Malocchio (incantesimo)

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Malocchio è un maleficio che consiste nell’inviare energie negative per mezzo della visualizzazione.
Il termine “Malocchio” è una parola composta da “mal(o)” e “occhio”. Quindi il termine si riferisce a un’azione magica correlata a uno sguardo pieno di influsso negativo e potente che viene inviato da una persona a un'altra al fine di danneggiarla. Tra i Romani il Malocchio era definito in diversi modi: oculi maligni, invidi, obliqui, urentes. Era anche frequente il termine “fascinazione”, che poi nel medioevo fu connesso alla stregoneria. La parola “fascinum” deriva dal greco e si lega alle azioni compiute da chi pratica la magia nera e significa letteralmente: denigrare, calunniare, augurare il male.
Il Malocchio viene definito anche come “iettatura”. Questa parola deriva dal latino “jacere sortes” che significa: gettare le sorti o incantare.
Il maleficio del Malocchio di solito viene inflitto per invidia e gelosia. A volte viene anche lanciato inconsapevolmente, oppure per recare veri e propri danni a qualcuno.

I sintomi che compaiono nella persona “maledetta” possono essere sonnolenza, mal di testa, senso di svuotamento, nervosismo senza motivo e pensieri fissi.
Il Malocchio può essere gettato anche a causa di sofferenze d'amore. In questo caso la persona che lo riceve avrà una certa ossessione acuta per la persona che lo ha fatto.

La storia del Malocchio non è chiara in quanto non ci sono delle fonti precise a cui fare riferimento.
Le prime fonti che parlano di Malocchio risalgono all’Egitto greco-romano. Alcuni papiri riguardanti testi magici che parlano di “goetheia”, ovvero di magia nera. Infatti queste inscrizioni contengono delle espressioni del tipo “lo proteggiamo dal malocchio”. Contengono anche alcuni modi per cercare di bloccare le forze negative.
Le popolazioni mesopotamiche consideravano il Malocchio un peccato grave e demoniaco ed era chiamato “Ajin Horà”.
Nel mondo ebraico il Malocchio era definito come “fascinazione con l’occhio” ed è chiamato così anche oggi. Gli ebrei consideravano il Malocchio come un fenomeno derivato dall’invidia che si cela dietro lo sguardo. Dicevano anche che esso era un male da cui solamente Dio poteva proteggerli. Nel mondo ebraico si diffonde anche per le prima volta il concetto di “quinah”, ovvero di “iettatura”.
Per compiere il maleficio del Malocchio bisogna richiamare la propria forza e le proprie energie. Serve tanta energia e quindi ci si deve accertare di essere in un buon stato di salute.

Ci sono due metodi con cui eseguire il Malocchio, ma quello più comune e più diffuso è tramite gli occhi. Innanzitutto si deve riflettere su cosa si vuole far accadere alla “vittima” e sulle ragioni che portano a compiere quel gesto proprio a quella persona. Bisogna concentrare tutto l'odio, il rancore e la rabbia accumulati sul centro della propria fronte.
Questo punto è chiamato “terzo occhio”. Si deve rimanere con gli occhi chiusi e poi aprirli. Ovviamente non è facile riuscire nel proprio intento e quindi si consiglia di allenarsi più volte, ma non allo specchio, a concentrare le proprie energie e sentimenti. Successivamente, quando si sarà pronti, si deve fare in modo di incontrare la persona da maledire. Quando si incontrerà la persona in questione la si fisserà per almeno cinque secondi senza abbassare lo sguardo.
Questa è la cosa più importante e indispensabile poiché gli occhi sono lo specchio dell'anima. In questo modo il Malocchio sarà effettuato.
La tradizione afferma che ad essere colpiti maggiormente sono i bambini, gli anziani, le persone belle e innocenti, gli animali e i raccolti.
Si tratta di soggetti deboli, che non producono abbastanza energia per sopraffare il Malocchio o su cui il Malocchio si muove come un’ombra nel buio, persone che non contemplano nella loro indole sentimenti negativi e di conseguenza sono impreparate a difendersi, diventando spugne per gli scarti negativi altrui.
Un attacco magico, svolto a danno di qualcuno, si ripercuote sempre sulla salute psico-corporea dell’individuo perché spirito mente e corpo agiscono sinergicamente.
Solitamente i sintomi che si verificano sono i seguenti: mal di testa frequenti o insoliti, stanchezza fisica e mentale, sonnolenza, apatia. La sensazione è quella di sentirsi prosciugati, di non avere energie.
Sul piano psichico si ha: senso di vuoto, pessimo, pensieri fissi e ricorrenti, paura, oppressione, difficoltà di concentrazione, depressione. Inoltre si avranno problemi con il sonno: sarà spesso disturbato da incubi e sogni ricorrenti.
A livello spirituale la vittima, sarà persuasa nella sfiduciata in ciò che ha creduto fino a quel momento. Nella vita le situazioni inizieranno a sfuggire di mano, come se andasse tutto male. Per determinare se si tratti dell’azione di un vortice energetico negativo occorre provare a individuare, in qualche modo la fonte esaminando se tali problemi si accentuino in determinati luoghi, in presenza di talune persone o oggetti.

Per prevenire il Malocchio esistono quattro metodi.
Un metodo è molto antico e veniva usato dalle civiltà classiche e anche dalla civiltà di Ebla. Bisogna legarsi un nastro rosso al polso sinistro e non toglierlo. E' una pratica che viene utilizzata, fin dall'antichità, dalle madri alla nascita del proprio figlio per proteggerlo. Altro metodo è quello di portare con se almeno un oggetto che allontani le energie negative. Oggetti di questo tipo sono:
- Ferro di cavallo: il ferro di cavallo è considerato il portafortuna universale, solamente però se è appeso con i bracci rivolti verso l'alto. La leggenda legata a questo oggetto narra che un maniscalco, San Dunstano, un giorno vide attivare in casa sua il diavolo che gli chiese di ferrare gli zoccoli del cavallo. Egli invece ferrò le sue zampe di capra facendogli molto male. Alla fine glieli tolse facendosi promettere di non entrare mai in una casa in cui si trovava appeso un ferro di cavallo.
- Magnetite: questo cristallo stimola la forza di volontà e aiuta a trovare un equilibrio interiore. Mettere della magnetite in casa propria o portarla addosso allontana il Malocchio in quanto si tratta di un cristallo pieno di energie positive che riescono a scacciare quelle negative.
- Corno di corallo o Fasciunum: è il simbolo della vita ed è un portafortuna che serve per allontanare l’influenza maligna. Il simbolo del corno risale al 3500 a.C. ovvero all’età neolitica. In epoca romana era però utilizzato, contro il Malocchio, un oggetto chiamato appunto “Fascinum” che aveva una forma fallica. Quest’oggetto con il tempo si è trasformato in un corno. Era utilizzato dagli abitanti delle capanne come simbolo di fertilità, infatti lo sistemavano fuori dalla loro porta di casa. Compare anche nella mitologia, infatti si narra che Giove donò alla sua nutrice per ringraziarla un corno ricco di poteri magici. Nel Medioevo, invece, era considerato un portafortuna e un amuleto contro la malignità e la cattiva sorte, però per essere efficace doveva essere rosso e fatto a mano perché si credeva che esso acquisisse i poteri da chi l’aveva prodotto. Quindi si può dire che il “nostro” corno derivi dal Medioevo.




Malocchio (incantesimo) è presente 1 volte nelle nostre citazioni dai Libri di Harry Potter.
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August 4, 2017

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