Cappello o pasticcio di maiale in crosta?
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Orrori di Traduzione
A pagina 181 di
Harry Potter e l'Ordine della Fenice, l'eccentrica
Ninfadora Tonks "aveva i capelli grigi a riccioli fitti e portava un cappello viola a forma di pasticcio di maiale in crosta".
Naturalmente, leggero una frase del genere chiunque, dotato di un minimo di raziocini, si sarebbe chiesto come diavolo facesse una cappello, viola, per giunta, ad avere la forma di un pasticcio di maiale.
Chi conosce la giovane e stravagante
Metamorphomagus in questione, magari, è riuscito anche a giustificare l'assurdità di questa descrizione, impuntandola, appunto, alla "singolarità" del soggetto in questione.
Tuttavia, se qualcuno, colto da curiosità avesse letto il medesimo passaggio nella versione originale, avrebbe visto che la cara
Tonks indossava un "pork pie hat" che, altro non è, che un tipo di cappello e, per l'esattezza, un modello fedora, conosciuto con il nome di borsalino.
Insomma, il traduttore ha preso una gran cantonata (o, per stare in tema si potrebbe dire che ha fatto proprio una "porcata") perché, sarebbe come si traducesse "panama hat" con "un cappello a forma di canale di Panama".