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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Yaxley e di Abraxas Yaxley


    «Mi chiedi perché non lo cercai quando sparì. Per la stessa ragione per cui Avery, Yaxley, i Carrow, Greyback, Lucius» fece un breve cenno del capo verso Narcissa, «e tanti altri non lo cercarono. Lo credetti finito. Non ne vado fiero, mi sbagliavo, ma è così… Se non avesse perdonato noi che perdemmo la fede in quel momento, gli sarebbero rimasti ben pochi seguaci».
Spinner's End (Cap. 2 Harry Potter 6)

   «E qui siamo in vantaggio, mio Signore» rispose Yaxley, che sembrava deciso a guadagnarsi la sua dose di approvazione. «Ora abbiamo parecchi infiltrati nell'Ufficio del Trasporto Magico. Se Potter si Materializza o usa la Metropolvere, lo sapremo all'istante».
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   Molti intorno a Yaxley rimasero colpiti dall'affermazione; il suo vicino, Dolohov, un uomo dalla faccia lunga e storta, gli diede una pacca sulla spalla.
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

    Ancora una volta tutti si voltarono. Yaxley raddrizzò le spalle.
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Be', Yaxley» disse Voldemort, rivolto all'altro capo del tavolo. La luce del fuoco scintillava bizzarramente nei suoi occhi rossi. «Il Ministero sarà caduto per sabato prossimo?»
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)


   «Mio Signore» riprese Yaxley, «Dawlish è convinto che verrà impiegata un'intera squadra di Auror per spostare il ragazzo...»
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   Voldemort levò una grande mano bianca e Yaxley tacque all'istante. I suoi occhi si riempirono di rancore quando Voldemort si rivolse di nuovo a Piton.
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Almeno una cosa l'hanno capita giusta, allora, eh?» commentò un uomo tozzo seduto vicino a Yaxley; diede in una risatina roca che trovò, eco qua e là lungo il tavolo.
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Mio Signore». Yaxley si era chinato in avanti per riuscire a vedere
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   Yaxley attese, ma Voldemort non disse nulla, quindi continuò: «Dawlish, l'Auror, si è lasciato sfuggire che Potter non verrà trasferito fino al trenta, la notte prima che compia diciassette anni».
Piton sorrise.
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Ve lo garantisco, mio Signore, Dawlish ne era certo» insisté Yaxley.
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Se è stato Confuso, è ovvio che ne è certo» ribatté Piton. «Io garantisco a te, Yaxley, che l'Ufficio Auror non è più coinvolto nella protezione di Harry Potter. L'Ordine è convinto che ci siamo infiltrati nel Ministero».
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Severus, qui» disse Voldemort, indicando il posto alla sua destra. «Yaxley, vicino a Dolohov».
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Yaxley, Piton» disse una voce alta e chiara da capotavola. «Siete quasi in ritardo».
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   Il salotto era pieno di persone sedute in silenzio a un tavolo lungo e riccamente decorato. Il normale mobilio della stanza era stato accostato alla bell'e meglio contro le pareti. L'unica luce veniva dal fuoco che ruggiva in un bel camino di marmo, sormontato da uno specchio con la cornice dorata. Piton e Yaxley indugiarono sulla soglia. I loro sguardi, che si stavano abituando alla penombra, furono attratti verso l'alto, dal più bizzarro elemento della scena: una figura umana priva di sensi che, sospesa a testa in giù sopra il tavolo, girava lentamente, come attaccata a una fune invisibile, riflessa nello specchio e nella superficie nuda e lustra del tavolo. Nessuno dei presenti guardava quel singolare spettacolo, tranne un giovane pallido che si trovava quasi esattamente lì sotto e non riusciva a fare a meno di alzare gli occhi a intervalli regolari.
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)


   Una bella dimora gentilizia emerse dall'oscurità alla fine del viale; luci scintillavano dalle vetrate a rombi del piano terra. Da qualche parte nel buio giardino oltre la siepe gorgogliava una fontana. La ghiaia scricchiolava mentre Piton e Yaxley si affrettavano verso la porta d'ingresso, che si spalancò davanti a loro benché nessuno sembrasse averla aperta.
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   L'atrio era vasto, poco illuminato, arredato con sfarzo; uno splendido tappeto ricopriva gran parte del pavimento di pietra. Gli occhi dei pallidi ritratti alle pareti seguirono Piton e Yaxley. I due si fermarono davanti a una pesante porta di legno, esitarono un attimo, poi Piton abbassò la maniglia di bronzo.
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Si è sempre trattato bene, Lucius. Pavoni...» Yaxley sbuffò e ripose la bacchetta sotto il mantello.
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   Le siepi di tasso assorbivano il rumore dei loro passi. Udirono un fruscio sulla destra: Yaxley sfoderò di nuovo la bacchetta, puntandola sopra la testa del compagno, ma la fonte del rumore si rivelò un candido pavone che passeggiava maestoso sulla cima della siepe.
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   «Temevo di far tardi» disse Yaxley, i tratti rozzi che scivolavano nell'ombra ogni volta che i rami degli alberi coprivano la luce della luna. «È stato un po' più complicato del previsto. Ma spero che sarà soddisfatto. Tu sembri sicuro che sarai accolto bene, no?»
L’ascesa del Signore Oscuro (Cap. 1 Harry Potter 7)

   Si voltarono e a Harry si strinse lo stomaco. Uno dei Mangiamorte che avevano assistito alla morte di Silente veniva verso di loro. I dipendenti del Ministero tacquero, gli sguardi a terra; Harry avvertì la paura propagarsi tra di loro. Il volto cupo e rozzo dell'uomo faceva uno strano contrasto con la splendida veste svolazzante, ricamata a ricchi fili d'oro. Qualcuno nella folla attorno agli ascensori gridò, in tono adulatore: «'Giorno, YaxleyYaxley lo ignorò.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   Ron diede in una risata nervosa. Gli occhi di Yaxley si spalancarono. «Ti sembra divertente, Cattermole?»
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   Hermione squittì spaventata. Yaxley la fissò. Lei tossicchiò e guardò altrove.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   «Ma se mia moglie fosse mai accusata di essere una sudicia Mezzosangue» continuò Yaxley, «anche se nessuna donna che io prenda in moglie
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   Le griglie dorate davanti a loro si aprirono fragorosamente. Con un cenno e uno sgradevole sorriso a Harry, che evidentemente avrebbe dovuto apprezzare il trattamento riservato a Cattermole, Yaxley si avviò verso un altro ascensore. Harry, Ron e Hermione entrarono nel loro, ma nessuno li seguì: era come se fossero contagiosi. La griglia si chiuse con un tonfo e l'ascensore prese a salire.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)


   «È assurdo, non abbiamo molto tempo. Voi due trovate la Umbridge, io vado a sistemare l'ufficio di Yaxley... ma come faccio con la pioggia?»
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   «Piove nell'ufficio di Yaxley» spiegò Ron. Si era rivolto alla spalla del signor Weasley, sicuramente perché temeva che il padre lo riconoscesse se solo si fossero guardati negli occhi. «Non sono riuscito a bloccare l'acqua, così mi hanno mandato a cercare Bernie... Pillsworth, mi pare...»
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Dentro c'erano altri Dissennatori, che diffondevano la loro aura gelida; sentinelle senza volto negli angoli più lontani dall'alto palco sopraelevato. Lì, dietro una balaustra, sedeva la Umbridge, con Yaxley a un fianco e Hermione, pallida come la signora Cattermole, all'altro. Ai piedi del palco un gatto a pelo lungo di un luminoso color argento andava avanti e indietro, avanti e indietro; Harry comprese che era lì per proteggere i magistrati dalla disperazione che emanava dai Dissennatori: dovevano provarla gli accusati, non gli accusatori.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   «Ce lo risparmi» soffiò Yaxley sprezzante. «I mocciosi Babbani non suscitano le nostre simpatie».
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   I singhiozzi della signora Cattermole coprivano i passi cauti di Harry verso i gradini della tribuna. Superato il punto in cui il gatto Patronus marciava avanti e indietro, avvertì la differenza di temperatura: al di là era caldo e gradevole. Il Patronus, ne era certo, apparteneva alla Umbridge, e brillava così intensamente perché lei era felice lì, nel suo elemento, a sostenere le leggi perverse che aveva contribuito a scrivere. Lentamente, con cautela, avanzò lungo il palco alle spalle della Umbridge, di Yaxley e di Hermione, e prese posto dietro quest'ultima. Aveva paura di farla sobbalzare. Pensò di usare l'Incantesimo Muffliato sulla Umbridge e su Yaxley, ma anche solo mormorando la formula rischiava di agitare Hermione. Poi la Umbridge alzò la voce per rivolgersi alla signora Cattermole e Harry ne
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Come previsto, lei sobbalzò così violentemente che per poco non rovesciò la boccetta d'inchiostro con cui doveva trascrivere l'interrogatorio, ma la Umbridge e Yaxley erano concentrati sull'accusata e non se ne accorsero.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Hermione lo vide e si lasciò sfuggire un gridolino, ma la Umbridge e Yaxley, ancora concentrati sulla preda, erano sordi a qualunque altra cosa.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Yaxley ridacchiò. Più giù, il soffice gatto d'argento continuava la sua
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Un lampo di luce rossa; la Umbridge si afflosciò picchiando la fronte sulla balaustra: i documenti della signora Cattermole scivolarono dal suo grembo a terra e il gatto argenteo svanì. Un'aria ghiacciata li investì come un'improvvisa raffica di vento; Yaxley, confuso, cercava di capire da dove fosse venuto il colpo, quando vide la mano senza corpo di Harry e la bacchetta puntata contro di lui. Cercò di estrarre a sua volta la bacchetta, ma troppo tardi.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Yaxley cadde a terra, accartocciato sul pavimento.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)


   «Reg!» gridò la signora Cattermole, gettandosi tra le braccia di Ron. «Runcorn mi ha lasciato andare, ha aggredito la Umbridge e Yaxley e ha detto a tutti di abbandonare il paese: credo che sia meglio dargli retta, Reg, sul serio. Corriamo a casa a prendere i bambini e... perché sei tutto bagnato?»
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Yaxley era schizzato fuori da un altro ascensore e correva verso il gruppo davanti ai camini nei quali tutti i Nati Babbani, tranne la signora Cattermole, erano ormai spariti. Il mago stempiato fece per levare la bacchetta, ma Harry gli sferrò un pugno enorme che lo face volare a mezz'aria.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   «Ha aiutato i Nati Babbani a fuggire, Yaxley!» urlò Harry.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   I colleghi del mago stempiato fecero un gran trambusto, approfittando del quale Ron afferrò la signora Cattermole, la spinse nel camino ancora aperto e sparì. Incerto, Yaxley guardò prima Harry, poi il mago ammaccato, mentre il vero Reg Cattermole strillava: «Mia moglie! Chi era quello con mia moglie? Cosa succede?»
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   Harry vide Yaxley voltarsi e un sentore di verità farsi largo sul suo volto animalesco.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   «Via!» gridò a Hermione; le afferrò la mano e saltarono insieme nel camino mentre la maledizione di Yaxley volava sopra la sua testa. Vorticarono per qualche istante e schizzarono fuori da un water dentro un cubicolo. Harry spalancò la porta; Ron, vicino ai lavandini, cercava ancora di liberarsi dalla signora Cattermole.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

    Ci fu un rumore nel cubicolo accanto; Harry si voltò a guardare: Yaxley era appena apparso.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)

   «Mentre ci Smaterializzavamo, Yaxley mi ha afferrato e non sono riuscita a liberarmi, era troppo forte, e quando siamo arrivati a Grimmauld Place mi teneva ancora, poi... be', deve aver visto la porta, avrà pensato che ci saremmo fermati lì, allora ha allentato la presa e io me lo sono tolto di dosso e vi ho portato qui, invece!»
Il ladro (Cap. 14 Harry Potter 7)

   Inutile illudersi: aveva ragione, Harry ne era certo. Fu un duro colpo. Se Yaxley poteva entrare in casa, loro non avevano più modo di tornarci. In questo stesso istante forse ci stava portando altri Mangiamorte con la Materializzazione. Per quanto tetra e opprimente, quella dimora era stata il loro unico rifugio sicuro: addirittura, adesso che Kreacher era più felice e cordiale, quasi una specie di casa. Con una fitta di rimpianto che non aveva nulla a che vedere con il cibo, Harry immaginò l'elfo domestico affaccendato a preparare il pasticcio di rognone che loro tre non avrebbero mai mangiato.
Il ladro (Cap. 14 Harry Potter 7)

   La cicatrice prese a pizzicare di nuovo. Temette che fosse a causa di quei pensieri e cercò di rivolgerli altrove. Pensò al povero Kreacher, che aveva atteso il loro ritorno e invece si era visto arrivare Yaxley. L'elfo avrebbe tenuto la bocca chiusa o avrebbe rivelato al Mangiamorte tutto quello che sapeva? Harry voleva credere che Kreacher fosse cambiato nell'ultimo mese, che sarebbe stato leale, ora, ma chi poteva dirlo? E se i Mangiamorte l'avessero torturato? Orribili immagini gli si affollarono nella mente e Harry tentò di respingere anche quelle, perché non poteva far nulla per Kreacher: lui e Hermione avevano già deciso di non tentare di Appellarlo; se con lui fosse comparso anche qualcuno del Ministero? Non potevano giurare che la Materializzazione elfica fosse immune allo stesso problema che aveva condotto Yaxley in Grimmauld Place attaccato alla manica di Hermione.
Il ladro (Cap. 14 Harry Potter 7)

   C'erano altri duelli lungo le scale e nell'ingresso, e Mangiamorte ovunque: Yaxley, vicino al portone, contro Vitious, e lì accanto uno mascherato contro Kingsley. Gli studenti correvano ovunque; alcuni sorreggevano o trascinavano gli amici feriti. Harry scagliò uno Schiantesimo contro il Mangiamorte mascherato, lo mancò e rischiò di colpire Neville, emerso dal nulla con una bracciata di Tentacula Velenosa, che si abbarbicò allegramente al Mangiamorte più vicino e cominciò ad avvilupparlo.
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)

   Due figure sbucarono da dietro un albero: le bacchette brillarono e Harry vide Yaxley e Dolohov scrutare nel buio proprio verso il punto dove si trovavano loro. Era chiaro che non vedevano nulla.
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   «Sono sicuro di aver sentito qualcosa» insisté Yaxley. «Un animale, cosa dici?»
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   Yaxley guardò l'orologio.
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   «Meglio tornare» suggerì Yaxley. «E scoprire qual è il nuovo piano».
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   Camminarono ancora qualche minuto, poi Harry vide una luce, e Yaxley
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   Quando Dolohov e Yaxley si riunirono al cerchio, Voldemort alzò lo sguardo.
Ancora la foresta (Cap. 34 Harry Potter 7)

   Vide Yaxley gettato a terra da George e Lee Jordan, vide Dolohov cadere urlando per mano di Vitious; vide Walden Macnair, scagliato attraverso
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)