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Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
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   ‘Ma di niente!’ rispondeva Hagrid burbero. ‘Non credo che i Dursley ti hanno mai fatto molti regali. E ora ci rimane solo Olivander... è l'unico posto per comprare una bacchetta magica; vai da Olivander, e avrai il meglio, parlando di bacchette’.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Quest'ultimo negozio era angusto e sporco. Un'insegna a lettere d'oro scortecciate sopra la porta diceva: Olivander: Fabbrica di bacchette di qualità superiore dal 382 a.C.. Nella vetrina polverosa, su un cuscino color porpora stinto, era esposta una sola bacchetta.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Mr Olivander si avvicinò a Harry. Quest'ultimo avrebbe dato chissà che cosa per vedergli abbassare le palpebre. Quegli occhi d'argento gli facevano venire la pelle d'oca.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Mr Olivander si era fatto talmente vicino da toccare quasi il naso di Harry, che si vedeva riflesso in quegli occhi velati.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Mr Olivander toccò con un dito lungo e bianco la cicatrice a forma di saetta sulla fronte di Harry.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)


   ‘Una bella bacchetta quella. Ma suppongo che l'abbiano spezzata a metà quando ti hanno espulso, vero?’ chiese Mr Olivander, facendosi serio d'un tratto.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Ma non le usi, vero?’ chiese Mr Olivander con fare inquisitorio.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Ehm, vediamo’ disse Mr Olivander lanciando a Hagrid un'occhiata penetrante. ‘Allora, Mr Potter, vediamo un po'‘ e tirò fuori dalla tasca un lungo metro a nastro con le tacche d'argento. ‘Qual è il braccio con cui usa la bacchetta?’
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Alzi il braccio. Così’. Misurò il braccio di Harry dalla spalla?alla punta delle dita, poi dal polso al gomito, dalla spalla a terra,?dal ginocchio all'ascella e poi prese anche la circonferenza della testa. E intanto diceva: ‘Ogni bacchetta costruita da Olivander ha il nucleo fatto di una potente sostanza magica, Mr Potter. Usiamo peli di unicorno, penne della coda della fenice e corde del cuore di draghi. Non esistono due bacchette costruite da Olivander che siano uguali, così come non esistono due unicorni, due draghi o due fenici del tutto identici. E naturalmente, non si ottengono mai risultati altrettanto buoni con la bacchetta di un altro mago’.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   All'improvviso, Harry si accorse che il metro a nastro, che gli stava misurando la distanza fra le narici, stava facendo tutto da solo. Mr Olivander, infatti, volteggiava tra gli scaffali, tirando giù scatole.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Può bastare così’ disse, e il metro a nastro si afflosciò sul pavimento. ‘Allora, Mr Potter, provi questa. Legno di faggio e corde di cuore di drago. Nove pollici. Bella flessibile. La prenda e la agiti in aria’.
Harry prese la bacchetta e, sentendosi un po' sciocco, la agitò debolmente, ma Mr Olivander gliela strappò quasi subito di mano.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Acero e piume di fenice. Sette pollici. Molto flessibile. La provi’.
Harry la provò, ma ancora una volta, non aveva fatto in tempo ad alzarla che Mr Olivander gli strappò di mano anche quella.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘No, no... ecco, ebano e peli di unicorno, otto pollici e mezzo, elastica. Avanti, avanti, la provi’.
Harry provò, provò ancora. Non aveva idea di che cosa cercasse Mr Olivander. Le bacchette si stavano ammucchiando sulla sedia, ma più Mr Olivander ne tirava fuori dagli scaffali, più sembrava felice.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Un cliente difficile, eh? No, niente paura, troveremo quella che va a pennello... Ora, mi chiedo... sì, perché no... combinazione insolita... agrifoglio e piume di fenice, undici pollici, bella flessibile’.
Harry la prese in mano. Avvertì un calore improvviso alle dita. La alzò sopra la testa, la abbassò sferzando l'aria polverosa e una scia di scintille rosse e d'oro si sprigionò dall'estremità come un fuoco d'artificio, proiettando sulle pareti minuscoli riflessi danzanti di luce. Hagrid gridò d'entusiasmo e batté le mani e Mr Olivander esclamò: ‘Bravo! Sì, proprio così, molto bene. Bene, bene, bene... che strano... ma che cosa davvero strana...’
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Rimise la bacchetta di Harry in una scatola e la avvolse in carta da pacchi sempre borbottando: ‘Ma che strano... davvero strano’.
‘Scusi’ fece Harry, ‘ma che cosa c'è di strano?’
Mr Olivander lo fissò con i suoi occhi sbiaditi.
‘Ricordo una per una tutte le bacchette che ho venduto, Mr Potter.
Una per una. Si dà il caso che la fenice dalla cui coda proviene la piuma della sua bacchetta abbia prodotto un'altra piuma, una sola. E' veramente molto strano che lei sia destinato a questa bacchetta, visto che la sua gemella... sì, la sua gemella le ha procurato quella ferita’.
Harry deglutì.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)


   Harry rabbrividì. Non era certo di trovare molto simpatico quel Mr Olivander. Pagò sette galeoni d'oro per la sua bacchetta, e mentre uscivano, Mr Olivander li salutò con un inchino da dentro il negozio.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Tutti pensano che io sia speciale’ disse infine. ‘Tutte quelle persone del Paiolo magico, il professor Raptor, Mr Olivander... ma io, di magia, non ne so niente. Come fanno ad aspettarsi grandi cose? Sono famoso, ma non ricordo neanche il motivo per cui sono famoso. Non so che cosa è successo quando Vol... scusa... voglio dire, la notte che i miei genitori sono morti’.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

    «Vi presento il signor Olivander» disse Silente, sedendosi al tavolo dei giudici e rivolgendosi ai campioni. «Sarà lui a controllare le vostre bacchette per assicurarsi che siano in buone condizioni prima del Torneo».
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Harry alzò gli occhi e con un sussulto di sorpresa vide un vecchio mago dai grandi occhi pallidi immobile vicino alla finestra. Harry aveva già incontrato il signor Olivander: era il fabbricante di bacchette dal quale aveva comprato la sua più di tre anni prima a Diagon Alley.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Mademoiselle Delacour, può farsi avanti per prima, prego?» disse Olivander, avanzando nello spazio vuoto al centro della stanza.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Fleur Delacour raggiunse Olivander e gli consegnò la sua bacchetta.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Sì» disse il signor Olivander, «sì, io non ho mai usato capelli di Veela, naturalmente. Trovo che siano adatte a bacchette piuttosto umorali… comunque, a ciascuno la sua, e se questa va bene per lei…»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Il signor Olivander fece scorrere le dita lungo la bacchetta, in apparenza alla ricerca di graffi o bozzi; poi borbottò; «Orchideous!» e dalla punta sbucò un mazzo di fiori.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Molto bene, molto bene, è in buone condizioni» disse Olivander, afferrando i fiori e porgendoli a Fleur con la sua bacchetta. «Signor Diggory, ora tocca a lei».
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Ah, certo, questa è una delle mie, vero?» disse il signor Olivander molto più animato mentre Cedric gli consegnava la sua bacchetta.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)


    Il signor Olivander scagliò con la bacchetta di Cedric una scia di anelli di fumo d’argento attraverso la stanza, si disse soddisfatto e poi esclamò: «Signor Krum, prego».
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Hmmm» disse Olivander, «questa è una creazione di Gregorovich, o mi sbaglio? Un bravo fabbricante di bacchette, anche se il suo design non è mai proprio… comunque…»
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «Bene» disse il signor Olivander, restituendo la bacchetta a Krum. «Quindi rimane… il signor Potter».
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Harry si alzò, passò davanti a Krum e raggiunse Olivander. Gli consegnò la bacchetta.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    … Quattro estati prima, il giorno del suo undicesimo compleanno, Harry entrò con Hagrid nel negozio del signor Olivander. Questi gli prese le misure e cominciò a fargli provare le bacchette. Harry impugnò probabilmente tutte le bacchette del negozio, finché finalmente non trovò quella adatta a lui: fatta di agrifoglio, lunga undici pollici e con un’unica piuma dalla coda di una fenice. Il signor Olivander rimase molto sorpreso dal fatto che Harry fosse compatibile con quella bacchetta. «Curioso» disse, «… curioso», ma solo dopo che Harry glielo ebbe chiesto spiegò cosa c’era di tanto curioso: la piuma di quella bacchetta proveniva dalla stessa fenice che aveva fornito il nucleo di quella di Voldemort.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Harry non aveva mai confidato questa cosa a nessuno. Era molto affezionato alla sua bacchetta, e per quello che lo riguardava, la sua parentela con la bacchetta di Voldemort era una cosa che non poteva evitare: un po’ come non poteva evitare di essere imparentato con zia Petunia. Comunque, sperava davvero che il signor Olivander non avesse intenzione di raccontarlo ai presenti: aveva la strana sensazione che in tal caso la Penna Prendiappunti di Rita Skeeter sarebbe semplicemente scoppiata di gioia.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    Il signor Olivander impiegò molto più tempo per osservare la bacchetta di Harry. Alla fine ne fece sprizzare una fontana di vino e la riconsegnò a Harry, sentenziando che era ancora in perfette condizioni.
la Pesa delle Bacchette (Cap. 18 Harry Potter 4)

    «A proposito di Diagon Alley» intervenne il signor Weasley, «pare che anche Olivander se ne sia andato».
La deviazione di Draco (Cap. 6 Harry Potter 6)

    «Ci si rivolge agli altri artigiani» rispose Lupin. «Ma Olivander era il migliore, e se quelli l’hanno preso non è una bella cosa per noi».
La deviazione di Draco (Cap. 6 Harry Potter 6)

    «Perché, secondo te Fortebraccio e Olivander sono andati in vacanza?» scattò la signora Weasley, infiammandosi all’istante. «Se credi che la sicurezza sia roba da ridere puoi restare a casa, e le tue cose te le prendo io…»
La deviazione di Draco (Cap. 6 Harry Potter 6)


    «Ciliegio e crine di unicorno» spiegò fiero. «Probabilmente è una delle ultime vendute da Olivander, è sparito il giorno dopo… Oh, torna qui, Oscar!»
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

   «Hai mentito a Lord Voldemort, Olivander
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   «Be'» rispose Harry, tremante, «probabilmente sto meglio di Olivander...»
Il Guerriero caduto (Cap. 5 Harry Potter 7)

   Da quel momento, la signora Weasley tenne Harry, Ron e Hermione così occupati con i preparativi che non ebbero quasi tempo per pensare. La spiegazione più generosa di quel comportamento era che voleva distrarli dal ricordo di Malocchio e dagli orrori del recente viaggio. Dopo due giorni ininterrotti di posate lucidate, consulenze sull'accostamento di colori, nastri e fiori, degnomizzazione del giardino e collaborazione nel cuocere enormi infornate di canapÈ, tuttavia, Harry cominciò a sospettare che il movente fosse un altro. Tutti quei compiti tenevano lui, Ron e Hermione a debita distanza; non era più riuscito a parlare da solo con i due amici dalla prima notte, quando aveva raccontato loro delle torture inflitte da Voldemort a Olivander.
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   «Gregorovich!» esclamò Harry, e Krum sussultò, ma Harry era troppo eccitato per badarci; alla vista della bacchetta di Krum il ricordo era tornato vivissimo: Olivander che la prendeva e la studiava prima del Torneo Tremaghi.
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

    rifletteva. Quindi Voldemort stava cercando un famoso fabbricante di bacchette e Harry non dovette chiedersi a lungo come mai: per quello che la sua bacchetta aveva fatto la notte dell'inseguimento. L'agrifoglio e la piuma di fenice avevano battuto la bacchetta presa in prestito, cosa che Olivander non aveva previsto né compreso. Gregorovich ne sapeva di più? Era davvero più abile di Olivander, a conoscenza di segreti che Olivander ignorava?
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   «Ma secondo te» intervenne Ron, «Voldemort ha rinchiuso Olivander da qualche parte. Ha già un fabbricante di bacchette, a cosa gli serve catturarne un altro?»
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   «Forse la pensa come Krum, forse ritiene che Gregorovich sia più bravo... oppure crede che possa spiegargli cos'ha fatto la mia bacchetta quando lui mi inseguiva, perché Olivander non lo sapeva».
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   Harry pensò a Olivander, rapito e prigioniero di Voldemort, a Gregorovich, che era morto. Come avrebbe fatto a trovare una nuova bacchetta?
Il Segreto di Bathilda (Cap. 17 Harry Potter 7)

   Harry rise: la strana idea che gli era venuta in mente era assurda. La sua bacchetta, ricordò a se stesso, era di agrifoglio, non di sambuco, ed era stata fabbricata da Olivander, qualunque cosa avesse compiuto la notte che Voldemort l'aveva inseguito. E se fosse stata invincibile, come avrebbe potuto spezzarsi?
La storia dei tre fratelli (Cap. 21 Harry Potter 7)

   «È meglio esserne sicuri, Lucius» disse Narcissa al marito con la sua voce fredda e chiara. «Completamente sicuri che sia Potter, prima di convocare il Signore Oscuro... Dicono che questa è sua» continuò, studiando la bacchetta di prugnolo, «ma non corrisponde alla descrizione di Olivander... Se ci sbagliamo, se chiamiamo il Signore Oscuro per niente... ti ricordi cos'ha fatto a Rowle e Dolohov?»
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

    «Signor Olivander» mormorò Luna. «Signor Olivander, ce l'ha lei il chiodo? Se può solo spostarsi un pochino... credo che sia vicino alla caraffa dell'acqua...»
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Qualche istante dopo, si udì uno scatto e le sfere luminescenti che il Deluminatore aveva risucchiato dalle lampade della tenda volarono nella cantina: non potendo tornare alla loro fonte rimasero sospese come piccoli soli, inondando di luce la stanza sotterranea. Harry vide Luna, tutta occhi, il volto pallido, e la sagoma immobile di Olivander, il fabbricante di bacchette, rannicchiato sul pavimento nell'angolo. Tese il collo e scorse gli altri prigionieri: Dean e Unci-unci il folletto, che sembrava semisvenuto, tenuto in piedi dalle corde che lo legavano agli umani.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Non c'È modo di uscire, Ron» gli disse Luna, osservando i suoi vani tentativi. «La cantina è a prova di fuga. Ho cercato anch'io, all'inizio. Il signor Olivander è qui da molto tempo, ha tentato in tutti i modi».
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Bene, Dobby, voglio che tu prenda Luna, Dean e il signor Olivander, e li porti... li porti da...»
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Certo, Harry Potter» sussurrò il piccolo elfo. Corse dal signor Olivander, quasi privo di sensi. Gli prese una mano con la sua, poi tese l'altra a Luna e Dean. Nessuno dei due si mosse.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Dean e Olivander sparirono.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   «Con un Incanto Fidelius. Papà è il Custode Segreto. L'abbiamo posto anche su questa casa; qui il Custode Segreto sono io. Nessuno di noi può andare al lavoro, ma al momento non è la cosa più grave. Quando Olivander e Unci-unci si saranno ristabiliti, trasferiremo anche loro da Muriel. Qui non c'È molto posto, ma da lei sì. Le gambe di Unci-unci stanno guarendo, Fleur gli ha dato l'Ossofast: probabilmente li potremo trasferire fra un'ora o...»
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Devo parlare con Unci-unci e Olivander» disse Harry.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Portatori di bacchette» ripeté Harry: l'espressione gli suonò curiosa, e intanto la cicatrice bruciava, Voldemort volgeva i suoi pensieri verso nord e Harry non vedeva l'ora di interrogare Olivander, nella stanza accanto.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   La cicatrice pulsava, ma lui la ignorò; voleva che Ron e Hermione capissero la storia della Gringott prima di parlare con Olivander.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «A pezzi» rispose Harry. «Pezzi... vorrei solo aver capito altrettanto bene Silente. Ma vedremo. Andiamo... tocca a Olivander».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Signor Olivander, mi dispiace disturbarla» cominciò Harry.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Mio caro ragazzo». La voce di Olivander era flebile. «Ci hai salvato. Credevo che saremmo morti in quel posto. Non potrò mai, mai ringraziarti abbastanza».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Signor Olivander, ho bisogno di aiuto».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Olivander tese una mano tremante e Harry posò sul suo palmo le due metà a stento ancora attaccate.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Agrifoglio e piuma di fenice» commentò Olivander con voce tremula.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «No» mormorò Olivander. «Mi spiace, mi spiace tanto, ma una bacchetta che ha subito un danno del genere non può essere riparata con alcun mezzo che io conosca».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Harry si era preparato, ma fu ugualmente un colpo. Riprese le due metà della bacchetta e le ripose nella saccoccia. Olivander fissò il punto in cui la bacchetta infranta era sparita e non distolse lo sguardo finché Harry non tirò fuori le due bacchette che aveva recuperato a Villa Malfoy.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Olivander prese la prima e la avvicinò agli occhi miopi, rigirandola tra le dita nodose, flettendola leggermente.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Olivander ripeté l'esame.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «È la bacchetta che sceglie il mago» rispose Olivander. «Almeno questo è sempre stato chiaro a chi ha studiato l'arte delle bacchette».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Quindi io dovrei usare questa?» chiese Ron. Si sfilò dalla tasca la bacchetta di Codaliscia e la diede a Olivander.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Ritengo di sì» rispose Olivander, gli occhi sporgenti fissi sul volto di Harry. «Poni interrogativi profondi, signor Potter. L'arte delle bacchette è una branca complicata e misteriosa della magia».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Olivander deglutì.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Olivander impallidì. Contro il candido cuscino il suo volto era grigiastro, gli occhi enormi, arrossati e gonfi di quella che sembrava paura.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Io... come?» gracchiò Olivander, guardando supplichevole Ron e Hermione. «Come fai a saperlo?»
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Olivander era terrorizzato.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Olivander era agghiacciato, paralizzato, da quanto Harry sapeva. Annuì lentamente.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Olivander scosse il capo, lentamente come aveva appena annuito.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Sì, me l'ha chiesto» bisbigliò Olivander. «Voleva sapere tutto quello che potevo dirgli sulla bacchetta nota sotto vari nomi, Stecca della Morte, Bacchetta del Destino o Bacchetta di Sambuco».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Il Signore Oscuro» riprese Olivander in tono frettoloso e spaventato «era sempre stato soddisfatto della bacchetta che gli avevo fabbricato io stesso tasso e piuma di fenice, tredici pollici e mezzo finché non ha scoperto la connessione dei nuclei gemelli. Ora cerca un'altra bacchetta più potente, il solo modo per sconfiggere la tua».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Ma il signor Olivander intervenne.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Il proprietario della Bacchetta di Sambuco deve sempre temere gli at tacchi» precisò Olivander, «ma devo ammettere che l'idea che il Signore Oscuro sia in possesso della Stecca della Morte È... formidabile».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   All'improvviso Harry ricordò di non essere stato sicuro che Olivander gli piacesse, quando l'aveva conosciuto. Anche adesso che era stato imprigionato e torturato da Voldemort, l'idea che il Mago Oscuro fosse in possesso di quella Bacchetta lo ammaliava tanto quanto lo inorridiva.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Lei... lei pensa che questa Bacchetta esista davvero, dunque, signor Olivander?» chiese Hermione.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «No» rispose Olivander. «Se debba essere trasmessa mediante un omicidio, questo lo ignoro. La sua storia è insanguinata, ma questo può essere dovuto semplicemente al fatto che è un oggetto molto desiderabile e suscita nei maghi passioni irresistibili. Immensamente potente, pericolosa nelle mani sbagliate, possiede un fascino incredibile per noi che studiamo il potere delle bacchette».
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Signor Olivander» continuò Harry, «ha detto a Lei-Sa-Chi che Gregorovich aveva la Bacchetta di Sambuco, vero?»
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Olivander diventò se possibile ancora più pallido. Era spettrale. Deglutì. «Ma come... come fai...?»
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Era una voce» sussurrò Olivander. «Una diceria, anni e anni fa, molto prima che tu nascessi! Io credo che l'abbia messa in circolazione lo stesso Gregorovich. Capisci, era un'ottima pubblicità per i suoi affari, che stesse studiando, e duplicando, le qualità della Bacchetta di Sambuco!»
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Sì, lo capisco» convenne Harry. Si alzo. «Signor Olivander, un'ultima cosa, poi la lasceremo riposare. Cosa sa dei Doni della Morte?»
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Olivander era addolorato.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   Il folletto mangiava malvolentieri con tutti loro. Anche dopo che le sue gambe furono guarite, continuò a pretendere che gli portassero vassoi di cibo in camera, come all'ancora convalescente Olivander, finché Bill (in seguito a una scenata di Fleur) non andò di sopra a dirgli che così non si poteva continuare. Dopodiché Unci-unci si sedette alla tavola sovraffollata, ma si rifiutò di mangiare lo stesso cibo, insistendo per avere pezzi di carne cruda, radici e funghi.
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   Hermione scosse il capo e continuò a disporre le forchette. Apparve Bill, che accompagnava il signor Olivander giù per le scale. Il fabbricante di bacchette sembrava ancora molto debole e si aggrappava al braccio di Bill, che con l'altra mano trasportava una grossa valigia.
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   «Mi mancherà, signor Olivander» disse Luna avvicinandosi al vecchio.
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   «E tu a me, mia cara» rispose Olivander dandole un buffetto sulla spalla. «Mi sei stata di ineffabile conforto in quel terribile luogo».
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   «Sarà un onore» replicò Olivander con un piccolo inchino, «È il minimo che possa fare in cambio della vostra generosa ospitalità».
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   Fleur prese una scatola di velluto consunto e la aprì per mostrarla a Olivander. La tiara scintillava alla luce della lampada bassa.
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   Un forte vento batteva contro le finestre della villetta quando Bill e Olivander partirono nel buio. Gli altri si strinsero attorno alla tavola: gomito a gomito, quasi senza lo spazio sufficiente a muoversi, cominciarono a mangiare. Il fuoco scoppiettava nel caminetto accanto a loro. Fleur, osservò Harry, giocherellava col cibo e continuava a guardare la finestra; Bill fu di ritorno alla fine della prima portata, i lunghi capelli scompigliati dal vento.
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   «Tutto a posto» annunciò. «Olivander è sistemato, mamma e papà vi salutano, Ginny vi manda tutto il suo affetto. Fred e George stanno facendo impazzire zia Muriel, gestiscono un Servizio Ordini via Gufo da una delle sue stanze sul retro. è stata contenta di riavere la sua tiara, però. Ha detto che credeva che l'avessimo rubata».
Villa Conchiglia (Cap. 25 Harry Potter 7)

   «Mi manca la mia bacchetta» sospirò Hermione, depressa. «Vorrei che il signor Olivander ne avesse fatta una nuova anche a me».
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   Olivander aveva mandato una bacchetta nuova a Luna proprio quella mattina, e lei era in giardino a provarla nel sole del tardo pomeriggio. Dean, che aveva perso la sua, sottratta dai Ghermidori, osservava la scena corrucciato.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

    almeno quanto quella di Hermione. Ricordando che cosa aveva detto Olivander sulle leggi segrete delle bacchette, credeva di sapere qual era il problema di Hermione: lei non aveva ottenuto l'obbedienza della bacchetta di noce perché non l'aveva sottratta a Bellatrix personalmente.
La Gringott (Cap. 26 Harry Potter 7)

   «No» obiettò Voldemort. «Ho compiuto le mie magie consuete. Io sono straordinario, ma questa bacchetta... no. Non ha mostrato le meraviglie che prometteva. Non avverto alcuna differenza tra questa bacchetta e quella che mi procurai da Olivander tanti anni fa».
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

   «La mia bacchetta di tasso ha sempre fatto tutto quello che le ho chiesto, Severus, tranne uccidere Harry Potter. Due volte ha fallito. Sotto tortura, Olivander mi ha parlato dei nuclei gemelli, mi ha detto di cercarne un'altra. L'ho fatto, ma quando la bacchetta di Lucius ha incrociato quella di Potter, si è spezzata».
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

   «Ero sicuro che ci avrebbe provato, da quando la tua bacchetta sconfisse la sua nel cimitero di Little Hangleton. All'inizio temeva che l'avessi battuto per la tua abilità superiore. Dopo aver rapito Olivander, tuttavia, scoprì l'esistenza dei nuclei gemelli. Pensò che questo spiegasse tutto. Ma la bacchetta presa in prestito non si comportò meglio! E Voldemort, invece di chiedersi quale tua caratteristica avesse reso la tua bacchetta così forte, quale dono tu possedessi che a lui mancava, si mise a cercare l'unica bacchetta che secondo la leggenda avrebbe sconfitto tutte le altre. L'ossessione per la Bacchetta di Sambuco era diventata feroce quasi quanto quella per te. è convinto che la Bacchetta di Sambuco elimini il suo ultimo punto debole e lo renda veramente invincibile. Povero Piton...»
King’s Cross (Cap. 35 Harry Potter 7)

   «Ancora non capisci, Riddle? Possedere la Bacchetta non basta! Tenerla, usarla non la rende davvero tua. Non hai sentito Olivander? è la bacchetta che sceglie il mago... la Bacchetta di Sambuco ha riconosciuto un nuovo padrone prima della morte di Silente, qualcuno che non l'ha mai nemmeno sfiorata. Il nuovo padrone ha tolto la Bacchetta a Silente contro la sua volontà, senza mai capire cosa aveva fatto, o che la bacchetta più pericolosa del mondo gli aveva offerto la sua obbedienza...»
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)