Harry Potter e la Pietra Filosofale

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Titolo: Harry Potter e la Pietra Filosofale
Titolo originale: Harry Potter and the Philosopher's Stone
Uscita in italia: 1998
Uscita in Inghilterra: 1997
Numero di pagine: 296

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L'autrice J. K. Rowling ebbe l'idea della storia di Harry Potter nel 1990, nel periodo in cui si doveva trasferire a Manchester con il fidanzato, durante un viaggio in treno. Iniziò a scrivere quella sera, anche se ammette che le prime pagine non avevano niente a che fare con l'opera finale.

Dopo la morte della madre e la nascita della figlia Jessica, la Rowling spedì a varie case editrice le prime bozze; al secondo tentativo trovò un agente, e nel 1996 la Bloomsbury accettò il romanzo, pubblicandolo l'anno successivo. Nel maggio 2008, la Scholastic annunciò la creazione di un'edizione speciale per il decimo anniversario della prima pubblicazione del libro.



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CAPITOLI
1. Il bambino sopravvissuto
2. Vetri che scompaiono
3. Lettere da nessuno
4. Il custode delle chiavi
5. Diagon Alley
6. Il binario nove e tre quarti
7. Il cappello Parlante
8. Il maestro delle Pozioni
9. Il duello di mezzanotte
10. Halloween
11. Il Quidditch
12. Lo specchio delle brame
13. Nicolas Flamel
14. Norberto, drago Dorsorugoso di Norvegia
15. La Foresta proibita
16. La botola
17. L'uomo dai due volti

CHAPTERS
1: The Boy Who Lived
2: The Vanishing Glass
3: The Letters From No One
4: The Keeper of the Keys
5: Diagon Alley
6: The Journey from Platform Nine and Three-Quarters
7: The Sorting Hat
8: The Potions Master
9: The Midnight Duel
10: Hallowe'en
11: Quidditch
12: The Mirror of Erised
13: Nicolas Flamel
14: Norbert the Norwegian Ridgeback
15: The Forbidden Forest
16: Through the Trapdoor
17: The Man with Two Faces


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Capitolo 1. Il bambino sopravvissuto

La famiglia Dursley, composta da Vernon, Petunia e il di loro figlioletto Dudley, erano orgogliosi di essere le persone più normali di Privet Drive. Vernon lavorava nella società di trapani “Grunnings” mentre Petunia era una casalinga. Una mattina, mentre Vernon si recava a lavoro, assistette ad alcuni eventi particolarmente strani. All’uomo sembrò di scorgere un grosso gatto soriano intento nella lettura di una mappa e, più tardi, nell’analisi di un cartello stradale. Vernon, dopo aver pensato di essere impazzito, diede la colpa a uno “scherzo della luce”. Nel corso della giornata assistette ad altri eventi piuttosto singolari: vide persone avvolte in mantelli che parlavano in bassa voce e sciami di gufi che volavano oltre la sua finestra. Ma l’uomo non ne sembrò essere particolarmente colpito.

Durante una pausa lavorativa, Vernon si recò in un panificio e passò vicino a un gruppo di figure che indossano stravaganti mantelli. Anche se stavano parlando a voce bassa, l’omone riuscì a sentire alcune frasi delle loro conversazioni tra cui “i Potter e il loro figlio Harry”. Vernon, all’improvviso, ricordò che il cognome del marito della sorella di Petunia era proprio Potter e i due avrebbe dovuto avere, inoltre, un bambino con il nome di Harry. Se si fosse scoperto che i Dursley erano collegati in qualche modo ai Potter ciò sarebbe stato un grave scandalo in quanto la famiglia della sorella di Petunia era considerata strana. Quando Vernon uscì dal lavoro, le sorprese di quella giornata non si interruppero: l’uomo, infatti, si imbatté in un vecchietto avvolto in un lungo mantello che gli raccontò Vernon che qualcuno, chiamato Tu-sai-chi, era stato sconfitto e che anche i Babbani come lui avrebbero dovuto festeggiare. Vernon, non sapendo cosa fosse un Babbano, si offese per aver ricevuto tale appellativo.

Quella sera, quando Vernon arrivò a casa, chiese a Petunia se avesse avuto, ultimamente, contatti con la sorella. La moglie si arrabbiò ma gli rispose con un secco no. Ai media, inoltre, non sono passarono inosservati alcuni fatti di quella giornata: i telegiornali ripotarono strani avvistamenti di gufi durante il giorno (fatto davvero insolito in quanto sono animali notturni) e numerose stelle cadenti avvistate nel Kent. Quando tutte le luci di casa Dursley si spensero, un uomo dalla barba lunga in un mantello viola apparve dal nulla a davanti al Numero 4 di Privet Drive. L'uomo era Albus Silente, un mago. Egli, immediatamente, raccolse tutta la luce dei lampioni con il suo Deluminatore.

Il mago incontrò una strega di nome Minerva McGranitt, che rivelò essere il gatto soriano che Vernon Dursley aveva visto la mattina prima; le due figure parlarono della morte di Lily e James Potter e come il loro figlio Harry fosse riuscito a sopravvivere dall’attacco di Voldemort. Nel frattempo, una moto con una gigantesca figura a cavallo atterrò di fronte a loro. Il gigante, Rubeus Hagrid, stava scortando proprio il piccolo Harry.

‘Hagrid!’ esclamò Silente con tono di sollievo. ‘Finalmente! Ma dove hai preso quel veicolo?’
‘Un prestito, professor Silente’; e così dicendo, il gigante scese con circospezione dalla motocicletta. ‘Del giovane Sirius Black. Lui ce l'ho qui, signore’.
‘Ci sono stati problemi?’
‘No, signore; la casa era distrutta, diciamo, ma io sono riuscito a tirarlo fuori prima che il posto si riempisse di Babbani. Si è addormentato mentre volavamo su Bristol’. - HP PF1


Silente prese il bambino e lo lasciò il bambino sulla soglia del Numero 4 di Privet Drive, appoggiando di lato una lettera indirizza a Petunia e a Vernon.

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In quello stesso istante, ovunque nel mondo, maghi e streghe stavano alzando i loro bicchieri in un brindisi per Harry Potter, che venne proclamato come "il bambino sopravvissuto”.


Capitolo 2. Vetri che scompaiono

Erano passati quasi dieci anni da quando i Dursley si svegliarono per trovare un infante addormentato sulla loro soglia di casa. Privet Drive e la casa dei Dursley non erano cambiate molto da quel giorno. L'unica differenza erano le varie foto di Dudley Dursley e la totale assenza di quelle di Harry. Tuttavia, nel sottoscala, Harry Potter dormiva. Quella mattina zia Petunia, all’improvviso, arrivò alla sua porta e lo svegliò con una voce stridula.

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Harry stava cercando di pensare a quello che aveva sognato. Si trattava di una moto volante, e Harry pensava di aver già fatto quel particolare sogno. Zia Petunia gli ordinò di cuocere la pancetta e sottolineò che tutto doveva essere speciale per l’undicesimo compleanno di Dudley. Harry si vestì velocemente e raggiunse la cucina dove il tavolo era occupato da tutti i regali di Dudley: tutto quello che Harry possedeva, invece, erano i vestiti usati del cugino.

Harry aveva i capelli corvini e gli occhi verdi. I suoi occhiali erano tenuti insieme da un nastro adesivo perché Dudley li aveva rotti numerose volte. La cosa che, però, distingueva Harry era la cicatrice a forma di saetta sulla sua fronte. Harry spesso chiedeva come se la fosse procurata ma i Dursley si limitavano a rispondergli che era comparsa dopo l’incidente d'auto che aveva ucciso i suoi genitori, Lily e James.
Dudley entrò in cucina e cominciò a contare i suoi regali: il ragazzo scoprì che erano solamente 37, uno in meno rispetto all'anno prima. Zia Petunia, per calmarlo, affermò che avrebbero comprato altri due nuovi regali quando sarebbero usciti di casa. Vernon dovette però confessare a Petunia che Arabella Figg, la vicina di casa, si era rotta una gamba e non avrebbe potuto tenere Harry mentre erano allo zoo. Harry, dunque, venne costretto ad andare con loro.

Dudley, per quella giornata, invitò l’amico Piers Polkiss insieme alla sua famiglia. Una mezz'ora più tardi, Harry si ritrovò in macchina con Dudley, Piers, Vernon e Petunia. Lungo la strada, una moto li sorpassò, e Harry spiegò che aveva fatto un sogno su una motocicletta volante e Vernon, sbuffando, gli ricordò che le moto non potevano volare. Ma a Harry succedevano spesso cose strane: una volta, addirittura, tutti i suoi capelli erano ricresciuti in una sola notte dopo che la zia glieli aveva tagliati per cercare di domare la sua chioma.

Allo zoo, però, Dudley e Piers trovarono tutti gli animali noiosi. Nel rettilario, Dudley individuò nella teca un grosso serpente che dormiva. Il ragazzo iniziò a bussare contro il vetro per far destare il serpente ma quest’ultimo continuò a rimanere fermo. Dudley, annoiato corse via, lasciando Harry da solo con il serpente. Ad un tratto il serpente si mosse, sollevando la sua testa fino all’altezza di quella del ragazzo. Harry scoprì che il Boa constrictor poteva capirlo. I movimenti del serpente attirarono però l’attenzione di Dudley che accorre e con una gomitata getta a terra il cugino per farsi spazio davanti alla teca, ma improvvisamente accadde qualcosa di inspiegabile: il vetro della teca scomparve e il serpente fuggì ringraziando Harry.

Mentre gli scivolava accanto a tutta velocità, Harry avrebbe giurato di aver udito una voce bassa e sibilante dire: ‘Brasile, aspettami che arrivo... Grrrrazie, amigo’. - HP PF2


Purtroppo zio Vernon pensò che ci fosse lo zampino della magia e punì Harry richiudendolo nel ripostiglio senza cena. E Harry rimane lì solo a pensare alla famiglia che aveva perso in un incidente di cui ricordava solo un lampo verde accecante e poi il nulla. Non gli rimaneva che sognare di essere portato via da quel posto da qualche parente sconosciuto oppure da quei tanti estranei agghindati con lunghi mantelli e strani cappelli, i quali per strada sembravano riconoscerlo e salutarlo per poi scomparire nel nulla appena cercava di guardarli più da vicino.


Capitolo 3. Lettere da nessuno

Mentre scontava la sua punizione, Harry non vedeva l’ora che l’estate finisse. L’ingresso alla scuola superiore lo avrebbe finalmente da Dudley. Il cugino infatti, come suo padre prima di lui, era stato iscritto, insieme a Piers, alla Smeltings Academy mentre Harry sarebbe andato alla Stonewall High.

Una mattina Harry andò dalla cassetta della posta dove vi erano tre lettere: una cartolina da Zia Marge, la sorella di zio Vernon, una bolletta e una lettera per Harry stesso. Harry afferrò la busta gialla e lesse l’indirizzo:

Mr H. Potter
Ripostiglio del sottoscala
4, Privet Drive
Little Whinging
Surrey - HP PF3


Harry non poteva crederci: non aveva mai ricevuto una lettera in vita sua. La lettera, però, scatenò una vera e propria battaglia nella casa dei Dursley in quanto gli zii fecero di tutto per assicurarsi che il ragazzo non avesse modo di leggerla. Più zio Vernon distruggeva le lettere, più aumentava il numero di epistole che venivano indirizzate a Harry.

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Ma, una mattina, le lettere invasero completamente il numero 4 di Privet Drive. Vernon si infuriò e annunciò ae tutta la famiglia che avrebbero lasciato la casa.

I Dursley e Harry partirono per un luogo isolato e, dopo vari rifugi, in una notte tempestosa si stabilirono in una capanna arroccata su di un isola. Allo scoccare della mezzanotte però, mentre iniziava il giorno dell’undicesimo compleanno di Harry, si udirono dei colpi decisi alla porta della casetta.


Capitolo 4. Il custode delle chiavi

Vernon, spaventato dai colpi alla porta, prese il fucile che aveva portato con sé. Bussarono un’altra volta e la porta cadde a terra. Un gigante entrò e rimise la porta nei cardini. Il gigante chiese una tazza di tea e si diresse verso Harry.

L’omone disse a Harry che assomigliava a suo padre ma aveva gli occhi di sua madre. Zio Vernon cercò di mandare via l’intruso, ma quando il gigante ruppe il suo fucile si mise in un angolino e rimase zitto. Il gigante riprese la conversazione porgendo ad Harry una torta di compleanno e si presentò: lui era Rubeus Hagrid, Custode delle Chiavi e dei Luoghi di Hogwarts.

Finita la presentazione, Hagrid iniziò a cucinare alcune salsicce per lui e Harry. Hagrid si meravigliò quando scoprì che Harry non sapeva nulla su Hogwarts e si arrabbiò quando scoprì che i Dursley non gli avevano rivelato nulla sul mondo dei suoi genitori. Hagrid rivelò a Harry che lui era un mago, ma non un mago qualunque ma un mago famosissimo.

‘Che cosa sono, io?’ chiese Harry senza fiato.
‘Un mago, chiaro?’ disse Hagrid tornando a sedersi sul divano che gemette e si affossò ancora di più. ‘Anzi, un mago coi fiocchi, direi, una volta che avrai studiato un pochetto. Con un papà e una mamma come i tuoi, che cos'altro poteva venir fuori? Penso proprio che è venuto il momento di leggere quella lettera’. - HP PF4


Hagrid, infine, gli porse una lettera: una di quelle tante lettere che nei giorni prima l’avevano sommerso. La lettera conteneva la sua iscrizione nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e l’avviso che la partenza verso l’istituto scolastico sarebbe avvenuta il primo settembre.

Hagrid, intanto, prese una pergamena e una piuma per scrivere al Preside di Hogwarts, Albus Silente, per riferirgli che aveva consegnato la lettera a Harry. Zio Vernon si oppose immediatamente all’entrata di Harry in quella Scuola ma Hagrid ruggì affermando che un Babbano come lui non l’avrebbe di certo fermato. Alla fine, gli zii ammisero di sapere tutto: Zia Petunia raccontò che sua sorella Lily, la madre di Harry, era una strega. La morte dei genitori di Harry non era a causa di un incidente d’auto come gli zii gli avevano sempre detto ma, come puntualizzò Hagrid, morirono per mano del più cattivo mago degli ultimi cent’anni. Fu così che Harry scoprì una parte del suo passato: un certo mago di nome Voldemort aveva ucciso i suoi genitori; scoprì anche che il Signore Oscuro cercò di ucciderlo ma il sortilegio rimbalzò su Voldemort stesso distruggendolo, lasciando su Harry solamente una cicatrice a forma di saetta sulla fronte.

Harry non capiva se tutto ciò fosse vero o meno ma, in ultimo, si convinse che proprio lui era un mago. A quel punto, Zio Vernon commise un errore: insultò Albus Silente, il preside di Hogwarts; Hagrid, sentito l’insulto, fece uscire un bagliore di luce violetta dal suo ombrello rosa che, colpendo il fondoschiena di Dudley, gli fece nascere un codino da maiale. Dopodiché uscì con Harry dalla capanna, chiedendogli di non rivelare a nessuno che aveva eseguito quella piccola magia.


Capitolo 5. Diagon Alley

Quando Harry si svegliò la mattina dopo, pensò che stesse ancora sognando. Era ancora intontito da quando era partito con Hagrid dalla catapecchia alla volta di Londra.
Durante il tragitto, Hagrid gli aveva rivelato che esisteva una banca dei maghi dove lavoravano folletti e un Ministero della Magia.

Arrivati a Londra, Harry si domandò dove avrebbe potuto comprare tutti gli oggetti che era elencati nella lettera che aveva ricevuto:

Uniforme
Gli studenti del primo anno dovranno avere:
Tre completi da lavoro in tinta unita (nero)
Un cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
Un paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
Un mantello invernale (nero con alamari d'argento)
N.B. Tutti gli indumenti degli allievi devono essere contrassegnati da una targhetta con il nome.
Libri di testo
Tutti gli allievi dovranno avere una copia dei seguenti testi:
Manuale degli Incantesimi, Volume primo, di Miranda Gadula
Storia della Magia, di Bathilda Bath
Teoria della Magia, di Adalbert Incant
Guida pratica alla trasfigurazione per principianti, di Emeric Zott
Mille erbe e funghi magici, di Phyllida Spore
Infusi e pozioni magiche, di Arsenius Brodus
Gli animali fantastici: dove trovarli, di Newt Scamandro
Le Forze Oscure: guida all'autoprotezione, di Dante Tremante
Altri accessori
1 bacchetta magica
1 calderone (in peltro, misura standard 2)
1 set di provette di vetro o cristallo
1 telescopio
1 bilancia d'ottone
Gli allievi possono portare anche un gufo, oppure un gatto, oppure un rospo. - HP PF5


Hagrid, intanto, lo aveva condotto in un pub, Il Paiolo Magico, dove entrarono. Harry, in un istante, si ritrovò circondato da maghi e streghe che gli stringevano la mano. Conobbe anche l’insegnante di difesa contro le arti oscure a Hogwarts, il Professor Quirinus Raptor, sul cui capo vi era un curioso turbante.
Hagrid portò via Harry da tutte quelle persone e, insieme, uscirono nel retro del locale che circondato da un muro. Hagrid prese il suo ombrello magico con cui toccò il muro e quest’ultimo si aprì rivelando Diagon Alley.

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Il primo luogo che avrebbero visitato sarebbe stata la Gringott, la banca dei maghi, un edificio bianco e alto. Harry e Hagrid si diressero verso l’unico bancone libero, dove un folletto chiamò Unci Unci per accompagnarli alla loro camera blindata. Anche Hagrid doveva prendere una cosa nella camera blindata 713, ma Harry non riuscì a scoprire di cosa si trattasse.

Dalla camera blindata richiesta da Hagrid, l’omone ritirò un sacchetto sporco e liquidò Harry dicendo che quelli erano “affari di Hogwarts”. Nella camera blindata di Harry, invece, montagne di Galeoni, Falci e Zellini lo stavano attendendo.
Dopo aver prelevato i soldi, Hagrid gli consigliò di raggiungere Madama McClan dove avrebbe potuto prendere la sua divisa. Visitarono numerosi negozi e, in ultimo, Harry andò a comprare la sua prima Bacchetta magica. Dopo vari tentativi da Olivander, Harry trovò la sua bacchetta: Agrifoglio e piume di Fenice. Una volta che Harry uscì dal negozio, Hagrid gli consegnò il suo regalo di compleanno: una candida civetta delle nevi a cui l’undicenne diede il nome di Edvige.
Al termine della giornata, Hagrid aiutò il ragazzo a salire sul treno che lo avrebbe riportato dagli zii e gli consegnò il biglietto dell’Espresso per Hogwarts.


Capitolo 6. Il binario nove e tre quarti

L’ultimo giorno del mese, Harry chiese a zio Vernon se l’avrebbe accompagnato alla King’s Cross Station perché il suo treno sarebbe partito alle undici in punto. Vernon acconsentì ma rise quando Harry gli disse che doveva raggiungere il binario nove e tre quarti. Il giorno, Harry giunse alla stazione e si fermò tra i binario nove e dieci sperando di trovare qualcuno che sapesse come raggiungere il binario nove e tre quarti. A un tratto sentì qualcuno parlare di “babbani” e “Hogwarts” e, in quel momento, arrivò una famiglia con ragazzi dai caratteristici capelli rossi. Harry chiese alla madre come poter raggiungere il binario e la donna gli diede le istruzioni per arrivare al binario: doveva correre verso il muro che si trovava dinanzi a loro. Harry prese la rincorsa, attraversò magicamente il muro e si trovò davanti a una locomotiva che riportava la scritta ‘Espresso per Hogwarts’.

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Harry salì a bordo del treno e i gemelli, la cui madre gli aveva svelato il mistero del binario nove e tre quarti, lo aiutarono a issare il suo baule. Il baule venne sistemato nello scompartimento e, in quel momento, i gemelli Weasley videro la cicatrice sulla fronte di Harry e lo riconobbero subito. Quando il treno iniziò la sua corsa, la porta dello scomparto si aprì: si trattava del più piccolo dei ragazzi con i capelli rossi, Ronald Weasley, che chiese di sedersi dato che il treno era tutto occupato. Ron informò Harry su molti dettagli sulla vita dei maghi come, ad esempio, il Quidditch, le Figurine Streghe e Maghi Famosi o le #.Gelatine Tuttigusti+1.#. Harry, inoltre, comprò numerosi dolci dal carrello che passava sul treno e ne offrì una vasta quantità a Ron. Qualcuno bussò alla porta: era Neville Paciock, un ragazzo con un faccione rotondo che cercava disperato il suo Rospo. Ron, intanto, era nell’atto di fare un divertente incantesimo al suo topo Crosta quando la porta si aprì di nuovo: questa volta si trattava di Hermione Granger che consigliò loro di indossare le divise dato che sarebbero arrivati entro poco.

‘Sul serio?’ chiese Harry sentendosi tutto confuso.
‘Ma santo cielo, non lo sapevi? Io, se fossi in te, avrei cercato di sapere tutto il possibile’ disse Hermione. ‘Sapete in quale dormitorio andrete? Io ho chiesto in giro, e spero di essere a Grifondoro; sembra di gran lunga il migliore; ho sentito dire che c'è andato anche Silente, ma penso che anche Corvonero non dovrebbe poi essere tanto male... Comunque, meglio che ci muoviamo e andiamo a cercare il rospo di Neville. E voi due fareste bene a cambiarvi, sapete? Credo che tra poco saremo arrivati’. - HP PF6


Dopo aver scoperto i nomi delle Case di Hogwarts, la porta dello scompartimento, si spalancò di nuovo. Erano tre ragazzi e Harry riconobbe uno dei tre, che aveva visto da Madama McClan. Draco Malfoy presentò sia lui che i suoi amici Vincent Tiger e Gregory Goyle. Dopo che Draco fece dei cattivi commenti su Ron, offrì la sua mano a Harry in segno di amicizia ma il ragazzo rifiutò senza esitare.
Arrivati alla stazione di Hogsmeade, Harry e Ron si radunarono con quelli del primo anno e seguirono Hagrid su delle piccole barche che, navigando sul Lago Ner, li avrebbero condotti a Hogwarts.


Capitolo 7. Il Cappello Parlante

I nuovi studenti furono accolti sulla soglia del portone d’ingresso dalla Professoressa Minerva McGranitt.
I giovani vennero condotti in una stanza dove la strega diede loro il benvenuto a Hogwarts informandoli che a breve si sarebbe svolto la Cerimonia dello Smistamento. La Cerimonia prevedeva l’assegnazione degli studenti a una delle quattro Case della Scuola: Grifondoro, .assorosso, Corvonero e Serpeverde. La donna, inoltre, disse loro che avrebbero dovuto accumulare punti durante l’anno scolastico per far vincere, alla fine dell’anno, alla propria Casa la famosa Coppa delle Case.
Dopo pochi secondi dalla fine del discorso della McGranitt, un gruppo di fantasmi fece la sua comparsa al si di sopra dei nuovi studenti. La Professoressa annunciò l’inizio dello Smistamento: i nuovi studenti vennero accompagnati nella Sala Grande e arrivarono davanti al tavolo degli insegnanti, dove, su uno sgabello, era posto un vecchio cappello da mago che iniziò a cantare, enunciando le caratteristiche delle quattro Case.

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Al termine della filastrocca, i ragazzi del primo anno furono invitati a prender posto, uno alla volta, sullo sgabello. Qui la professoressa Mcgranitt metteva loro in testa il Cappello Parlante che prontamente decretava la Casa di appartenenza. Dopo molti studenti, venne il turno di Harry. Dopo una discussione con il Cappello Parlante, quest’ultimo lo accontentò: Harry venne smistato a Grifondoro e, poco dopo, venne raggiunto da Ron.

‘Non a Serpeverde, eh?’ disse la vocina. ‘Ne sei proprio così sicuro? Potresti diventare grande, sai: qui, nella tua testa, c'è di tutto, e Serpeverde ti aiuterebbe sulla via della grandezza, su questo non c'è dubbio... No? Be', se sei proprio così sicuro... meglio GRIFONDORO!’ - HP PF7


Quando tutti furono seduti, il Preside di Hogwarts, Albus Silente, si alzò per dare il benvenuto ai vecchi e ai nuovi studenti. Terminato il discorso, iniziò il banchetto durante il quale Harry conobbe il fantasma della sua Casa, Sir Nicholas de Mimsy-Porpington, meglio conosciuto come Nick-Quasi-Senza-Testa. Poi accadde una cosa curiosa: Harry, guardando verso il tavolo degli insegnanti, incrociò lo sguardo del Professor Raptor e subito avvertì una fitta alla cicatrice sulla fronte.
Dopo il dolce, Silente diede alcuni divieti riguardanti la Foresta Proibita e l’ala destra del corridoio del terzo piano e, infine, invitò tutti a raggiungere le proprie Sale Comuni.


Capitolo 8. Il maestro delle Pozioni

Harry trovò la vita a Hogwarts molto strana e tutti parlavano di lui. Harry trovò tutte le materie interessanti, ad eccezione di Storia della Magia.
Durante la colazione del primo venerdì nella Scuola, Edvige portò un invito a prendere un tea da parte di Hagrid. Dopo, nella classe di Pozioni, Harry si accorse di non piacere al Professor Severus Piton e ne fu assolutamente certo in quanto il docente continuava a rivolgergli domande di cui non sapeva risposta: quale era la differenza tra l’Aconitum napellus e l’Aconitum Iycoctonum, dove avrebbe potuto trovare un Bezoar o cosa si ottenga versando la radice di Asfodelo in polvere in un infuso di Artemisia. Hermione, invece, sembrava sapere sempre tutto in quanto aveva la mano sempre alzata ma non veniva interrogata dall’insegnante.

Come Vitious, anche Piton iniziò la lezione prendendo il registro, e sempre come Vitious, giunto al nome di Harry si fermò.
‘Ah, vedo’ disse con voce melliflua, ‘Harry Potter. La nostra nuova... celebrità’. - HP PF8


A sera, Harry raggiunse Hagrid per prendere il tea; ebbe così modo di parlare con lui del Professor Piton.
Mentre parlava, ebbe modo di scrutare la Gazzetta del Profeta; incuriositosi, scoprì che, proprio il giorno del suo compleanno, vi era stata una rapina alla Gringott. Harry immediatamente pensò che vi fosse un legame tra i due eventi ma Hagrid non volle rivelare nulla a riguardo.


Capitolo 9. Il duello di mezzanotte

Sono trascorse quasi due settimane a Hogwarts e, una mattina, Harry scoprì che Grifondoro avrebbe dovuto svolgere la lezione di Volo insieme ai Serpeverde. Harry non era mai salito su una Scopa volante e temeva di fare una figuraccia di fronte a Draco Malfoy, il quale si vantava, invece, della sua abilità di volatore. Harry, però, durante le lezione di Madama Bumb scopre di avere un talento naturale per il volo. Durante la lezione, si ebbe un incidente: Neville Paciock si fratturò un polso e la Professoressa fu costretta ad accompagnarlo in Infermeria. Durante l’assenza dell’insegnante, Harry dimostrò le sue doti sulla scopa recuperando la Ricordella di Neville che Draco aveva lanciato in aria dopo essersene appropriato.
L’impresa venne notata dalla McGranitt che, invece di punire Harry, lo portò a conoscere Oliver Baston, il capitano della squadra di Quidditch di rosso-oro, dicendogli che Grifondoro aveva appena acquisito un nuovo giocatore.

‘Potter, questo è Oliver Baston. Baston... ti ho trovato un Cercatore’. - HP PF9


A pranzo, Harry rivelò a Ron che avrebbe fatto parte della squadra di Quidditch della loro Casa sebbene Baston gli avesse chiesto di mantenere il fatto segreto. Nel frattempo, Malfoy, insieme a Tiger e Goyle, raggiunse i due Grifondoro e iniziò a tormentare Harry giungendo, in ultimo, a sfidarlo in un Duello tra maghi quella notte stessa nella Stanza dei Trofei.
Hermione cercò di dissuadere Harry e Ron dal violare le regole ma si ritrovarono tutti e tre chiusi fuori dal dormitorio di Grifondoro, dove a loro si unisce anche Neville, in quanto aveva dimenticato la parola d’ordine per entrare in Sala Comune. Il gruppetto arrivò nella Sala dei Trofei ma Malfoy non vi era. Nella Sala giunse però Argus Gazza insieme alla sua gatta Mrs. Purr: Malfoy aveva teso loro un tranello per farli espellere. Inseguiti da Gazza e dalla sua gatta, i quattro finirono nella zona proibita del terzo piano e si nascosero dietro a una porta. Ma dietro la porta li aspetta un enorme cane a tre teste posto come guardia del corridoio. Harry, Ron, Hermione e Neville fuggirono fino a raggiungere la sicura sala di Grifondoro. I ragazzi notarono però che il cane faceva la guardia a una botola.


Capitolo 10. Halloween

Dopo l’incontro con il mostro a tre teste, Harry e Ron iniziarono a discutere su cosa potesse contenere la botola da lui protetta.
Una settimana dopo, Harry ricette una lettera dalla professoressa McGranitt che rivelava che il pacco che aveva ricevuto conteneva una Nimbus 2000, un manico di scopa. La sera Harry si recò al Campo di Quidditch nel quale si sarebbe tenuto il suo primo allenamento. Baston però gli rivelò solamente le regole del gioco. Baston gli spiegò che una squadra era composta da sette giocatori: tre Cacciatori, che dovevano far passare la Pluffa negli anelli; due Battitori, che dovevano proteggere la squadra dai Bolidi; un Portiere, che doveva custodire gli anelli e un Cercatore, che doveva occuparsi di prendere il Boccino d’Oro. Una volta che la pallina d’oro veniva afferrata da uno dei due Cercatori la partita finiva con l’assegnazione di 150 punti alla sua Squadra.

La mattina di Halloween, il Professor Filius Vitious insegnò alla classe l’incanto Wingardium Leviosa. L’insegnante divise gli studenti in coppie per provare l’esecuzione dell’incantesimo: Harry finì con Seamus ma Ron finì con Hermione, che non faceva altro che correggerlo.

‘Lo stai dicendo sbagliato’ Harry udì Hermione sbottare.
‘Wing-gar-dium Levi-o-sa: devi pronunciare il "gar" bello lungo’. ‘E fallo te, visto che sei tanto brava!’ la rimbeccò Ron. Hermione si rimboccò le maniche della tunica, agitò la bacchetta magica e disse: ‘Wingardium Leviosa!’ - HP PF10


Alla fine della lezione Ron disse a Harry che Hermione era stata proprio insopportabile. Ma Hermione li sentì e scappò via in lacrime.
Per tutto il giorno i ragazzi si dimenticarono completamente di Hermione e la sera raggiunsero la Sala Grande dove si teneva la festa di Halloween. A metà cena entrò di corsa il professor Raptor che affermò che vi era un Troll nei Sotterranei e poi svenne. I Prefetti ebbero l’ordine di riportare gli studenti nelle rispettive Sale Comuni ma Harry affermò che Hermione non sapesse nulla del Troll e, dunque, insieme a Ron decisero di andare a cercarla. Quando i due arrivarono nel bagno delle femmine trovarono il mostro in quel luogo.

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Entrando, videro Hermione in trappola e il mostro che avanzava verso di lei. Con un lavoro di squadra, magia e un pizzico di fortuna, i tre riuscirono a stendere il Troll.
La professoressa McGranitt, il Professor Piton e il Professor Raptor li trovarono. La McGranitt era furibonda per il comportamento di Harry e Ron ma, inaspettatamente, Hermione prese le loro difese mentendo. La ragazza, infatti, affermò che aveva cercato di affrontare il mostro da sola ma per fortuna Harry e Ron l’avevano salvata. Da quel giorno Harry, Ron e Hermione divennero inseparabili.


Capitolo 11. Il Quidditch

Novembre iniziò e con esso cominciò il Campionato di Quidditch. Il sabato Harry avrebbe partecipato alla sua prima partita contro Serpeverde. Per prepararsi Harry tentava di distrarsi con il libro “Il Quidditch attraverso i Secoli” che aveva preso in prestito in Biblioteca. I tre amici, seduti nel Giardino, videro uscire dal Castello il Professor Piton che zoppicava e che si avvicinò a loro. Quando il docente vide il libro, lo sequestrò affermando che non si potevano portare volumi al di fuori della Scuola. Harry volle però andare a riprendere il libro in Sala Professori: giunto nel luogo sentì Piton parlare con Gazza mentre gli confessava che il cane a tre teste gli aveva morso una gamba. Tornato alla torre di Grifondoro, Harry raccontò tutto ciò che aveva visto e udito ai due amici.
Il giorno dopo, la partita di Quidditch ebbe inizio.

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A eccezione di qualche scorrettezza da parte dei Serpeverde, la partita procedette normalmente. Ma, ad un tratto, la scopa di Harry iniziò a vibrare e cercò, inoltre, di disarcionarlo. Hagrid, dagli spalti, affermò che solamente la Magia Oscura avrebbe potuto controllare il manico di scopa. Gli occhi di Hermione e Ron si spostarono su Piton che stava borbottando qualcosa e guardava in modo fisso Harry. I due corsero verso la postazione di Piton e, nella fretta, Hermione urtò Raptor. Così arrivati a fianco di Piton, Hermione diede fuoco con un incantesimo al mantello di Piton. La maledizione sembrò essere rotta e Harry riuscì a catturare il Boccino d’Oro con la bocca: Grifondoro aveva vinto.
Poco dopo, nella casa di Hagrid, Hermione e Ron affermarono che Piton aveva cercato di maledire la scopa di Harry. Hagrid non credette a ciò e neppure al fatto che il Professore di Pozione volesse uccidere Harry. Quest’ultimo rivelò al Guardacaccia che Piton aveva cercato di ammansire il cane del terzo piano.

‘E voi che ne sapete di Fuffi?’
‘Fuffi?’
‘Sì... è mio... l'ho comperato da un tizio, un greco che ho incontrato al pub l'anno scorso... L'ho prestato a Silente per fare la guardia a...’ - HP PF11


Hagrid, involontariamente, rivelò il nome del cane a tre teste, ossia Fuffi, e aggiunse che stava proteggendo un segreto conosciuto solamente da Albus Silente e un uomo chiamato Nicolas Flamel.


Capitolo 12. Lo specchio delle brame

A Hogwarts si stava avvicinando il Natale: Harry e i fratelli Weasley lo avrebbero passato all’interno della Scuola. Il giorno prima delle vacanze Hermione, che sarebbe tornata a casa, si raccomandò con Ron e Harry di continuare le ricerche su Nicolas Flamel. Avevano letto molti libri ma, purtroppo, non avevano ancora visitato una zona in cui avrebbero potuto trovare una risposta alle loro domande: il Reparto Proibito.

Harry e Ron però si dimenticarono presto della promessa fatta a Hermione. La mattina di Natale Harry ricevette una montagna di regali: un flauto da parte di Hagrid, un maglione di lana da parte della signora Weasley, una mezza sterlina dai suoi zii e un pacco di Cioccorane da parte di Hermione. Ricevette, inoltre, un Mantello dell’Invisibilità accompagnato da uno strano biglietto senza firma:

‘Questo me l'ha affidato tuo padre prima di morire. È giunto il momento che torni a te. Fanne buon uso.
Buon Natale’. - HP PF12


La sera del banchetto di Natale, Harry decise di utilizzare il Mantello dell’Invisibilità: con esso iniziò a girare indisturbato nel Reparto Proibito della Biblioteca. Dopo una breve perlustrazione, Harry afferrò un libro ma, una volta aperto, l’oggetto lanciò un grido acuto che richiamò l’attenzione di Gazza. Harry scappò velocemente e passò vicino a Gazza che stava avvertendo il professor Piton sul fatto che un intruso era entrato nel Reparto Proibito. Harry si nascose in piccola stanza dove era presente un vecchio specchio che recava una curiosa incisione: “Erouc li amotlov li ottelfirnon”.
Harry si specchiò in esso e poté vedere i suoi genitori. Il ragazzo venne distratto da alcuni rumori che provenivano dal corridoio: velocemente ritornò così al suo dormitorio.

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La notte successiva, Harry portò Ron nella stanza dello specchio. Anche Ron si specchiò ma non vide i genitore di Harry. Ron osservò semplicemente sé stesso cresciuto, Caposcuola e con la Coppa del Quidditch tra le mani. Sfortunatamente, all’improvviso Mrs Purr fece il suo ingresso nella stanza. I due lasciarono quel luogo velocemente facendo ritorno alla loro Sala Comune. Anche la terza notte Harry raggiunse lo specchio ma qualcuno lo stava aspettando: si trattava di Silente. Il Preside di Hogwarts gli rivelò che quello era lo Specchio delle Brame, un oggetto magico capace di mostrare i desideri più profondi e inconsci delle persone. Silente, inoltre, avvisò Harry che lo specchio sarebbe stato spostato e che Harry non avrebbe mai più dovuto cercarlo.


Capitolo 13. Nicolas Flamel

Harry trovò molto difficoltoso dimenticare l’immagine dei suoi genitori. Intanto gli allenamenti di Quiddith divennero sempre più difficili in vista dell’ imminente partita contro i Tassorosso, stranamente arbitrata da Piton.
Durante una discussione del trio sul motivo per cui Piton avrebbe voluto uccidere Harry, Neville, andando a letto, regalò a Harry una Figurina Streghe e Maghi Famosi. Harry, sul retro della carta di Silente, lesse il nome di Nicolas Flamel. Finalmente avevano trovato chi fosse: Flamel era un noto alchimista, famoso per aver scoperto e fabbricato la Pietra Filosofale, un oggetto in grado di trasformare metalli in oro e rendere immortali attraverso l’Elisir di lunga Vita. Avevano, dunque, scoperto cosa si trovava al di sotto della botola protetta da Fuffi.

Il giorno dopo, si tenne la partita che vedeva Grifondoro contro Tassorosso.
La partita venne però vinta da Grifondoro in soli cinque minuti: Harry catturò il Boccino con grande abilità portando la sua squadra in testa alla classifica.
Dopo la partita, Harry, notando una figura dirigersi verso la foresta, decise di seguirla a cavallo della sua scopa. Harry contemplò lo scenario dall’alto: Piton e Raptor stavano parlando della Pietra Filosofale. Harry tornò velocemente al Castello dove ebbe modo di raccontare l’accaduto a Ron e Hermione.

‘Allora avevamo ragione, si tratta proprio della Pietra Filosofale! E Piton sta cercando di costringere Raptor ad aiutarlo a rubarla. Gli ha chiesto se sapeva come fare per eludere la sorveglianza di Fuffi, e ha anche accennato agli "abracadabra da quattro soldi" di Raptor. Io credo che, a parte Fuffi, la sorveglianza della pietra sia affidata anche a qualcos'altro: probabilmente un sacco di incantesimi assortiti... e Raptor dovrebbe fare non so che magia nera per permettere a Piton di fare il colpo...’ - HP PF13


Ormai il trio era certo che Piton volesse rubare la Pietra Filosofale.


Capitolo 14. Norberto, drago Dorsorugoso di Norvegia

Harry, Ron e Hermione incontrarono Hagrid, il quale confermò loro che la Pietra Filosofale veniva custodita a Hogwarts. Hagrid rivelò, inoltre, che, oltre a Fuffi, i Professori Spout, Vitious, McGranitt, Raptor e Piton avevano posto degli incantesimi a protezione della Pietra. Dopo pochi minuti, Harry capì il motivo per cui nella capanna di Hagrid vi era un caldo terribile: il gigante stava, infatti, cercando di far schiudere un nuovo di drago precisamente un uovo di Dorsorugoso di Norvegia.
Una mattina, Edvige portò un messaggio di Hagrid: li avvisò che l’uovo si sarebbe schiuso a breve. I tre si misero a discutere della notizia, ma subito si ammutolirono perché videro Malfoy che li ascoltava con attenzione. La sera Harry, Ron e Hermione si precipitarono nella capanna di Hagrid. L’uovo quella sera stessa si aprì rivelando un draghetto al quale venne dato il nome di Norberto. A un tratto, però, Hagrid corse alla finestra affermando di aver visto qualcuno spiare attraverso le tende: aprendo la porta, riconobbero Malfoy che correva verso il castello. Per risolvere il problema, i tre convinsero Hagris a spedire il drago presso il fratello di Ron, Charlie Weasley, in Romania. Uno dei giorni seguenti, arrivò una lettera di Charlie che diceva che il sabato seguente sarebbero arrivati dei suoi amici per prendere il drago in consegna sulla torre più alta del Castello a mezzanotte.
Ron, il sabato sera, non poté essere presente alla partenza del drago: Norberto lo aveva morso e la ferita lo aveva costretto ad andare in Infermeria. Harry e Hermione, quindi, andarono a prendere il piccolo drago da Hagrid. Il gigante salutò per l’ultima volta il drago e poi Harry e Hermione, nascosti sotto il mantello dell’invisibilità, trascinarono la cassa in cui era contenuto Norberto fino alla torre più alta. I due, durante il loro percorso, udirono la professoressa McGranitt punire Malfoy perché si trovava fuori del letto a notte inoltrata e perché stava ammettendo che stesse per arrivare Harry Potter con un drago (Ron aveva dimenticato la lettera di Charlie in un libro che Malfoy aveva preso in prestito).

‘Malfoy si è beccato una punizione! Sono talmente contenta che mi metterei a cantare!’
‘Evita’ le consigliò Harry. - HP PF14


Arrivati in cima alla torre. Harry e Hermione consegnarono Norberto agli amici di Charlie. I due scesero poi le scale della torre ma, all’improvviso, Gazza li vide: avevano lasciato il mantello sulla torre.


Capitolo 15. La Foresta Proibita

Gazza condusse Harry e Hermione nell’ufficio della McGranitt, dove vi era anche Neville in quanto aveva cercato di raggiungere i due ma era stato scoperto. La Professoressa punì i tre togliendo loro inoltre 50 punti a testa. I giorni successivi, Harry, Neville e Hermione vennero completamente ignorati dai Grifondoro, furibondi per tutti i punti che avevano perso.
Era giunto il giorno in cui i tre avrebbero dovuto scontare la loro punizione. Alle undici di sera, Gazza conduce Harry, Neville, Hermione e Malfoy (anche lui in punizione per non aver rispettato il coprifuoco) presso la capanna di Hagrid. Quest’ultimo, accompagnato da Thor, spiegò loro che quella notte avrebbero dovuto salvare un Unicorno ferito nella Foresta Proibita. Si divisero in due gruppi: Malfoy Neville e Thor da una parte mentre dall’altra Harry, Hermione e Hagrid. Nella radura il gruppo di Harry incontrò anche due centauri: Conan e Cassandro. Dopo uno scherzo di Malfoy che aveva provocato delle luci rosse che indicavano pericolo, i gruppi vennero cambiati: Hagrid si unì a Hermione e Neville mentre Harry si incamminò con Thor e Malfoy. Harry trovò l’unicorno morto ma una figura incappucciata ne stava bevendo il sangue. Malfoy e Thor fuggono impauriti mentre la figura incappucciata si avvicina a Harry e un dolore alla cicatrice lo indebolisce. Per fortuna, Harry venne salvato da un centauro di nome Fiorenzo.

‘Ma non vedete quell'unicorno?’ esclamò Fiorenzo rivolto a Cassandro. ‘Non capite perché è stato ucciso? Forse i pianeti non vi hanno rivelato quel segreto? Io mi ribello contro ciò che si aggira per questa foresta, Cassandro, proprio così, e al fianco degli esseri umani, se è necessario’. - HP PF15


Quest’ultimo gli rivela che bere il Sangue di Unicorno poteva salvare chi era “a un passo dalla morte” ma allo stesso tempo lo avrebbe condannato a una “mezza vita”. Prima di lasciarlo, Fiorenzo suggerisce a Harry che Voldemort punta a impossessarsi della Pietra Filosofale per ottenere l’Elisir di lunga Vita.
Ritornati in Sala Comune, Harry e Hermione raccontarono tutti gli eventi accaduti a Ron. In ultimo, Harry trovò sotto le lenzuola il Mantello dell’invisibilità.


Capitolo 16. La botola

Dopo la fine degli esami, Harry pensò che fosse alquanto strano che qualcuno avesse in tasca un uovo di Drago e che era riuscito proprio a incontrare Hagrid in una taverna. Harry, Ron e Hermione interrogarono Hagrid sull’accaduto che rivelò loro che aveva detto allo sconosciuto il segreto per rendere Fuffi innocuo: bastava solamente un po’ di musica per far addormentare il cane a tre teste.
Harry, Ron ed Hermione corsero a cercare Silente, ma la McGranitt li bloccò affermando che il Preside non era presente e che la Pietra Filosofale non poteva essere rubata. I ragazzi però non si dettero per vinti, e decisero che avrebbero raggiunto il corridoio del terzo piano. Il trio ritornò nel dormitorio per prendere il Mantello dell’Invisibilità ma cercò di impedire loro di uscire, spaventato all’idea che Grifondoro perdesse altri punti. Hermione, dispiaciuta, non trovò altra soluzione che lanciargli un Pietrificus Totalus. Quando i tre arrivarono davanti alla porta del terzo piano capirono che qualcuno era già stato lì e sul pavimento vi era un’arpa. Con la musica del flauto di Hagrid, riuscirono a far addormentare Fuffi e a calarsi nella botola. Harry, Ron e Hermione scivolarono dentro essa e finirono su una pianta che cominciò ad avvinghiarli. Hermione riconobbe subito la pianta: si trattava del Tranello del Diavolo e i ragazzi riuscirono a liberarsi da essa grazie al fuoco.

Entrati nella stanza successiva, li stavano attendendo delle chiavi volanti. La porta di legno in fondo alla stanza era chiusa e solo una delle chiavi che era in volo sembrava poterlo aprire. Harry, a cavallo di un manico di scopa, riuscì a recuperare la chiave e la passò ai compagni.
Ad attenderli nella stanza seguente, era presente un’enorme scacchiera, e l’unico modo per attraversarla era giocare una partita contro le pedine bianche. Ron, il più bravo con gli Scacchi dei Maghi, mosse le pedine prendendo il posto di un cavallo, Harry di un alfiere e Hermione di una Torre.
La partita si concluse con il sacrificio di Ron: venne mangiato dalla regina Bianca in modo tale che Harry potesse fare scacco matto al Re bianco.
Ron, ferito, preferì rimanere indietro e Harry ed Hermione corsero verso un’altra stanza dove trovarono un troll tramortito. Andarono ancora avanti, ma questa volta a fermarli furono delle fiamme viola che divamparono alle loro spalle, e delle fiamme nere sulla porta davanti a loro. Per procedere avevano a disposizione solo sette bottiglie e un indovinello: solo una bottiglia consentiva di proseguire e solo una permetteva di tornare indietro.

Davanti a voi è il pericolo, dietro la sicurezza
Due tra di noi vi aiutano, usate la destrezza
Una sola, di sette, vi lascerà avanzare
Se un'altra ne berrete, vi farebbe arretrare
Due son piene soltanto di nettare d'ortica
Tre, assassine, s'apprestano alla loro fatica.
Scegliete o resterete per sempre tra i supplizi.
Per aiutarvi a scegliere, vi diamo quattro indizi:
Primo, seppur subdolamente il velen non si svela,
Il vino delle ortiche alla sinistra cela;
Secondo, differenti sono quelle agli estremi
Ma per andare avanti rimangono problemi;
Terzo, come vedete, non ve n'è una uguale
Sol di nana e gigante il vin non è letale;
Quarto, la seconda a dritta e la seconda a sinistra
Sono gemelle al gusto, ma diverse alla vista. - HP PF16


Hermione risolse l’indovinello e i due si divisero: Harry procedette in avanti e la ragazza tornò da Ron.
Harry si ritrovò così nell’ultima stanza dove non vi era chi vi avrebbe aspettato di trovare.


Capitolo 17. L’uomo dai due volti

Fu il Professor Raptor che Harry trovò nella camera, non Piton.
Raptor gli rivelò che era stato lui a cercare di ucciderlo, era stato lui a fare entrare il troll nella scuola a Halloween, era stato lui a voler rubare la Pietra Filosofale ma Piton l’aveva tenuto d’occhio fin dall’inizio.
Il Professore si voltò verso lo Specchio delle Brame, che si trovava in quel luogo, cercando di capire come ottenere la Pietra: Raptor si vedeva riflesso con la Pietra in mano, la desiderava ma non riusciva ad ottenerla. Ad un certo punto, una voce sibilante gli suggerì di utilizzare Harry per capire come avere la pietra. Il Professore non esitò, prese il ragazzo e gli ordinò di guardare attraverso lo specchio e di dirgli cosa vedeva. Harry vide se stesso riflesso nello specchio mentre si infilava la pietra filosofale in tasca: il ragazzo sentì che la pietra era proprio nella sua tasca. Cercò quindi di mentire al professor Raptor ma la voce misteriosa parlò e disse che voleva confrontarsi direttamente con il ragazzo. A quel punto, Raptor si voltò e incominciò a sfilare il turbante che aveva in testa: sulla nuca di Raptor vi era un altro volto con occhi rossi e fessure simili a quelle dei serpenti al posto del naso. Harry, all’improvviso, realizzò di trovarsi davanti a Voldemort. Voldemort gli spiegò che viveva nel corpo di Raptor e, per rimanere in vita, doveva bere il sangue di unicorno. L’unica cosa che gli avrebbe potuto far prendere nuovamente possesso del suo corpo era la Pietra Filosofale e il Signore Oscuro sapeva che si trovava nella tasca di Harry.

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Quest’ultimo non volle consegnarla a e Raptor si scagliò contro di lui afferrandolo per la gola. Harry prese le braccia del professor Raptor per liberarsi e quelle incominciarono a bruciare e a sgretolarsi sotto il suo tocco. Harry capì che al contatto con lui succedeva qualcosa di strano, così mise le sue mani sul volto di Raptor, il quale incominciò a divincolarsi, finché non si ridusse in mera polvere. Ma Voldemort era ancora vivo, era uscito dal corpo di Raptor e come un’anima volò via dalla stanza.
Harry svenne, senza forze.

Dopo tre giorni, si ritrovò a dormire sul letto dell’Infermeria: Silente era davanti a lui gli spiegò tutto quello che era accaduto. La Pietra Filosofale era stata infine distrutta su decisione condivisa da Nicolas Flamel. Il Preside affermò che Voldermort però sarebbe potuto tornare in altri modi. Poi spiegò ad Harry, che l’amore di sua madre Lily per lui, gli aveva donato una grande protezione nel momento in cui era morta: per questo Harry non era potuto entrare in contatto con Voldemort e il corpo di Raptor posseduto.
Poco dopo, Ron e Hermione vennero a trovarlo confidandogli che Serpeverde era in testa alla Coppa delle Case e che i Corvonero li avevano facilmente battuti a Quidditch in assenza di Harry. Anche HAgrid andò a trovare il ragazzo e gli consegnò un album di fotografie relative ai suoi genitori e alla sua famiglia.

Il giorno seguente, al termine del banchetto di fine anno, giunse il momento della consegna della Coppa delle Case. Grifondoro era ultimo in classifica, ma Silente assegnò 50 punti a testa a Ron e Hermione e 60 a Harry per la destrezza dimostrata nelle stanze oltre la botola. Questi punti riportarono Grifondoro a pari merito con Serpeverde. Infine, il Preside assegnò 10 punti a Neville per il coraggio dimostrato di fronte ad amici: Grifondoro vinse, così, la Coppa delle Case.
Il trio ritornò a casa per le vacanze estive: Harry, Ron e Hermione si salutarono e si diedero appuntamento al primo settembre successivo.



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Personaggi introdotti link



* Albus Silente, Preside della scuola di Hogwarts.
* Bill Weasley, fratello di Ron che lavora in Egitto come Spezzaincantesimi della Gringott, la banca dei maghi.
* Calì Patil, una ragazza del Grifondoro, di origine indiana.
* Charlie Weasley, fratello di Ron che studia in Romania i draghi.
* Dean Thomas, un ragazzo nero, d’origine Babbane, studente di Grifondoro.
* Draco Malfoy, giovane mago Purosangue molto arrogante e vanitoso.
* Vernon, Petunia e Dudley Dursley, gli unici parenti di Harry, i quali temono e disprezzano la magia e i maghi.
* Filius Vitious, insegnante di Incantesimi, direttore della Casa di Corvonero.
* Fred e George Weasley, fratelli gemelli di Ron, che al momento frequentano il terzo anno a Hogwarts.
* Edvige, la civetta bianca di Harry.
* Hermione Granger, ragazza molto intelligente di origini Babbane, come la madre di Harry.
* Lavanda Brown, una ragazza del Grifondoro, migliore amica di Calì Patil.
* Lily Evans e James Potter, genitori di Harry.
* Lord Voldemort, il più potente mago oscuro di tutti i tempi, chiamato anche "Tu-Sai-Chi", "Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato" e, dai suoi seguaci, l' "Oscuro Signore".
* Madama Bumb, insegnante di Volo e arbitro delle partite di Quidditch svolte nella scuola.
* Madama Chips, infermiera scolastica.
* Madama McClan, proprietaria del negozio di abiti e divise scolastiche a Diagon Alley.
* Madama Pince, bibliotecaria della scuola.
* Minerva McGranitt, insegnante di Trasfigurazione, direttrice della Casa di Grifondoro e vicepreside della scuola di Hogwarts.
* Neville Paciock, ragazzino piuttosto maldestro, vive solo con sua nonna, dato che i suoi genitori si trovano al San Mungo, l'ospedale per Malattie e Ferite Magiche.
* Percy Weasley, terzo fratello maggiore di Ron.
* Olivander, il miglior produttore di bacchette.
* Pix, dispettoso Poltergeist che vive a Hogwarts.
* Pomona Sprite, insegnante di Erbologia, direttrice della Casa del Tassorosso.
* Quirinus Raptor, un giovane professore nervoso e balbuziente, insegnante di Difesa contro le Arti Oscure e alleato di Voldemort. Acerrimo nemico di Harry, Ron ed Hermione.
* Ron Weasley, migliore amico di Harry; è un Purosangue.
* Norberto, il drago di Hagrid.
* Thor, il cane di Hagrid
* Rubeus Hagrid, rozzo, ma simpatico, custode delle Chiavi e dei Luoghi a Hogwarts, o, più semplicemente, il guardiacaccia.
* Rüf, insegnante di Storia della Magia
* Severus Piton, direttore della Casa di Serpeverde e insegnante di Pozioni, ma ambizioso di insegnare Difesa contro le Arti Oscure.
* Sirius Black, padrino di Harry, che viene menzionato nel primo capitolo da Hagrid.
* Seamus Finnigan, ragazzo Mezzosangue, d’origine irlandese, studente di Grifondoro.
* Vincent Tiger e Gregory Goyle, “guardie del corpo” di Draco Malfoy. Sono di Serpeverde.
* Alcuni studenti nello Smistamento, che verranno conosciuti meglio negli altri libri, come: Pansy Parkinson, Padma Patil, Justin Finch-Fletchley, Hannah Abbott, Ernie Macmillan, Terry Steeval, Theodore Nott, Blaise Zabini, Millicent Bulstrode e Susan Bones.
* Il custode Argus Gazza e la sua gatta Mrs. Purr.
* La Squadra di Quidditch, formata da tre Cacciatori (Angelina Johnson, Alicia Spinnet e Katie Bell), due Battitori (Fred e George Weasley, i fratelli gemelli quartogeniti di Ron), un Portiere (Oliver Baston, ragazzo ambizioso di vincere la Coppa di Quidditch e capitano della squadra), e un Cercatore, cioè Harry.



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Personaggi morti link


* Lily Evans e James Potter (citati) assassinati da Voldermort attraverso la maledizione Avada Kedavra nel tentativo di proteggere il proprio figlio identificato dal mago oscuro come il bambino della profezia.
* Quirinus Raptor La sua morte è stata provocata dal tocco di Harry Potter e dall’abbandono del suo corpo da parte di Voldemort.



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Luoghi introdotti link



* Diagon Alley, un lungo viale acciottolato nel cuore di Londra, nascosta ai Babbani, dove si trovano la Gringott e svariati negozi per maghi, tra cui Olivander, il negozio di Bacchette Magiche.
* Gringott, la banca dei maghi.
* Foresta Proibita, foresta pullulante di pericolosi Animali fantastici quindi vietata agli studenti.
*






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August 23, 2017

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