McGranitt, Minerva
(anche Minerva McGonagall)
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Tabella Riassuntiva
L'infanzia
Gli Studi
Cuore e batticuore
La breve carriera al Ministero
L'amicizia Con Albus Silente
Il matrimonio
Il rapporto con Harry Potter
Carattere
« Una donna dall'aspetto piuttosto severo, che portava un paio di occhiali squadrati della forma identica ai segni che il gatto aveva intorno agli occhi. Anche lei indossava un mantello, ma color smeraldo. I capelli neri erano raccolti in uno chignon. » - J.K.Rowling
E' il primo personaggio magico che compare nei libri e nei film di
Harry Potter; all'inizio del primo libro, il
signor Dursley, zio di
Harry, vede un gatto soriano alla fine della strada davanti a casa sua, a Privet Drive n.4.
Per qualche secondo ha l'impressione di vederlo leggere una mappa e quando tenta di cacciarlo il gatto si limita a fissarlo con "sguardo severo", cosa che un gatto normale non farebbe mai. Per quanto il
signor Dursley non capisca niente di magia, questa volta ha proprio intuito giusto: quello non è un normale gatto, bensì Minerva McGranitt, un animagus, cioè un mago (o una strega) che ha la facoltà di trasformarsi in animale.
Minerva (dal nome della dea dell'intelligenza, facoltà che non manca alla McGranitt) assiste al momento in cui
Harry viene lasciato sulla soglia della casa dei suoi zii ancora in fasce affinché lo allevino come un figlio.
Questo perché è una grande amica di
Albus Silente, colui che organizzò i piani per la futura vita di
Harry, nonché preside di Hogwarts nei primi sei libri.
Minerva McGranitt è infatti una strega di alto rango: non sappiamo se sia purosangue, ma oltre a far parte dell'Ordine della Fenice ricopre ad Hogwarts le cariche di vice-preside, direttrice dei Grifondoro e professoressa di Trasfigurazione: materia che insegna a trasformare e a far evanescere oggetti e animali, nonché far apparire cose dal nulla, e che prima era affidata niente meno che ad
Albus Silente stesso prima di divenire preside.
È una strega alta e magra, dai capelli corvini, che porta sempre stretti in una crocchia (è contraria a scioglierli e vorrebbe che anche le ragazze della sua casa non lo facessero, anche se permette loro di farlo in occasione del Ballo del Ceppo), porta delle lenti squadrate, i cui segni le rimangono intorno agli occhi, quando diventa un gatto. Ha i lineamenti spigolosi.
Durante la sua prima apparizione,
Silente le dice che una persona intelligente come lei dovrebbe chiamare
Voldemort per nome, e non Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato. Quindi, la McGranitt, durante la loro conversazione, pronuncia tranquillamente il nome di
Voldemort.
Come professoressa è molto severa ma anche molto giusta. Non fa nessun tipo di favoritismo per gli studenti della propria casa, a differenza di
Severus Piton.
Nel quarto libro, durante il Ballo del Ceppo, danza tutta la sera con
Albus Silente.
Nel quinto libro,
Dolores Umbridge ed alcuni suoi scagnozzi attaccano
Rubeus Hagrid, e la McGranitt esce da sola dal castello ed affronta i nemici, venendo tuttavia colpita da quattro schiantesimi in pieno petto, che la costringeranno a un lungo ricovero all'Ospedale per Malattie e Ferite Magiche San Mungo.
Se non fosse stato per il fatto che l'hanno aggredita alle spalle, la McGranitt sarebbe certamente riuscita a sconfiggere a duello da sola la
Umbridge e gli altri maghi, poiché in Harry Potter e i Doni della Morte riesce a combattere contro
Voldemort, tenendogli testa.
Sempre in presenza della
Umbridge, durante i colloqui d'orientamento professionale che precedono i G.U.F.O., garantisce ad
Harry che lo aiuterà a diventare un Auror.
Nel quinto libro e nel quinto film, per la prima ed unica volta, ci viene mostrata con i capelli sciolti, lunghi ed argentei, come quelli di
Silente, mentre scorta
Harry ed i Weasley nell'ufficio del Preside. Alla fine del quinto libro, afferma che vorrebbe bastonare la
Umbridge, ma viene preceduta da
Pix, che la allontana da Hogwarts con una mazza.
La sua uniforme classica è costituita da vestito lungo, cappello e mantello verde smeraldo, inoltre ha una particolare passione per la fantasia scozzese: ha la vestaglia, la cuffia e nel suo studio persino la scatola di Zenzerotti con questo motivo.
Essendo il capo dei Grifondoro, il suo naturale rivale è il professor
Severus Piton, il capo dei Serpeverde, anche nel Quidditch, dove ognuno spera sempre nella vittoria della propria casa.
Nel castello sopporta a stento
Sibilla Cooman, anche se nel quinto libro la difende perché la sua antipatia verso di lei viene superata dal profondo odio che nutre verso
Dolores Umbridge.
Viene nominata temporaneamente preside di Hogwarts dopo la morte di
Albus Silente, narrata nelle ultime pagine di Harry Potter e il Principe Mezzosangue.
Nel settimo libro di
Harry Potter, un mangiamorte le sputa in faccia ed
Harry Potter si espone in prima persona utilizzando per la seconda volta in vita sua la maledizione Cruciatus (che questa volta però, a differenza della prima, avrà effetto).
Inoltre,nello stesso libro,la vediamo perdere le staffe per la prima volta,chiamando
Gazza "pezzo di deficiente" e "idiota".
In Harry Potter e i Doni della Morte è soggetta, come tutti i suoi colleghi, alla tirannia di
Piton, nominato preside dal Ministero della Magia su ordine di
Voldemort, e dei fratelli Carrow.
La notte in cui
Harry ritorna ad Hogwarts viene prima aggredita da
Amycus Carrow, poi colpito dalla
Maledizione Cruciatus di
Harry, e poi da
Piton con il quale ha un duello magico, al termine del quale la affiancano
Filius Vitious e
Pomona Sprite.
I tre,
Harry e
Luna Lovegood inseguono
Piton, che scappa da Hogwarts. La McGranitt nota: "Il nostro preside è andato a farsi una vacanza".
Harry la avvisa dell'imminente attacco di
Voldemort alla scuola, ed ella combatte durante la Battaglia di Hogwarts, animando fra l'altro tutte le statue e le armature del castello: duella contro
Voldemort stesso, tenendogli testa e riuscendo persino a sopravvivere.
Ciò indica che la McGranitt, seppur anziana, è una fra le più potenti streghe dell'epoca moderna. Alla fine della battaglia diviene Preside.
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L'infanzia link
Minerva McGranitt, nata il 4 ottobre 1925, fu la prima e unica figlia di un sacerdote presbiteriano scozzese e di una strega formatasi a
Hogwarts. Trascorse la sua infanzia nelle Highlands scozzesi – erano gli inizi del Ventesimo secolo – e solo un po' alla volta si rese conto che c'era qualcosa di strano, sia in quello che riusciva a fare, che nel matrimonio dei suoi genitori.
Il padre di Minerva, il reverendo
Robert McGranitt, era rimasto stregato da
Isobel Ross, un'allegra ragazza che viveva nel suo stesso villaggio. Come tutti i suoi compaesani,
Robert credeva che
Isobel frequentasse un esclusivo collegio femminile in Inghilterra. In realtà, quando la ragazza scompariva per mesi e mesi da casa, era alla
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts che si recava.
Consapevole che i suoi genitori, un mago e una strega, avrebbero disapprovato il suo legame con quel serio e giovane
Babbano,
Isobel non fece parola della loro nascente relazione. Aveva diciotto anni ed era innamorata di
Robert. Sfortunatamente però non aveva ancora trovato il coraggio di confessargli la sua vera natura.
La coppia fuggì, scatenando le ire di tutti e quattro i genitori. Già costretta a separarsi dalla sua famiglia,
Isobel non poteva sopportare di rovinare l’estasi della luna di miele raccontando al suo innamoratissimo novello sposo che si era diplomata in
Incantesimi a
Hogwarts – la migliore della sua classe – e nemmeno che era stata Capitano della squadra di
Quidditch della scuola.
Isobel e
Robert andarono ad abitare in una canonica nei dintorni di
Caithness, dove la bella
Isobel si dimostrò sorprendentemente oculata nell'amministrare l'esiguo salario del sacerdote.
La nascita di Minerva, la primogenita della giovane coppia, fu motivo di felicità, ma anche di crisi. Avendo nostalgia della famiglia e della comunità magica da cui si era allontanata per amore,
Isobel insisté per chiamare la neonata come sua nonna, una strega estremamente talentuosa. Quel nome stravagante non passò certo inosservato nella piccola comunità in cui vivevano e per il reverendo
Robert McGranitt fu difficile spiegare ai parrocchiani la decisione della moglie. Inoltre, il reverendo era preoccupato dall'umore mutevole della sua sposa. Gli amici, tuttavia, gli assicuravano che non era insolito che le donne fossero emotive dopo aver dato alla luce un figlio, e che
Isobel sarebbe tornata in sé molto presto.
Isobel invece si chiuse sempre più in se stessa, isolandosi spesso per giorni e giorni con Minerva. Più tardi raccontò alla figlia che lei aveva mostrato piccoli ma inequivocabili segni di magia dalle primissime ore di vita: giocattoli riposti sugli scaffali più alti vennero ritrovati nella sua culla; il gatto di casa apparentemente eseguiva i suoi ordini prima ancora che lei avesse imparato a parlare; di tanto in tanto la cornamusa di suo padre iniziava a suonare da sola in un'altra stanza, fenomeno, questo, che provocava risatine di piacere alla piccola Minerva.
L'orgoglio e la paura laceravano
Isobel. Sapeva di dover confessare a
Robert la verità prima che il marito notasse qualcosa di allarmante. Alla fine un giorno, dopo un paziente interrogatorio di
Robert,
Isobel scoppiò in lacrime, tirò fuori da sotto il letto la bacchetta che teneva chiusa a chiave in una cassa, e mostrò al marito quel che lei era veramente.
Minerva era troppo piccola per ricordare quella notte, ma le sue ripercussioni le lasciarono un'amara consapevolezza di quanto complicato fosse crescere dotati di magia in un mondo di
Babbani. Nonostante il suo amore per la moglie non fosse mutato dopo aver scoperto che era una strega,
Robert McGranitt fu profondamente scosso da quella rivelazione. E anche dal fatto che
Isobel gli avesse nascosto tanto a lungo una cosa così grande. C'era di più: proprio lui che si vantava di essere un uomo retto e onesto, ora veniva trascinato in una vita di segreti decisamente estranea alla sua natura.
Isobel spiegò tra i singhiozzi che lei e la figlia erano legate allo
Statuto di Segretezza e che avrebbero dovuto nascondere la loro identità o sarebbero andate incontro alle ire del
Ministero della Magia.
Robert era sgomento al pensiero di come la gente del luogo – una comunità nel complesso austera, rigida e convenzionale – si sarebbe sentita ad avere un reverendo con una strega per moglie.
L'amore resistette, ma la fiducia tra i genitori si era spezzata, e Minerva, una bambina intelligente e osservatrice, lo constatò con tristezza. I McGranitt ebbero altri due figli, entrambi maschi; tutti e due mostrarono, a tempo debito, capacità magiche. Minerva aiutò la madre a spiegare a
Malcolm e
Robert Junior che non dovevano sbandierare la loro magia ai quattro venti e l'aiutò anche a nascondere al padre gli incidenti e gli imbarazzi che la magia dei fratelli suscitava di tanto in tanto.
Minerva era molto affezionata al padre babbano: per carattere assomigliava più a lui che alla madre. Per lei era doloroso vedere con quanta fatica il padre cercasse di affrontare quelle strane circostanze famigliari. Era anche consapevole degli sforzi che la madre faceva per adattarsi alla comunità del villaggio, interamente babbana, e sapeva quanto le mancassero la libertà di vivere tra i propri simili e di esercitare i suoi considerevoli talenti. Minerva non scordò mai quanto la madre pianse il giorno del suo undicesimo compleanno, quando ricevette la lettera di ammissione alla
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Minerva sapeva a cosa erano dovute quelle lacrime: erano lacrime di gioia, ma anche d'invidia.
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Gli Studi link
Come spesso accade ai maghi e alle streghe che provengono da una famiglia con problemi a gestire la propria identità magica, Hogwarts fu per Minerva una felice liberazione.
Minerva attirò insolitamente l'attenzione su di sé quando, la primissima sera, si rivelò una
Testurbante. Dopo cinque minuti e mezzo il Cappello Parlante, che aveva tentennato fra
Corvonero e
Grifondoro, collocò Minerva in quest'ultima Casa. Più tardi negli anni, questa circostanza fu oggetto di scherzi bonari tra Minerva e il collega
Filius Vitious che aveva suscitato pari confusione al Cappello, che alla fine, però, era approdato alla decisione opposta. I due direttori delle Case si divertivano a pensare che, non fosse stato per quei cruciali momenti in gioventù, i loro ruoli si sarebbero potuti invertire.
Ben presto fu chiaro che Minerva era la studentessa più eccezionale del suo anno, dotata di un particolare talento per la Trasfigurazione. Mano a mano che il corso dei suoi studi progrediva, la ragazza dimostrò di aver ereditato sia le abilità della madre che il severo senso morale del padre. La carriera scolastica di Minerva si sovrappose per due anni con quella di Pomona Sprite, successivamente direttrice della Casa di Tassorosso. Da allora le due donne godettero sempre di ottimi rapporti.
Al termine dei suoi studi a
Hogwarts, Minerva McGranitt aveva raggiunto un record impressionante: pieni voti ai
G.U.F.O. e ai
M.A.G.O.,
Prefetto,
Caposcuola e vincitrice del premio come
Miglior Nuova Promessa di Trasfigurazione Oggi. Sotto la guida ispiratrice del suo insegnante di
Trasfigurazione,
Albus Silente, Minerva era diventata un
Animagus. La sua forma animale e i suoi tratti distintivi (gatto soriano, segni di occhiali squadrati attorno agli occhi) furono debitamente annotati nel
Registro degli Animagi del
Ministero della Magia. Come la madre, Minerva fu anche una giocatrice di
Quidditch molto dotata, anche se l’ultimo anno una brutta caduta, un fallo durante la partita
Grifondoro-Serpeverde che avrebbe deciso le sorti del
Campionato, le procurò una commozione cerebrale, diverse costole rotte e un implacabile desiderio di annientare i
Serpeverde sul campo di
Quidditch. Al termine degli studi Minerva McGranitt dovette abbandonare il
Quidditch, ma la sua innata competitività la portò a interessarsi appassionatamente ai successi della squadra della sua
Casa, e a tenere gli occhi aperti sui nuovi talenti del
Quidditch.
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Cuore e batticuore link
Subito dopo essersi diplomata a
Hogwarts, Minerva fece ritorno alla canonica per passare un'ultima estate con la sua famiglia, prima di partire alla volta di
Londra, dove l'aspettava un posto al
Ministero della Magia (
Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia). Quei mesi si sarebbero rivelati tra i più difficili nella vita di Minerva, perché fu allora, a soli diciotto anni, che dimostrò di essere degna figlia di sua madre innamorandosi follemente di un ragazzo babbano.
Fu la prima e ultima volta in cui si poté dire che Minerva McGranitt aveva perso la testa.
Dougal McGregor era l'affascinate, intelligente, spiritoso figlio di un agricoltore del luogo. Anche se meno bella di Isobel, Minerva era brillante e arguta. Dougal e Minerva avevano in comune il senso dell'umorismo, discutevano accanitamente ed entrambi erano convinti che nell'altro ci fosse una misteriosa profondità d'animo. Prima che uno dei due se ne potesse accorgere, Dougal si ritrovò in ginocchio in un campo arato a chiederle la mano e Minerva gli stava già dicendo di sì.
Minerva rientrò a casa con l'intenzione di raccontare del fidanzamento ai genitori, ma scoprì di non essere in grado di dirglielo. Passò la notte insonne sdraiata nel suo letto, pensando al futuro.
Dougal non sapeva chi lei fosse realmente, proprio come suo padre non aveva saputo la verità su
Isobel prima del loro matrimonio. Minerva era consapevole del tipo di matrimonio che avrebbe avuto se avesse sposato Dougal, perché l'aveva già vissuto sulla propria pelle. Sarebbe stata la fine di tutti i suoi sogni; avrebbe significato dover mettere sotto chiave la bacchetta, insegnare ai propri figli a mentire, forse addirittura al loro stesso padre. Non si illudeva che
Dougal l'avrebbe seguita a
Londra, dove lei avrebbe lavorato ogni giorno al Ministero. Lui non vedeva l'ora di ereditare la fattoria del padre.
Il giorno dopo, la mattina presto, Minerva sgattaiolò via da casa dei suoi genitori e andò a dire a
Dougal che aveva cambiato idea, che non poteva più sposarlo. Sapendo bene che se avesse violato lo
Statuto di Segretezza avrebbe perso il lavoro al
Ministero Minerva non poté nemmeno fornire all'amato una buona spiegazione per i suoi mutati sentimenti. Lo lasciò devastato e partì per
Londra tre giorni dopo.
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La breve carriera al Ministero link
Senza dubbio i sentimenti di Minerva McGranitt verso il
Ministero della Magia erano stati alterati dalla sua recente crisi emotiva, in più la sua nuova casa e il suo nuovo posto di lavoro non le piacquero molto. Alcuni suoi colleghi avevano radicati pregiudizi antiBabbani che, considerata la sua adorazione per il padre e il suo immutato amore per
Dougal McGregor, non poteva che deplorare. Nonostante fosse un'impiegata efficiente e dalle mille qualità e fosse affezionata al suo capo,
Elphinstone Urquart, Minerva era infelice a
Londra e scoprì di avere nostalgia della
Scozia. Alla fine, dopo due anni al
Ministero, le offrirono una prestigiosa promozione, ma lei rifiutò. Mandò invece un gufo a
Hogwarts, chiedendo di essere presa in considerazione come insegnante. Il gufo tornò poche ore dopo con l'offerta di un posto nel
Dipartimento di Trasfigurazione, sotto l'egida del direttore del Dipartimento:
Albus Silente.
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L'amicizia Con Albus Silente link
La scuola accolse con gioia il ritorno di Minerva McGranitt che si buttò a capofitto nel lavoro, dimostrandosi un'insegnante severa, ma appassionata. Tenere le lettere di
Dougal McGregor chiuse in una scatola sotto il letto era meglio (si diceva con fermezza) che tenerci la bacchetta. Ciononostante fu uno shock quando venne a sapere dall'ignara
Isobel che Dougal aveva sposato la figlia di un altro agricoltore.
Quella sera tardi
Albus Silente trovò Minerva in lacrime nella sua aula e lei gli confessò tutta la storia. Silente le offrì conforto e parole sagge e raccontò a Minerva parte della storia della propria famiglia, precedentemente a lei sconosciuta. Le confidenze che quelle due persone estremamente riservate si scambiarono quella notte divennero la base di un lungo e reciproco rapporto di stima e di amicizia.
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Il matrimonio link
Durante i suoi primi anni a
Hogwarts, Minerva McGranitt continuò a intrattenere rapporti di amicizia con il suo vecchio capo al Ministero,
Elphinstone Urquart. Nel corso di una vacanza in
Scozia lui andò a trovarla e, con grande sorpresa e imbarazzo di Minerva, le chiese di sposarlo nella sala da tè di
Madama Piediburro. Essendo, però, ancora innamorata di
Dougal McGregor, Minerva lo respinse.
Elphinstone, comunque, non cessò mai di amarla né, di quando in quando, di rifarle la proposta, anche se lei continuava a rifiutare. Tuttavia la morte di Dougal McGregor, benché traumatica per Minerva, sembrò liberarla. Poco dopo la prima sconfitta di Voldemort,
Elphinstone, ormai incanutito, le fece di nuovo la proposta durante una passeggiata estiva intorno al lago, nei poderi di Hogwarts. Questa volta Minerva accettò. Elphinstone, già in pensione, era fuori di sé dalla gioia, e comprò un piccolo cottage a
Hogsmeade così che Minerva potesse recarsi ogni giorno al lavoro facilmente.
Conosciuta dalle successive generazioni di studenti come 'Professoressa McGranitt', Minerva, che era sempre stata un po' una femminista, annunciò che avrebbe tenuto il suo cognome da nubile. I tradizionalisti storsero il naso: perché Minerva rifiutava un cognome purosangue, preferendo conservare quello del padre babbano?
Il matrimonio, seppure breve, fu felice. Anche se non ebbero figli, i nipoti e le nipoti di Minerva, figli dei suoi fratelli
Robert e
Malcolm, andavano spesso a trovarli. Quello fu un periodo di grandi soddisfazioni per Minerva.
Tre anni dopo il loro matrimonio, la morte accidentale di
Elphinstone, morso da una
Tentacula Velenosa, provocò un enorme dispiacere in tutti i conoscenti della coppia. Minerva non poteva sopportare di restare sola nel loro cottage quindi, dopo il funerale di
Elphinstone, impacchettò le sue cose e ritornò a
Hogwarts e alla sua spoglia camera da letto con il pavimento di pietra (accessibile tramite una porta nascosta nel suo studio al primo piano). Sempre riservata e coraggiosa, Minerva riversò tutte le energie nel lavoro. Quasi nessuno – eccetto forse
Albus Silente – seppe mai quanto aveva sofferto.
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Il rapporto con Harry Potter link
La professoressa McGranitt è sempre stata un punto di riferimento per
Harry e una persona importante per lui.
Per prima cosa, assiste al momento in cui
Harry viene affidato ai suoi zii e cerca di opporsi ad
Albus Silente in quanto ritiene che quelle non siano persone molto raccomandabili.
Nel quinto libro, Harry Potter e l'ordine della fenice assicura ad
Harry che l'avrebbe aiutato a diventare un Auror a tutti i costi.
Nel sesto libro, Harry Potter e il principe mezzosangue dopo esser diventata Preside, vuole aiutare
Harry il quale però ha ordine di non dire a nessuno quale missione
Silente gli ha affidato da compiere con
Ron e
Hermione.
Nel settimo libro,
Harry prova un moto di affetto nei confronti della Professoressa McGranitt quando questa sottolinea con orgoglio che
Harry appartiene alla sua Casa.
Harry utilizza la
Maledizione Cruciatus per difenderla da un insulto e un attacco del Mangiamorte
Amycus Carrow, ed è la prima persona che informa circa l'imminente arrivo di
Lord Voldemort. La Professoressa gli crede immediatamente e adotta un piano eccellente per salvarlo e per lasciarlo libero di compiere una missione segreta, senza fargli altre domande.
Infine, quando
Hagrid porta tra le braccia il corpo apparentemente esanime di
Harry, lancia un grido disperato (poi deriso da
Bellatrix) e
Harry si sente male in quanto non aveva mai immaginato che la Professoressa McGranitt fosse in grado di emettere un simile suono.
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Carattere link
Nonostante sia direttrice della casa dei Grifondoro, si guarda bene dall'essere di parte e fa di tutto per essere giusta e imparziale. E' severa ed inflessibile e per questo molto temuta e rispettata dagli studenti. La sua apparente freddezza nasconde però una grande sensibilità.
Minerva McGranitt è presente 8 volte nelle nostre citazioni dai Libri di Harry Potter.
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17 immagini nella Galleria Fotografica di PotterHeads.Net raffigurano Minerva McGranitt
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