È una pianta magica di media grandezza, che presenta un tronco (in realtà è parte della radice che sporge dal terreno) nodoso e paffuto, di colore marrone, sormontato da poche foglie verde scuro. Se è estratta dal vaso, si nota che le sue radici hanno l'aspetto di un neonato dalla pelle grinzosa, pieni di rigonfiamenti e chiazze di colore marrone-verdastro, dal cui capo partono dei brevi rametti e delle foglie verde scuro.
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Etimologia link
Secondo alcuni studiosi il termine "Mandragola" deriverebbe dal sanscrito “mandros” ossia “sonno” ed “agora” cioè “sostanza”. Altri, invece, propendono per un’origine sumerica, da “nam-tar” che significherebbe “pianta del dio del castigo” o tedesca medievale, da “mann-dragen” ossia “figura di uomo”.
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Precauzioni link
Le radici adulte della Mandragola possono portare verso la morte chiunque ascolti il loro pianto e quelle giovani possono portare il mago o la strega a perdere i sensi per diverso tempo. Inoltre, queste piante se disturbate diventano piuttosto mordaci e non è insolito che mordano chi le maneggia. Per tutte queste ragioni, se si deve avere a che fare con una Mandragola, si devono sempre indossare paraorecchie e guanti protettivi.
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Usi tra la comunità magica link
La Mandragola ha molte proprietà magiche, quindi viene utilizzata sia per comporre diverse Pozioni sia per preparare alcuni Antidoti ed è uno degli ingredienti più diffusi contro molti effetti di Incantesimi, Trasfigurazioni e Pietrificazioni. L’effetto più importante si ha nella preparazione della
Pozione di Mandragola, utilizzata spesso per contrastare gli effetti della pietrificazione; un altro utile impiego è nell'
Elisir di Mandragola, che ha effetti antidolorifici ed anestetizzanti.
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Usi e proprietà tra i Babbani link
I babbani conoscono la Mandragola ma, ai loro occhi, la radice ha semplicemente una forma antropomorfa e non emette alcun suono quando viene dissotterrata. I non portatori della magia conoscono, inoltre, alcune delle proprietà di questa pianta, in particolare sanno che è ricostituente, psicoattiva ed afrodisiaca. Viene usata per curare l'epilessia sia nella creazione di antidoti contro il veleno di serpente.
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Citazioni nei libri link
In
Harry Potter e la camera dei segreti, viene riportato che la professoressa Sprite insegnò agli studenti del secondo anno come rinvasare le giovani piante di Mandragola. In seguito, quando Mrs Purr venne ritrovata pietrificata dal Basilisco, la Pozione di Mandragola venne menzionata da Albus Silente come possibile rimedio e, in quell'occasione, fu il professor Allock a parlarne espressamente asserendo di "saperla comporre ad occhi chiusi". Quando Harry Potter si scontrò con Tom Riddle nella Camera dei Segreti, il giovane mago affermò che la Pozione di Mandragola sarebbe stata pronta in breve tempo e che avrebbe riportato in vita tutti quelli che erano stati pietrificati e, diversamente da ciò che era accaduto anni prima, nessuno sarebbe morto a causa del Basilisco che era stato liberato.
La pianta è menzionata anche in
Harry Potter e il calice di fuoco quando Harry, Ronald Weasley e Hermione Granger sfogliavano dei libri in Biblioteca alla ricerca di qualcosa che potesse aiutare il Prescelto a superare la seconda prova del Torneo Tremaghi.
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In alcuni documenti confacenti la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts viene riportato che nel 1792 la Pozione di Mandragola venne utilizzata per “risvegliare” i Presidi delle Scuola di Hogwarts, Beauxbatons e Durmstrang, pietrificati da un Basilisco imbizzarrito durante una prova del Torneo Tremaghi di quell’anno.
Mandragola è presente 10 volte nelle nostre citazioni dai Libri di Harry Potter.
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4 immagini nella Galleria Fotografica di PotterHeads.Net raffigurano Mandragola
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