Maledizioni Senza Perdono
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Nel Mondo magico, esistono tre maledizioni che sono dette senza perdono dal
1717, esse vengono considerate tali sia perché la vittima di tali malefici non può in alcun modo né sottrarsi né contrastare i loro effetti devastanti, sia perché chi le lancia, se colto sul fatto, è inevitabilmente condannato alla reclusione ad
Abzakan. Gli unici che possono utilizzare legalmente le Maledizioni Senza Perdono sono gli
Auror, ossia i cacciatori dei maghi oscuri incaricati dal
Ministero dell Magia, ma non tutti ne sono capaci poiché, per riuscire a usare in modo efficace questi incantesimi, non è sufficiente essere ben motivati ma è anche necessaria una certa dose di sadismo e di crudeltà mentale che non tutti i maghi posseggono. Infatti, solo chi desidera realmente uccidere la propria vittima o infliggerle indicibili sofferenze può essere certo di scagliare con successo le Maledizioni Senza Perdono. Non meraviglia, quindi, che esse siano utilizzate principalmente dai
Mangiamorte e da alcuni maghi oscuri, ovviamente, in modo illegale e clandestino.
• La prima e la più potente delle tre Maledizioni Senza Perdono è l’
Anatema che Uccide, la sua formula AVADA KEVADRA è in lingua aramaica e deriva dalla frase "abhadda kedhabhra" che significa "sparisci, così come questa parola". Infatti, quando viene scagliato questo maleficio si vede un lampo di luce verde, si ode un rumore sordo, come il sibilo del vento, e il bersaglio colpito cade a terra morto in modo fulmineo, senza neppure rendersene conto. La vittima non ha neppure il tempo di reagire e, d'altronde ogni resistenza sarebbe vana perché non esiste una contro-maledizione.
• La seconda è la
Maledizione Cruciatus che è utilizzata per torturare chi ne viene colpito, rispetto alla prima causa maggiore sofferenza e non necessariamente porta alla morte della vittima. La formula CRUCIO deriva dal latino e significa, per l’appunto "tormentare, torturare" o anche "crocifiggere". E’ usata soprattutto dai Mangiamorte per infliggere sofferenze inimmaginabili ai propri nemici o per estorcere loro delle informazioni preziose. Questa maledizione sembra, inoltre, descritta nelle
Fiabe di Beda il Bardo nel racconto di
Baba Raba e il Ceppo Ghignante: la lavandaia
Baba Raba minaccia, infatti, il Re di eseguire un incantesimo che produce lo stesso effetto della
Maledizione Cruciatus.
• La terza è la
Maledizione Imperius, che permette di assumere il controllo di un qualsiasi essere vivente, assoggettandolo a sé. Per contrastare questo potente incantesimo è necessaria una grande forza di volontà, solo maghi esperti riescono a fatica nell’impresa. La formula IMPERIO deriva dal sostantivo latino "imperium" che significa "comando". Prima della sua caduta,
Voldemort controllava molte persone con la Maledizione Imperius e alcuni dei suoi seguaci, per evitare la condanna ad Azkaban, dichiararono di aver servito l'Oscuro Signore sotto l'effetto di questo incantesimo.
Maledizioni Senza Perdono è presente 6 volte nelle nostre citazioni dai Libri di Harry Potter.
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