Esplora le Citazioni



Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
Ricerca tra le citazioni:

Ricerca di Neville Paciock, di Paciock, Neville e di Neville Longbottom


   Poi fu chiamato il ragazzo che perdeva continuamente il suo rospo, Neville Paciock, il quale, lungo il percorso verso lo sgabello, cadde. Con lui, il cappello impiegò molto tempo a decidere. Quando finalmente gridò ‘GRIFONDORO!’, Neville corse via senza neanche toglierselo dalla testa, e tra scrosci di risa dovette correre a consegnarlo a ‘Macdougal Morag’.
Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1)

    «Esistono molti tipi di coraggio» disse Silente sorridendo. «Affrontare i nemici richiede notevole ardimento. Ma altrettanto ne occorre per affrontare gli amici. E pertanto… attribuisco dieci punti al signor Neville Paciock».
L'uomo dai due volti (Cap. 17 Harry Potter 1)

    La porta del dormitorio si spalancò ed entrarono i loro compagni del secondo anno, Seamus Finnigan, Dean Thomas e Neville Paciock.
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2)

   Ma il giorno dopo Harry sorrise molto meno. Le cose cominciarono a mettersi male fin dalla prima colazione, nella Sala Grande. Le quattro lunghe tavole, sotto il soffitto magico (quel giorno di un grigio nuvoloso uniforme), erano apparecchiate con zuppiere di porridge, piatti di aringhe affumicate, montagne di toast e vassoi di uova e bacon. Harry e Ron si sedettero al tavolo di Grifondoro accanto a Hermione, che teneva aperta la sua copia di In viaggio con i vampiri, appoggiandola contro una brocca di latte. Ci fu una sfumatura lievemente rigida nel modo in cui disse «Buongiorno», il che fece capire a Harry che ancora disapprovava il modo in cui erano arrivati. Neville Paciock, al contrario, li salutò allegramente. Neville era un ragazzo dalla faccia rotonda un tantino maldestro; era una delle persone più smemorate che Harry avesse conosciuto.
Gilderoy Allock (Cap. 6 Harry Potter 2)

    Quando tutta la classe fu entrata Allock si schiari rumorosamente la gola e cadde il silenzio. Lui si avvicinò ai banchi, prese la copia del suo Trekking con i troll dal banco di Neville Paciock e la sollevò per mostrare il proprio ritratto ammiccante in copertina.
Gilderoy Allock (Cap. 6 Harry Potter 2)


    «Forse è la cosa più offensiva che gli poteva venire in mente» disse Ron boccheggiante, riemergendo da sopra il bacile. «’Mezzosangue’ è un insulto spregevole e significa un mago nato Babbano… voglio dire, da genitori non maghi. Alcuni — come la famiglia di Malfoy, per esempio — pensano di essere meglio di tutti perché sono quello che la gente chiama ‘purosangue’». Ebbe un lieve conato e questa volta un’unica lumaca gli cadde nella mano tesa. La gettò nel bacile e proseguì: «Tutti quanti noi sappiamo che non fa nessuna differenza. Prendi Neville Paciock: lui è un purosangue, eppure non riesce neanche a fare star dritto un paiolo».
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)

    Nel frattempo, all’insaputa dei professori, fra gli studenti prendeva piede un fiorente commercio di talismani, amuleti e altre protezioni. Neville Paciock acquistò una grossa cipolla verde e maleodorante, un cristallo appuntito color viola e una coda di tritone putrefatta prima che i suoi compagni del Grifondoro gli spiegassero che lui non correva pericolo: essendo un purosangue, era assai improbabile che venisse aggredito.
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)

    Neville Paciock era stato inondato di lettere da tutti i maghi e le streghe della sua famiglia, ricevendo da ognuno un consiglio diverso. Confuso e preoccupato, leggeva l’elenco delle materie con la lingua di fuori, chiedendo a tutti se pensavano che Aritmanzia fosse più difficile delle Antiche Rune. Dean Thomas, che come Harry era cresciuto tra i Babbani, finì per chiudere gli occhi e puntare la bacchetta magica sull’elenco delle materie: avrebbe scelto a caso. Hermione non chiese consiglio a nessuno e le scelse tutte.
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

    Ma l’allegria fu di breve durata. In cima alle scale incontrò Neville Paciock che pareva fuori di sé.
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

    Dietro a Harry si udì un gran tonfo, perché la bacchetta magica di Neville Paciock era scivolata, facendo scomparire una delle gambe del banco. La professoressa McGranitt la riparò con un sol gesto della sua e si voltò accigliata verso Seamus.
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

   «Neville Paciock» disse Harry sparando il primo nome che gli venne in mente. «Allora... questo autobus» riprese in fretta, sperando di distrarre Stan, «hai detto che va dappertutto?»
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   «Puoi metterti qui» sussurrò Stan spingendo il baule di Harry sotto il letto dietro il conducente, seduto in poltrona al volante. «Questo è il nostro autista, Ernie Urto. Questo è Neville Paciock, Ern».
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   Mentre i giorni passavano, Harry prese a cercare Ron o Hermione dappertutto. Molti studenti di Hogwarts arrivavano a Diagon Alley, con l'inizio della scuola ormai cosi vicino. Harry incontrò Seamus Finnigan e Dean Thomas, due del Grifondoro, da Accessori di Prima Qualità per il Quidditch, dove anche loro occhieggiavano la Firebolt; e fuori dal Ghirigoro incrociò Neville Paciock, un ragazzino tondo e distratto. Harry non si fermò a chiacchierare: Neville a quanto pareva aveva perso la lista dei libri e sua nonna, una vecchietta terribile, lo stava sgridando.
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   «Oh, no» mormorò Neville Paciock sconsolato. Per lui tenere a mente la parola d'ordine era sempre stato un problema.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   ma in questa classe c'è Neville Paciock. Ti consiglio di non affidargli compiti troppo difficili. A meno che la signorina Granger non gli borbotti suggerimenti nell'orecchio».
Il Molliccio nell'armadio (Cap. 7 Harry Potter 3)


   Un odio che non aveva mai provato prima scorreva dentro di lui come veleno. Vedeva Black che rideva di lui nell'oscurità, come se qualcuno gli avesse incollato davanti agli occhi la foto dell'album. Rimase a guardare, come se qualcuno gli mostrasse un frammento di film, Sirius Black che fulminava Peter Minus (che somigliava a Neville Paciock) mandandolo in mille pezzi. Sentiva un basso mormorio eccitato, anche se non aveva idea di come potesse suonare la voce di Black. «È accaduto, mio Signore... I Potter mi hanno nominato loro Custode Segreto...» E poi ecco un'altra voce, una risata penetrante, la stessa risata che Harry sentiva echeggiare dentro la testa tutte le volte che i Dissennatori si avvicinavano...
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   Svoltarono nel corridoio che portava alla Torre del Grifondoro e videro Neville Paciock che supplicava Sir Cadogan, che non lo voleva lasciar entrare.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   Calò il silenzio totale, rotto solo da una specie di pigolio. Neville Paciock, tremando dalla punta dei capelli ai piedi calzati in soffici pantofole, alzò lentamente la mano.
Grifondoro contro Corvonero (Cap. 13 Harry Potter 3)

   Harry corse al terzo piano e mentre saliva estrasse la Mappa del Malandrino. Si accovacciò dietro la strega orba e stese la cartina. Un puntino avanzava nella sua direzione. Harry strizzò gli occhi per metterlo a fuoco. La scritta minuscola accanto al puntino recitava 'Neville Paciock'.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   Le vacanze di Pasqua non furono proprio distensive. Quelli del terzo anno non avevano mai avuto tanti compiti. Neville Paciock sembrava sull'orlo di una crisi di nervi, e non era il solo.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

    Parecchi dei loro amici vennero a salutarli mentre il pomeriggio avanzava, compresi Seamus Finnigan, Dean Thomas e Neville Paciock, un ragazzo molto distratto dalla faccia tonda che era stato cresciuto da una formidabile nonna strega. Seamus portava ancora la coccarda dell’lrlanda. Un po’ della magia sembrava essersi consumata; strillava ancora «Troy! Mullet! Moran!» ma in tono molto debole e sfinito. Dopo una mezz’oretta, Hermione, stanca delle interminabili chiacchiere sul Quidditch, si seppellì di nuovo nel Manuale di Incantesimi, volume quarto, e cominciò a cercare di imparare un Incantesimo di Appello.
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    Sopra di loro si udì un improvviso fruscio, e un centinaio di gufi planarono dalle finestre aperte, carichi della posta del mattino. D’istinto Harry guardò in su, ma non c’era traccia di qualcosa di bianco nella massa di bruno e grigio. I gufi volteggiarono sui tavoli, cercando i destinatari delle lettere e dei pacchi. Un grosso allocco calò su Neville Paciock e gli depositò in grembo un pacchetto: Neville si dimenticava quasi sempre di mettere in valigia qualcosa. All’altro capo della Sala, il barbagianni di Draco Malfoy era atterrato sulla sua spalla, portando da casa quella che sembrava la consueta scorta di caramelle e dolci. Cercando di nascondere la delusione che gli attanagliava lo stomaco, Harry tornò al suo porridge. Possibile che fosse successo qualcosa a Edvige, e che Sirius non avesse nemmeno ricevuto la sua lettera?
Malocchio Moody (Cap. 13 Harry Potter 4)

    Nell’ultima carrozza incontrarono Neville Paciock, compagno di Harry tra i Grifondoro del quinto anno, la faccia tonda lucente per lo sforzo di trascinare il baule e trattenere con una mano sola il suo rospo agitato, Oscar.
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    «No che non sei nessuno» disse Ginny, secca. «Neville Paciock… Luna Lovegood. Luna è del mio anno, ma è di Corvonero».
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    «Harry Potter, Ron Weasley, Hermione Granger» elencò rapido Harry. «Ginny Weasley, Neville Paciock, Luna Lovegood… Siamo qui per salvare qualcuno, a meno che il Ministero ci riesca prima di noi!»
L'Ufficio Misteri (Cap. 34 Harry Potter 5)


    «Il fatto strano, Harry» sussurrò Silente, «è che potevi non essere tu. La profezia di Sibilla poteva applicarsi a due giovani maghi: entrambi erano nati quell’anno alla fine di luglio, e i genitori di entrambi facevano parte dell’Ordine della Fenice ed erano sfuggiti a Voldemort per tre volte. Uno, naturalmente, eri tu. L’altro era Neville Paciock».
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    avvicinava. Ma c'era qualcun altro, qualcuno più alto di lei, che zoppicava al suo fianco e sembrava emozionato. I suoi capelli erano più lunghi di quanto Harry li avesse mai visti; aveva diversi tagli sul viso e gli abiti laceri. Le due figure s'ingrandirono finché le loro teste e le spalle riempirono il ritratto. Poi il quadro scattò in avanti come una porticina, rivelando l'ingresso di un vero tunnel. E dal tunnel, zazzeruto, ferito, stracciato, sbucò il vero Neville Paciock, che scoppiò in un ruggito di gioia, balzò giù dalla mensola del camino e gridò: «Sapevo che saresti venuto! Lo sapevo, Harry!»
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   «È Neville Paciock, mio Signore! Il ragazzo che ha dato tanti grattacapi ai Carrow! Il figlio degli Auror, ricordate?»
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)

   «Mostri spirito e ardimento, e discendi da una nobile stirpe. Sarai un Mangiamorte molto prezioso. Abbiamo bisogno di gente come te, Neville Paciock».
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)

   «Non vi saranno altri Smistamenti alla scuola di Hogwarts» annunciò Voldemort. «Non vi saranno più Case. Lo stemma e i colori del mio nobile antenato, Salazar Serpeverde, basteranno per tutti, non è vero, Neville Paciock
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)