Bacchetta magica
(anche Bacchetta, Wand)
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Lunghezza e Flessibilità
Nucleo
Legno
Bacchette conosciute
Tabella Riassuntiva
La bacchetta magica è un bastoncino, diritto e sottile, che può essere di vari tipi di legno, approssimativamente lungo 30 cme con una circonferenza di 25 mm circa. L'esatto procedimento di costruzione di una bacchetta è sconoscito. Probabilmente per il fatto che il procedimento è difficile almeno quanto l'arte stessa.
E' uno strumento fondamentale per un mago: soltanto grazie ad essa infatti si possono eseguire i vari tipi di incantesimi. E' possibile fare magie anche senza la bacchetta, ma è molto difficile e richiede molta più concentrazione e forza, infatti, solo maghi molto esperti possono riuscirci. Il negozio di bacchette più frequentato è quello del signor
Olivander, ma un noto produttore bulgaro di bacchette è anche
Gregorovich. Alcuni dei legni usati sono ciliegio, biancospino, agrifoglio, carpine, sequoia, mogano, vite, acero, quercia, salice, nocciolo, tasso, sambuco, cedro, corniolo e frassino.
Un'altra caratteristica importante della bacchetta è il suo peso. Inoltre, varia anche la rigidità, che passa da "rigida" a "elastica".
All'interno della bacchetta c'è il nucleo che viene scelto in base al proprio carattere. I nuclei sono:
Crine di Unicorno, Corde di Cuore di drago, Piuma di Fenice o Capello di Veela. e crine di Thestral. Solo una bacchetta ha un nucleo diverso: la
Bacchetta di Sambuco, uno dei
Doni della Morte, la bacchetta più potente in assoluto della quale si diventa i legittimi possessori solo se si disarma il precedente possessore o lo si uccide.
In quasi tutti i casi documentati, è la bacchetta a scegliere il mago. Questo è dovuto alle caratteristiche uniche di ogni bacchetta, che deve essere in relazione con il mago, perché un mago non sarebbe in grado di fare magie se fosse in conflitto con la bacchetta o comunque realizzarebbe della magia di livello decisamente inferiore rispetto a quella realizzata dal vero proprietario. Al momento di scegliere la bacchetta giusta, l'aspirante mago potrebbe causare gravi danni utilizzando una bacchetta che non si trovi bene con lui.
Una popolare ma non confermata teoria vuole che il peso della bacchetta sia proporzionato al peso del mago: lunga la bacchetta, alto il mago e corta la bacchetta, basso il mago. Esempi di questa teoria sono stati trovati nella bacchetta corta di
Dolores Umbridge e in quella lunga di
Ron Weasley.
Harry Potter ci mise un po' a trovare la bacchetta adatta a lui, infatti, da
Olivander, provocò un po' di danni provando bacchette non appropriate.
A quanto pare, quando un mago o una strega prendono in mano la giusta bacchetta hanno una sensazione di calore alla mano, e la bacchetta a volte emette delle scintille o qualche altro piccolo segno di magia.
La bacchette sono anche in grado di cambiare proprietario, ma esse accettano il cambiamento di proprietà solo con un determinato tipo di conquista, come la sconfitta in duello, lo schianto, il disarmo. In casi come il furto manuale, invece, solitamente la bacchetta non accetta il cambiamento e crea problemi di vario tipo al nuovo possessore.
Le bacchette possono essere rotte o da un incantesimo o da un danno manuale. In queste condizioni riducono notevolmente le loro capacità. Anche se riparate, la loro condizione non migliora, e potrebbero rompersi nuovamente durante l'uso. La
Bacchetta di Sambuco è in grado di riparare completamente una bacchetta rotta, come si verifica quando Harry, alla fine dell'ultimo libro della saga,
Harry Potter e i Doni della Morte, ripara la sua utilizzando quella appena sottratta a Voldemort.
Le bacchette sono "quasi coscienti", nel senso che se anche non possono pensare o comunicare come gli umani, possono compiere delle azioni che dimostrino qual è il loro volere. Questo accade quando scelgono il mago, e questo spiega anche come la bacchetta di Harry sia stata in grado di respingere Voldemort all'inizio del settimo volume della saga.
Ogni bacchetta è unica e la sua indole dipende dall'albero e dalla creatura da cui derivano il i suoi componenti.
Dopo aver trovato il proprietario ideale comincia in egual modo a istruirlo e a imparare da lui.
Gli alberi che producono legno di qualità per bacchette sono pochi e servono anni di studio per individuarli, anche se si possono riconoscere dal fatto che tra i loro rami ci sono nidi di Asticello, creature che non dimorano su normali alberi.
Olivander precisa che occore tenere presente che la bacchetta è composta dal legno, dal nucleo e dall'esperienza e natura del proprietario e che le tendenze di un elemento possono controbilanciare o sovrastare quelle di un altro.
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Lunghezza e Flessibilità link
Molti fabbricanti di bacchette abbinano la lunghezza della bacchetta all'altezza del Mago o della Strega ma è un metro approssimativo che non tiene conto di altre importanti considerazioni; infatti, se le bacchette più lunghe possono andare bene per Maghi alti, sono però attratte da persone con spiccata personalità e da chi pratica uno stile di magia grandioso e drammatico, così come bacchette più corte scelgono chi ha una qualche carenza di personalità piuttosto che chi è di altezza inferiore alla media.
Bacchette ben proporzionate favoriscono invece incantesimi eleganti e raffinati.
E' bene considerare il singolo aspetto mettendolo sempre in relazione con gli altri: il nucleo, il tipo di legno e la flessibilità possono controbilanciare o accrescere le caratteristiche della lunghezza.
La maggior parte delle bacchette oscilla tra i nove e i quattordici pollici; ne esistono anche di più lunghe o di più corte ma sono estremamente rare.
La flessibilità e la rigidità denotano il grado di adattamento e la predisposizione ai cambiamenti coppia/proprietario.
Ma anche questo aspetto va considerato unitamente agli altri già citati e con l'esperienza e lo stile di magia del proprietario poichè è l'unione di tutti questi elementi che rende una bacchetta unica.
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All'inizio della sua carriera
Garrick Olivander condusse lunghe ricerche per scoprire quali fossero i migliori materiali per i nuclei delle bacchette giungendo alla conclusione che solo tre sostanze potevano produrre bacchette degne del nome degli Olivander: Crine di
Unicorno, corde di cuore di
Drago e piume di
Fenice, materiali rari e costosi che possiedono particolari caratteristiche e un'intrinseca magia davvero potente.
Unicorno
I crini di unicorno tendono a produrre gli incantesimi più stabili e sono meno soggetti a variazioni e blocchi. Le bacchette con un nucleo di unicorno sono generalmente le più difficili da convertire alle Arti Oscure. Sono le bacchette più fedeli e solitamente mantengono un forte attaccamento al primo proprietario, a prescindere dalla sua abilità di mago.
I crini di unicorno hanno alcuni svantaggi marginali: le bacchette costruite con questo materiale non sono molto potenti (anche se la scelta del legno può supplire al problema) e tendono a immalinconirsi se vengono trattate male, nel senso che il crine potrebbe "morire" e dover essere sostituito.
Drago
In genere, le corde di cuore di drago producono le bacchette più potenti e gli incantesimi più spettacolari. Le bacchette di drago imparano più in fretta rispetto alle altre tipologie. Nonostante possano cambiare bandiera se il nuovo proprietario le conquista in battaglia, formano sempre legami molto forti con il proprietario originale.
Sono le bacchette più facili da convertire alle Arti Oscure, anche se non sono inclini a farlo spontaneamente. Le corde di cuore di drago rappresentano anche il Nucleo Supremo più propenso agli incidenti, per via della sua natura volubile.
Fenice
Questo è il nucleo più raro. Le piume di fenice hanno un potenziale magico molto più vasto rispetto ai nuclei di unicorno e di drago, anche se spesso necessitano di più tempo per dimostrarlo. Sono le bacchette con maggiore iniziativa e a volte agiscono di propria spontanea volontà, caratteristica poco gradita alla maggior parte di maghi e streghe.
Le bacchette di piuma di fenice sono sempre le più selettive in materia di potenziali proprietari, perché la creatura da cui traggono il nucleo è una delle più indipendenti e distaccate del mondo. Queste bacchette sono le più difficili da domare e personalizzare, e la loro lealtà non si conquista senza fatica.
Tuttavia, come si apprende dalla lettura dei libri della saga, anche altri materiali possono essere dei validi nuclei di bacchetta, l'esempio forse più famoso è rappresentato dal crine di
Thestral che anima la celeberrima e potentissima
Bacchetta di Sambuco.
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-> Secondo l'oroscopo celtico a ogni periodo dell'anno è associato un albero, perciò spesso il legno della bacchetta è scelto in base alla data di nascita del possessore.
Equinozio di primavera apre la stagione primaverile, tre mesi a partire dal 21 marzo fino al 20 giugno. E' il momento nel quale la natura si risveglia, quindi l'uomo deve alzarsi presto al mattino, fare moto, incoraggiare il suo corpo ad entrare in armonia con la primavera.
In questo periodo abbiamo tre alberi:
Dal 21 marzo al 20 aprile la Quercia.
Dal 21 aprile al 20 maggio il Ciliegio.
Dal 21 maggio al 20 giugno l'Abete.
Solstizio d'estate apre il periodo nel quale tutta la natura cresce e produce il frutto, l'uomo dovrebbe conservare le sue energie riposando e comunicare amorevolmente con gli altri.
Gli alberi per questo periodo sono:
Dal 21 giugno al 20 luglio il Fico.
Dal 21 luglio al 20 agosto il Melo.
Dal 21 agosto al 20 settembre Olivo.
Equinozio d'autunno segna il periodo della raccolta dei frutti. L'uomo dovrebbe mantenere l'equilibrio tra pensiero e azione, tra materia e spirito per raggiungere la perfetta armonia.
Gli alberi di questo periodo sono:
Dal 21 settembre al 20 ottobre il Pino.
Dal 21 ottobre al 20 novembre i Cipressi.
Dal 21 novembre al 20 dicembre il Tiglio.
Solstizio d'inverno interessa i tre mesi invernali, il riposo della natura. In questo periodo l'uomo dovrebbe assopire i propri desideri e cercare il calore per salvaguardare il suo corpo e le sue riserve.
Gli alberi interessati sono:
Dal 21 dicembre al 20 gennaio il Frassino.
Dal 21 gennaio al 20 febbraio il Pioppo.
Dal 21 febbraio al 20 marzo il Salice.
-> Secondo il vecchio e saggio
Olivander è il "temperamento del legno che sceglie il mago o la strega, nello specifico, l'esperto fabbricante di bacchette nella sua lunga esperienza ha notato alcune caratteristiche ricorrenti
Abete
Il mio esimio nonno, Gerbold Octavius Olivander, ha sempre definito quella di abete 'la bacchetta del sopravvissuto', perché l'aveva venduta a tre maghi che, in seguito, avevano superato indenni un pericolo mortale. Senza dubbio questo legno, provenendo dall'albero più resistente in assoluto, crea bacchette che richiedono ai loro legittimi proprietari un potere stabile e propositi fermi, mentre sono uno strumento scarso nelle mani di una persona indecisa e incostante. Le bacchette di abete sono particolarmente adatte alla Trasfigurazione e preferiscono un padrone dal comportamento deciso, determinato e, di quando in quando, intimidatorio.
Acacia
Si tratta di un legno da bacchetta piuttosto raro da cui, ho scoperto, si ricavano bacchette dal carattere difficile che spesso rifiutano di prodursi in incantesimi se non per il loro proprietario, e riservano i migliori risultati solo ai maghi più talentuosi. Questa suscettibilità le rende difficili da piazzare, per questo ne tengo solo una piccola scorta per le streghe e i maghi sufficientemente raffinati, dato che l'acacia non è adatta alla cosiddetta magia “fumi e botti”. Se ben abbinata, la bacchetta di acacia non ha nulla da invidiare a nessun’altra, anche se spesso è sottovalutata a causa del suo carattere particolare.
Acero
Ho sempre riscontrato che le bacchette d'acero scelgono maghi che per natura amano viaggiare ed esplorare; non sono bacchette nate per stare in casa e prediligono una strega o un mago ambiziosi, altrimenti la loro magia si appesantisce e si spegne. Nuove sfide e frequenti cambi d'orizzonte fanno letteralmente risplendere la bacchetta di acero che diventa sempre più brunita man mano che il suo prestigio e i suoi talenti crescono, insieme a quelli del suo padrone. L'acero da bacchetta di qualità è un legno bello e ambito e, da secoli, uno dei più costosi. Possedere una bacchetta d'acero è da sempre uno status symbol, perché ha fama di essere la bacchetta delle persone di successo.
Agrifoglio
L'agrifoglio è uno dei legni da bacchetta più rari; ritenuto tradizionalmente protettivo, questo legno si sposa felicemente con chi può aver bisogno d'aiuto per superare la propria tendenza alla rabbia e all’impetuosità. Non di rado, inoltre, le bacchette di agrifoglio scelgono un padrone coinvolto in qualche pericolosa impresa di ricerca, spesso di tipo spirituale. L'agrifoglio è uno di quei legni la cui efficacia negli incantesimi varia radicalmente a seconda del nucleo scelto per la bacchetta. È notoriamente difficile combinarlo alla piuma di fenice, perché la sua imprevedibilità entra in qualche modo in conflitto con il temperamento distaccato della fenice. Nella remota eventualità in cui una simile combinazione trovi il suo proprietario ideale, tuttavia, niente e nessuno dovrebbe provare a ostacolarli.
Alloro
Si dice che queste bacchette non possano compiere cattive azioni, tuttavia so di bacchette d'alloro che hanno compiuto incantesimi potenti e qualche volta letali, alla ricerca della gloria (obiettivo non insolito per i compagni ideali di queste bacchette). Capita che la bacchetta d'alloro venga ingiustamente definita capricciosa. Il fatto è che non sopporta di avere un padrone pigro e quando è così si lascia vincere con facilità da un altro mago. In tutti gli altri casi la bacchetta d'alloro rimane per sempre felicemente fedele al suo primo compagno, anzi, produce uno spontaneo lampo di luce nel caso in cui qualcun altro cerchi di rubarla (caratteristica, questa, davvero accattivante).
Biancospino
Gregorovitch, il fabbricante di bacchette, scrisse che dal biancospino si ricava 'una bacchetta insolita e contraddittoria, ricca di paradossi esattamente come l'albero che l'ha generata: i fiori e le foglie hanno poteri curativi, mentre i rami tagliati odorano di morte'. Anche se mi trovo in disaccordo con molte conclusioni di Gregorovitch, sulle bacchette di biancospino concordiamo entrambi e consideriamo la loro natura complessa e intrigante, esattamente come quella di chi è più adatto a possederle. Le bacchette di biancospino saranno sì particolarmente efficaci nella magia curativa, ma sono anche versate nelle maledizioni, e ho notato che in generale si sentono più affini a un carattere ricco di contrasti, o con un mago che attraversa un periodo turbolento della sua vita. In ogni caso il biancospino non si domina facilmente e non mi sognerei mai di dare in mano una di queste bacchette a qualcuno che non sia un mago di dimostrato talento, o le conseguenze sarebbero disastrose. Vale la pena di ricordare che le bacchette di biancospino hanno una peculiarità: se maneggiate in modo sbagliato, i loro incantesimi possono ritorcersi contro chi li scaglia.
Carpino
La mia bacchetta è di carpino e quindi è con tutta la dovuta modestia che affermo che questo legno sceglie come compagno per la vita una strega o un mago con un'unica e pura passione, che qualcuno potrebbe definire ossessione (anche se io preferisco il termine 'sogno'), e che è quasi sempre destinata a realizzarsi. Le bacchette di carpino si adattano allo stile magico del loro proprietario più in fretta di molte altre e diventano così personali che gli altri maghi faranno molta fatica a utilizzarle anche per gli incantesimi più semplici. Allo stesso modo le bacchette di carpino acquisiscono il codice d'onore (qualunque esso sia) del loro proprietario e si rifiuteranno, nel bene e nel male, di fare qualunque cosa che non corrisponda ai principi del loro padrone. Sono bacchette molto ricettive e ben calibrate.
Castagno
Questo legno è molto interessante e sfaccettato. Muta carattere a seconda del nucleo a cui si abbina, e prende molte sfumature dalla personalità di chi lo possiede. La bacchetta di castagno è attratta da streghe e maghi esperti nel domare creature magiche, da chi è particolarmente dotato in Erbologia e da chi possiede un talento naturale per il volo. Tuttavia, se al castagno si abbinano le corde del cuore di drago, la bacchetta si sposa perfettamente con chi è innamorato del lusso e dei beni materiali e non si fa molti scrupoli su come ottenerli. Per contro, tre capi consecutivi del Wizengamot sono stati proprietari di bacchette di castagno e unicorno, dal momento che questa combinazione sembra prediligere coloro che si occupano di giustizia, in tutte le sue forme.
Cedro
Ogni volta che incontro qualcuno con una bacchetta di cedro noto in lui una forza di carattere e una lealtà fuori dal comune. Mio padre Gervaise Olivander diceva sempre 'non potrai mai ingannare chi possiede una bacchetta di cedro' e non posso che essere d'accordo: la bacchetta di cedro trova il suo habitat naturale dove albergano intuito e perspicacia. Ma dirò di più: non ho mai tenuto a oppormi a un mago con una bacchetta di cedro, specialmente nel caso in cui qualcuno abbia fatto del male a un suo caro. La strega o il mago correttamente abbinati a una bacchetta di cedro sono potenzialmente temibili avversari, e spesso chi li sfida con leggerezza ne rimane sconvolto.
Ciliegio
Da questo legno molto raro si ricavano bacchette dal potere singolare, apprezzatissime dagli studenti della scuola di Magia di Mahoutokoro, in Giappone, dove possederne una è fonte di grande prestigio. Il compratore Occidentale non deve pensare che da quest'albero, visti i suoi bei fiori rosa, si ricavino bacchette puramente ornamentali e frivole. Il ciliegio, infatti, genera spesso una bacchetta dal potere davvero letale, qualunque sia il nucleo; ma se abbinata alle corde del cuore di drago, non dovrebbe mai appartenere a un mago che non abbia un eccezionale auto-controllo e forza d'animo.
Cipresso
Le bacchette di cipresso sono associate alla nobiltà d'animo. Il grande fabbricante di bacchette medievale, Geraint Olivander, scrisse che per lui era sempre un onore abbinare correttamente una bacchetta di cipresso al suo proprietario, perché sapeva di trovarsi in presenza di una strega o di un mago che sarebbero morti in circostanze eroiche. Fortunatamente ora, in tempi meno sanguinari, coloro che possiedono una bacchetta di cipresso sono chiamati raramente a sacrificare la propria vita, ma senza dubbio molti di loro lo farebbero, se necessario. Le bacchette di cipresso trovano la loro anima gemella tra i coraggiosi, gli audaci e chi è pronto a sacrificarsi, cioè coloro che non temono di confrontarsi con le proprie ombre e con quelle degli altri.
Corniolo
Il corniolo è uno dei legni che preferisco, e ho scoperto che abbinare correttamente una bacchetta di questo materiale al suo proprietario ideale è sempre piacevole. Le bacchette di corniolo sono vivaci e capricciose; giocherellone per natura, cercano ostinatamente un compagno che offra emozioni e divertimento. Detto ciò, non c'è niente di più sbagliato che pensare che le bacchette di corniolo non siano in grado di cimentarsi in magie serie quando richiesto. È risaputo, infatti, che in condizioni difficili sanno compiere incantesimi notevoli e in coppia con un mago abile e ingegnoso possono produrre incantesimi davvero splendidi. Molte bacchette di corniolo hanno una curiosa fissazione: si rifiutano di compiere incantesimi non-verbali e spesso sono piuttosto rumorose.
Ebano
Questo legno nero lucente ha un aspetto e una fama impressionanti, essendo particolarmente adatto a ogni tipo di magia da combattimento e alla Trasfigurazione. L'ebano dà il suo meglio nelle mani di chi ha il coraggio di essere se stesso. Spesso anticonformisti, diversi o inclini a essere fuori dagli schemi, si trovano proprietari di bacchette di ebano sia tra le fila dell'Ordine della Fenice che tra i Mangiamorte. Secondo la mia esperienza, il padrone ideale di una bacchetta di ebano è colui che, a dispetto delle pressioni esterne, resta aggrappato alle proprie convinzioni e non si lascia distogliere facilmente dai suoi propositi.
Faggio
La persona giusta per una bacchetta di faggio sarà: se giovane, molto più matura della sua età, se adulta, intelligente e ricca di esperienza. Le persone intolleranti e di vedute ristrette ottengono scarsi risultati con le bacchette di faggio. Capita spesso, in questi casi, che chi ha ottenuto una bacchetta di faggio senza essere adatto a essa (bramando questo legno estremamente ambito e apprezzato e ricco di sfumature) si presenti alla porta di esperti fabbricanti come me chiedendo come mai la loro bella bacchetta sia così fiacca. Con il mago giusto, la bacchetta di faggio è in grado di compiere magie di un'arte e una finezza tali che si riscontrano raramente in altri legni; da qui deriva la sua fama prestigiosa.
Frassino
La bacchetta di frassino resta sempre fedele al suo unico e legittimo padrone e non dovrebbe essere mai tramandata né regalata perché perderebbe i suoi poteri e le sue doti. Questa tendenza è esasperata se possiede un nucleo di unicorno. Raramente le antiche superstizioni sulle bacchette reggono a un esame attento, ma trovo che nella vecchia filastrocca sulle bacchette di sorbo, castagno, frassino e nocciolo ci sia un briciolo di verità (il sorbo sparla, il castagno sogna, testardo è il frassino, il nocciolo si lagna). Nella mia esperienza, le streghe e i maghi più adatti alle bacchette di frassino non si lasciano distogliere facilmente dai loro propositi e dalle loro idee. Tuttavia le streghe o i maghi insolenti e troppo sicuri di sé che spesso insistono a voler provare bacchette di questo legno prestigioso rimarranno delusi dai risultati. Il proprietario ideale può essere ostinato, e di certo sarà coraggioso, ma mai arrogante o grossolano.
Larice
Resistente, durevole e di colore caldo, il larice è da sempre considerato un legno ricco di poteri e affascinante. Le bacchette da esso ricavate hanno fama di instillare fiducia e coraggio in chi le usa, per questo la loro richiesta è sempre superiore alle scorte. Tuttavia questa ricercatissima bacchetta è difficile da soddisfare quando deve scegliere il suo proprietario ideale ed è molto più insidiosa da maneggiare di quanto si immagini. Trovo che il larice produca sempre bacchette dai talenti nascosti e dagli effetti imprevedibili, caratteristiche che rispecchiano quelle del suo padrone ideale. Capita spesso che la strega o il mago destinati a una bacchetta di larice non si rendano completamente conto dei loro considerevoli talenti fino a quando non si uniscono a essa. A quel punto diventeranno una coppia eccezionale.
Melo
Di bacchette di melo non se ne fabbricano molte. Sono potenti e appropriate per un mago con grandi mire e nobili ideali, dato che questo legno mal si addice alle Arti Oscure. Dicono che il padrone di una bacchetta di melo sarà beneamato e longevo e ho notato che spesso i clienti dal grande fascino personale si sposano perfettamente con questo legno. Tra i possessori di bacchette di melo si riscontra di frequente un'insolita abilità di comunicare con altri esseri magici nella loro lingua madre: tra questi possiamo includere il famoso autore di Guida completa alla lingua e ai costumi dei Maridi , Dylan Marwood.
Nocciolo
Le bacchette fabbricate con questo legno sono sensibili e spesso rispecchiano lo stato emotivo del loro padrone, risultando più adatte a chi capisce e riesce a controllare le proprie emozioni. Chiunque maneggi una bacchetta di nocciolo quando il suo proprietario abbia recentemente perso le staffe o subito una cocente delusione dovrebbe stare attento perché la bacchetta assorbe l'energia ed è capace di scaricarla in modo imprevedibile. Tuttavia questi piccoli disagi sono più che compensati dagli aspetti positivi della bacchetta di nocciolo, che in mani capaci è in grado di compiere incantesimi eccezionali, ed è così devota al suo padrone che spesso 'appassisce' quando costui passa a miglior vita (in altre parole, espelle tutta la sua magia e si rifiuta di funzionare, rendendo necessaria la rimozione del nucleo e il suo inserimento in un altro involucro, sempre che si abbia ancora bisogno della bacchetta. Tuttavia se il nucleo è di crine di unicorno non c'è speranza, la bacchetta sarà sicuramente 'morta'). Le bacchette di nocciolo possiedono inoltre la singolare capacità di rilevare l'acqua nel sottosuolo ed emettono lacrime di vapore argenteo quando si passa sopra a fonti e pozzi nascosti.
Noce
Alle streghe e ai maghi molto intelligenti bisognerebbe sempre far provare per prima una bacchetta di noce, perché, in nove casi su dieci, saranno perfetti l'uno per l'altra. Le bacchette di noce appartengono spesso a inventori e innovatori magici; si tratta di un bel legno, insolitamente versatile e adattabile. Ma attenzione: a differenza di altri legni difficili da dominare e che possono rifiutarsi di eseguire incantesimi estranei alla loro natura, la bacchetta di noce, una volta assoggettata, assolverà qualsiasi compito le venga affidato, a patto che chi la usa sia sufficientemente brillante. Ne risulta un'arma davvero letale se posta nelle mani di una strega o un mago senza scrupoli, perché il mago e la bacchetta possono alimentarsi a vicenda in modo malsano.
Noce nero
Meno diffusa della bacchetta di noce tradizionale, quella di noce nero è attratta da un padrone di buoni istinti e potente introspezione. Il noce nero è un legno molto bello, ma non è il più facile da dominare. Ha un vezzo marcato: è enormemente sensibile al conflitto interiore e perde potere in modo drammatico se il suo padrone cede all’auto-illusione. Se la strega o il mago in questione non possono o non vogliono essere onesti con se stessi o con gli altri, la bacchetta spesso non assolve adeguatamente il suo compito e dovrà essere affidata a un nuovo e più adatto proprietario per recuperare il proprio valore. Accanto a un padrone sincero e consapevole, la bacchetta di noce nero è tra le più leali e ammirevoli, con un talento straordinario in tutti i tipi di incantesimo.
Olmo
Indubbiamente è stato un mago che possedeva una bacchetta di olmo e voleva dimostrare la purezza del suo lignaggio a far circolare la voce infondata che solo i Purosangue possono produrre magia con queste bacchette, poiché io stesso conosco Nati Babbani che sono compagni perfetti della loro bacchetta di olmo. La verità è che le bacchette di olmo preferiscono maghi di carisma, destrezza e innata nobiltà. Tra tutti i legni da bacchetta, nella mia esperienza l'olmo è quello che produce meno incidenti, meno errori sciocchi e gli incantesimi più eleganti. Sono bacchette sofisticate, capaci, nelle mani giuste, di magie avanzatissime (il che contribuisce appunto a renderle molto ricercate tra coloro che sposano la filosofia del sangue puro).
Ontano
Il legno di ontano è inflessibile, ciononostante ho scoperto che il proprietario ideale di una bacchetta fabbricata con questo materiale spesso non è testardo e ostinato, ma disponibile, rispettoso e molto simpatico. Mentre la maggior parte dei legni per bacchetta ricerca un'affinità con il carattere di colui che servirà al meglio, l'ontano fa eccezione poiché sembra essere attratto da una natura se non proprio opposta alla sua, certamente di tipo molto diverso. Quando una bacchetta di ontano viene collocata con successo diventa una meravigliosa e leale compagna. Tra tutte le bacchette questa è la più adatta agli incantesimi non-verbali: da qui la fama di essere idonea solo alle streghe e ai maghi di livello superiore.
Peccio
I fabbricanti di bacchette inesperti definiscono il peccio (o abete rosso) un legno difficile, ma così facendo rivelano solo la loro incompetenza. È piuttosto vero che serve una particolare maestria per lavorare questo legno, da cui si ricavano bacchette inadatte a chi è di indole nervosa o insicura, e che diventano davvero pericolose tra dita tremanti. Con le bacchette di peccio serve una mano ferma perché spesso sembra che la pensino a modo loro sul tipo di magia che dovrebbero essere chiamate a eseguire. Comunque, quando una bacchetta di peccio trova il suo partner ideale – nella mia esperienza un mago audace e con un buon senso dell'umorismo – diventa una magnifica assistente, profondamente fedele al suo padrone e capace di incantesimi spettacolari e di grande effetto.
Pero
Questo legno dalle sfumature dorate produce bacchette con magnifici poteri magici che danno il meglio di sé nelle mani dei buoni di cuore, dei generosi e dei saggi. Secondo la mia esperienza, chi possiede una bacchetta di pero è solitamente una persona benvoluta e rispettata. Non sono a conoscenza di un solo caso in cui una bacchetta di pero sia appartenuta a un Mago Oscuro. Le bacchette di questo legno sono tra le più resistenti e ho notato che tendono a sembrare incredibilmente nuove, anche dopo numerosi anni di strenuo utilizzo.
Pino
La bacchetta di pino, dalla venatura dritta, sceglie sempre un padrone indipendente e anticonformista che può apparire un solitario, intrigante e misterioso. Alle bacchette di pino piace essere usate con creatività e, a differenza di altre, si adattano volentieri a nuovi metodi e incantesimi. Molti fabbricanti sostengono che le bacchette di pino riescano a individuare e diano il meglio di sé con chi è destinato a una lunga vita. Io non posso che confermarlo, perché non ho mai conosciuto un padrone di bacchetta di pino morto in tenera età. Queste bacchette sono tra le più ricettive agli incantesimi non-verbali.
Pioppo
'Se cerchi l’integrità morale, guarda prima tra i pioppi' soleva dire mio nonno, Gerbold Olivander. La mia personale esperienza con le bacchette di pioppo e i loro padroni combacia perfettamente con questa massima. Ecco una bacchetta su cui si può contare, forte, resistente e dal potere costante, che preferisce lavorare con una strega o un mago dalla moralità cristallina. Tra i fabbricanti di basso livello circola una storiella trita e ritrita secondo cui nessuna bacchetta di pioppo ha mai scelto un politico. Affermando ciò si dimostrano penosamente ignoranti: infatti due dei più validi Ministri della Magia, Eldritch Diggory e Evangeline Orpington, possedevano un'eccellente bacchetta di pioppo Olivander.
Pioppo Bianco
Il legno di pioppo bianco di qualità per bacchette è appunto di colore bianco e a grana fine, ed è molto apprezzato da tutti i fabbricanti per la sua elegante somiglianza con l'avorio e per gli incantesimi eccezionali che è in grado di produrre. Il proprietario ideale di questa bacchetta è spesso un abile duellante, o lo diventerà, perché il pioppo bianco si addice in modo particolare alla magia da combattimento. Si narra che possedere una bacchetta di pioppo bianco fosse un requisito indispensabile per entrare a far parte di un famigerato club clandestino di duellanti del XVIII secolo, chiamato dai suoi membri 'Le Lance d'Argento'. Secondo la mia esperienza, il proprietario di una bacchetta di pioppo bianco di solito è una persona forte e determinata, più facilmente attratta, rispetto agli altri, dalle imprese di ricerca e dai nuovi ordinamenti. Questa è una bacchetta per maghi rivoluzionari.
Prugnolo
Il prugnolo – che è un legno da bacchetta davvero poco comune – ha fama, secondo me ben meritata, di essere perfetto per un guerriero. Questo non significa per forza che il padrone di una bacchetta di prugnolo pratichi le Arti Oscure (anche se è innegabile che chi lo fa, apprezzerà il suo prodigioso potere); si trovano bacchette di prugnolo sia tra gli Auror che tra i detenuti di Azkaban. Caratteristica singolare dei cespugli di prugnolo, dotati di perfide spine, è quella di produrre le bacche più dolci dopo le gelate più rigide: sembra che le bacchette ottenute da questo legno, prima di creare un vero e proprio legame con i loro padroni, debbano attraversare al loro fianco pericoli e avversità. Se così accade, la bacchetta di prugnolo diventerà il servitore più fedele e leale che si possa desiderare.
Quercia
Una bacchetta da avere accanto nel bene e nel male. È un'amica leale, proprio come il mago a cui è destinata. Le bacchette di quercia vogliono un compagno forte, coraggioso e fedele. Ciò che molti non sanno, invece, è che il possessore di una bacchetta di quercia di solito ha un potente intuito e, spesso, una certa affinità con la magia della Natura e con le creature e le piante necessarie a un mago sia per esercitare le sue arti che per svagarsi. L'albero di quercia è considerato 'Re della foresta' dal solstizio d'inverno a quello d'estate, quindi il suo legno andrebbe raccolto solamente in questo periodo (l'agrifoglio, invece, diventa Re quando il giorno ricomincia ad accorciarsi, e quindi andrebbe raccolto nella seconda parte dell’anno. Si ritiene che questa divisione sia all'origine del vecchio detto: 'Se lui è quercia e lei è agrifoglio, le nozze non consiglio'. Una superstizione che trovo infondata). Si narra che la bacchetta di Merlino fosse di quercia, anche se non si può provare, dato che la sua tomba non è mai stata ritrovata.
Quercia rossa
Sentirete spesso qualche ignorante dire che la quercia rossa è un segnale infallibile del temperamento focoso del suo proprietario. In realtà, il legittimo padrone di una bacchetta di quercia rossa è dotato di un'insolita prontezza di riflessi, il che rende questa bacchetta uno strumento ideale per il combattimento. Meno comune di una bacchetta di quercia tradizionale, quella rossa si sposa a pennello con un mago dal tocco leggero, un mago sveglio e che sa adattarsi, capace di incantesimi dal tratto distintivo e personale, qualcuno insomma che vale la pena di avere accanto durante una battaglia. Le bacchette di quercia rossa sono, secondo me, tra le più belle.
Salice
Il salice è un legno da bacchetta raro e dotato di poteri curativi. Ho notato che spesso il proprietario ideale di una tale bacchetta ha alcune insicurezze (di solito ingiustificate), per quanto bene cerchi di nasconderlo. Anche se molti clienti sicuri di sé insistono a voler provare una bacchetta di salice (attirati dalla sua bellezza e dalla fama ben fondata di consentire magia avanzata e incantesimi non-verbali), quelle da me fabbricate hanno sempre preferito maghi dalle grandi potenzialità rispetto a quelli che credevano di non aver più molto da imparare. Nella mia famiglia si diceva sempre: 'Chi più lontano deve andare, con il salice più in fretta ci potrà arrivare'.
Sambuco
Estremamente raro e considerato profondamente infausto, questo legno forgia bacchette assai difficili da dominare. Esse contengono una magia potente, ma disdegnano il padrone se questi non è a loro superiore; solo un grande mago è in grado di conservare una bacchetta di sambuco. Il vecchio detto 'Bacchetta di sambuco, non cavi un ragno dal buco' si fonda sulla paura che incute questa bacchetta, ma in realtà è una superstizione senza fondamento; e quegli sciocchi fabbricanti di bacchette che si rifiutano di lavorare con il sambuco non lo fanno perché temono questo legno ma perché dubitano di venderne il prodotto. La verità è che il sambuco si accompagna bene solo a una persona davvero fuori dal comune, e nelle rare occasioni in cui l'accoppiata riesce è sicuro che un destino speciale attende la strega o il mago in questione. Durante i miei lunghi anni di studio ho scoperto un altro fatto sulle bacchette di sambuco: chi le possiede spesso prova una forte affinità con chi è stato scelto da una bacchetta di sorbo.
Sequoia
Il legno di sequoia di qualità per le bacchette scarseggia, ma è sempre molto richiesto perché ha fama di portare fortuna al suo possessore. Com'è spesso il caso quando si tratta di tradizioni popolari sulle bacchette, la gente vede le cose al contrario: non sono le bacchette di sequoia in sé a essere fortunate, ma sono fortemente attratte da chi ha già di suo l'ammirevole capacità di cadere sempre in piedi, di fare la scelta giusta, di trarre vantaggio anche dalla catastrofe. La combinazione di una bacchetta di sequoia con una strega o un mago rispondenti a questa descrizione è sempre affascinante. Di solito, quando vedo uscire dal mio negozio una tale accoppiata mi aspetto da loro grandi gesta.
Sicomoro
Il sicomoro produce bacchette con sete di ricerca, desiderose di nuove esperienze, e che perdono il loro lustro se impiegate in banali attività. Uno svantaggio di queste bacchette è che prendono fuoco se lasciate ad 'annoiarsi'; molte streghe e maghi di mezza età rimangono sconcertati quando la loro fedele bacchetta gli s'incendia in mano proprio quando, per l'ennesima volta, le chiedono di portar loro le pantofole. Come si può ben dedurre, il proprietario ideale di una bacchetta di sicomoro è curioso, pieno di vita e avventuroso. Quando si accompagna a un padrone di tal fatta, il sicomoro dimostra una capacità di adattamento e apprendimento tali da farne uno dei legni da bacchetta più apprezzati nel mondo.
Sorbo
Da sempre il sorbo è uno dei legni da bacchetta prediletti, perché si ritiene sia il più protettivo; in effetti, secondo la mia esperienza, il sorbo rende particolarmente forte e difficile da spezzare qualsiasi tipo d'incantesimo difensivo. È opinione comune che nessuna strega o mago Oscuri abbiano mai posseduto una bacchetta di sorbo e non riesco a ricordare un solo caso in cui una bacchetta di sorbo da me fabbricata abbia compiuto del male in giro per il mondo. Il sorbo si addice di più a chi ha le idee chiare e il cuore puro, ma questa fama di virtù non deve trarre in inganno: queste bacchette sono pari alle altre, spesso sono migliori e di frequente le surclassano in duello.
Tasso
Le bacchette di tasso sono tra le più rare. Il loro compagno ideale è una persona altrettanto fuori dal comune e, di quando in quando, famosa. La bacchetta di tasso è rinomata perché dà al suo padrone il potere di vita o di morte, il che naturalmente si potrebbe dire di tutte le bacchette. Tuttavia il tasso ha una reputazione particolarmente oscura e spaventosa nel campo dei duelli e delle maledizioni. In ogni caso, è inesatto dire (come fa spesso chi non se ne intende) che chi usa una bacchetta di tasso è più attratto di altri dalle Arti Oscure. La strega o il mago più adatti a una bacchetta di tasso possono ugualmente dimostrarsi strenui difensori del prossimo. Le bacchette ricavate da questi alberi plurisecolari sono appartenute sia a eroi che a criminali. Quando un mago viene sepolto con la sua bacchetta di tasso, di solito questa germoglia, dando origine a un albero che custodirà la tomba del suo defunto padrone. Secondo la mia esperienza, di certo le bacchette di tasso non scelgono mai un mago mediocre o timido.
Tiglio argentato
Questo legno da bacchetta raro ed estremamente affascinante era molto in voga nel XIX secolo. Le scorte erano sempre insufficienti e i fabbricanti di bacchette senza scrupoli tingevano legno scadente nel tentativo di ingannare i clienti. La bellezza di queste bacchette, però, non era l'unico motivo che le rendeva così appetibili: il tiglio argentato aveva fama di dare il meglio di sé con i Veggenti e con i maghi versati nella Legilimanzia, due arti misteriose, che accrescevano il prestigio di chi possedeva bacchette di tal fatta. Quando la richiesta di questo tipo di bacchette raggiunse il suo apice, il fabbricante Arturo Cephalopos insinuò che l'associazione tra tiglio argentato e chiaroveggenza era 'una menzogna messa in giro da commercianti come Gerbold Olivander (mio nonno) che hanno scorte eccessive di tiglio argentato e sperano di liberarsene'. Ma Cephalopos era un ignorantone e un fabbricante di bacchette di scarso livello e nessuno, Veggente o meno, si stupì quando dichiarò fallimento.
Vite
I druidi consideravano un albero qualsiasi cosa che avesse un gambo legnoso, e la vite produce bacchette così speciali che per me è stato un piacere dare un seguito a questa loro usanza. Le bacchette di vite sono tra le meno comuni ed è stato affascinante notare come i loro proprietari siano quasi sempre streghe e maghi che perseguono uno scopo più alto, che hanno un intuito fuori dal comune e che stupiscono spesso chi crede di saperla più lunga. Pare che le bacchette di vite siano fortemente attratte da persone dotate di una profondità nascosta e ho scoperto che sono le più sensibili di tutte quando si tratta di riconoscere all'istante il proprio futuro padrone. Secondo fonti affidabili è sufficiente che un proprietario adatto entri nella stanza per suscitare una reazione magica in queste bacchette. Io stesso ho osservato il fenomeno due volte nel mio negozio.
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Bacchette conosciute link
Bacchette Magiche Conosciute |
Proprietario | Specifiche
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Albus Silente 1 | Legno: nocciolo
Lunghezza: sconosciuta
Anima: piuma di Fenice
Informazioni: sufficientemente elastica
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Albus Silente 2 | Legno: Sambuco
Lunghezza: 15''
Anima: crine di Thestral
Informazioni: nota come la Bacchetta di Sambuco o Elder Wand.
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Bellatrix Lestrange | Legno: nocciolo
Lunghezza: 12" e ¾
Anima: corda di cuore di Drago
Informazioni: è descritta come "rigida"; è passata tra le mani di Hermione Granger dopo la battaglia a Villa Malfoy.
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Cedric Diggory | Legno: frassino
Lunghezza: 12 e ¼
Anima: crine di Unicorno
Informazioni: era "piacevolmente flessibile"; il crine era stato preso da Garrick Olivander stesso dalla coda di un maschio di Unicorno particolarmente bello (alto almeno un metro e ottanta), che quasi lo trafisse con il corno dopo che glielo ebbe strappato.
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Charlie Weasley 1 | Legno: frassino
Lunghezza: 12"
Anima: crine di Unicorno
Informazioni: passata fratello Ron; seriamente danneggiata nel settembre 1992, quando lui e Harry si schiantarono con la Ford Anglia volante contro il Platano Picchiatore.
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Dolores Umbridge | Legno: sconosciuto
Lunghezza: sconosciuta
Anima: sconosciuta
Informazioni: è descritta come "insolitamente corta"; venne distrutta dallo zoccolo di un Centauro nel 1996, mentre Dolores Umbrige si trovava nella Foresta Proibita. insieme a Harry Potter e Hermione Granger.
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Draco Malfoy | Legno: biancospino
Lunghezza: 10"
Anima: crine di Unicorno
Informazioni: sufficientemente elastica; questa bacchetta venne in possesso di Harry Potter dopo la Battaglia a Villa Malfoy nel 1998, e divenne la sua bacchetta fino a quando non sottrasse la Bacchetta di Sambuco a Voldemort durante la Battaglia di Hogwarts con cui aggiustò la sua vecchia bacchetta.
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Fleur Delacour | Legno: legno di rosa
Lunghezza: 9" e ½
Anima: Capello di Veela
Informazioni: è descritta come "rigida"; l'interno è un capello della nonna di Fleur, che era una Veela.
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Frank Paciock | Legno: agrifoglio
Lunghezza: sconosciuto
Anima: sconosciuto
Informazioni: Passata al figlio Neville Paciock fu distrutta da Antonin Dolohov nel 1996, durante la Battaglia dell'Ufficio Misteri.
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Garrick Olivander | Legno: carpino
Lunghezza: 12" e ¾
Anima: corda di cuore di Drago
Informazioni: sufficientemente elastica
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Gellert Grindelwald | Legno: sambuco
Lunghezza: 15''
Anima: crine di Thestral
Informazioni: gli fu presa da Albus Silente durante un duello nel 1945. Grindelwald aveva rubato la Bacchetta di Sambuco dal precedente proprietario, Gregorovich.
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Gilderoy Allock | Legno: ciliegio
Lunghezza: 9"
Anima: corda di cuore di Drago
Informazioni: sufficientemente elastica
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Harry Potter 1 | Legno: agrifoglio
Lunghezza: 11''
Anima: piuma di Fenice
Informazioni: bella e flessibile; "sorella" di quella di Voldemort - le piume che ci sono all'interno di entrambe sono di Fanny, la Fenice di Silente; rotta nel dicembre del 1997, a causa di un Confringo lanciato da Hermione contro Nagini che aveva preso le sembianze di Bathilda Bath, riparata dalla Bacchetta di Sambuco nel maggio 1998, al termine della Battaglia di Hogwarts.
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Harry Potter 2 | Legno: prugnolo
Lunghezza: sconosciuta
Anima: sconosciuta
Informazioni: questa bacchetta fu presa a un Ghermidore da Ron nel 1997 e usata da Harry fino al 1998, quando prese quella di Draco Malfoy.
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Harry Potter 3 | Legno: biancospino
Lunghezza: 10"
Anima: crine di Unicorno
Informazioni: "sufficientemente elastica"; questa bacchetta venne in possesso di Harry Potter dopo la Battaglia a Villa Malfoy nel 1998, e divenne la sua bacchetta fino a quando non sottrasse la Bacchetta di Sambuco a Voldemort durante la Battaglia di Hogwarts con cui aggiustò la sua vecchia bacchetta.
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Harry Potter 4 | Legno: Sambuco
Lunghezza: 15''
Anima: crine di Thestral
Informazioni: Poiché, sulla Torre di Astronomia, Albus Silente aveva abbassato la propria bacchetta davanti a Draco Malfoy, la fedeltà della Elder Wand passò al giovane Serpeverde, non, come credette Lord Voldemort, a Severus Piton che uccise Silente. Poiché a Villa Malfoy Harry Potter batté Draco e gli sottrasse la bacchetta, in quel momento, la lealtà della Elder Wand passò a lui e, anche se fisicamente se ne impossessò solo dopo aver sconfitto Voldemort, al termine della battaglia di Hogwarts. Fu allora che uso la Elder Wand per riparare la sua prima bacchetta e la pose nella tomba di Silente.
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Hermione Granger | Legno: vite
Lunghezza: 10" e ¾
Anima: corda di cuore di Drago
Informazioni: Questa bacchetta le fu confiscata quando lei, Ron e Harry vennero catturati dai Ghermidori nel 1998.
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James Potter | Legno: mogano
Lunghezza: 11"
Anima: sconosciuta
Informazioni: Questa bacchetta era "eccellente per le Trasfigurazioni".
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Lily Evans | Legno: salice
Lunghezza: 10" e ¼
Anima: sconosciuta
Informazioni: Questa bacchetta era "elegante" e "portata per gli Incantesimi".
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Lucius Malfoy | Legno: olmo
Lunghezza: sconosciuta
Anima: corda di cuore di Drago
Informazioni: Questa bacchetta fu "presa in prestito" da Voldemort e distrutta dalla bacchetta di Harry nella Battaglia nel cielo di Little Whinging nel 1997.
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Mary Cattermole | Legno: ciliegio
Lunghezza: 8" e ¾
Anima: crine di Unicorno
Informazioni: Durante l'udienza Dolores Umbridge accusò Mary di aver rubato la sua bacchetta, ma la strega dichiarò di averla comperata nel negozio di Olivander quando aveva 11 anni.
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Minerva Mcgranitt | Legno: abete
Lunghezza: 9" e ½
Anima: corda di cuore di Drago
Informazioni: questa bacchetta venne acquista da Olivander nel 1937, quando Minerva aveva 11 anni.
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Neville Paciock 1 | Legno: agrifoglio
Lunghezza: sconosciuto
Anima: sconosciuto
Informazioni: Apparteneva al padre di Neville, Frank Paciock e fu distrutta da Antonin Dolohov nel 1996, durante la Battaglia dell'Ufficio Misteri.
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Neville Paciock 2 | Legno: ciliegio
Lunghezza: 13"
Anima: crine di Unicorno
Informazioni: Deve essere una delle ultime bacchette che Olivander vendette prima di sparire, nel 1996. Gli fu comprata dalla nonna, Augusta Paciock, orgogliosa della partecipazione del nipote alla Battaglia dell'Ufficio Misteri.
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Peter Minus | Legno: ippocastano
Lunghezza: 9" e ¼
Anima: corda di cuore di Drago
Informazioni: Questa bacchetta era "fragile"; in possesso di Peter Minus solo fino a quando Olivander venne rapito nel 1996; passata in possesso di Ron Weasley dopo la Battaglia a Villa Malfoy nel 1998.
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Quirinus Raptor | Legno: ontano
Lunghezza: 9"
Anima: crine di Unicorno
Informazioni: elastica
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Remus Lupin | Legno: cipresso
Lunghezza: 10" e ¼
Anima: crine di Unicorno
Informazioni: flessibile
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Ron Weasley 1 | Legno: frassino
Lunghezza: 12"
Anima: crine di Unicorno
Informazioni: posseduta precedentemente dal fratello Charlie; seriamente danneggiata nel settembre 1992, quando lui e Harry si schiantarono con la Ford Anglia volante contro il Platano Picchiatore.
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Ron Weasley 2 | Legno: salice
Lunghezza: 14"
Anima: crine di Unicorno
Informazioni: la bacchetta venne acquistata con la vincita di suo padre alla lotteria della Gazzetta del Profeta.
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Ron Weasley 3 | Legno: ippocastano
Lunghezza: 9" e ¼
Anima: corda di cuore di Drago
Informazioni: Questa bacchetta era "fragile"; in possesso di Peter Minus solo fino a quando Olivander venne rapito nel 1996; passata in possesso di Ron Weasley dopo la Battaglia a Villa Malfoy nel 1998.
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Rubeus Hagrid | Legno: quercia
Lunghezza: 16''
Anima: sconosciuto
Informazioni: questa bacchetta era "piuttosto storta"; fu spezzata in due quando Hagrid venne espulso da Hogwarts al terzo anno. I pezzi sono quasi certamente nascosti all'interno del suo ombrello.
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Severus Piton | Legno: betulla
Lunghezza: 12" e ½
Anima: crine di Unicorno
Informazioni: questa bacchetta venne acquistata da Severus nel 1971 prima di partire per Hogwarts. Non è noto che fine abbia fatto dopo la morte di Piton ma si può presumere che sia stata sepolta con le sue spoglie.
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Tom Riddle | Legno: tasso
Lunghezza: 13" e ½
Anima: piuma di Fenice
Informazioni: "sorella" di quella di Harry, ha procurato al ragazzo la Cicatrice a forma di saetta.
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Viktor Krum | Legno: carpine
Lunghezza: 10" e ¼
Anima: corda di cuore di Drago
Informazioni: è una bacchetta insolitamente ed è stata costruita da Gregorovitch.
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Bacchetta magica è presente 1479 volte nelle nostre citazioni dai Libri di Harry Potter.
Leggile Ora
14 immagini nella Galleria Fotografica di PotterHeads.Net raffigurano Bacchetta magica
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Cronologia
-382
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Olivander inizia a vendere bacchette di altissima qualitàil luogo in cui la famiglia Olivander iniziò la sua attività non è noto, ma è noto che Diagon Alley non esisteva nel 382aC (il primo insediamento principale di Londra fu fondato dai Romani nel 43 dC) |
1422
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I sette figli di Walter Parkin fondano la squadra di quidditch Wigtown Wanderers
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1993 (29 Maggio)
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Harry salva Ginny e sconfigge il ricordo di Tom Riddle, distruggendo senza saperlo il primo Horcrux di Voldemort.
Gilderoy Allock nel tentativo di cancellare la memoria di Harry e Ron con la bacchetta rotta di Ron, esegue una maledizione su se stesso cancellandosi la memoria
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1998 (2 Maggio)
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Nella notte comincia la Battaglia ad Hogwarts
Gli Horcrux vengono distrutti.
Nagini viene uccisa da Neville Paciock con la spada di Grifondoro estratta dal Cappello parlante
Muoiono Severus Piton, Fred Weasley, Remus Lupin, Ninfadora Tonks, e Colin Canon;
Harry dopo aver capito che lui stesso è un Horcrux si consegna a Voldemort e si sacrifica per salvare tutti gli altri.
L'Avada Kedavra di Lord Voldemort uccide solo la parte di anima che si era inserita dentro Harry, quindi Potter sopravvive, ed essendo il vero proprietario della Bacchetta che sta usado Voldemort, l'incantesimo da quest'ultimo scagliato gli si rivolta contro.
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