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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Fotografie e di fotografie magiche


   Erano passati quasi dieci anni da quando i Dursley si erano svegliati una mattina e avevano trovato il nipote sul gradino di casa, ma Privet Drive non era cambiata affatto. Il sole sorgeva sugli stessi giardinetti ben tenuti e illuminava il numero 4 d'ottone sulla porta d'ingresso dei Dursley; si insinuava nel loro soggiorno, che era pressoché identico a quella sera in cui Mr Dursley aveva visto il fatidico telegiornale che parlava di gufi. Soltanto le Fotografie sulla mensola del caminetto denotavano quanto tempo fosse passato in realtà. Dieci anni prima c'era un'infinità di Fotografie di quello che sembrava un grosso pallone da spiaggia rosa, con indosso cappellini di vari colori. Ma Dudley Dursley non era più un lattante, e ora le Fotografie ritraevano un bambinone biondo in sella alla sua prima bicicletta, sulle giostre alla fiera, che giocava al computer col padre, o che si faceva abbracciare e baciare dalla madre. Nulla, in quella stanza, denotava che in casa viveva anche un altro bambino.
Vetri che scompaiono (Cap. 2 Harry Potter 1)

   Dudley spalancò la bocca inorridito, ma il cuore di Harry balzò di gioia. Ogni anno, per il compleanno di Dudley, i genitori portavano lui e un suo amico fuori per tutto il giorno, in giro per parchi, a fare scorpacciate di hamburger o al cinema. Ogni anno Harry rimaneva con Mrs Figg, una vecchia signora mezza matta che viveva due traverse più avanti. Harry detestava quella casa. Puzzava di cavolo e Mrs Figg lo costringeva a guardare le Fotografie di tutti i gatti che aveva posseduto in vita sua.
Vetri che scompaiono (Cap. 2 Harry Potter 1)

    Sulle pareti pendevano un’infinità di sue Fotografie, incorniciate e illuminate dalla luce di molte candele. Alcune erano anche autografate. Sulla scrivania ne troneggiava un’altra pila.
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)

    Quando entrarono nel suo ufficio completamente buio si udì un grande fermento su tutte le pareti: Harry vide scomparire dalle cornici appese al muro molte Fotografie di Allock con i bigodini in testa. Allock — quello in carne e ossa — accese le candele sulla scrivania e si fece da parte. Silente stese Mrs Purr sul piano lucido e cominciò a esaminarla. Harry, Ron e Hermione si scambiarono un’occhiata nervosa, poi andarono a sedersi in un angolo fuori dal cono di luce e rimasero a guardare.
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

    Il suo ufficio era quasi del tutto smantellato. Per terra c’erano due grossi bauli spalancati. In uno, ripiegati in fretta, c’erano abiti di tutti i colori: verde giada, lilla, blu notte. Nell’altro erano ammonticchiati alla rinfusa dei libri. Le Fotografie che avevano ricoperto le pareti erano stipate dentro alcune scatole appoggiate sulla scrivania.
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)


   Harry guardò di nuovo le Fotografie. Percy, che frequentava il settimo e ultimo anno a Hogwarts, aveva l'aria particolarmente compiaciuta. Un nuovo distintivo d'argento scintillava sul fez che portava sopra gli occhiali cerchiati di corno.
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   Ron e Hermione studiarono Harry nervosamente per tutta la cena, senza avere il coraggio di parlare di quello che avevano origliato, perché Percy era seduto accanto a loro. Quando salirono nell'affollata sala comune, scoprirono che Fred e George avevano fatto scoppiare una mezza dozzina di Caccabombe in un attacco di allegria da fine trimestre. Harry, che non voleva che Fred e George gli chiedessero se fosse riuscito a raggiungere Hogsmeade, sgattaiolò piano su nel dormitorio vuoto, e si diresse verso il suo comodino. Spinse da una parte i libri e trovò subito quello che cercava: l'album delle Fotografie rilegato in cuoio che Hagrid gli aveva regalato due anni prima, pieno di foto animate di suo padre e sua madre. Si sedette sul letto, tirò le tende tutto attorno e cominciò a voltare le pagine, cercando, finché...
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

    Le Fotografie richiesero molto tempo. Madame Maxime faceva ombra a tutti gli altri ovunque si sistemasse, e il fotografo non riusciva ad allontanarsi tanto da farla stare nell’obiettivo. Alla fine lei dovette sedersi mentre tutti gli altri la circondavano in piedi. Karkaroff continuava ad arrotolarsi la barbetta sul dito per arricciarla di più; Krum, che secondo Harry doveva essere abituato a quel genere di cose, si rannicchiò dietro a tutti, cercando di nascondersi. Il fotografo sembrava assolutamente deciso a tenere davanti Fleur, ma Rita Skeeter continuava a correre in avanti e a trascinare Harry dove era più visibile. Poi insistette per scattare foto di tutti i campioni uno per uno. Finalmente furono liberi di andarsene.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Harry annuì. Si sentiva oppresso da una sorta di stordimento e da un senso di totale irrealtà, ma non gl’importava; ne era perfino contento. Non voleva dover pensare a nulla di ciò che era successo da quando aveva toccato la Coppa Tremaghi per la prima volta. Non voleva dover passare in rassegna i ricordi, freschi e nitidi come Fotografie, che continuavano a lampeggiare nella sua mente. Malocchio Moody dentro il baule. Codaliscia, accasciato a terra, che si reggeva il moncherino. Voldemort che sorgeva tra i vapori del calderone. Cedric… morto… Cedric, che gli chiedeva di riportarlo dai suoi genitori…
Le Strade si Dividono (Cap. 36 Harry Potter 4)

    Si spostarono dal salotto a una sala da pranzo al piano terreno, dove trovarono ragni grandi come piattini appostati nella credenza (Ron uscì di corsa dalla stanza per farsi una tazza di tè e non tornò per un’ora e mezza). Sirius gettò in un sacco, senza alcun riguardo, tutte le porcellane che recavano impressi lo stemma e il motto dei Black, e la stessa sorte toccò a un gruppo di vecchie Fotografie in ossidate comici d’argento: tutti i ritratti emisero urla perforanti quando il vetro che li ricopriva s’infranse.
La Nobile e Antichissima Casata dei Black (Cap. 6 Harry Potter 5)

    Dean Thomas e Seamus Finnigan erano arrivati per primi e stavano coprendo le pareti accanto ai loro letti di poster e Fotografie. Parlavano quando Harry aprì la porta, ma s’interruppero di colpo non appena lo videro. Harry si chiese se per caso stavano parlando di lui, poi se per caso stava diventando paranoico.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    «Stiamo facendo gli autografi!» disse Gilderoy alla Guaritrice con un altro smagliante sorriso. «Ne vogliono un mucchio, sono irremovibili! Spero solo di avere abbastanza Fotografie
Natale nel reparto riservato (Cap. 23 Harry Potter 5)

    Harry si guardò intorno. Il reparto aveva le caratteristiche inequivocabili della degenza permanente. I pazienti avevano molti più oggetti personali che nel reparto del signor Weasley; la parete dietro il letto di Gilderoy, per esempio, era rivestita di sue foto, che sorridevano radiose e salutavano i nuovi arrivati. Ne aveva firmate parecchie con una grafia slegata e infantile. Non appena la Guaritrice l’ebbe sistemato nella poltrona, Gilderoy trasse a sé una nuova pila di Fotografie, afferrò una piuma e cominciò ad autografarle tutte, in modo febbrile.
Natale nel reparto riservato (Cap. 23 Harry Potter 5)

    Hermione distese il giornale sul tavolo davanti a loro e indicò le dieci Fotografie in bianco e nero che occupavano tutta la prima pagina: erano nove maghi e una strega. Alcuni si limitavano a esibire un’espressione beffarda; altri tamburellavano con le dita sulle cornici delle loro foto, con aria insolente. Sotto ciascuna immagine erano scritti il nome della persona e il crimine per cui era stata rinchiusa ad Azkaban.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

   Stava per tornare a casa, nel luogo dove aveva avuto una famiglia. Era a Godric's Hollow che, se non fosse stato per Voldemort, sarebbe cresciuto e avrebbe trascorso le vacanze scolastiche. Avrebbe potuto invitare degli amici a casa... forse avrebbe avuto fratelli e sorelle... sarebbe stata sua madre a preparargli la torta per i diciassette anni. La vita che aveva perduto non gli era mai sembrata reale come adesso che stava per vedere il posto nel quale gli era stata sottratta. Dopo che Hermione fu andata a dormire, Harry sfilò piano il suo zaino dalla borsetta e prese l'album di Fotografie che Hagrid gli aveva regalato tanto tempo prima. Da mesi non guardava i ritratti dei genitori, che gli sorridevano e lo salutavano con la mano dalle foto: di loro non gli restava altro.
Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7)


   L'ultima candela che Harry individuò stava in mezzo a molte Fotografie, sopra un cassettone panciuto. Quando la fiamma prese vita, il suo riflesso danzò sui vetri polverosi e sulle cornici d'argento. Harry scorse piccoli movimenti nelle foto. Mentre Bathilda armeggiava con la legna davanti al camino, lui borbottò: «Tergeo». La polvere svanì e Harry si accorse subito che alcune delle comici più grandi e decorate erano vuote. Si chiese se era stata Bathilda o qualcun altro a togliere le immagini. Poi una foto sul fondo attirò la sua attenzione e lui la afferrò.
Il Segreto di Bathilda (Cap. 17 Harry Potter 7)

   Cercò di ricambiare il suo sorriso lacrimoso, poi si concentrò sul libro. Il dorso era rigido; chiaramente non era mai stato aperto. Lo sfogliò, in cerca di Fotografie. Trovò quasi subito quella che cercava, il giovane Silente e il suo bel compagno squassati dalle risate per una battuta da tempo dimenticata. Harry lesse la didascalia.
Vita e Menzogne di Albus Silente (Cap. 18 Harry Potter 7)

    [13] [Le Fotografie e i ritratti dei maghi si muovono e (nel caso dei dipinti) parlano come i loro soggetti. Altri rari oggetti, come lo Specchio delle Brame, possono mostrare più che un'immagine statica di una persona cara defunta. I fantasmi sono versioni trasparenti, mobili, parlanti e pensanti di maghi e streghe che, per qualsiasi ragione, hanno preferito restare sulla terra. JKR]
Note (Cap. 7 Harry Potter 8)