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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Gringott, di Gringotts Wizarding Bank e di Banca dei Maghi


   ‘Hagrid’ disse Harry ansimando un poco mentre correva per tenergli dietro, ‘mi dicevi che alla Gringott ci sono i draghi?’
‘Be', così dicono’ rispose Hagrid. ‘Perbacco, mi piacerebbe tanto avere un drago’.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Magie... incantesimi’ disse Hagrid, sfogliando il giornale mentre parlava. ‘Dicono che a guardia delle camere blindate ci sono dei draghi. E poi bisogna trovare la strada... Vedi, la Gringott si trova centinaia di chilometri sotto Londra. Molto più giù della metropolitana. Anche se riesci a mettere le mani su un bel bottino, prima di rivedere la luce fai a tempo a crepare di fame’.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Certo che sì’ disse Harry, che non vedeva l'ora di assistere ad altre magie. Hagrid estrasse di nuovo l'ombrello rosa, lo batté due volte sulla fiancata della barca e partirono verso terra a tutta velocità. ‘Perché ci sarebbe da esser matti a organizzare una rapina alla Gringott?’ chiese Harry.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Folletti?’
‘Sì... E bisogna essere matti per tentare una rapina, te lo dico io. Con i folletti non si scherza. La Gringott è il posto più sicuro del mondo, se vuoi mettere qualcosa al sicuro... tranne Hogwarts, forse. Ora che ci penso, alla Gringott ci devo andare in tutti i modi. Per Silente. Questioni che riguardano Hogwarts’. Hagrid gonfiò il petto tutto fiero. ‘In genere lui mi manda a fare le sue commissioni importanti. Venire a prendere te... portargli certe cose dalla Gringott... Sa che di me si può fidare, capisci?
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Esistono banche dei maghi?’
‘Una sola, la Gringott. Sono i folletti che se ne occupano’. Harry lasciò cadere il pezzo di salsiccia che aveva in mano.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)


   ‘Ma se la loro casa è andata distrutta!’
‘Non tenevano mica l'oro in casa, ragazzo! Allora, prima fermata alla Gringott. La Banca dei Maghi. Acchiappa una salsiccia; fredde non sono niente male... e non mi dispiacerebbe neanche una fetta della tua torta di compleanno’.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Ecco la Gringott’ disse Hagrid a un certo punto.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Se chiunque non sia un folletto della Gringott provasse a farlo, verrebbe risucchiato attraverso la porta e rimarrebbe prigioniero dentro’ disse Unci-unci.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Potremmo andare per la tua uniforme’ disse Hagrid accennando con la testa al negozio di Madama McClan: abiti per tutte le occasioni. ‘Senti, Harry, ti spiacerebbe se facessi un salto al Paiolo magico a bere un cordiale? Detesto quei carrelli della Gringott’. Aveva ancora l'aria un po' sbattuta, e quindi Harry entrò da solo nel negozio di Madama McClan, con un certo nervosismo.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Charlie è in Romania a studiare i draghi e Bill in Africa a lavorare per la Gringott’ disse Ron. ‘Hai mai sentito parlare della Gringott? Ne ha scritto molto La Gazzetta del Profeta, ma non credo che siano notizie che arrivano nel mondo dei Babbani... qualcuno ha cercato di rapinare una camera di massima sicurezza’.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   ‘Niente. Per questo la notizia ha fatto tanto scalpore. Non li hanno presi. Papà dice che ad aggirarsi intorno alla Gringott deve essere stato un potente mago del Male, ma si pensa che non sia stato preso niente, questa è la cosa strana. Naturalmente, quando succedono cose di questo genere tutti si spaventano pensando che dietro ci sia Tu-Sai-Chi’.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   Spalancò la porta. La sala d'ingresso era così grande che ci sarebbe entrata comodamente tutta la casa dei Dursley. Le pareti di pietra erano illuminate da torce fiammeggianti come quelle della Gringott, il soffitto era talmente alto che si scorgeva a malapena, e di fronte a loro una sontuosa scalinata in marmo conduceva ai piani superiori.
Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1)

   Harry si chiese se Hagrid l'aveva fatto apposta a cambiare argomento. Mentre Ron raccontava a Hagrid che lavoro faceva Charlie con i draghi, Harry prese un pezzetto di carta che era stato lasciato sul tavolo, sotto la teiera. Era il ritaglio di un trafiletto dalla Gazzetta del Profeta:
ULTIMISSIME SULLA RAPINA ALLA Gringott
Proseguono le indagini sulla rapina avvenuta alla Gringott il 31 luglio scorso a opera di ignoti maghi o streghe dalle Arti Oscure. Oggi i folletti della Gringott hanno ripetutamente affermato che nulla è stato trafugato. Anzi, la camera di sicurezza che i rapinatori avevano preso di mira era stata svuotata il giorno stesso.
‘Ma tanto non vi diremo che cosa conteneva; quindi, se non volete guai, non ficcate il naso in questa faccenda’: così ha dichiarato oggi pomeriggio il folletto portavoce della Gringott. Harry ricordò che, sul treno, Ron gli aveva detto che qualcuno aveva cercato di rapinare la Gringott, ma senza dire in che data.
Il maestro delle Pozioni (Cap. 8 Harry Potter 1)

   ‘Hagrid!’ esclamò, ‘la rapina alla Gringott è avvenuta il giorno del mio compleanno! Forse è successo quando c'eravamo noi’.
Il maestro delle Pozioni (Cap. 8 Harry Potter 1)

   ‘No, non ci dispiace affatto’ disse. ‘A sentire lei, sembra che le abbiamo chiesto noi di seguirci!’
Ma Hermione aveva dato a Harry qualcos'altro cui pensare, mentre si infilava a letto. Il cane faceva la guardia a qualcosa... Che cosa aveva detto Hagrid? La Gringott era il posto più sicuro al mondo, se si voleva nascondere qualcosa... eccetto forse Hogwarts.
Il duello di mezzanotte (Cap. 9 Harry Potter 1)


   Il giorno dopo, quando Malfoy vide Harry e Ron ancora a Hogwarts, stanchi, ma allegri come non mai, non riusciva a credere ai suoi occhi. A dire il vero, dopo averci dormito su, Harry e Ron erano arrivati alla conclusione che l'incontro con il cane a tre teste era stata una splendida avventura, e non vedevano l'ora di averne un'altra. Nel frattempo, Harry aveva informato Ron sul pacchetto che sembrava essere stato trasferito dalla Gringott a Hogwarts, e quindi i due ragazzi passarono un bel po' di tempo a fare congetture su cosa poteva aver bisogno di una sorveglianza così stretta.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   Nel corso dei secoli si è parlato molto della Pietra Filosofale, ma l'unica che esista attualmente appartiene a Nicolas Flamel, noto alchimista e appassionato di opera lirica. Flamel, che l'anno scorso ha festeggiato il suo seicentosessantacinquesimo compleanno, conduce una vita tranquilla nel Devon insieme alla moglie, Peronella, che ha seicentocinquantotto anni. ‘Capito?’ disse Hermione quando ebbero terminato. ‘Di certo, il cane fa la guardia alla Pietra Filosofale di Flamel! Scommetto che ha chiesto a Silente di custodirla, perché sono amici e lui sapeva che qualcuno ne era in caccia. Ecco perché ha voluto far portare via la Pietra dalla Gringott!’
Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1)

   Harry lo guardò aggrottando le sopracciglia.
‘Certo che non te lo posso dire’ rispose. ‘Primo, non lo so neanch'io. Secondo, ne sapete già troppo e quindi non ve lo direi in nessun caso. Quella Pietra è qui per una buona ragione. Poco ci è mancato che dalla Gringott non la rubassero... penso che a questo ci siete arrivati, no? Però, mi venisse un colpo se capisco come avete fatto a sapere di Fuffi’.
Norberto, drago Dorsorugoso di Norvegia (Cap. 14 Harry Potter 1)

   A parte i loro stessi passi, l'unico altro rumore era un lieve gocciolio di acqua che scorreva lungo le pareti. Lo stretto corridoio procedeva in discesa, e a Harry ricordò molto la Gringott. Con uno spiacevole tuffo al cuore, gli tornarono in mente i draghi che si diceva montassero la guardia alle camere di sicurezza nella Banca dei Maghi. Se avessero incontrato un drago, un drago adulto... con Norberto era già stata abbastanza dura...
La botola (Cap. 16 Harry Potter 1)

    «Quando ho fallito il colpo alla Gringott lui ne è stato molto dispiaciuto. Mi ha punito… Ha deciso di tenermi sotto più stretta sorveglianza…»
L'uomo dai due volti (Cap. 17 Harry Potter 1)

    Bill era il più grande dei fratelli Weasley. Lui e Charlie, il secondogenito, avevano già lasciato Hogwarts. Harry non li aveva mai incontrati, ma sapeva che Charlie era in Romania a studiare i draghi e Bill in Egitto a lavorare per la Gringott, la Banca dei Maghi.
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    Harry non disse niente. Si sentiva un po’ a disagio. Chiusa nei sotterranei della Gringott, a Londra, c’era una piccola fortuna che i suoi genitori gli avevano lasciato. Naturalmente solo nel mondo dei maghi lui possedeva dei soldi; non era possibile usare galeoni, zellini e falci nei negozi dei Babbani. Non aveva mai parlato ai Dursley del suo conto in banca alla Gringott; era sicuro che il loro orrore per qualsiasi cosa avesse a che fare con la magia sarebbe scomparso d’incanto di fronte a un bel gruzzolo d’oro.
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    Hagrid lo agguantò per la collottola e lo tirò via dalla strega, buttandole all’aria il vassoio. Le sue strida li inseguirono lungo il vicolo tortuoso, fin quando furono fuori, alla luce del sole. In lontananza, Harry vide un edificio di marmo candido che gli risultò familiare: la banca Gringott. Hagrid lo aveva portato dritto dritto a Diagon Alley.
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    Harry guardò in alto e vide Hermione Granger in cima alla candida scalinata della Gringott. Lei spiccò una corsa per andargli incontro, con i folti capelli castani al vento.
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    «Cos’è successo ai tuoi occhiali? Ciao, Hagrid… Oh, è meraviglioso rivedervi… Stai andando alla Gringott, Harry?»
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)


    «Indovinate un po’ chi ho visto da Magie Sinister?» chiese Harry a Ron e a Hermione mentre salivano le scale della Gringott. «Malfoy e suo padre».
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    Harry avrebbe dato tutto l’oro che aveva alla Gringott per dissolversi nell’aria. Facendosi coraggio e sforzandosi di ridere insieme a tutti gli altri, si rialzò, con i piedi addormentati per il peso del nano. Intanto Percy Weasley si dava da fare per allontanare gli studenti, alcuni dei quali avevano le lacrime agli occhi dalle risate.
Il diario segretissimo (Cap. 13 Harry Potter 2)

   Il signor Weasley, soddisfattissimo, ha dichiarato alla Gazzetta del Profeta: «Useremo il premio per una vacanza in Egitto, dove mio figlio maggiore, Bill, lavora come Spezzaincantesimi per la Banca dei Maghi Gringott».
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   Non aveva nemmeno del denaro Babbano. C'erano alcune monete magiche in un sacchetto in fondo al baule, ma il resto della fortuna ereditata dai genitori era depositato in una camera blindata della Banca per Maghi Gringott a Londra. E non sarebbe mai riuscito a trascinare il baule fino a Londra. A meno che...
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   tranquillo per un paio d'ore, andare alla Gringott non appena apriva, poi partire: per dove, non lo sapeva.
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   Dopo aver riempito la borsa di galeoni d'oro, falci d'argento e zellini di bronzo ritirati dalla sua camera blindata alla Gringott, Harry dovette esercitare un notevole autocontrollo per non spendere tutto in una volta. Solo continuando a ripetersi che lo aspettavano ancora cinque anni a Hogwarts, e quanto sgradevole sarebbe stato dover chiedere ai Dursley il denaro per i libri di incantesimi, riuscì a trattenersi dal comprare un magnifico set di Gobbiglie d'oro massiccio (un gioco magico simile alle biglie, in cui le sferette spruzzavano un liquido puzzolente sulla faccia dell'avversario quando perdeva un punto). Fu tremendamente tentato anche dal perfetto, commovente modellino della galassia in una grande sfera di vetro, che gli sarebbe servito per non dover seguire più nemmeno una lezione di Astronomia. Ma la cosa che più mise alla prova la fermezza di Harry comparve nel suo negozio preferito, Accessori di Prima Qualità per il Quidditch, una settimana dopo il suo arrivo al Paiolo magico.
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   Prezzo su richiesta... Harry preferì non pensare a quanto potesse costare la Firebolt. Non aveva mai desiderato nulla cosi ardentemente, ma non aveva mai perso una partita a Quidditch sulla sua Nimbus Duemila, e a che cosa serviva vuotare la camera blindata alla Gringott per la Firebolt, quando possedeva già un'ottima scopa? Non chiese il prezzo, ma tornò a vederla quasi tutti i giorni.
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   Grattastinchi ha portato l'ordine all'Ufficio Gufi per conto mio. Ho usato il tuo nome, ma ho dato disposizione di prelevare il denaro dal sotterraneo numero 711 della Gringott, il mio. Ti prego di accettarla come dono del tuo padrino per il tuo tredicesimo compleanno.
Voglio anche chiederti scusa per lo spavento che temo di averti fatto prendere quella notte dell'anno scorso, quando te ne sei andato dalla casa dei tuoi zii. Speravo solo di poterti vedere per un attimo prima di intraprendere il viaggio verso nord, ma credo di averti fatto paura.
Accludo un'altra cosa per te, una cosa che credo renderà più piacevole il tuo prossimo anno a Hogwarts.
Se hai bisogno di me, manda un messaggio. Il tuo gufo mi troverà.
Ti scriverò presto.
Sirius

Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

    Bill si alzò sorridendo e strinse anche lui la mano a Harry. Bill fu piuttosto una sorpresa. Harry sapeva che lavorava per la Banca dei Maghi, la Gringott, che era stato Caposcuola di Hogwarts, e aveva sempre immaginato che fosse una versione più vecchia di Percy: irritabile se si trattava di infrangere delle regole e deciso a trattare tutti dall’alto in basso. Invece Bill era — non c’era altra definizione — forte. Era alto, con lunghi capelli stretti in una coda. Portava un orecchino da cui pendeva una specie di zanna. I suoi vestiti non sarebbero sembrati fuori posto a un concerto rock, a parte il fatto che gli stivali non erano di cuoio ma di pelle di drago.
I Tiri Vispi di Fred e George (Cap. 5 Harry Potter 4)

    «Se papà non avesse detto niente, la vecchia Rita avrebbe scritto che era scandaloso che nessuno del Ministero avesse commentato l’accaduto» disse Bill, che stava giocando a scacchi con Ron. «Rita Skeeter non mette mai nessuno in buona luce. Vi ricordate? Una volta ha intervistato tutti gli Spezzaincantesimi della Gringott, e mi ha chiamato “un fricchettone coi capelli lunghi”».
Caos al Ministero (Cap. 10 Harry Potter 4)


    Harry guardò da un’altra parte. Avrebbe volentieri diviso tutto il denaro rinchiuso nella sua camera blindata della Gringott con i Weasley, ma sapeva che non l’avrebbero mai accettato.
Caos al Ministero (Cap. 10 Harry Potter 4)

    «Ti ricordi la vecchia Fleur Delacour?» disse George. «È stata assunta alla Gringott per migliorooore il suo engleeese…»
Grimmauld Place, numero dodici (Cap. 4 Harry Potter 5)

    Tutti gli altri guardavano Luna che rideva, ma a Harry cadde l’occhio sulla rivista per terra e notò una cosa che lo indusse a raccoglierla all’istante. Prima, alla rovescia, era difficile capire che cosa fosse l’immagine di copertina, ma Harry si rese conto che era una pessima vignetta su Cornelius Caramell; lo riconobbe solo grazie alla bombetta verde acido. Una delle mani di Caramell era stretta attorno a un sacco d’oro; l’altra strangolava un goblin. La didascalia recitava: Dove arriverà Caramell per ottenere la Gringott?
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    Cornelius Caramell, il Ministro della Magia, ha negato di aver mai nutrito qualsivoglia ambizione di assumere la gestione della Banca dei Maghi Gringott da quando è stato eletto Ministro della Magia cinque anni fa. Caramell ha sempre dichiarato che non desidera altro che “cooperare in pace” con i guardiani del nostro oro.
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    «Ci vuole altro che senso dell’umorismo per trattare con mio zio» commentò cupo Harry. «Un buon senso per schivare i colpi, piuttosto». Era a metà di un opuscolo sulla Banca dei Maghi. «Sentite qui: Cercate una professione interessante che comporti viaggi, avventure e tesori da conquistare a vostro rischio e pericolo? In tal caso, prendete in considerazione un impiego alla Banca Magica Gringott. Al momento cerchiamo aspiranti Spezzaincantesimi per elettrizzanti opportunità all’estero… Vogliono Aritmanzia, però; tu potresti farcela, Hermione!»
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    «Tutto sommato è piuttosto semplice» continuò Silente. «Aggiungi una discreta quantità d’oro al tuo conto alla Gringott ed erediti tutte le proprietà personali di Sirius. La parte problematica del lascito…»
Lettera e testamento (Cap. 3 Harry Potter 6)

    «Non pensare che io abbia dei pregiudizi!» esclamò. «No, no, no! Non ho appena detto che tua madre è stata uno dei miei studenti preferiti in assoluto? E c’era Dirk Cresswell nell’anno dopo il suo — adesso è Direttore dell’Ufficio delle Relazioni con i Folletti, naturalmente — un altro Babbano di nascita, uno studente molto dotato, che mi dà ancora ottime informazioni su quello che succede alla Gringott
Horace Lumacorno (Cap. 4 Harry Potter 6)

    «Bill è molto occupato al momonto, lavora tonto, e io lavoro soltonto part-time alla Gringott per migliorar il mio englese, così mi ha portato qui per qualche jorno per conoscere bene la sua familia. Mi ha fatto tonto piascere, sapere che venivi… Non c’è molto da fare qui, se non ti piasce cuscinare o non ami le galline! Be’… buona colasiòn, Arrì!»
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    sempre fuggire, non vi avrebbe mai celato una parte della sua anima. Silente gli aveva mostrato che Voldemort cercava magnificenza o nobiltà mistica nei suoi nascondigli; quello squallido, grigio angolo di Londra era quanto di più lontano da Hogwarts si potesse immaginare, o dal Ministero, o da un edificio come la Gringott, la banca magica, con le sue porte d'oro e i pavimenti di marmo.
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   «Ragioni simili» disse l'altro folletto. «La Gringott non è più sotto l'esclusivo controllo della mia razza. Io non riconosco alcun padrone mago».
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   «Be', qualunque cosa avessero in mente, Piton ha deciso che la spada non era al sicuro lì dove stava» continuò Dirk. «Passano un paio di giorni, il tempo di avere il parere di Voi-Sapete-Chi, immagino, e la manda a Londra perché venga custodita alla Gringott».
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   L'originale fu forgiato secoli fa dai folletti e aveva alcune caratteristiche che solo le armi fatte dai folletti possiedono. Ovunque si trovi la vera spada di Grifondoro, non è alla Gringott».
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   Harry la lasciò parlare, annuendo a ogni pausa, ma la sua mente era altrove. Per la prima volta da quando aveva scoperto che la spada alla Gringott era falsa, era emozionato.
Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7)

   «Dove hai trovato questa spada?» ripeté lei, brandendogliela davanti al muso. «Piton l'ha rinchiusa nella mia camera blindata alla Gringott
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Stai mentendo, sudicia Mezzosangue, lo so! Siete stati nella mia camera blindata alla Gringott! Dimmi la verità, la verità!»
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «... che sono stato io a mostrarti la tua camera blindata la prima volta che sei venuto alla Gringott?» finì la frase Unci-unci. «Mi ricordo, Harry Potter. Anche tra i folletti, sei molto famoso».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Devo penetrare in una camera blindata della Gringott».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

    «Penetrare in una camera blindata della Gringott?» ripeté, mentre cambiava posizione con una smorfia di dolore. «È impossibile».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «La camera blindata in questione a quell'epoca era vuota» ribatté il folletto, e Harry capì che, anche se aveva lasciato la Gringott, era offeso dall'idea che qualcuno avesse superato le sue difese. «La protezione era minima».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Oh, sì, è proprio di questo che stiamo parlando! Il Signore Oscuro diventa sempre più potente e la vostra razza s'impone sempre di più sulla mia! La Gringott ricade sotto la legge magica, gli elfi domestici vengono assassinati, e chi protesta tra i portatori di bacchette?»
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «È contro la nostra legge parlare dei segreti della Gringott. Noi siamo i custodi di favolosi tesori. Abbiamo degli obblighi verso gli oggetti che ci sono stati affidati e che furono, spesso, modellati dalle nostre stesse mani».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Non so se è mai stato alla Gringott» rifletté Harry. «Non ci ha mai tenuto dell'oro da giovane, perché nessuno gli aveva lasciato nulla. Però avrà visto la banca da fuori la prima volta che è andato in Diagon Alley».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   La cicatrice pulsava, ma lui la ignorò; voleva che Ron e Hermione capissero la storia della Gringott prima di parlare con Olivander.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Secondo me invidiava chiunque possedesse la chiave di una camera blindata alla Gringott. Credo che la considerasse un vero simbolo di appartenenza al mondo magico. E si fidava di Bellatrix e di suo marito. Erano i suoi servitori più devoti prima che cadesse, quelli che andarono a cercarlo quando sparì. L'ha detto la notte che è tornato, l'ho sentito io».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Ho preso la mia decisione, Harry Potter» annunciò il folletto. Era sedu to a gambe incrociate su una sedia bassa e si tamburellava sulle braccia con le dita affusolate. «Anche se i folletti della Gringott lo riterranno un vile tradimento, ho scelto di aiutarvi...»
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   «Conosco i folletti» proseguì questi. «Lavoro alla Gringott da quando ho lasciato Hogwarts. Per quanto sia possibile per maghi e folletti fare amicizia, ho amici folletti... o almeno, folletti che conosco bene e che stimo». Di nuovo, esitò. «Harry, cosa vuoi da Unci-unci e cosa gli hai promesso in cambio?»
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   «Stiamo parlando di una razza diversa» spiegò Bill. «I rapporti tra maghi e folletti sono tesi da secoli... ma tutte queste cose le sai, le hai studiate in Storia della Magia. C'È stata colpa da entrambi i lati, non oserei mai affermare che i maghi sono innocenti. Tuttavia alcuni folletti nutrono la convinzione, e quelli della Gringott sono forse i più inclini a crederci, che non ci si possa fidare dei maghi in materia di oro e tesori, che noi non abbiamo rispetto per le proprietà dei folletti».
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   «Ti sto solo dicendo» continuò Bill, posando la mano sulla maniglia, «di stare molto attento alle promesse che fai a un folletto, Harry. Sarebbe meno pericoloso rubare alla Gringott che venir meno a una promessa fatta a un folletto».
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   Harry non poté fare a meno di ricordare che, quando la bacchetta di prugnolo non funzionava bene, lei aveva liquidato la sua avversione sostenendo che erano solo fantasie ed esortandolo a esercitarsi. Decise di non ripagarla con il suo stesso consiglio, però: la vigilia del giorno in cui avrebbero cercato di violare la Gringott non era il momento buono per litigare.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   «Devo andare alla Gringott» rispose Hermione.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   Lei non poté far altro che avviarsi con lui lungo il tortuoso selciato verso il punto in cui la Gringott, bianca come la neve, torreggiava sui piccoli negozi. Ron si affiancò a loro e Harry e Unci-unci li seguirono.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   C'erano due folletti in piedi davanti alle porte interne, che erano d'argento e recavano incisa la poesia che minacciava terribili ritorsioni contro gli eventuali ladri. Harry la contemplò, e all'improvviso fu attraversato da un ricordo limpido: se stesso, in quel medesimo punto, il giorno del suo undicesimo compleanno, il compleanno più meraviglioso della sua vita, e Hagrid accanto a lui che tuonava: «Come ho detto, bisognerebbe davvero essere matti a cercare di rapinare questa banca». La Gringott quel giorno gli era parsa un luogo di prodigi, il deposito incantato di un tesoro che non aveva mai saputo di possedere, e nemmeno per un istante avrebbe potuto sognare che ci sarebbe tornato per rubare... Ma nel giro di pochi secondi erano nella vasta sala di marmo.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   «La sua bacchetta sarà sufficiente, signora» replicò il folletto. Tese una mano tremante e in un terribile lampo di comprensione Harry capì che i folletti della Gringott sapevano che la bacchetta di Bellatrix era stata rubata.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   Harry non era mai disceso così in profondità nella Gringott: presero un tornante a tutta velocità e videro davanti a loro, a pochi secondi di distanza, una cascata d'acqua che si rovesciava sui binari. Harry udì Unci-unci gridare «No!» ma nessuno frenò: la attraversarono di slancio. L'acqua gli riempì occhi e bocca, non vedeva e non respirava; poi, con un terribile sussulto, il carrello si rovesciò e tutti ne furono sbalzati fuori. Harry udì lo schianto del vagone contro il muro del corridoio e Hermione che strillava qualcosa, poi si sentì scivolare a terra come privo di peso e atterrare senza dolore sul suolo di roccia.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   «La Cascata del Ladro!» esclamò Unci-unci, rimettendosi in piedi e voltandosi a guardare la cascata che, ormai Harry l'aveva capito, non era solo acqua. «Lava via tutti gli incantesimi e i travestimenti magici! Sanno che ci sono degli impostori nella Gringott, hanno attivato delle difese contro di noi!»
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   «Ci serve» disse Unci-unci, «non possiamo entrare nella camera blindata senza un folletto della Gringott. E abbiamo bisogno dei Sonacci!»
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   Quanto tempo sarebbe passato prima che Voldemort sapesse che erano penetrati nella camera blindata dei Lestrange? Quanto ci avrebbero messo i folletti della Gringott ad avvertire Bellatrix? Quanto a capire che cos'era stato rubato? E una volta scoperto che era la coppa d'oro? Voldemort avrebbe saputo, infine, che stavano cercando gli Horcrux...
Il nascondiglio finale (Cap. 27 Harry Potter 7)

   «Be', non so come dirtelo» continuò Ron, «ma secondo me potrebbero essersi accorti che abbiamo rubato alla Gringott».
Il nascondiglio finale (Cap. 27 Harry Potter 7)

   «Impostori? Che impostori? Credevo che alla Gringott sapeste come smascherare gli impostori. Chi erano?»
Il nascondiglio finale (Cap. 27 Harry Potter 7)

   «Li hanno chiusi tutti prima dell'inizio dell'anno» spiegò Neville. «Non c'È modo di usarli adesso, con le maledizioni sugli ingressi e i Mangiamorte e i Dissennatori di guardia alle uscite». Si mise a camminare all'indietro, sorridendo, beandosi della loro presenza. «Ma non importa... è vero che siete entrati alla Gringott? E siete fuggiti su un drago? Lo sanno tutti, tutti ne parlano, Terry Steeval è stato picchiato da Carrow perché lo ha urlato in Sala Grande a cena!»
Il diadema perduto (Cap. 29 Harry Potter 7)

   «Raccontaci cosa stai combinando, dai» lo esortò Ernie, «circolano tante voci, noi cerchiamo di sapere qualcosa ascoltando Radio Potter». Indicò la radio. «Siete entrati alla Gringott
Il diadema perduto (Cap. 29 Harry Potter 7)

   «Accio diadema!» gridò Hermione disperata, ma non arrivò nulla in volo. Come la camera blindata alla Gringott, la stanza non sembrava voler cedere tanto facilmente gli oggetti che nascondeva.
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)