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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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    «Aragog!» chiamava, «Aragog
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «È Hagrid?» chiese Aragog avvicinandosi, con i suoi occhi lattiginosi che vagavano senza posarsi su niente.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «Uccideteli» schioccò Aragog stizzito. «Io stavo dormendo…»
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    Aragog si fermò.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    Aragog schioccò le chele furiosamente e intorno gli fece eco il consesso dei ragni; era come un applauso, solo che, in genere, gli applausi non facevano sentir male Harry dalla paura.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)


    «Ma questo è successo tanti anni fa» disse Aragog stizzito. «Anni e anni fa. Me lo ricordo bene. È stata quella la ragione per cui lo hanno costretto a lasciare la scuola. Credevano che fossi io il mostro che vive in quella che loro chiamano la Camera dei Segreti. Pensavano che Hagrid avesse aperto la Camera e mi avesse liberato».
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «Io?» esclamò Aragog con uno schiocco irato. «Ma io non sono nato nel castello. Io vengo da una terra lontana. Un viaggiatore mi ha dato a Hagrid quando ero un uovo. Hagrid era soltanto un ragazzo, ma si è preso cura di me, mi ha nascosto in una credenza, al castello, e mi dava da mangiare gli avanzi della tavola. Hagrid è mio buon amico, è un brav’uomo. Quando mi scoprirono e fui incolpato della morte di una ragazza lui mi protesse. Da allora vivo qui nella foresta, dove lui viene ancora a trovarmi. Mi ha anche trovato una moglie, Mosag, e vedi da te quanto è diventata numerosa la nostra famiglia! Tutto per merito di Hagrid…»
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «La cosa che vive al castello» disse Aragog, «è un’antica creatura che noi ragni temiamo più di ogni altra al mondo. Ricordo che quando ebbi la percezione che la bestia scorrazzava per il castello pregai Hagrid di lasciarmi andare».
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «Noi non ne parliamo!» disse Aragog in tono perentorio. «Non pronunciamo nemmeno il nome di quella terrificante creatura! Non l’ho detto mai neanche a Hagrid, eppure lui me l’ha chiesto molte volte».
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    Harry non volle insistere, visto che i ragni lo circondavano. Sembrava che Aragog fosse stanco di parlare. Lentamente, tornò a rintanarsi nella sua ragnatela a cupola, ma gli altri continuarono ad avanzare inesorabilmente verso i due ragazzi.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «Be’, allora noi andiamo!» gridò Harry disperato ad Aragog, sentendo ormai vicinissimo, dietro di sé, il fruscio delle foglie calpestate.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «Ve ne andate?» disse Aragog lentamente. «Non credo proprio…»
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «Scommetto che deve aver pensato che Aragog non avrebbe mai fatto del male ai suoi amici» disse Harry.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    Ron emise una sorta di grugnito. Evidentemente, ai suoi occhi l’aver allevato Aragog in un armadio non era proprio quel che lui intendeva per innocenza.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    Ron si buttò sul letto senza neanche spogliarsi. Ma Harry non aveva sonno. Si sedette sul bordo del letto pensando intensamente alle parole di Aragog.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)


    Non riusciva a capire cos’altro potessero fare. Da qualunque lato esaminasse la situazione erano a un punto morto. Riddle aveva preso la persona sbagliata, l’erede di Serpeverde se l’era svignata, e nessuno era in grado di dire se questa volta fosse stata la stessa persona o qualcun altro ad aprire la Camera. Non c’era più nessuno a cui poter chiedere. Harry si sdraiò, continuando a pensare alle parole di Aragog.
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    «Ron… la ragazza che è morta. Aragog ha detto che fu trovata in un gabinetto» disse Harry ignorando Neville che russava fragorosamente dall’altra parte della stanza. «E se non fosse mai uscita dal gabinetto? E se fosse ancora là?»
Aragog (Cap. 15 Harry Potter 2)

    Poi cominciò a raccontare. Per circa un quarto d’ora parlò, circondato da un silenzio assorto: raccontò della voce incorporea, di come alla fine Hermione avesse capito che si trattava della voce di un Basilisco, di come lui e Ron avessero seguito i ragni nella foresta; raccontò di Aragog, che gli aveva detto dove era morta l’ultima vittima del Basilisco; di come lui aveva indovinato che la vittima era Mirtilla Malcontenta e che l’ingresso della Camera dei Segreti avrebbe potuto essere nel suo gabinetto…
Un premio per Dobby (Cap. 18 Harry Potter 2)

    «Allora dovete solo non mantenere la promessa» disse Ron deciso. «Insomma, su… abbiamo gli esami, e ci manca tanto così…» levò una mano, pollice e indice che quasi si toccavano «…a farci espellere. E poi… ve lo ricordate Norberto? E Aragog? I mostri di Hagrid ci hanno procurato solo guai, sempre!»
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    I timori di Harry aumentarono. Hermione non aveva preso il sentiero che portava da Grop, ma quello che tre anni prima lo aveva condotto alla tana del mostruoso Aragog. Quella volta Hermione non c’era, e Harry era sicuro che ignorasse verso quale pericolo li stava guidando.
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    «Non diventano un bel niente» ribatté Hagrid. «Li tengo per darli da mangiare ad Aragog».
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    «È… lui…» singhiozzò Hagrid, gli occhi neri colmi di lacrime, asciugandosi la faccia col grembiule. «È… Aragog… Credo che sta morendo… si è ammalato d’estate e non migliora… Non so cosa faccio se lui… se lui… stiamo insieme da tanto tempo…»
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    Hermione batté Hagrid sulla spalla, senza trovare nulla da dire. Harry la capiva. Aveva visto Hagrid regalare un orsacchiotto a un feroce cucciolo di drago, canticchiare canzoncine a scorpioni giganti armati di ventose e pungiglioni, tentare di ragionare con quel bruto gigantesco del suo fratellastro, ma quella era forse la più incomprensibile di tutte le sue fantasie mostruose: il gigantesco ragno, Aragog, che abitava nel fitto della Foresta Proibita e al quale lui e Ron erano sfuggiti per un soffio quattro anni prima.
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    «Non credo, Hermione» rispose Hagrid con voce soffocata, cercando di bloccare il flusso delle lacrime. «Sai, il resto della tribù… la famiglia di Aragog… sono un po’ strani adesso che è ammalato… un po’ nervosi…»
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    «Ah, be’, allora» convenne Hagrid. «Non potevate proprio farcela… Mi spiace che sono stato… insomma… è che ero preoccupato per Aragog… e mi chiedevo se invece, se c’era ancora la professoressa Caporal a insegnarvi…»
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)


    «Sono stato nella Foresta tutto il giorno!»esclamò, ansante. «Aragog sta peggio, sono andato a leggerci delle storie… sono venuto su solo adesso per la cena e la professoressa Sprite mi ha detto di Ron! Come sta?»
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    Aragog è morto stanotte. Harry e Ron, voi l’avete conosciuto, e sapete com’era speciale. Hermione, sono sicuro che ti poteva piacere pure a te. Ci tengo tanto se riuscite a fare un salto giù per il funerale stasera. Lo faccio verso il crepuscolo, era il suo momento preferito. So che non dovete stare fuori col buio, ma potete usare il Mantello. Non ve lo volevo chiedere ma da solo non ce la faccio.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Sì, ma non per una cosa così» rispose lei. «Abbiamo rischiato molto per dare una mano a Hagrid, ma dopotutto… Aragog è morto. Se fosse questione di salvarlo…»
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Sì, lo so» ammise. «Immagino che Hagrid dovrà seppellire Aragog senza di noi».
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Sì» rispose Harry. «Ma questo, Aragog, il primo che Hagrid abbia mai avuto, è morto ieri notte. Lui è distrutto. Vuole compagnia per seppellirlo e io ho promesso che sarei andato».
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Be’» cominciò, con un’esitazione del tutto convincente, «be’, se vuole venire, professore, a Hagrid farebbe tanto piacere… per dare un addio più degno ad Aragog, sa…»
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Porca vacca, no»rispose Hagrid, asciugandosi gli occhi col lembo della camicia. «Gli altri ragni non mi lasceranno mica avvicinare alle loro ragnatele adesso che Aragog è morto. Ho scoperto che era solo per lui se non mi hanno mangiato! Ma ci credi, Harry?»
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    La risposta sincera era ‘sì’; Harry ricordava fin troppo bene quando lui e Ron si erano trovati faccia a faccia con le Acromantule: avevano chiarito senz’ombra di dubbio che solo la presenza di Aragog aveva impedito loro di mangiarsi Hagrid.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Non c’è mai stato un posto della Foresta dove non potevo andare!» sospirò Hagrid, scuotendo la testa. «Mica è stato facile tirar fuori di là il corpo di Aragog, te lo dico io… Di solito i morti se li mangiano, sai… Ma io volevo darci una bella sepoltura… un addio come si deve…»
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «No, no, quando ha saputo che cosa facevo ha detto che piacerebbe anche a lui venire a rendere l’estremo omaggio ad Aragog» rispose Harry. «È andato a mettersi qualcosa di più adatto, credo… e ha detto che avrebbe portato delle bottiglie per bere alla memoria di Aragog…»
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)


    «Davvero?»domandò Hagrid, stupefatto e commosso insieme. «È… è proprio carino da parte sua, no, e poi non ti denuncia nemmeno. Non ho mai avuto molto a che fare con Horace Lumacorno finora… Venire a vedere il vecchio Aragog che se ne va, eh? Be’… ci sarebbe piaciuto, ad Aragog, sì…»
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    Harry era intimamente convinto che ciò che Aragog avrebbe più apprezzato di Lumacorno era la vasta quantità di carne, ma si limitò a spostarsi verso la finestra sul retro della capanna, da cui ebbe l’orrida visione dell’enorme ragno morto disteso sul dorso, le zampe rannicchiate e aggrovigliate.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    Uscirono in giardino. I raggi della luna, che scintillava pallida tra gli alberi, si mescolavano con la luce che dalla finestra illuminava il corpo di Aragog sul bordo di una grande fossa, accanto a un cumulo di terra alto tre metri.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Mica tutti capiscono la loro bellezza» commentò Hagrid alla schiena di Lumacorno, con le lacrime che traboccavano dagli occhi ridotti a fessure. «Non sapevo che ti interessavano le creature come Aragog, Horace».
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    Deve aver spremuto da Aragog un sacco di ottimo veleno,pensò Harry, perché Lumacorno si avvicinò all’orlo della fossa con un cipiglio soddisfatto e declamò con voce lenta e solenne: «Addio, Aragog, re degli aracnidi, la cui lunga e fedele amicizia non sarà dimenticata da coloro che ti conobbero! Anche se il tuo corpo si decomporrà, il tuo spirito aleggia nei luoghi tranquilli e fitti di ragnatele della tua Foresta natia. Possano i tuoi discendenti dai molti occhi prosperare e i tuoi amici umani trovare consolazione per la perdita che hanno subito».
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Uno per Harry…» continuò Lumacorno, dividendo una seconda bottiglia in due boccali, «… e uno per me. Bene» e levò alto il proprio, «ad Aragog».
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Ad Aragog» ripeterono insieme Harry e Hagrid.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

   Per un attimo la luce del fuoco rese le lenti unte degli occhiali di Aberforth opache, di un bianco luminescente e piatto, che a Harry ricordò gli occhi ciechi del ragno gigante, Aragog.
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   Hermione urlò e Harry, voltatosi, non dovette chiedere perché. Un ragno mostruoso, grande come un'utilitaria, cercava di arrampicarsi attraverso il grosso foro nella parete: uno dei discendenti di Aragog era sceso in campo.
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

    e Dolohov entrarono in una radura: Harry riconobbe il posto dove un tempo viveva il mostruoso Aragog. I resti della sua enorme ragnatela erano ancora lì, ma l'orda di discendenti che aveva generato era stata portata via dai Mangiamorte, a combattere per la loro causa.
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)