaticato, diciamo piuttosto che la questione è complicata: in Inglese se uno ha un accento forte, generalmente vuol dire che è della "working class" ed è persona poco istruita. In italiano le persone poco istruite sbagliano i congiuntivi, quindi, i traduttori hanno risolto togliendo i congiuntivi al povero custode delle chiavi, così si perde molto dell'effetto originale e Hagrid sembra una persona ignorante. Avendo studiato tre o quattro anni a Hogwarts, non è verosimile che Rubeus sia ignorante. Eccentrico sì, amante delle creature più pericolose del mondo, magico e no, pure ma non sgrammaticato.

“How come yeh never wrote back ter me?” said Hagrid as Harry jogged alongside him (he had to take three steps to every stride of Hagrid’s enormous boots). Harry explained all about Dobby and the Dursleys. - HP CdS4


La frase "how come yeh never wrote back ter me?" è comprensibilissima e facilmente traducibile con "come mai non mi hai più scritto?". Purtroppo, però, è stata invece tradotta con: "io a te t'ho scritto, perché tu no?".

Un dialetto italiano, per esempio, sarebbe stato improponibile ma forse si sarebbe poteva inventare una parlata tutta "hagridiana", troncando qualche parola, in maniera non riconducibile a un accento regionale italiano.

Posso capire che sia difficile rendere in italiano le inflessioni dialettali o gergali straniere, però, a tutto c'è un limite, dettato dalla decenza, dal buon gusto e dal rispetto per la lingua, nonché per la dignità dei personaggi.

Forse la scelta più sensata e dignitosa, ma certo più faticosa, sarebbe stato inventare una "parlata alla Hagrid", non sgrammaticata ma caratteristica e riconoscibile, purtroppo, però, come hanno dimostrato in più occasioni, in traduttori non brilla né per ingegno né per zelo.

Anche la soluzione di tradurre i dialetti locali stranieri è stata già usata; mi riferisco al caso de "I Simpson", dove la stragrande maggioranza dei personaggi ha un accento molto poco credibile negli USA, ma che in italiano rende bene l'idea. Guardando più indietro nel tempo a anche "Romeo, er gatto del Colosseo" degli Aristogatti, nella versione originale non è romano, bensì irlandese. Tuttavia, risulta una traduzione abbastanza efficace e plausibile, più la seconda della prima, dato che è tanto credibile che a Parigi giunga un gatto da Roma come da Dublino. A rifletterci, anche la seconda non è poi così balzana, specie se si considera che gli Stati Uniti sono un crogiolo ioli di etnie e parlate, in cui italo-americani, nippo-americani e molti altri convivono e comunicano abitualmente.

Ciò non toglie che sono davvero molto felice di non aver mai sentito Hagrid esclamare: "AOH, Harry Potter, te sei un mago!" o "Uè, testina, perché non mi hai scritto!". Lo stesso vale per Stan Picchetto e per Mundungus.











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(EID 47 - REV 1 By Maya_Mondlicht)
July 21, 2014

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