Esplora le Citazioni



Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
Ricerca tra le citazioni:

Ricerca di Cucine e di Kitchens


   Invece, il giorno che fu trovato sul tetto delle Cucine della scuola, passò un guaio terribile. La banda di amici di Dudley lo stava rincorrendo, come al solito, quando, con immensa sorpresa di Harry e di tutti, lui si era ritrovato seduto sul comignolo. I Dursley avevano ricevuto una lettera molto indignata della direttrice, la quale li informava che Harry aveva dato la scalata all'edificio scolastico. Eppure, lui aveva soltanto cercato (come gridò a zio Vernon attraverso la porta sprangata del ripostiglio) di saltare dietro i grossi bidoni della spazzatura fuori della cucina. E credeva che, a metà di quel salto, una folata di vento lo avesse sollevato in aria.
Vetri che scompaiono (Cap. 2 Harry Potter 1)

   La sala di ritrovo era gremita di gente e molto rumorosa. Tutti stavano mangiando le pietanze spedite su dalle Cucine. Hermione era sola soletta, vicino alla porta, e li aspettava. Ci fu un silenzio pieno d'imbarazzo. Poi, senza guardarsi negli occhi, tutti e tre dissero ‘Grazie’ e corsero via a procurarsi dei piatti.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   Improvvisamente, si fermò davanti a un'alta armatura. Tutto preso dalla fretta di allontanarsi dalla biblioteca, non aveva prestato attenzione a dove andava. Forse perché era buio, non aveva la minima idea di dove si trovava. C'era un'armatura vicino alle Cucine, questo lo sapeva, ma lui doveva essere cinque piani più su.
Lo specchio delle brame (Cap. 12 Harry Potter 1)

   ‘Abbiamo vinto! Hai vinto! Abbiamo vinto!’ gridò Ron, mollandogli una pacca sulla schiena. ‘E io ho fatto un occhio nero a Malfoy, mentre Neville si batteva da solo contro Tiger e Goyle! ancora in coma, ma Madama Chips dice che non ha niente. L'avevamo detto che gliel'avremmo fatta vedere noi, a quelli del Serpeverde! Sono tutti nella sala di ritrovo che ti aspettano. Abbiamo organizzato una festa: Fred e George hanno sgraffignato dalle Cucine un po' di dolci e altra roba buona’.
Nicolas Flamel (Cap. 13 Harry Potter 1)

    «Sai Minerva» disse Silente pensieroso rivolgendosi alla McGranitt, «credo proprio che dopo tutta questa vicenda ci voglia un bel banchetto. Posso chiederti di scendere ad avvisare le Cucine
Un premio per Dobby (Cap. 18 Harry Potter 2)


    «Sì, l’avevamo capito che Pix sembrava eccitato per qualcosa» disse Ron cupo. «E allora che cos’ha combinato nelle Cucine
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Senti, sei mai stata giù nelle Cucine, Hermione?»
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    I piatti davanti a loro si riempirono di cibo come al solito. Gli elfi domestici giù nelle Cucine sembravano aver dato fondo a tutte le loro capacità; davanti a loro c’era una varietà di pietanze molto più ricca di quanto Harry non avesse mai visto prima, comprese alcune che erano decisamente straniere.
Il Calice di Fuoco (Cap. 16 Harry Potter 4)

    «Allora, torniamo alla nave» stava dicendo. «Viktor, come ti senti? Hai mangiato abbastanza? Devo far portare del vino aromatizzato dalle Cucine
Il Calice di Fuoco (Cap. 16 Harry Potter 4)

    «Quando gli elfi domestici avranno salari e condizioni di lavoro dignitosi!» gli sibilò in risposta. «Sai, sto cominciando a pensare che sia venuto il momento di passare a un’azione più diretta. Chissà come si fa a entrare nelle Cucine della scuola…»
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Guardarono Leo sparire nell’oscurità, e poi Ron disse: «Be’, sarà meglio scendere per la tua festa a sorpresa, Harry. Fred e George ormai dovrebbero aver rubato abbastanza cibo dalle Cucine».
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    Hermione prese una crostatina alla marmellata. Poi chiese: «Tutta questa roba l’hai presa nelle Cucine, Fred?»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    «Sicuro» rispose Fred con un sorriso. Fece uno squittio acuto e imitò un elfo domestico. «“Le daremo tutto quello che vuole, signore, tutto tutto!” Sono spaventosamente utili… mi Cucinerebbero un bue arrosto se dicessi che ho un certo languorino».
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    «Si, signore, sì!» esclamò Dobby. Afferrò la mano di Harry e lo trascinò dentro le Cucine, passando tra quattro lunghi tavoli di legno disposti esattamente sotto ognuno dei quattro tavoli delle Case che si trovavano di sopra, nella Sala Grande. Al momento erano sgombri, visto che la cena era terminata, ma immaginò che un’ora prima fossero stati coperti di piatti che venivano spediti su, attraverso il soffitto, ai loro corrispondenti.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    «La sapete una cosa?» disse Ron quando lui, Hermione e Harry si furono lasciati alle spalle le Cucine e presero a salire i gradini che portavano all’Ingresso. «Per tutti questi anni ho sempre ammirato tanto Fred e George che rubavano cibo dalle Cucine… be’, non si può dire che sia difficile, vero? Non vedono l’ora di dartelo!»
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)


    La neve cadeva fitta sul castello e sul parco. La carrozza azzurro chiaro di Beauxbatons sembrava una grossa, fredda zucca glassata dal gelo vicino alla casetta di zenzero ghiacciata che era la capanna di Hagrid, mentre i boccaporti della nave di Durmstrang erano ricoperti di ghiaccio e il sartiame candido di neve. Gli elfi domestici giù nelle Cucine stavano superando se stessi con una serie di ricchi stufati speciali e ottimi pasticci, e solo Fleur Delacour riusciva a trovare qualcosa di cui lamentarsi.
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

    «Dobby adesso deve andare, signore, noi sta già preparando la cena di Natale nelle Cucine!» disse Dobby, e usci di corsa dal dormitorio, salutando Ron e gli altri con la mano.
Il Ballo del Ceppo (Cap. 23 Harry Potter 4)

   Domenica dopo colazione Harry, Ron e Hermione salirono alla Guferia per spedire una lettera a Percy e chiedergli, come aveva suggerito Sirius, se avesse visto il signor Crouch ultimamente. Usarono Edvige, perché era tantissimo tempo che non le affidavano un incarico. Quando l’ebbero vista sparire dalla finestra della Guferia, scesero nelle Cucine per portare a Dobby i suoi calzini nuovi.
La Follia del Signor Crouch (Cap. 28 Harry Potter 4)

    Estrasse di nuovo la Mappa del Malandrino e controllò attentamente la presenza di insegnanti al settimo piano. Fece uscire tutti, tre o quattro alla volta, e rimase a osservare preoccupato i loro puntini sulla mappa finché non giunsero sani e salvi ai dormitori: i Tassorosso lungo il passaggio seminterrato che portava anche alle Cucine; i Corvonero in una torre sul lato ovest del castello, e i Grifondoro lungo il corridoio fino al ritratto della Signora Grassa.
L'esercito di Silente (Cap. 18 Harry Potter 5)

    «No, se non vuoi» rispose Silente. «Se posso darti un suggerimento, potresti mandarlo a Hogwarts a lavorare nelle Cucine. Così gli altri elfi domestici lo terranno d’occhio».
Lettera e testamento (Cap. 3 Harry Potter 6)

    «Sicuro» disse Harry, sollevato, «sì, farò così. Ehm… Kreacher… voglio che tu vada a Hogwarts e lavori nelle Cucine con gli altri elfi domestici».
Lettera e testamento (Cap. 3 Harry Potter 6)

    Siccome era domenica mattina, quasi tutti gli studenti si trovavano nelle sale comuni, i Grifondoro in una torre, i Corvonero in un’altra, i Serpeverde nei sotterranei e i Tassorosso nella cantina vicino alle Cucine. Qua e là uno studente isolato vagava per la biblioteca o in un corridoio… c’era un gruppetto fuori nel prato… e là, solo nel corridoio del settimo piano, c’era Gregory Goyle. Non c’era traccia della Stanza delle Necessità, ma Harry non se ne preoccupava; se Goyle stava facendo la guardia, la Stanza era aperta, che la Mappa lo sapesse o no. Quindi filò su per le scale, rallentando solo quando raggiunse l’angolo che svoltava nel corridoio, e lì cominciò ad avvicinarsi, molto lentamente, alla bambinetta che reggeva la pesante bilancia di ottone, la stessa che Hermione aveva aiutato con tanta gentilezza due settimane prima. Aspettò di trovarsi alle sue spalle prima di chinarsi su di lei e sussurrare: «Ciao… sei molto carina, lo sai?»
La stanza delle necessità (Cap. 21 Harry Potter 6)

   E ce n'erano altri, tanti altri che si lanciavano su per i gradini del castello: Charlie Weasley superò Horace Lumacomo, ancora con il suo pigiama color smeraldo. Erano tornati alla testa di parenti e amici di tutti gli studenti di Hogwarts rimasti a combattere, insieme ai negozianti e agli abitanti di Hogsmeade. I centauri Cassandro, Conan e Magorian galopparono nella Sala in un rombo di zoccoli, e dietro Harry la porta che conduceva alle Cucine venne scardinata da un'esplosione.
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)