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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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   «Oh, andiamo... 'la sorte l'ha informata'... chi li decide gli esami? Lei! Che Profezia straordinaria!» disse, senza preoccuparsi di tener bassa la voce. Harry e Ron dovettero soffocare le risate.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   Harry ridiscese la scaletta e la scala a chiocciola, stupefatto... aveva appena ascoltato la professoressa Cooman formulare una vera Profezia? O forse aveva solo pensato di concludere l'esame con una scena impressionante?
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   Orribile. Qualcosa si mosse nella memoria di Harry. Più grande e più orribile che mai... La Profezia della professoressa Cooman!
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   «Sì... le è venuta una voce profonda e le roteavano gli occhi e ha detto... ha detto che il servo di Voldemort aveva intenzione di tornare da lui prima di mezzanotte... ha detto che il servo lo avrebbe aiutato a riprendere il potere». Harry fissò Silente di sotto in su. «E poi è tornata normale, e non si ricordava niente di quello che aveva detto. Era... stava facendo una Profezia vera?»
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   Non era solo la partenza del professor Lupin a opprimere Harry. Non riusciva a fare a meno di pensare alla Profezia della professoressa Cooman. Continuava a chiedersi dove fosse Minus, se aveva già trovato rifugio da Voldemort. Ma la cosa che lo abbatteva di più era la prospettiva di tornare dai Dursley. Per forse mezz'ora, una gloriosa mezz'ora, aveva creduto che sarebbe andato a vivere con Sirius... il migliore amico dei suoi genitori... sarebbe stata la cosa più bella del mondo, a parte riaverli. E se nessuna nuova voleva decisamente dire buona nuova, perché significava che Sirius era riuscito a nascondersi, Harry non poteva non sentirsi depresso quando pensava alla casa che avrebbe potuto avere, un desiderio ormai impossibile da realizzare.
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)


    «No» ripeté pensierosa Tonks, «no, immagino che non sia una vera Profezia, la tua, giusto? Insomma, tu non vedi il futuro, vedi il presente… bizzarro. Utile, però…»
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    «Sempre» le fece eco Malfoy a voce bassa. «Dammi la Profezia, Potter».
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Oh, tu non conosci Potter, Bellatrix» replicò Malfoy dolcemente. «Ha un debole per gli atti eroici: l’Oscuro Signore lo sa bene. Adesso dammi la Profezia, Potter».
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «È giunta l’ora che tu impari la differenza tra la realtà e i sogni, Potter» disse Malfoy. «E ora dammi la Profezia, o dovremo usare le bacchette».
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Dammi la Profezia e nessuno si farà del male» disse gelido Malfoy.
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Certo! Io ti consegno questa… Profezia, giusto? E voi ci lasciate tornare a casa come niente fosse, vero?»
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Allora» proseguì Harry, «di che Profezia si tratta?»
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Di che Profezia…?» ripeté Bellatrix, mentre il ghigno le spariva dal viso. «Stai scherzando, Harry Potter?»
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «NON ATTACCATE! ABBIAMO BISOGNO DELLA Profezia
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «PRIMA DOBBIAMO PRENDERE LA Profezia!» latrò Malfoy.
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)


    «Non mi avete ancora spiegato che cos’ha di tanto speciale questa Profezia» insisté, per guadagnare tempo. Mosse lentamente un piede di lato, cercando quello di uno dei compagni.
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Perché?» rise Malfoy, incredulo e insieme deliziato. «Perché, Potter, le uniche persone alle quali è permesso ritirare una Profezia dall’Ufficio Misteri sono coloro che ne sono l’oggetto… come l’Oscuro Signore ha scoperto quando ha tentato di usare altri per impadronirsene».
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «E perché voleva rubare una Profezia su di me?»
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    Harry fissò gli occhi grigi di Malfoy, scintillanti attraverso le fessure del cappuccio. Era per quella Profezia che i suoi genitori erano morti e lui aveva la cicatrice a forma di saetta? Teneva fra le mani la risposta?
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Qualcuno ha fatto una Profezia su Voldemort e me?» chiese piano, gli occhi fissi su Lucius Malfoy, le dita ancora più strette sulla tiepida sfera di vetro. Era poco più grande di un Boccino e ancora incrostata di polvere. «E mi ha fatto venire a prenderla per lui? Perché non l’ha presa lui stesso?»
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    Avevano raggiunto l’inizio della fila novantasette; Harry svoltò a destra e continuò a scappare; sentì uno scalpiccio alle sue spalle e la voce di Hermione che incitava Neville; davanti a loro, la porta da dov’erano entrati era spalancata e al di là poteva scorgere lo scintillio della campana di vetro; la superò sfrecciando, la Profezia ancora ben stretta in pugno, e attese che gli altri lo raggiungessero prima di chiudere il battente alle loro spalle…
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    Passi e grida risuonavano dietro la porta che avevano appena sigillato; Harry vi accostò l’orecchio e sentì Lucius Malfoy ruggire: «Lascialo, Nott, lascialo, ho detto… Le sue ferite sono nulla per l’Oscuro Signore; nulla, in confronto a perdere quella Profezia. Jugson, vieni qui, dobbiamo organizzarci! Ci divideremo in coppie e frugheremo questo posto da cima a fondo, e non dimenticate: siate gentili con Potter fino a che ha in mano la Profezia; potete uccidere gli altri, se necessario… Bellatrix, Rodolphus, a sinistra; Tiger, Rabastan, a destra… Jugson, Dolohov, la porta davanti a voi… Macnair e Avery, da questa parte… Rookwood, laggiù… Mulciber, con me!»
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    Sogghignando, Dolohov indicò con la mano libera la sfera di vetro che Harry stringeva ancora, e poi Hermione. Anche senza parole, il significato era chiaro: Consegnami la Profezia, o farai la stessa fine.
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Prendete Potter!» strillò Bellatrix, lanciandosi verso di lui. Harry la schivò e attraversò di corsa la stanza, sapendo di essere al sicuro finché loro rischiavano di colpire la Profezia
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «La corsa è finita, Potter» disse con voce strascicata Lucius Malfoy, togliendosi il cappuccio. «Adesso dammi la Profezia, da bravo».
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)


    «No, no, no» disse Bellatrix. Sembrava invasata, fremente di eccitazione, mentre il suo sguardo andava da Harry a Neville. «No, vediamo quanto resiste Paciock prima di crollare come i suoi genitori… a meno che Potter decida di consegnarci la Profezia».
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Questo era solo un assaggio!» disse Bellatrix. A un gesto della sua bacchetta, le urla di Neville si placarono e il ragazzo rimase disteso singhiozzando ai suoi piedi. La donna si voltò a fissare Harry. «Allora, Potter: o ci consegni la Profezia, o vedrai il tuo amichetto morire nel peggiore dei modi!»
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Dammela» gli ringhiò una voce all’orecchio. «Dammi la Profezia…»
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Harry, prendi la Profezia, agguanta Neville e vattene!» urlò Sirius, correndo verso Bellatrix. Harry non vide che cosa accadde dopo, perché Kingsley attraversò il suo campo visivo duellando col butterato e non più mascherato Rookwood; un altro raggio verde gli passò sopra la testa mentre si tuffava verso Neville…
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «La Profezia, dammi la Profezia, Potter!» ringhiò Lucius Malfoy, conficcandogli la punta della bacchetta nelle costole.
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    Harry lanciò la Profezia sul pavimento, Neville rotolò sulla schiena, la acciuffò e la strinse al petto. Subito Malfoy gli rivolse contro la bacchetta, ma Harry puntò la propria alle spalle e urlò: «Impedimenta!»
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    Un incantesimo colpì il sedile di pietra a pochi centimetri dai piedi di Harry, sbriciolandolo; lui ricadde su quello sotto. Neville tornò ad afflosciarsi, le gambe sempre in preda alla tarantola, e s’infilò la Profezia in tasca.
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    «Potter, ti darò una possibilità!» urlò Bellatrix. «Dammi la Profezia… fai rotolare la sfera verso di me… e forse ti risparmierò la vita!»
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5)

    «Be’, allora dovrai uccidermi, perché la Profezia non c’è più!» urlò di rimando Harry, e in quell’istante un dolore acutissimo gli lacerò la fronte; la cicatrice era di nuovo in fiamme, e per un attimo si sentì soffocare da una collera non sua. «E lui lo sa!» esclamò, con una risata folle, simile a quella di Bellatrix. «Il tuo caro vecchio amico Voldemort sa che non c’è più! E la cosa non gli farà piacere, non trovi?»
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5)

    «BUGIARDO!» strillò Bellatrix, ma ormai dietro la collera si sentiva il terrore. «CE L’HAI TU, POTTER, E ME LA CONSEGNERAI! Accio Profezia! Accio Profezia
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5)


    «E così hai rotto la mia Profezia?» chiese a voce bassa, scrutandolo con gli spietati occhi rossi. «No, Bella, non dice il falso… vedo la verità nella sua mente indegna… mesi di preparativi, mesi di sforzi… e ancora una volta i miei Mangiamorte hanno permesso a Harry Potter di tagliarmi la strada…»
L’unico che abbia mai temuto (Cap. 36 Harry Potter 5)

    «Il professor Piton scoprì» riprese Silente, «che da mesi stavi sognando la porta dell’Ufficio Misteri. Naturalmente Voldemort era ossessionato dal desiderio di ascoltare la Profezia fin da quando aveva riacquistato il proprio corpo; e così indugiava sulla soglia, e tu pure, anche se tu non capivi che cosa significava.
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    «Quando eri piccolo, Voldemort aveva tentato di ucciderti a causa di una Profezia fatta poco prima della tua nascita. Era al corrente della sua esistenza, ma ne ignorava l’esatto contenuto. Perciò aveva deciso di ucciderti quando eri ancora un neonato: perché era convinto di adempiere quella Profezia. Ha scoperto a proprie spese che si era sbagliato quando la maledizione che avrebbe dovuto ucciderti è rimbalzata su di lui. Così, da quando ha ripreso possesso del proprio corpo, e in particolare dopo la tua incredibile fuga dell’anno scorso, ha deciso di ascoltare per intero la Profezia. Era questa l’arma che cercava con tanta ostinazione: voleva che gli rivelasse come distruggerti».
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    «La Profezia si è rotta» disse Harry in tono spento. «Stavo portando Neville su per i gradini… là… nella stanza con l’arco… gli ho strappato la veste e la sfera è caduta…»
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    «Quella che si è infranta era solo la registrazione conservata nell’Ufficio Misteri. Ma c’è una persona che ha sentito la Profezia e la ricorda perfettamente».
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    «Il fatto strano, Harry» sussurrò Silente, «è che potevi non essere tu. La Profezia di Sibilla poteva applicarsi a due giovani maghi: entrambi erano nati quell’anno alla fine di luglio, e i genitori di entrambi facevano parte dell’Ordine della Fenice ed erano sfuggiti a Voldemort per tre volte. Uno, naturalmente, eri tu. L’altro era Neville Paciock».
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    «Ma allora… ma allora perché sulla Profezia c’era il mio nome e non quello di Neville?»
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    «Sì, in effetti sarebbe stato logico» disse Silente, «ma il fatto è che le sue informazioni sulla Profezia erano incomplete. La Testa di Porco, che Sibilla aveva scelto perché costava poco, ha sempre attratto una clientela più… come dire?… interessante dei Tre Manici di Scopa. Come anche tu e i tuoi amici avete scoperto a vostre spese, è un posto dove non si è mai al sicuro da orecchie indiscrete. Naturalmente, quando avevo fissato l’incontro con Sibilla Cooman, non potevo immaginare che avrei sentito qualcosa d’importante. Ma ho — abbiamo — avuto un colpo di fortuna: l’ascoltatore indesiderato è stato individuato e buttato fuori quando Sibilla aveva appena cominciato a declamare la Profezia».
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    Harry chiuse gli occhi. Se non fosse corso a salvare Sirius, Sirius non sarebbe morto… «La fine della Profezia…» chiese, senza dare molta importanza alla risposta, più che altro per allontanare il momento in cui avrebbe dovuto pensare di nuovo a Sirius. «Come diceva…? Era qualcosa come… nessuno dei due può vivere…»
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    Il cuore di Harry batté più forte. Non aveva confidato a nessuno — né a Ron, né a Hermione, né a nessun altro — il contenuto della Profezia. Neville aveva spiegato loro che la sfera si era rotta mentre Harry lo trascinava su per i gradini nella Camera della Morte, e lui non aveva aggiunto altro. Non ci teneva a vedere la loro espressione quando avesse rivelato che doveva diventare assassino o vittima, che non c’erano altre possibilità…
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «Per un centinaio di ragioni!» rispose lei ad alta voce, avanzando da dietro il divano per sbattere il bicchiere sul tavolo. «Da dove comincio? Dov’eri quando il Signore Oscuro è caduto? Perché non l’hai mai cercato quando è sparito? Che cos’hai fatto in tutti questi anni che hai passato sotto le sottane di Silente? Perché hai impedito che il Signore Oscuro si procurasse la Pietra Filosofale? Perché non sei tornato subito quando è risorto? Dov’eri qualche settimana fa, quando abbiamo combattuto per impossessarci della Profezia per il Signore Oscuro? E perché, Piton, Harry Potter è ancora vivo, quando l’hai alla tua mercé da cinque anni?»
Spinner's End (Cap. 2 Harry Potter 6)

    «Il Signore Oscuro non si lascerà convincere, e io non sono così stupido da provarci» replicò Piton senza enfasi. «Non posso fingere che il Signore Oscuro non sia adirato con Lucius. Lucius aveva la responsabilità dell’operazione. Si è fatto catturare, insieme a non so quanti altri, e non è nemmeno riuscito a recuperare la Profezia. Sì, il Signore Oscuro è adirato, Narcissa, molto adirato».
Spinner's End (Cap. 2 Harry Potter 6)

    «Il Signore Oscuro è molto adirato»ripeté Piton piano. «Non ha potuto ascoltare la Profezia. Sai quanto me, Narcissa, che non è facile al perdono».
Spinner's End (Cap. 2 Harry Potter 6)

    Nonostante i portavoce del Ministero si siano finora rifiutati persino di confermare l’esistenza di un luogo simile, un crescente numero di appartenenti alla comunità magica crede che i Mangiamorte, ora detenuti ad Azkaban per irruzione in edificio pubblico e tentato furto, stessero cercando di rubare una Profezia. La natura di tale Profezia è ignota, anche se è opinione diffusa che essa riguardi Harry Potter, l’unico che sia sopravvissuto all’Anatema che Uccide, e presente al Ministero nella notte in questione. Alcuni arrivano a definire Potter il ‘Prescelto’, convinti che la Profezia lo indichi come il solo che riuscirà a liberarci di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato.
Lettera e testamento (Cap. 3 Harry Potter 6)

    Il luogo in cui si trova al momento la Profezia, se essa esiste, è ignoto, sebbene (cont. a pag. 2).
Lettera e testamento (Cap. 3 Harry Potter 6)

    «No che non lo sanno» lo interruppe Silente. «Ci sono solo due persone in tutto il mondo che conoscono fino in fondo il contenuto della Profezia su te e Lord Voldemort, e sono tutt’e due qui in questo armadio delle scope puzzolente e pieno di ragnatele. È vero, tuttavia, che molti hanno indovinato, e a ragione, che Voldemort ha mandato i suoi Mangiamorte a rubare una Profezia, e che questa Profezia riguarda te.
Horace Lumacorno (Cap. 4 Harry Potter 6)

    La sua voce si smorzò. Harry lo vide scambiarsi un’occhiata con Hermione. Posò coltello e forchetta; il cuore gli batteva piuttosto forte, considerando che non stava facendo altro che star seduto a letto. Silente gli aveva detto di farlo… perché non ora? Fissò lo sguardo sulla forchetta, scintillante al sole che gli pioveva in grembo, e disse: «Non so di preciso perché mi dia lezioni private, ma credo che sia per via della Profezia».
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    «Il Profeta ha ragione» continuò Harry, alzando con grande sforzo lo sguardo su entrambi: Hermione era spaventata e Ron stupefatto. «Quella sfera di vetro che è andata in pezzi non era l’unica memoria della Profezia. L’ho ascoltata per intero nell’ufficio di Silente, è stata pronunciata davanti a lui, quindi me l’ha potuta riferire. Secondo la Profezia» Harry trasse un gran respiro, «sembra che io sia quello che deve uccidere Voldemort… o perlomeno, pare che nessuno dei due possa vivere se l’altro sopravvive».
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    «Ce lo stavamo chiedendo, dopo che siamo tornati dal Ministero… naturalmente non volevamo parlartene, ma da quello che Lucius Malfoy aveva detto della Profezia, che riguardava te e Voldemort, be’, abbiamo pensato che potesse essere qualcosa del genere… oh, Harry…» Lo fissò, poi mormorò: «Hai paura?»
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    «Quando abbiamo sentito che Silente in persona veniva a prenderti, abbiamo pensato che ti avrebbe detto o mostrato qualcosa che c’entrava con la Profezia» intervenne Ron accalorato. «E avevamo ragione, vero? Non ti darebbe lezioni se pensasse che sei spacciato, non perderebbe tempo… deve essere convinto che hai una possibilità!»
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    Era strano, davvero, visto che era stato un Mangiamorte camuffato il primo a dire a Harry che sarebbe potuto diventare un buon Auror, ma in qualche modo l’idea si era impadronita di lui, e non riusciva proprio a pensare a un altro futuro. In più, gli era sembrato davvero il suo destino da quando aveva ascoltato la Profezia un mese prima… Nessuno dei due può vivere se l’altro sopravvive… Non sarebbe stato all’altezza della Profezia, e non avrebbe offerto a se stesso la miglior probabilità di sopravvivere, se si fosse unito a quei maghi altamente specializzati il cui mestiere era trovare e uccidere Voldemort?
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    L’infanzia di Neville era stata rovinata da Voldemort quanto la sua, ma Neville non aveva idea di quanto fosse arrivato vicino ad avere il destino di Harry. La Profezia avrebbe potuto riferirsi all’uno o all’altro, eppure, per le sue personali, imperscrutabili ragioni, Voldemort aveva scelto di credere che alludesse a Harry.
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    Se avesse fatto l’altra scelta, ora sarebbe stato Neville ad avere la cicatrice a forma di saetta e a sopportare il peso della Profezia… o no? La madre di Neville sarebbe morta per salvarlo, come Lily per Harry? Certo che sì… ma se non fosse riuscita a frapporsi tra suo figlio e Voldemort? Allora non ci sarebbe stato nessun ‘Prescelto’? Un posto vuoto dove ora sedeva Neville e un Harry senza cicatrice che sarebbe stato baciato e abbracciato dalla propria madre, e non da quella di Ron?
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    «Tanto modesto, tanto modesto, non mi stupisce che Silente sia così affezionato… tu c’eri, quindi? Ma le altre storie — così sensazionali che non si sa proprio a cosa credere — questa leggendaria Profezia, per esempio…»
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    «Non abbiamo sentito nessuna Profezia» rispose Neville, diventando rosso geranio.
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    Harry guardò verso la tavola degli insegnanti e fece un gran sorriso a Hagrid, che in effetti stava agitando la mano. Hagrid non riusciva mai a comportarsi con la dignità della professoressa McGranitt, direttore della Casa di Grifondoro, la cui testa spuntava tra il suo gomito e la sua spalla, visto che erano seduti fianco a fianco, e che osservava con disapprovazione quel saluto entusiastico. Harry fu sorpreso di vedere l’insegnante di Divinazione, la professoressa Cooman, seduta all’altro lato di Hagrid; abbandonava di rado la sua stanza nella torre e lui non l’aveva mai vista al banchetto d’inizio anno. Era stravagante come al solito, tutta uno scintillio di perline e scialli drappeggiati, gli occhi enormemente dilatati dagli occhiali. Avendola sempre considerata un po’ un’impostora, Harry era rimasto scioccato, alla fine dell’anno precedente, scoprendo che era lei l’autrice della Profezia che aveva indotto Voldemort a uccidere i suoi genitori e ad aggredire lui. Saperlo l’aveva reso ancora meno desideroso di ritrovarsi in sua compagnia, ma grazie al cielo quell’anno non avrebbe più seguito Divinazione. Gli enormi occhi a fanale della professoressa Cooman ruotarono su Harry, che distolse in fretta lo sguardo per puntarlo sulla tavola di Serpeverde. Draco Malfoy stava mimando la rottura di un naso, in mezzo a risate roche e applausi. Harry abbassò lo sguardo sulla torta alla melassa, e si sentì di nuovo ribollire. Che cosa non avrebbe dato per sfidare Malfoy faccia a faccia…
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    «Signore» Harry esitò, «quello che mi dirà ha qualcosa a che fare con la Profezia? Mi aiuterà a… sopravvivere?»
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Ha moltissimo a che fare con la Profezia» rispose Silente con noncuranza, come se Harry gli avesse chiesto le previsioni del tempo per l’indomani, «e ovviamente spero che ti aiuterà a sopravvivere».
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «E ha… ha qualcosa a che fare con la Profezia
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Ha tutto a che fare con la Profezia».
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

   Dov’era Silente, e che cosa faceva? Harry vide il Preside solo due volte nelle settimane seguenti. Compariva di rado ai pasti, e sembrava che Hermione avesse ragione a pensare che Silente si assentasse dalla scuola per alcuni giorni di fila. Si era forse dimenticato delle lezioni con Harry? Aveva detto che le lezioni avevano a che fare con la Profezia; Harry si era sentito sostenuto, confortato, e ora si sentiva un po’ abbandonato.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «Quante voci sono circolate!» proseguì Scrimgeour. «Be’, naturalmente sappiamo tutti e due che sono un po’ gonfiate… tutte quelle storie su una Profezia… che tu sei il Prescelto…»
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)

    «Sì» rispose Silente. «Divinazione si sta rivelando molto più complicata di quanto avrei potuto prevedere, non avendo mai studiato personalmente la materia. Non posso chiedere a Fiorenzo di tornare nella Foresta, dove ora è un reietto, e non posso chiedere a Sibilla Cooman di andarsene. Detto tra noi, non ha idea del pericolo che correrebbe fuori dal castello. Vedi, non sa — e credo sarebbe poco saggio illuminarla — di essere stata lei a pronunciare la Profezia su te e Voldemort».
La richiesta di Lord Voldemort (Cap. 20 Harry Potter 6)

    «Pare che abbia associato la creazione degli Horcrux a morti particolarmente significative. La tua certo lo sarebbe stata. Era convinto che uccidendo te avrebbe distrutto il pericolo annunciato dalla Profezia. Credeva di rendersi invincibile. Sono sicuro che intendeva creare il suo ultimo Horcrux con la tua morte.
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «Quindi quando la Profezia dice che io avrò ‘un potere a lui sconosciuto’, intende solo… l’amore?» chiese Harry, un po’ deluso.
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «Sì… solo l’amore» confermò Silente. «Ma Harry, non dimenticare mai che la Profezia ha valore solo perché Voldemort ha fatto in modo che l’avesse. Te l’ho detto alla fine dello scorso anno. Voldemort ha scelto te come la persona più pericolosa per lui… e così facendo ti ha reso la persona più pericolosa per lui!»
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «No, non lo è!» esclamò Silente con impazienza. Gli puntò contro la mano nera e raggrinzita: «Stai dando troppa importanza alla Profezia
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «Ma» balbettò Harry, «ma lei ha detto che la Profezia significa…»
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «Se Voldemort non avesse mai sentito parlare della Profezia, si sarebbe realizzata? Avrebbe avuto un senso? Certo che no! Credi che tutte le profezie della Sala delle Profezie si siano compiute?»
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «Harry, Harry, solo perché Voldemort ha commesso un grave errore, e ha agito secondo le parole della professoressa Cooman! Se non avesse mai ucciso tuo padre, ti avrebbe provocato un furioso desiderio di vendetta? Certo che no! Se non avesse costretto tua madre a morire per te, ti avrebbe conferito una protezione magica che non sarebbe riuscito a penetrare? Certo che no, Harry! Non capisci? Voldemort stesso ha creato il suo peggior nemico, come fanno ovunque i tiranni! Hai idea di quanto i tiranni temano coloro che opprimono? Sanno benissimo che un giorno tra quelle molte vittime ce ne sarà certamente una che si leverà contro di loro e reagirà! Voldemort non è diverso! Ha sempre cercato chi l’avrebbe sfidato. Ha ascoltato la Profezia ed è entrato in azione, col risultato che non solo ha scelto colui che molto probabilmente lo finirà, ma gli ha anche consegnato armi straordinariamente letali!»
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «Devi?» chiese Silente. «Certo che devi! Ma non a causa della Profezia! Perché tu, tu stesso, non sarai mai in pace finché non avrai tentato! Lo sappiamo entrambi! Immagina solo per un istante di non aver mai ascoltato quella Profezia! Che cosa proveresti per Voldemort ora? Rifletti!»
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «Certo!» gridò Silente. «Vedi, la Profezia non significa che tu devi fare qualcosa! Ma ha indotto Lord Voldemort a designarti come suo eguale… in altre parole, tu sei libero di scegliere che cosa fare, libero di voltare le spalle alla Profezia! Ma Voldemort continua ad attribuirle importanza. Continuerà a darti la caccia… il che rende certo, di fatto, che…»
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    Harry le stava prestando attenzione per la prima volta, perché sapeva che cos’era successo allora: la professoressa Cooman aveva rivelato la Profezia su lui e Voldemort che aveva cambiato tutta la sua vita.
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    Era stato Piton a origliare la Profezia. Era stato Piton a riferirla a Voldemort. Piton e Peter Minus insieme avevano messo Voldemort sulle tracce di Lily e di James e del loro figlio…
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    «Piton!»urlò quasi, e Fanny emise un roco, basso grido alle loro spalle. «Piton, ecco che cosa è successo! È stato lui a dire a Voldemort della Profezia, è stato lui, lui ha ascoltato fuori dalla porta, me l’ha detto la Cooman!»
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    «Per favore, lasciami finire». Silente attese che Harry annuisse con un cenno asciutto, poi riprese. «Il professor Piton ha commesso un terribile errore. Era ancora al servizio di Lord Voldemort la sera che sentì la prima metà della Profezia. Naturalmente si affrettò a riferire al suo Padrone quanto aveva udito, perché la cosa riguardava Voldemort in prima persona. Ma non sapeva — non aveva alcun modo di sapere — a quale ragazzo Voldemort avrebbe dato la caccia da allora in poi, o che i genitori che avrebbe ucciso nella sua impresa assassina erano persone che conosceva, che erano tua madre e tuo padre…»
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    «Non hai idea del rimorso che provò il professor Piton quando capì come Lord Voldemort aveva interpretato la Profezia, Harry. Credo che sia il rimpianto più grande della sua vita e la ragione per cui tornò…»
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

   La Profezia di Ron si avverò poche ore dopo. Appena prima di pranzo, la signora Weasley prese da parte Harry chiedendogli di aiutarla a identificare un calzino solitario che pensava fosse uscito dal suo zaino. Dopo averlo incastrato nella minuscola lavanderia accanto alla cucina, buttò lì come nulla fosse: «A quanto pare, Ron e Hermione pensano che voi tre abbandonerete Hogwarts».
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   «La... la Profezia... la predizione... la Cooman...»
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)

    «La Profezia non parla di una donna» obiettò Silente, «ma di un bambino maschio nato alla fine di luglio...»
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)