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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Guferia, di Owlery e di Torre Ovest


   «E la torre di Astronomia? La stanza della professoressa Cooman? La Guferia
Una Grama sconfitta (Cap. 9 Harry Potter 3)

   «Ora, attenzione» disse Silente, parlando molto piano e scandendo bene le parole. «Sirius è chiuso nell'ufficio del professor Vitious al settimo piano. La tredicesima finestra a destra della Torre Ovest. Se tutto va bene, riuscirete a salvare più di una vita innocente stanotte. Ma ricordate tutti e due che non dovete farvi vedere. Signorina Granger, tu conosci la legge... sai qual è la posta in gioco... nondovetefarvivedere».
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   «Credi che sia già lassù?» chiese Harry, controllando l'ora. Guardò verso il castello e prese a contare le finestre sulla destra della Torre Ovest.
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   Un solo battito delle ali possenti dell'Ippogrifo ed eccoli di nuovo in volo, all'altezza della cima della Torre Ovest. Fierobecco atterrò con uno scalpiccio sui bastioni, e Harry e Hermione scivolarono immediatamente giù dal suo dorso.
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

    «Lo ha convinto a tornare!» ribatté Harry, e questa volta colpì il tavolo col pugno. Edvige si rifugiò sullo schienale della poltrona di Ron, tubando indignata. «Torna perché è convinto che io sia nei guai! E non c’è niente che non va in me! Non ho niente per te» sbottò rivolto a Edvige, che schioccava il becco in attesa, «dovrai andare su alla Guferia, se vuoi da mangiare».
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)


    Poi uscì dal buco del ritratto, salì nel castello silenzioso (ostacolato solo per un attimo da Pix, che cercò di rovesciargli addosso un grosso vaso a metà del corridoio del quarto piano), e infine giunse alla Guferia, che si trovava in cima alla Torre Ovest.
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    La Guferia era una stanza di pietra circolare, piuttosto fredda e piena di spifferi, perché nessuna delle finestre era chiusa da vetri. Il pavimento era completamente coperto di paglia, cacche di gufo e scheletri rigurgitati di topi e ratti. Centinaia e centinaia di gufi di tutte le razze immaginabili erano appollaiati lassù su trespoli che s’innalzavano fino alla cima della torre, quasi tutti addormentati, anche se qua e là un tondo occhio d’ambra scrutò torvo Harry. Lui individuò Edvige rannicchiata tra un barbagianni e un allocco, e le si avvicinò rapido, scivolando un po’ sul pavimento ricoperto di escrementi.
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    «Grazie, Edvige» disse, accarezzandola. Lei emise un verso assonnato, tuffò rapida il becco nel suo calice di succo d’arancia, poi decollò di nuovo. Era chiaro che non vedeva l’ora di farsi una bella dormita su alla Guferia.
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    Salirono alla Guferia. Hermione diede a Harry una pergamena, una penna e una boccetta d’inchiostro, poi si mise a passeggiare tra le lunghe file di trespoli, osservando i gufi così diversi, mentre Harry sedeva con la schiena appoggiata al muro e scriveva la sua lettera.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

   Quella sera Harry, Ron e Hermione salirono alla Guferia a cercare Leo: Harry voleva scrivere a Sirius per dirgli che era riuscito a superare incolume la prova del drago. Lungo le scale, Harry aggiornò Ron su tutto quello che Sirius gli aveva detto di Karkaroff. Sulle prime Ron fu sconvolto dalla notizia che Karkaroff era stato un Mangiamorte, ma quando entrarono nella Guferia decretò che avrebbero dovuto sospettarlo fin dall’inizio.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    Harry sapeva che Ron voleva solo farsi perdonare il comportamento delle ultime settimane, ma gli fece piacere lo stesso. Hermione, invece, si appoggiò alla parete della Guferia, incrociò le braccia e guardò torva Ron.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

   Domenica dopo colazione Harry, Ron e Hermione salirono alla Guferia per spedire una lettera a Percy e chiedergli, come aveva suggerito Sirius, se avesse visto il signor Crouch ultimamente. Usarono Edvige, perché era tantissimo tempo che non le affidavano un incarico. Quando l’ebbero vista sparire dalla finestra della Guferia, scesero nelle cucine per portare a Dobby i suoi calzini nuovi.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    Dopodiché la giornata fu piuttosto tesa. Harry era così stanco di vedere Ron e Hermione battibeccare al di sopra dei compiti in sala comune che quella sera portò da solo il cibo per Sirius su alla Guferia.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    Leo era troppo piccolo per trasportare un prosciutto intero su per la montagna da solo, così Harry chiese anche l’aiuto di due allocchi di palude della scuola. Quando furono decollati nella luce del tramonto, tre bizzarre sagome che trasportavano insieme il grosso pacco, Harry si appoggiò al davanzale, guardando il parco, le cupe cime fruscianti degli alberi della Foresta Proibita, e le vele agitate della nave di Durmstrang. Un gufo reale attraversò in volo il filo di fumo che saliva dal camino di Hagrid; planò verso il castello, circumnavigò la Guferia e sparì. Guardando in giù, Harry vide Hagrid scavare con foga davanti alla capanna. Si chiese che cosa stesse facendo; era come se stesse preparando un nuovo orticello. In quel momento Madame Maxime sbucò dal carro di Beauxbatons e raggiunse Hagrid. Cercò di coinvolgerlo in una conversazione. Hagrid si appoggiò alla pala, ma non sembrava desideroso di prolungare la chiacchierata, perché Madame Maxime poco dopo tornò alla sua carrozza.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    «Sono dei piccoli, utili trovatesori» disse Hagrid allegramente. «Ho pensato che oggi ci potevamo divertire un po’ con loro. Vedete laggiù?» E indicò il bel pezzo di terra appena vangata che Harry lo aveva visto lavorare dalla finestra della Guferia. «Ho sepolto delle monete d’oro. Ho un premio per chi sceglie lo Snaso che ne trova di più. Toglietevi gli oggetti preziosi, scegliete uno Snaso e preparatevi a liberarli».
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)


    Era l’alba. Harry, Ron e Hermione erano sgattaiolati fuori dai loro letti molto presto, ed erano corsi insieme su alla Guferia per spedire un biglietto a Sirius. Ora erano in piedi e guardavano il parco immerso in una nebbiolina. Tutti e tre avevano gli occhi gonfi ed erano pallidi, perché avevano parlato di Crouch fino a tardi.
il Sogno (Cap. 29 Harry Potter 4)

    Qualcuno stava salendo alla Guferia. Harry udì due voci battibeccare, sempre più vicine.
il Sogno (Cap. 29 Harry Potter 4)

    La porta della Guferia si spalancò. Fred e George attraversarono la soglia, poi si fermarono di botto alla vista di Harry, Ron e Hermione.
il Sogno (Cap. 29 Harry Potter 4)

    Nonostante fosse una lettera molto corta, aveva richiesto molto tempo; la luce era strisciata fino a metà della stanza e ormai Harry sentiva lontani movimenti nei dormitori di sopra. Sigillò con cura la pergamena, uscì dal buco dietro il ritratto e andò alla Guferia.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    «Sì, saluti» rispose Harry, e invece di voltare a destra prese a sinistra, imboccando un percorso più lungo ma più sicuro per la Guferia. Il suo umore migliorò quando, oltrepassando una finestra dopo l’altra, vide il cielo di un azzurro brillante: più tardi c’erano gli allenamenti, finalmente sarebbe tornato sul campo di Quidditch.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    «Non sto facendo niente di male» le gridò dietro Harry. Lei aveva tutta l’aria di stare andando a riferire al suo padrone, eppure Harry non riusciva a capire perché; aveva tutti i diritti di salire alla Guferia di sabato mattina.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Il sole ormai era alto nel cielo e quando Harry entrò nella Guferia le finestre prive di vetri lo abbagliarono; spessi raggi dorati s’incrociavano nella stanza circolare in cui centinaia di gufi erano appollaiati sulle travi, un po’ irrequieti nella luce del mattino; alcuni erano appena tornati dalla caccia. Il pavimento coperto di paglia scricchiolò un po’ mentre Harry calpestava ossicini di animali, tendendo il collo per cercare Edvige.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    La porta della Guferia si aprì dietro di lui. Sobbalzò spaventato, si voltò di colpo e vide Cho Chang che reggeva una lettera e un pacchetto.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Le viscere di Harry si rigonfiarono così in fretta che gli parve di poter galleggiare a qualche centimetro dal pavimento coperto di cacche. Chi se ne importava di uno stupido cavallo volante? Cho era convinta che lui fosse stato proprio coraggioso. Per un attimo, pensò di mostrarle “casualmente” la mano ferita mentre la aiutava a legare il pacchetto al gufo… ma proprio in quell’istante la porta della Guferia si aprì di nuovo.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Uscirono dalla Guferia insieme. All’inizio del corridoio che portava all’ala ovest del castello, Cho disse: «Io vado di qua. Be’, ci… ci vediamo in giro, Harry».
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)


    Mentre si avvicinavano al campo di Quidditch, Harry guardò alla sua destra, dove gli alberi della foresta proibita fremevano oscuri. Nulla si alzò in volo; il cielo era vuoto, a parte alcuni gufi che volteggiavano lontano attorno alla Torre della Guferia. Aveva già abbastanza preoccupazioni, il cavallo volante non gli faceva alcun male, e lo cacciò via dalla mente.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    «Me ne sono dimenticato» rispose Harry, ed era la pura verità: l’incontro con Cho nella Guferia gli aveva fatto uscire di mente tutto quello che era successo prima. «Non guardarmi così, Hermione, nessun altro poteva capirci qualcosa, vero, Sirius?»
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Si aspettava che Edvige tendesse la zampa per fargli prendere la lettera e poi volasse di nuovo nella Guferia, ma non appena la finestra fu aperta abbastanza saltò dentro, stridendo afflitta. Harry richiuse i vetri con un’occhiata nervosa al professor Rüf, si chinò di nuovo e tornò al suo banco con Edvige sulla spalla. Se la posò in grembo e fece per toglierle la lettera dalla zampa.
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    Si lanciarono tutti insieme verso l’uscita, accalcandosi sulla porta; poi cominciarono a riversarsi nel corridoio. Harry sentì i primi allontanarsi di corsa e si augurò che avessero il buonsenso di non andare verso i rispettivi dormitori. Mancavano ancora dieci minuti alle nove: se si fossero rifugiati in biblioteca o nella Guferia, tutt’e due più vicine…
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)