Traduzioni Rivisitate: i Nomi
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Per quanto riguarda i nomi c’è stato un doppio binario di intervento: alcuni sono stati riportati all’originale (
Minerva McGranitt torna McGonagall,
Vincent Tiger ritorna Crabble, come
Oscar, il rospo di
Neville Longbottom (non più Paciock) è di nuovo Trevor), e questo ha, da parte di una buona fetta di lettori che non amano le italianizzazioni o i cambiamenti di nomi, un certo plauso.
La scelta di mantenere alcuni nomi tradotti e per altri tornare alla versione originale non convince, non seguendo le considerazioni ben più logiche, maturate dal semplice e comune buonsenso nel corso degli anni e dalle correzioni man mano apportate alle successive ristampe dei libri.
Considerando l’intera storia di Harry Potter, le scelte della prima ora sembrano andare un po’ strette alla saga e oggettivamente andavano riconsiderate, ma questo discorso può valere per la traduzione, o meglio italianizzazione, dei nomi dei personaggi e al fatto che nel nostro paese, inizialmente, il libro fu erroneamente considerato letteratura solo per l’infanzia.
Pertanto, nello specifico la decisione di mantenere
Severus Piton al posto di Snape non trova una coerente spiegazione, come non convincono assolutamente le motivazioni addotte a conservare la traduzione di
Albus Silente, visto e considerato quanto la stessa Rowling aveva dichiarato merito, giudicandola una “
totale contraddizione” con il senso di movimento e borbottio perpetuo che la scrittrice aveva pensato di dare con Dumbledore:
[q=L.Fraser, Conversazione con J.K. Rowling, pg 33.]Nella traduzione italiana, il prof. Dumbledore è diventato prof. Silente. La traduttrice si è basata sulla parola dumb, nel cognome, che significa muto. In realtà dumbledore è l'antico nome del calabrone, bumblebee. L'ho scelto perché avevo un'immagine di questo mago benevolo, sempre in movimento, intento a mormorare fra sé, e poi mi piaceva il suono della parola. Per me Silente è una totale contraddizione"]