Infanzia e adolescenza link
Gellert Grindelwald nacque intorno al 1883 e frequentò la scuola di magia di
Durmstrang dove eccelse in vari campi della magia assorbendo l’ossessione per la Magia Oscura sulla quale la scuola è orientata. Un mago estremamente talentuoso dalla personalità attraente e accattivante, abbinata ad un carattere “allegro e selvaggio”.
Avidamente interessato alla storia, alle tradizioni e al mistico potere degli artefatti magici, Grindelwald rimase affascinato dai
Doni della Morte al punto da adottare il loro simbolo come suo personale emblema incidendolo perfino sulle mura di Durmstrang prima della sua partenza. Quelle incisioni persistono nel tempo da generazioni. Nel libro di
Rita Skeeter “Vita e menzogne di Albus Silente” viene spiegato come gli “esperimenti contorti” di Grindelwald gli valsero l’espulsione da Durmstrang, all’età di 16 anni, prima del diploma. Questo fu un segnale preoccupante poiché significava che questi esperimenti erano troppo disturbanti, perfino per una scuola notoriamente tollerante verso le Arti Oscure.
Dopo la sua espulsione da Durmstrang, la ricerca per il potere e le informazioni sui Doni della Morte portarono Grindelwald a
Gordic’s Hollow, in Inghilterra, dove Ignotus Peverell, che si diceva essere il primo possessore del Mantello dell’Invisibilità della Morte, era stato sepolto. Fortuna volle che l’acclamata storica della magia Bathilda Bath, nonché sua prozia, vivesse lì, procurandogli un posto dove stare.
Grazie a questa convivenza poté accedere a libri e documenti consultandoli senza la minima supervisione. Fu nell’estate del 1899 che Grindelwald incontrò e fece amicizia con
Albus Silente. I due ragazzi avevano molte cose in comune: erano entrambi giovani maghi intelligenti e talentuosi, allo stesso tempo idealisti e ambiziosi. I due diventarono amanti durante i due mesi in cui si conobbero e in seguito a quei “due mesi di follie”, come le rinominò lo stesso Silente, le idee e i poteri dei due adolescenti si intrecciarono, proprio come i loro destini. Mentre si trovavano a casa di Bathilda Bath, i due strinsero un
Patto di sangue, giurando che non si sarebbero mai combattuti tra loro.
La coppia condivideva due preoccupazioni: la prima era la loro ricerca dei Doni della Morte, con l’obbiettivo di recuperarli tutti e tre ed usare i loro poteri per diventare i Signori della Morte, pensando che questo significasse immortalità e invincibilità. Sognavano anche di capovolgere lo Statuto Internazionale per la Segretezza Magica creando un nuovo ordine dove i maghi e le streghe più saggi e potenti sarebbero stati i benevoli signori del mondo, Babbani inclusi. Silente coniò la frase “per il bene superiore” che sarebbe stata usata per giustificare il necessario uso della forza per raggiungere i loro obbiettivi. Frase che verrà adottata come motto da Grindelwald.
Ad ogni modo, le motivazioni e le intenzioni di Silente erano differenti da quelle di Grindelwald: da bambino non fu in grado di fermare un gruppo di ragazzini Babbani che tormentava la sorella più piccola, Ariana, al punto che la dolce ragazza ebbe un crollo emotivo che le fece reprimere la sua magia, diventando così pericolosamente instabile. Il padre di Silente venne mandato ad Azkaban per essersi vendicato contro quei ragazzi e la madre rimase uccisa in un incidente provocato da Ariana.
Silente voleva il potere per proteggere i suoi cari (e per estensione il mondo intero) dalla crudeltà e la xenofobia come quella mostrata dai Babbani. Vide nella Pietra della Resurrezione un modo per far tornare in vita i suoi genitori e sollevarlo dai suoi nuovi obblighi familiari, mentre Grindelwald, erroneamente, la vide come un oggetto per radunare un’armata di Inferi.
Il piano dei due amanti di lasciare Godric’s Hollow, acquisire potere e iniziare la loro rivoluzione si fece serio. Quando il fratello di Silente, Aberforth, venne a saperlo fu sconcertato e disgustato dalle ambizioni di Albus, sapendo che lui e Ariana avevano bisogno di stare insieme altrimenti lei non avrebbe potuto ricevere le giuste cure e attenzioni che necessitava per rimanere stabile. La situazione iniziò a scaldarsi sfociando in una lotta e Grindelwald, infuriato, usò la Maledizione Cruicatus su Aberforth. Albus si abilitò per difendere il fratello e cominciò un violento duello a tre dove Ariana venne uccisa. Grindelwald fuggì dal paese e gli venne data la colpa per la morte di Ariana, cosa che confermò il suo posto dalla parte sbagliata della legge dando inizio così alla sua carriera come rivoluzionario Oscuro, fino alla sua fine nel 1945.
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Ascesa al potere link
Grindelwald approfondì la sua ricerca dei Doni della Morte fino alla scoperta del luogo in cui si trovava la
Bacchetta di Sambuco. Le informazioni raccolte portarono al fabbricante di bacchette
Mykew Gregorovitch, che si diceva possedesse la bacchetta con lo scopo di duplicarne le proprietà. Grindelwald irruppe nel negozio di Gregorovitch rimanendo in attesa del fabbricante per poi stordirlo e rubargli la bacchetta. Nelle sue ricerche, Grindelwald, potrebbe aver scoperto questa alternativa per rivendicare la proprietà del catalizzatore, dato che il metodo più conosciuto per impadronirsi della Bacchetto di Sambuco era uccidere il precedente proprietario.
Dopo essere entrato in possesso della Bacchetta di Sambuco Grindelwald cominciò a radunare dei seguaci. Infine, lui e la sua schiera di “fanatici”, lanciarono una serie di devastanti attacchi in tutta Europa, commettendo massacri e attirando così l’attenzione delle autorità magiche. Molti di questi attacchi attirarono l’attenzione anche nel mondo babbano rischiando così l’esposizione e una guerra. In risposta alle azioni di Grindelwald venne indetta una caccia magica internazionale che fu riportata in giornali come la Gazzetta del Profeta e il Fantasma di New York.
Ad un certo punto, Grindelwald venne quasi catturato ma riuscì a fuggire dai suoi inseguitori e a sparire. La Presidentessa del Congresso Magico degli Stati Uniti d’America (MACUSA),
Seraphina Picquery, diede la colpa della fuga del Mago Oscuro a Heinrich Eberstadt accusandolo di “esserselo lasciato sfuggire fra le dita”. Grindelwald fece erigere una prigione in Austria,
Nurmengard, come forma di contenimento per i suoi nemici. In quel periodo fu conosciuto per aver personalmente ucciso delle persone, tra cui il nonno di
Viktor Krum.
Quando il potere di Grindelwald iniziò a crescere, questi iniziò a pianificare il suo futuro confronto che sapeva, prima o poi, sarebbe avvenuto, con il suo vecchio amico e l’unico mago al mondo che credeva avrebbe potuto sconfiggerlo: Albus Silente. Sconosciuto alla comunità magica nessuno dei due avrebbe potuto combattere con l’altro per via del patto di sangue che fecero anni prima. Grindelwald sapeva che Silente era abbastanza potente da compromettere i suoi piani anche senza affrontarlo di persona, cosa che mise in chiaro con i suoi seguaci. Cercando un modo per sconfiggere il vecchio amico e amante, Grindelwald ebbe una visione di un
Obscurus, un parassita magico, estremamente potente che terrorizzava New York. Sapendo che la forza distruttiva di un Obscuriale sarebbe stata abbastanza potente da poter uccidere Silente Grindelwald lasciò l’Europa e si diresse in America per reclutare questa creatura per la sua causa.
La sparizione di Grindelwald fu notata da molti giornali in tutto il mondo magico preoccupandosi di questa assenza da parte del Mago Oscuro. Fu avvistato a Bratislava, in Slovacchia, prima del 20 Novembre 1926.
Nel dicembre del 1926, all’insaputa della Presidentessa Picquery, Grindelwald si era già infiltrato nel
MACUSA assumendo le fattezze del suo braccio destro
Percival Graves, che venne sottomesso dal mago. Grindelwald credeva che i misteriosi attacchi alla città di New York fossero opera del potente Obscuriale, che sarebbe diventato una buona risorsa per il suo piano di dominazione del mondo. Usando il suo travestimento entrò in contatto con
Credence Barebone, che sapeva avere delle connessioni con l’Obsucriale grazie alla sua visione. Pensando che Credence fosse solamente un Magonò, Grindelwald lo manipolò emotivamente per farsi aiutare a cercare l’Obscurus, con la promessa che lo avrebbe difeso dalla violenta madre adottiva e gli avrebbe insegnato la magia.
Durante questo periodo, Grindelwald (nei panni di Graves) arrestò
Newt Scamander le cui creature erano scappate e che il MACUSA ritenesse fossero le cause dei disordini provocati dall’Obscurus. Durante il suo interrogatorio Grindelwald scoprì l’Obscurus all’interno della valigia di Newt e nel tentativo di nascondere le sue tracce, sentenziò il Magizoologo e
Tina Goldstein a morte. In seguito, approcciò Credence dopo che
Mary Lou Barebone fu uccisa dall’Obscuriale per rintracciare la sorella adottiva, Modesty, credendo fosse lei l’Obscurus che stava cercando. Una volta trovata, Grindelwald, respinse Credence con la scusa che ora non gli serviva più. Questo scatenò la rabbia del ragazzo che rivelò la sua vera natura di Obscuriale con grossa sorpresa del Mago Oscuro, perché nessun parassita sopravviveva per più di dieci anni, a differenza di Credence che aveva più di 15 anni. Grindelwald voleva usarlo per esporre la comunità magica del Nord America e creare un’arma da poter usare per sconfiggere Silente. Cercò di convincere il ragazzo che non aveva più nulla da temere e di unirsi a lui, ma questo scatenò la sua rabbia che riversò su tutta la città. Grindelwald non si diede per vinto e continuò a provare a reclutarlo, scontrandosi dapprima con Tina e successivamente con Newt, venendo entrambi facilmente sopraffatti. Quando Grindelwald, Newt e Tina furono vicini a calmare Credence, la Presidentessa Picquery e i suoi Auror fecero la loro comparsa attaccando l’Obscuriale.
Con Credence apparentemente distrutto dagli Auror, Grindelwald era così fuori di sé dalla rabbia che, guidato dal suo estremo idealismo, fece cadere la sua copertura esprimendo il suo assoluto disgusto per essere stato costretto a nascondersi dai Babbani. Picquery ordinò ai suoi Auror di riportare indietro “Graves”, ma Grindelwald, non reprimendo più le sue tremende abilità magiche, iniziò a sopraffarli nonostante fosse in minoranza di almeno venti contro uno, fino a quando Newt Scamander non gli fece abbassare la guardia usando il suo
Velenottero e legandogli le mani dietro alla schiena mentre Tina, usando l’incantesimo d’appello, prese la sua bacchetta. Newt usò l’Incanto Rivelatore sciogliendo la magia e quindi il travestimento di Grindelwald che, con impassività e arroganza, chiese alla Picquery se sarebbero riusciti a trattenerlo. Mentre venne portato via, Grindelwald, incontrò lo sguardo del Magizoologo al quale chiese: “Moriremo, un pochino?”
Sei mesi dopo essere stato catturato da Newt Scamander, si presumeva che Grindelwald sarebbe stato portato, dalla prigione del MACUSA, fino in Europa scortato dal
Rudolph Spielman per rispondere dei crimini commessi. Date le sue doti persuasive gli venne tagliata la lingua in quanto molte guardie erano passate dalla sua parte. All’insaputa della presidentessa Picquery, Spielman e altri,
Abernathy, un dirigente del MACUSA, era un accolito di Grindelwald. Qualche minuto prima che il Mago Oscuro venisse scortato, Abernathy andò nella cella di Grindelwald e si scambiarono le identità usando la Pozione Polisucco. Quando la carrozza che scortava il falso Grindelwald partì, quest’ultimo (travestito da Abernathy) si smaterializzò sotto la carrozza. Quando i due maghi ripresero le loro vere sembianze, Gellert uccise tutti gli Auror presenti, fatta eccezione però di Spielman, il quale fu lasciato cadere nelle acque della New York Bay mentre lui e il suo luogotenente volavano verso l’Europa.
Tre mesi dopo, affianco ai suoi accoliti, viaggiò fino a Parigi alla ricerca di Credence Barebone, che sopravvissuto alla battaglia di New York, al fine di utilizzare le sue abilità per uccidere Albus Silente. Ordinò ai suoi subordinati di uccidere delle coppie sconosciute per poter prendere possesso dei loro appartamenti come Quartier Generale temporaneo. Entrando in una delle case insieme al suo braccio destro,
Vinda Rosier, Grindelwald dichiarò che il posto era “adatto”, per poi mandare uno dei suoi al
Circus Arcanus per cercare Credence. Ricordò inoltre a Vinda che la morte non era il destino per tutte le persone non magiche. Comunque, dopo questi sentì un bambino chiamare i suoi genitori, brutalmente assassinati e ordinò con riluttanza a Carrow di finire il lavoro. Successivamente interrogò Krall sulla sua lealtà e sulla sua rivoluzione.
Durante questo periodo, Grindelwald spinse
Queenie Goldstein e
Gunnar Grimmson, un cacciatore di taglie, ad unirsi alla sua causa, sfruttando la relazione che Queenie aveva con il No-Maj
Jacob Kowalski precedentemente sfruttata emotivamente da Vinda. Grindelwald ordinò a Grimmson di uccidere
Irma Dugard con lo scopo di tenere segrete le origini di Credence. Più tardi Grindelwald trovò da solo l’Obscuriale e gli offrì la possibilità di scoprire le sue vere origini dandogli la mappa per il
Cimitero di Père Lachaise.
Una sera, Grindelwald, chiamò a raccolta i suoi seguaci al
Mausoleo della famiglia Lestrange. Lì fece un travolgente discorso dove condivise la sua prospettiva idealista sui Babbani, così come una visione del futuro nella quale si vide l’inizio di un’altra grande e terribile guerra, con le immagini dei Blitz di Londra e Hiroshima rimarcando la sua retorica. Grindelwald riconobbe apertamente la schiera di Auror che si infiltrarono alla riunione dicendo ai suoi seguaci di rimanere calmi quando rivelò la loro presenza e invitandoli ad unirsi a loro. Descrisse come questi lo avessero combattuto così spietatamente uccidendo i suoi compagni semplicemente per vendetta o per il gusto di farlo. Quando una giovane strega, motivata dalle parole di Grindelwald, estrasse la sua bacchetta, un Auror la uccise, con grande rabbia di Grindelwald e dei partecipanti. Grindelwald si inginocchiò sul corpo morto della ragazza e la martirizzò, chiedendo che il corpo venisse riportato indietro alla sua famiglia. Mentre era in ginocchio, lo Snaso di Newt era scappato dalla valigia del suo proprietario nascondendosi vicino a lui e rubandogli la fiala del Patto di Sangue che lo proteggeva da Silente.
Quando Theseus Scamander mandò i suoi uomini contro Grindelwald, lui creò un cerchio protettivo di fuoco (
Protego Diabolica): coloro che vi entrarono con l’assoluta fedeltà e credevano nella sua causa sopravvissero, coloro che invece non furono convinti di questa vennero inceneriti. Abernathy, Vinda, Credence e Queenie si unirono a Grindelwald nel cerchio, salvandosi, mentre Krall e molti Auror morirono o scappando o combattendo il Mago Oscuro mentre manipolava le fiamme usandole come arma Alla fine circa una mezza dozzina dei cinquanta Auror che Theseus portò al Mausoleo si unirono alla sua cerchia.
Grindelwald derise Newt domandandogli se Silente avrebbe pianto per lui.
Leta Lestrange urlò a Gellert di fermarsi, cosa che fece per poi proporle di unirsi ai suoi ranghi. Lei rifiutò, lanciando un incantesimo distruggendo il suo narghilè per poi attaccarlo venendo uccisa. Abbattuto per la morte di Leta, Grindelwald si infuriò per aver perso uno strumento così prezioso rilasciando il fuoco oscuro facendogli assumere le sembianze di una bestia gigante (effetto simile all’Ardemonio), lasciando che dilagasse, con l’intento di distruggere l’intera Parigi compresi tutti i presenti, prima di sparire. Poco tempo dopo, al castello di Nurmengard, Grindelwald parlò con Queenie Goldstein a proposito di quello che avrebbe dovuto fare per far sì che Credence smettesse di avere paura di lui. Così gli rivelò che il piccolo uccello di cui si stava prendendo cura era in realtà una fenice. Secondo una leggenda, una fenice appare ad un certo membro di una determinata famiglia di maghi nel momento del bisogno. Grindelwald diede al ragazzo una bacchetta rivelandogli il suo nome di nascita: Aurelius Dumbledore.
Come predisse Gellert Grindelwald, la Seconda Guerra Mondiale cominciò. In quel frangente il Mago Oscuro dichiarò guerra al mondo, portando all’espulsione del Ministro della Magia Hector Fawley.
Grindelwald e I suoi seguaci continuarono il loro regno di terrore per molti anni. Silente esitò a confrontarsi con Grindewald, nonostante tutti, compresi gli stessi due maghi, erano convinti che Silente fosse l’unico in grado di fermare l’amico. La ragione viene spiegata dello stesso Silente ad
Harry Potter dicendo che aveva paura che Grindelwald sapesse meglio di lui chi fosse il responsabile della morte di Ariana e non voleva scoprirlo ma anche per via del patto di sangue che prolungò la Guerra Magica Mondiale. A questo proposito, all’età di 63 anni e docente alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, fu finalmente capace di distruggere la fiala contenente il patto di sangue che gli impediva di affrontarlo e, convinto dalle persone a lui care che hanno sofferto per mano dell’ex-amico, rintracciò Grindelwald.
Nel 1945, essendo stato trovato da Silente, venne ingaggiato un duello di proporzioni leggendarie che verrà descritto dai testimoni oculari come il più grande scontro mai avvenuto fra due maghi nella storia. Nonostante Grindelwald impugnasse la Bacchetta di Sambuco, Silente alla fine riuscì a trionfare ammettendo lui stesso di avere “una sfumatura in più”, diventando così il nuovo proprietario della bacchetta di Sambuco. Con Grindelwald sconfitto, Silente lo portò alle autorità del mondo magico e venne rinchiuso, ironicamente, nella cella più alta di Nurmengard, che rimarrà la sua dimora per il resto della sua vita.
Verso la fine dei suoi giorni, Grindelwald rivalutò le sue azioni e la sua rivoluzione esprimendo la sua vergogna e il rimorso per gli orrori che lui e i suoi seguaci inflissero al mondo magico e non. Nel 1998, cinquanta tre anni dopo la sua sconfitta, Grindelwald si svegliò scoprendo di non essere solo nella sua cella;
Voldemort si era infiltrato nella prigione dove era rinchiuso e in cerca della bacchetta di Sambuco. Il Signore Oscuro aspettandosi paura e sorpresa, fu lui stesso ad essere sorpreso nello scoprire che non solo Grindelwald non era spaventato ma lo stava aspettando da tempo. Nonostante fosse disarmato e indifeso davanti al più potente Mago Oscuro mai esistito, e l’unico Mago Oscuro considerato più potente e pericolo era lui, si rifiutò di rivelare la posizione della Bacchetta schernendo Voldemort chiamandolo con il suo nome e ridendo al suo desiderio di possedere la bacchetta di Sambuco decidendo così di proteggere la bacchetta dal Signore Oscuro, forse in un ultimo tentativo di redenzione. Spazientito la furia di Voldemort esplose incontrollabilmente quando i suoi Mangiamorte lo chiamarono con le provocazioni di Grindelwald che diceva che, se solo avesse voluto, avrebbe potuto ucciderlo, ma le bacchetta di Sambuco non sarebbe mai stata veramente sua. Con queste ultime affermazioni Voldemort mise fine alla vita di Grindelwald con l’Anatema che Uccide.
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Dopo la morte link
Fu ipotizzato, da Harry e Silente nel Limbo, che Grindelwald diede la sua vita per prevenire che Voldemort profanasse la tomba di Silente, forse dimostrando che, nonostante tutto quello che era accaduto in passato fra i due, il mago rivoluzionario provasse ancora rispetto verso il suo vecchio amico. Il riconoscimento che Silente provò nel sapere che Grindelwald tentò di redimersi indicava che lui era convinto che l’amico fosse capace di cambiare, all’infuori del fatto che provasse o meno ancora dell’affetto per lui. Alla fine la previsione che fece di Voldemort sul fatto che la bacchetta di Sambuco non sarebbe mai stata sua risultò diventare realtà e questo causò la fine del Signore Oscuro durante il duello finale con Harry Potter. Dopo la sconfitta di Voldemort e quindi della fine della Terza Guerra Magica, l’assassinio di Grindelwald fu reso noto al mondo magico e gli venne data una degna sepoltura.
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Aspetto fisico link
Da giovane, Grindewald aveva i capelli biondo oro e un viso “bello” e “allegro, selvaggio”. Harry Potter pensava avesse un aria come quella che hanno Fred e George quando gli giocano dei brutti scherzi.
Durante la sua mezza età i capelli di Grindewald divennero chiari e presentava anche un paio di baffi bianchi.
Nel periodo che precedeva la sua morte, quando Voldemort lo trovò a Nurmengard, Grindelwals era scheletrico, con la faccia simile ad un teschio, due grandi occhi infossati, pieno di rughe e molti dei suoi denti caduti.
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Personalità link
Grindelwald fu un individuo carismatico, determinato e brillante fin da giovane. Albus Silente stesso confessò che Grindelwald era estremamente affascinante, abbastanza da indurlo ad innamorarsi di lui, in parte fu questo che rese Silente cieco davanti alla vera pericolosità del Mago Oscuro.
Il suo interesse per le arti oscure inizialmente non era malvagio ma era, piuttosto, un interesse personale che col tempo si intensificò a Durmstrang, una scuola piuttosto famosa per la sua accettazione allo studio delle Arti Oscure.
Durante i suoi anni di formazione diede prova di essere estremamente intelligente, magicamente talentuoso, idealista e tanto ambizioso da restare la spietatezza con un’indole feroce. Quando Aberfoth Silente mise in discussione il suo piano e quello di Albus, provando a convincere quest’ultimo ad abbandonarlo, Grindelwald perse il controllo e scagliò sul fratello minore dell’amico la Maledizione Cruciatus, mostrando la sua inclinazione a causare dolore a tutti coloro che lo sfidavano. Grindelwald ricorse alla violenza fisica su Credence Barebone quando perse la pazienza con quest’ultimo, perdendo quella natura calma e confortante che aveva usato in precedenza. Più tardi, quando duellò con Newt Scamander, lo sopraffece con facilità ma a causa della rabbia che provava per l’interferenza di Newt, iniziò a colpirlo con una serie di fulmini con l’intento di renderlo inoffensivo in maniera dolorosa. Anche quando il suo narghilè fu distrutto, la sua collera lo portò a provare a distruggere l’intera Parigi.
Dimostrò di avere anche una vena sadica mentre combatteva con gli Auror in Francia, Grindelwald li richiamò dicendo loro “Rispettate le regole. Non barate, figli.” perdendo così la sua natura di ammaliatore. Silente stesso espresse i suoi orrori sulla vera natura dell’amico affermando di aver sempre saputo, inconsciamente, quanto fosse pericoloso. Era anche disposto a uccidere dei bambini Babbani, anche se non sembrava gli piacesse farlo, come quando arrivò a Parigi, Grindelwald sentì i pianti di un bambino e dopo qualche momento di riflessione, lasciò la stanza lasciando che fosse uno dei suoi seguaci ad ucciderlo.
Come rivoluzionario fuori legge, Gellert Grindelwald crebbe fino a diventare un uomo che viveva al servizio dei suoi ideali e, per come la vedeva, era pienamente convinto che la sua rivoluzione “Per il Bene Superiore” fosse in grado di far uscire il genere magico fuori dal loro nascondiglio e "alzarsi e prendere il giusto posto nel mondo", al di sopra della popolazione non magica.
Era veramente per il Bene superiore e avrebbe portato ordine, uno scopo e una direzione al mondo, fornendo benefici per l'umanità a lungo termine e si sforzò instancabilmente di realizzare questa visione. Sebbene fosse disposto e capace di raggiungere i propri fini con la forza, sapeva bene che con tutto il suo potere avrebbe potuto affrontare il mondo intero da solo, ma preferì fare affidamento sul suo eccezionale intelletto e sull'eccellente padronanza della tattica e della strategia. A parte la sua capacità di creare piani finemente studiati per raggiungere i suoi obiettivi, Grindelwald era incredibilmente intelligente e composto, oltre che un oratore estremamente persuasivo, capace di mistificare e terrorizzare il suo pubblico, sia gli alleati che i nemici, ispirando fanatica lealtà con ogni parola e guadagnando un seguito diffuso per la sua causa.
Chiamava affettuosamente i suoi seguaci "fratelli e sorelle" o "amici". Quando si presentava davanti a un pubblico durante una manifestazione, Grindelwald veniva trattato come una celebrità, come ci si poteva aspettare da qualcuno con il suo carisma.
Riconobbe, comunque che nonostante fosse un mago brillante, non era infallibile, per questo Grindelwald si confidò apertamente solo ad un gruppo ristretto di sei maghi e streghe più fidati schierati al suo fianco, che costituivano il cerchio più stretto dei suoi seguaci. In più, quando scappò dalla carrozza che lo teneva prigioniero e che lo avrebbe dovuto trasportare a Londra, uccise tutti gli Auror impegnati nella scorta fatta eccezione per Rudolph Spielman, in modo che potesse raccontare alla Confederazione Internazionale dei Maghi, quanto fosse temibile e pericoloso.
Non aveva problemi anche quando doveva lavorare da solo, infatti nel periodo in cui si infiltrò al MACUSA, fu capace di emulare la personalità di Percival Graves per un lungo periodo di tempo senza destare alcun sospetto, nemmeno quando Newt Scamander accusò i suoi seguaci di essere dei fanatici, Grindelwald rimase per lo più impassibile; ridacchiò solo in un’occasione quando, interrogando il Magizoologo, attirò dei sospetti su di sé quando etichettò l’Obscurus come “inutile” senza un ospite, cosa che fece arrabbiare Newt e inorridire l’ex-Auror Tina Goldstein. Facendo così saltare momentaneamente la sua copertura, incorporò la sua natura spietata e calcolatrice a quella di Percival Graves, condannando Newt e Tina a morte prima che la conversazione potesse proseguire e iniziassero a sospettare qualcosa.
Grindelwald si dimostra immensamente carismatico, ha sfruttato senza sforzo Credence Barebone appellandosi al ragazzo in modi che nessuno aveva provato prima e offrendogli di entrare nei suoi ranghi. Anche dopo aver capito che Credence, come Obscuriale, era estremamente potente e pericoloso, Grindelwald continuò ugualmente a provare a sfruttarlo.
Si infuriò quando la presidentessa del MACUSA ordinò ai suoi Auror di distruggerlo. Grindelwald era idealista fino all’estremo, senza avere nessuna remora nell’uccidere migliaia di innocenti pur di arrivare al suo scopo lungo termine. I suoi ideali gli fecero perdere la copertura a New York quando espresse il suo disgusto nel continuare a nascondersi dai Babbani, attaccando poi gli Auror del MACUSA che avevano ucciso, o almeno così sembrava, Credence. Anche allora, tuttavia, non fu la perdita dell’Obscuriale a farlo arrabbiare, bensì per la causa per cui stava combattendo e per quello scopo che lo spinse così lontano. Grindelwald parlò con disprezzo alla Presidentessa Picquery quando quest’ultima insistette nel dire che fu un suo ordine la distruzione dell’Obscuriale, beffardo del fatto che la storia lo avrebbe notato e che non era giusto. Grindelwald fece una pausa prima di ingaggiare uno scontro contro gli Auror, capendo che non c’era altra via d’uscita. In tutto questo mantenne le sue orgogliose abilità, sbaragliando i suoi nemici: anche se poi venne fermato inaspettatamente da Newt, attaccandolo alle spalle, non fu affatto stupito, anzi, mise in dubbio le capacità della Picquery di trattenere un mago della sua reputazione e del suo potere, non batté nemmeno le palpebre di fronte a lei, mostrando solo dopo la sua riluttanza nel mostrarsi impaurito davanti ai suoi nemici.
Come mostrò al raduno di Parigi, Grindelwald inspirò una fanatica lealtà verso i partecipanti lodando tutti coloro che erano maghi ed etichettando i Babbani come dei tiranni e veri nemici dichiarando che la sua rivoluzione Per il Bene Superiore era un’opposizione a quella che diventerà la Seconda Guerra Mondiale a cui i Babbani avrebbero dato inizio e che erano gli Auror, più che i suoi accoliti, ad essere violenti.
Infatti, Grindelwald, persuase la pacifica, gentile e compassionevole Queenie Goldstein ad unirsi alla sua causa, con la promessa che avrebbe abolito la Legge Rappaport, promettendo a Queenie e ad altri una ritrovata libertà di amare chiunque volessero. Grindelwald inoltre, dimostrò grande fiducia nei suoi seguaci, come la sua fidata Vinda Rosier e altri ai quali disse di “diffondere la parola” della sua ideologia per il Mondo Magico. Il potere estremamente persuasivo di Grindelwald durante la sua permanenza nella prigione del MACUSA, gli costò la rimozione forzata della lingua in quanto era riuscito a convincere i suoi carcerieri ad unirsi alla sua causa, costringendo il MACUSA a cambiare guardie per tre volte.
Dimostrò le sue doti manipolatorie e la volontà di usarle per i suoi scopi.
Giudicando dalla testimonianza di Aberforth Silente, Grindelwald sembrava avere interesse, o pazienza, solo con coloro che considerava sotto di lui. Considerava Albus Silente un suo pari ed elogiava le potenzialità di Credence Barebone come Obscuriale, ma rimproverò Aberforth per essere poco talentuoso e intelligente, come anche Ariana; Lo stesso disse a Credence quando, pensando fosse un Magonò e quindi impossibile da addestrare nella magia, lo scartò insensibilmente etichettandolo come inutile. In aggiunta, quando interpretava la parte di Percival Graves, interrogò Newt Scamander sul perché Silente avesse così tanta fiducia in lui, dato che considerava Newt un mago nella media, mostrando così interesse sul capire meglio le capacità sia di Albus che del Magizoologo.
Grindelwald sottovalutò le sue capacità di Veggente saltando ad una conclusione affrettata quando scartò Credence etichettandolo come Magonò in un modo alquanto arrogante, accecato probabilmente dalla consapevolezza di essere superiore. Grindelwald fu anche criticato da Newt per ritenere le creature magiche troppo semplici da attirare il suo interesse, essendo rivolto solo a forme di magia più complesse, ma proprio una di queste semplici e poco interessanti creature, uno Snaso, gli ha rubato la fiala del Patto di Sangue.
Grindelwald non era, comunque, una persona amorale, come quando ha mostrato che era capace di provare rimorso per le scelte sbagliate fatte in passato e il fatto che fosse disposto a tutto per raggiungere il suo scopo era dettato dalla sola ambizione e un senso fanatico, piuttosto che per intenti maligni. La sua decisione di immobilizzare Gregorovich quando si impadronì della Bacchetta di Sambuco, anziché ucciderlo, ne era un esempio, o quando non si è preoccupato di finire Porpentina Goldstein anche se avrebbe potuto facilmente farlo, accennando alla volontà di non uccidere semplicemente come una cosa ovvia. Tuttavia, questa potrebbe essere stata una decisione calcolata, forse considerando che le persone avevano maggiori probabilità di dare credito alle affermazioni di Gregorovitch secondo cui avrebbe avuto la bacchetta di sambuco se fosse stato assassinato, poiché quello era il metodo tradizionale di trasmetterlo, mentre il suo risparmio di Tina era probabilmente dovuto al fatto che Grindelwald non la considerava degna del tempo che avrebbe potuto usare per cercare di convincere Credence.
Dopotutto, Grindelwald ha ucciso il suo animale domestico Chupacabra Antonio dopo averlo ritenuto "troppo appiccicoso", ha ucciso numerosi Auror mentre fuggiva dal MACUSA, ha ucciso senza pietà molte persone che non gli mostravano abbastanza lealtà da entrare nel cerchio di fuoco blu da lui creato (disintegrando il suo proprio seguace Krall, anche se chiuse cupamente gli occhi, mostrando un po' di rimpianto e rimorso, nel vedere Krall morire dolorosamente mentre cercava di raggiungerlo).
Ha inoltre offerto agli Auror che lo hanno attaccato la possibilità di arruolarsi nel suo esercito piuttosto che semplicemente massacrarli immediatamente tutti. Quando Leta Lestrange gli ha chiesto di fermarsi, Grindelwald sembrò disposto a risparmiare Newt e Theseus, dopo essersi avvicinato a Leta nella speranza che questa decidesse di unirsi a lui e aveva fatto in modo che il suo fuoco magico ostacolasse i due fratelli, per evitare interruzioni invece di ucciderli. Non ebbe obiezioni nel lasciare che Vinda Rosier e Carrow che uccidessero una famiglia di non magici, incluso il loro figlio neonato, per assicurarsi un quartier generale temporaneo a Parigi, anche se sembrò un po' riluttante nell'uccidere il bambino e scelse di non assistere alla morte del bambino.
Ciò nonostante, le ideologie di Grindewald erano considerate meno estreme rispetto a quelle di Voldemort – mentre lui considerava superiore a tutti i maghi, il mondo ideale di Grindewald vedeva solo l’oppressione di quei Babbani tiranni e malevoli, come ad esempio i Secondi Salemiani e i No-Maj responsabili della Seconda Guerra Mondiale.
Mentre Voldemort desiderava la distruzione di tutte le persone non magiche, Grindelwald voleva solamente soggiogarli, credendo che fosse necessario trasformali in animali da soma.
Una prova della natura meno oscura di Grindelwald, rispetto a quella di Lord Voldemort, è che mentre quest’ultimo era completamente incapace di provare empatia e rimorso, Grindelwald sembrava sinceramente dispiaciuto per le ingiustizie subite, non solo da parte della madre, ma anche dall’intera comunità magica; dimostrando la sua rabbia per la distruzione di Credence da parte del MACUSA. In seguito mostrò simpatia per come Mary Lou Barebone ha quasi distrutto il su figlio adottivo.
Dopo molti anni di prigionia a Nurmengard, mentre era rimasto solo nella sua ex fortezza, secondo quanto riferito, Grindelwald era noto per aver ripensato ai suoi misfatti passati e provato rimorso e vergogna per le cose orribili che aveva commesso durante il suo tentativo di salire al potere sul mondo magico e non. Ciò influenzò chiaramente la sua decisione di nascondere la posizione della Bacchetta di Sambuco a Voldemort, nonostante fosse in procinto di morire per mano dell'unico Mago Oscuro più potente e pericoloso di sé stesso. Questo rimorso e questa redenzione sono in netto contrasto con Voldemort, che non mostrò un briciolo di rimorso per le innumerevoli atrocità commesse.
È chiaro che Grindelwald era in grado di provare anche paura, a dimostrazione del fatto che, dopo l'intenso duello tra lui, Silente e Aberforth che ha provocato la morte di Ariana, è fuggito temendo per la sua vita; inoltre, rendendosi conto che Credence era l’Obscuriale che stava cercando e, consapevole di quanto questi ultimi possano essere pericolosi e imprevedibili, si dimostrò più cauto nei suoi confronti.
Non ha mai tentato di estendere il suo potere fino in Gran Bretagna per paura di affrontare Silente (molto probabilmente a causa delle circostanze del loro ultimo incontro e del fatto che aveva realizzato quanto fosse potente), ma soprattutto a causa del loro patto di sangue che aveva reso Grindelwald incapace di affrontarlo. Ciò non solo suggerisce che Grindelwald considerava Silente potente o pericoloso tanto quanto lui, ma allo stesso tempo lo rispettava.
Sembrerebbe che, nonostante Silente sia stata la causa della sua caduta, Grindelwald lo considerasse ancora come un caro amico, visto che Harry Potter, durante una delle visioni provocate dal collegamento mentale con Voldemort, notò che Grindelwald mentì sulla posizione della Bacchetta di Sambuco, per impedire la profanazione della tomba di Albus.
Intrappolato e disarmato a Nurmengard, affrontò morte certa per mano dell’unico Mago Oscuro più potente di lui, Lord Voldemort, Grindelwald fu apertamente provocatorio nei suoi confronti, al punto da prendersi gioco di lui, incitando lo stesso Voldemort ad ucciderlo dicendogli che avrebbe accolto la morte, ma questo “non gli avrebbe portato ciò che cercava”, dicendo che c’erano molte le cose che “non capiva”. Infatti, in quel frangente, sembrò mostrare lo stesso temperamento, per quanto grottesco, della sua giovinezza. Le sue ultime parole erano atte a ridicolizzare Voldemort e in un visione piuttosto entusiastica di una ”prossima grande avventura”, il tutto fa sembrare chiara la connessione con la sua vecchia fiamma, Albus Silente.
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Etimologia link
Grindelwald è un nome germanico: in tedesco, infatti, "Wald" significa "foresta".
Grindelwald è la cittadina svizzera dove visse Richard Wagner, il grande musicista tanto ammirato da Hitler. In una intervista rilasciata successivamente all'uscita di Harry Potter e i Doni della Morte, l'autrice ha rivelato che Albus Silente era in realtà innamorato di Grindelwald, e per questo motivo inizialmente non si era accorto della sua malvagità.
Gellert Grindelwald è presente 7 volte nelle nostre citazioni dai Libri di Harry Potter.
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