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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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   ‘Non gliel'ho mai chiesto’ disse con delicatezza Nick-Quasi-Senza-Testa.
Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1)

   ‘Così’ disse irritato. Si afferrò l'orecchio destro e tirò. Tutta la testa gli si staccò dal collo e gli ricadde sulla spalla come se fosse incernierata. Qualcuno aveva evidentemente provato a decapitarlo, ma non lo aveva fatto a dovere. Tutto compiaciuto per gli sguardi sbalorditi che lesse sui loro volti, con un movimento deciso, Nick-Quasi-Senza-Testa si rimise la testa sul collo, tossì e disse: ‘Allora... nuovi Grifondoro! Spero che ci aiuterete a vincere il campionato di quest'anno. Non è mai successo che Grifondoro non vincesse per tanto tempo: Serpeverde ha vinto la coppa per sei anni di fila! Il Barone Sanguinario sta diventando a dir poco insopportabile... ehm... sarebbe il fantasma di Serpeverde’.
Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1)

   ‘Io lo so chi sei!’ disse d'un tratto Ron. ‘I miei fratelli mi hanno parlato di te... Tu sei Nick-Quasi-Senza-Testa’.
Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1)

   ‘Ma perché, tu non puoi...?’
‘Sono circa quattrocento anni che non mangio’ disse il fantasma.
‘Naturalmente, non ne ho bisogno, ma uno finisce col sentirne la mancanza. Forse non mi sono presentato. Sir Nicholas de Mimsy-Porpington al tuo servizio. Il fantasma ufficiale di Grifondoro’.
Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1)

   Neanche i fantasmi contribuivano a rendere più semplice la situazione. Era assai sgradevole quando uno di loro, all'improvviso, scivolava attraverso una porta che un ragazzo stava cercando di aprire. Nick-Quasi-Senza-Testa era sempre felice di indicare ai Grifondoro la giusta direzione, ma Pix il Poltergeist, se lo incontravi quando eri in ritardo per una lezione, era capace di farti trovare due porte sprangate e una scala a trabocchetto. Ti tirava in testa il cestino della carta straccia, ti sfilava il tappeto da sotto i piedi, ti lanciava addosso pezzi di gesso oppure, avvicinatosi di soppiatto, ti afferrava il naso e strillava: ‘PRESO!’
Il maestro delle Pozioni (Cap. 8 Harry Potter 1)


    Harry aveva imboccato il corridoio, sciaguattando con le scarpe piene d’acqua, quando incontrò qualcuno dall’aria preoccupata quasi quanto la sua. Nick-Quasi-Senza-Testa, il fantasma della Torre del Grifondoro, stava guardando cupamente fuori dalla finestra e bofonchiava tra sé e sé: «…non risponde ai requisiti… un centimetro e mezzo, a dir tanto…»
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    «Ah» Nick-Quasi-Senza-Testa agitò una mano con gesto elegante. «Una questione di scarsa importanza… non è che proprio desiderassi di entrare a far parte… avevo pensato di fare domanda, ma a quanto pare ‘non rispondo ai requisiti’».
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Nick-Quasi-Senza-Testa spiegò la lettera e lesse con voce furibonda:
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Fumante di collera, Nick-Quasi-Senza-Testa ripose la lettera.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Nick-Quasi-Senza-Testa tirò alcuni respiri profondi e poi, con tono più calmo, disse: «Allora… cos’è che ti preoccupa? Posso fare qualcosa per te?»
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Harry fece un saluto depresso a Nick-Quasi-Senza-Testa e seguì Gazza giù per le scale, moltiplicando le impronte fangose sul pavimento.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Nick-Quasi-Senza-Testa sgusciò furtivo da una classe. Dietro di lui, Harry vide il relitto di un grosso armadio nero e oro che sembrava fosse stato fatto cadere da una grande altezza.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Si avviarono insieme lungo il corridoio. Harry notò che Nick-Quasi-Senza-Testa aveva ancora in mano la lettera di rifiuto di Sir Patrick.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Nick-Quasi-Senza-Testa lo gratificò di un sorriso radioso.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Anche il corridoio che conduceva alla sala della festa di Nick-Quasi-Senza-Testa era stato illuminato da candelabri, ma l’effetto era tutt’altro che allegro: candele lunghe e sottili, nere come l’ebano, la cui vivida luce blu gettava un cupo riflesso spettrale anche sui vivi. La temperatura scendeva a ogni passo. Harry rabbrividì e si strinse addosso gli abiti; in quello stesso momento, udì un rumore come di mille unghie che grattavano un’enorme lavagna.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)


    «E questa sarebbe la musica?» chiese Ron a bassa voce. Svoltarono un angolo e videro Nick-Quasi-Senza-Testa in piedi, davanti a una porta addobbata con un panneggio di velluto nero.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Sir Nicholas de Mimsy-PorpingtonMorto il 31 ottobre 1492
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    In quel momento, Nick-Quasi-Senza-Testa avanzava verso di loro, facendosi largo tra la folla.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Attraverso le pareti del sotterraneo irruppero una dozzina di cavalli-fantasma, montati da cavalieri senza testa. Il pubblico applaudì entusiasta; anche Harry cominciò ad applaudire, ma smise subito alla vista della faccia di Nick-Quasi-Senza-Testa.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    «Molto divertente» commentò Nick-Quasi-Senza-Testa con aria cupa.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    «Signore e signori, se posso avere la vostra attenzione, è arrivato il momento del mio discorso» disse Nick-Quasi-Senza-Testa alzando la voce, e si arrampicò sul podio sotto il fascio della gelida luce bluastra di un riflettore.
La festa di complemorte (Cap. 8 Harry Potter 2)

    Era Nick-Quasi-Senza-Testa, non più del suo colore bianco perlaceo e trasparente ma nero e fumoso, che galleggiava immobile e orizzontale a un metro e mezzo da terra. La testa era per metà staccata dal collo e sul viso aveva un’espressione sconvolta, identica a quella di Justin.
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)

    Poi si interruppe, facendo un salto mortale a mezz’aria. Da sotto in su, vide Justin e Nick-Quasi-Senza-Testa. Tornò in posizione eretta, si riempì i polmoni d’aria e prima che Harry potesse fermarlo cominciò a gridare: «ATTENTATO! ATTENTATO! NÉ MORTALI NÉ FANTASMI SONO AL SICURO! METTETEVI IN SALVO! ATTENTATOOOOOO!»
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)

    Sbam… sbam… sbam… una dopo l’altra, le porte del corridoio si spalancarono e gli studenti uscirono precipitosamente dalle aule. Per alcuni lunghi minuti regnò una tale confusione che Justin corse il pericolo di venire schiacciato e nessuno si accorse di occupare lo spazio incorporeo di Nick-Quasi-Senza-Testa.
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)

    Ora Pix svolazzava per aria, con un sorriso maligno, osservando la scena: a Pix era sempre piaciuta la confusione. Quando gli insegnanti si chinarono su Justin e su Nick-Quasi-Senza-Testa per esaminarli intonò la canzoncina:
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)


    Justin fu portato in infermeria, ma per Nick-Quasi-Senza-Testa sembrava che nessuno sapesse cosa fare. Alla fine la McGranitt fece apparire dall’aria un grosso ventaglio, che consegnò a Ernie con l’incarico di sventolare Nick-Quasi-Senza-Testa e di sospingerlo su per le scale. E così fece Ernie, sventolando Nick lungo il tragitto, come un nuvolone nero. A quel punto, Harry e la professoressa McGranitt rimasero soli.
Il Club dei Duellanti (Cap. 11 Harry Potter 2)

    Dopo il duplice attentato a Justin e a Nick-Quasi-Senza-Testa, quello che fino a quel momento era serpeggiato come un semplice nervosismo divenne vero e proprio panico. Strano a dirsi, quel che sembrava preoccupare di più era la sorte toccata a Nick-Quasi-Senza-Testa. Chi poteva fare una cosa del genere a un fantasma? Quale forza terribile aveva il potere di far del male a chi era già morto? Tutti si precipitarono a prenotare i posti sull’Espresso di Hogwarts per tornare a casa per Natale.
La Pozione Polisucco (Cap. 12 Harry Potter 2)

    Un sole pallido aveva ricominciato a brillare su Hogwarts. Nel castello, l’umore tendeva allo speranzoso. Dopo l’aggressione a Justin e a Nick-Quasi-Senza-Testa gli attentati non si erano più ripetuti e Madama Chips era lieta di far sapere che le mandragole stavano diventando lunatiche e scontrose, il che significava che stavano rapidamente uscendo dall’infanzia.
Il diario segretissimo (Cap. 13 Harry Potter 2)

    Alla fine decisero di non dirgli niente a meno che non si verificasse un’altra aggressione, e visto che i giorni passavano e la voce disincarnata non si faceva sentire, cominciarono a sperare che non ci sarebbe mai stato bisogno di chiedergli perché era stato espulso. Erano circa quattro mesi che Justin e Nick-Quasi-Senza-Testa erano stati pietrificati e quasi tutti sembravano dell’idea che l’aggressore, chiunque fosse, avesse rinunciato una volta per tutte. Pix si era finalmente stancato di canticchiare È Potter canaglia che infuria e si scaglia; un giorno, alla lezione di Erbologia, Ernie Macmillan chiese a Harry con grande gentilezza di passargli un secchio di funghi; e a marzo, nella Serra numero Tre, molte mandragole fecero festa a lungo e rumorosamente, il che rese molto felice la professoressa Sprite.
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

    «Il Basilisco uccide le persone con lo sguardo. Ma nessuno era morto… perché nessuno l’ha guardato dritto negli occhi. Colin lo ha visto attraverso l’obbiettivo della macchina fotografica. Lo sguardo del Basilisco gli ha bruciato la pellicola, ma Colin è rimasto soltanto pietrificato. Justin… Justin deve aver visto il Basilisco attraverso Nick-Quasi-Senza-Testa! Nick ne è stato investito in pieno, ma non poteva mica morire di nuovo… e accanto a Hermione e all’altra ragazza, il Prefetto dei Corvonero, è stato trovato uno specchio. Hermione aveva capito che il mostro era un Basilisco. Sono pronto a scommettere che ha avvertito la prima persona che ha incontrato di non girare un angolo senza prima averci guardato dietro con uno specchio! Così quella ragazza ha tirato fuori lo specchietto… e…»
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    La Sala Grande era magnifica come sempre, decorata per il banchetto d’inizio anno. Piatti e calici d’oro scintillavano alla luce di centinaia e centinaia di candele che galleggiavano a mezz’aria sopra i tavoli. Le quattro lunghe tavolate delle case erano affollate di studenti vocianti; in fondo alla Sala, gli insegnanti sedevano lungo un solo lato di un quinto tavolo, di fronte ai loro allievi. Lì dentro faceva molto più caldo. Harry, Ron e Hermione passarono oltre i Serpeverde, i Corvonero e i Tassorosso e si sedettero con gli altri di Grifondoro all’estremità della Sala, vicino a Nick-Quasi-Senza-Testa, il fantasma di Grifondoro. Nick quella sera portava il suo solito farsetto, con una gorgiera particolarmente ampia, che serviva al doppio scopo di avere un’aria festaiola e di assicurare che la testa non ciondolasse troppo sul collo in parte tagliato.
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Ehm… si, certo» disse Harry. Poi si rivolse di nuovo a Ron, Hermione e Nick-Quasi-Senza-Testa. «I fratelli e le sorelle di solito vanno nelle stesse Case, vero?» disse. Lo deduceva dai Weasley, che erano stati assegnati tutti e sette a Grifondoro.
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Insomma, Ron, lo Smistamento è più importante del cibo» disse Nick-Quasi-Senza-Testa, mentre “Madley, Laura!” entrava a far parte di Tassorosso.
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Spero che quelli di Grifondoro di quest’anno siano all’altezza della situazione» disse Nick-Quasi-Senza-Testa, applaudendo mentre “McDonald, Natalie!” si univa al tavolo di Grifondoro. «Non vorremo perdere la nostra serie di vittorie, vero?»
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    Nick-Quasi-Senza-Testa rimase a guardare con aria tetra mentre Harry, Ron e Hermione si riempivano i piatti.
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)


    «Siete fortunati che stasera ci sia il banchetto, sapete» disse Nick-Quasi-Senza-Testa. «Sono successi dei guai in cucina prima».
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Pix, naturalmente» disse Nick-Quasi-Senza-Testa scuotendo la testa, che oscillò pericolosamente. Sì sistemò la gorgiera un po’ più su e riprese: «La solita questione, sapete. Voleva partecipare al banchetto: be’, non se ne parla proprio, sapete com’è fatto, così tremendamente incivile, appena vede un piatto di cibo lo lancia. Abbiamo tenuto un consiglio di spettri — il Frate Grasso voleva che gli dessimo una possibilità — ma assai saggiamente, secondo me, il Barone Sanguinario è stato fermissimo».
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Oh, il solito» rispose Nick-Quasi-Senza-Testa alzando le spalle.
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Ci sono elfi domestici qui?» esclamò, guardando con orrore Nick-Quasi-Senza-Testa. «Qui a Hogwarts?»
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Certamente» rispose Nick-Quasi-Senza-Testa, sorpreso alla sua reazione. «Il più alto numero che in qualunque altro luogo della Gran Bretagna, credo. Sono più di cento».
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    «Be’, non escono quasi mai dalla cucina di giorno, no?» disse Nick-Quasi-Senza-Testa. «Vengono fuori di notte per fare le pulizie… controllare i camini e così via… voglio dire, non dovresti vederli, no? È questa la caratteristica di un buon elfo domestico, no? Che non sai che c’è».
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    Nick-Quasi-Senza-Testa ridacchiò così forte che la gorgiera scivolò via e la testa ricadde, penzolando dai tre centimetri scarsi di pelle e muscolo spettrale che la tenevano unita al collo.
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    Era cavo e completamente vuoto: ma nell’istante in cui Harry lo aprì, un fragore tremendo, un gemito alto e stridulo invase la stanza. La cosa più simile che Harry avesse mai sentito era stato alla Festa di Complemorte di Nick-Quasi-Senza-Testa, dove tutti i componenti dell’Orchestra Fantasma suonavano la Sega Musicale.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    Luna si allontanò da loro per raggiungere il tavolo di Corvonero. Quando furono a quello di Grifondoro, Ginny fu chiamata da alcuni compagni del quarto anno e andò con loro. Harry, Ron, Hermione e Neville si sedettero vicini a metà del tavolo tra Nick-Quasi-Senza-Testa, il fantasma di Grifondoro, e Calì Patil e Lavanda Brown; queste ultime rivolsero a Harry saluti fin troppo amichevoli, dai quali capì che avevano smesso di parlare di lui un attimo prima. Ma Harry aveva preoccupazioni più importanti: guardò oltre le teste degli studenti il tavolo degli insegnanti, lungo la parete in fondo alla Sala.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    «Sì, sicuro» disse Nick-Quasi-Senza-Testa, con tono saputo, curvandosi su di lei attraverso Neville (che trasalì; è molto spiacevole avere un fantasma che ti attraversa). «Il Cappello si sente tenuto a dare alla scuola i necessari consigli tutte le volte che avverte…»
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    Ma la professoressa McGranitt, che aspettava di leggere la lista dei ragazzi del primo anno, fulminò gli studenti con lo sguardo. Nick-Quasi-Senza-Testa si posò un dito trasparente sulle labbra e tornò a sedersi sussiegoso mentre il borbottio s’interrompeva. Dopo un ultimo sguardo accigliato che percorse i quattro tavoli delle Case, la professoressa McGranitt abbassò gli occhi sulla lunga pergamena e pronunciò a voce alta e chiara il primo nome.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    «Ottimo» disse Ron, con un gemito di desiderio e, afferrato il piatto di costolette più vicino, prese ad ammucchiarle sul suo, sotto lo sguardo assorto di Nick-Quasi-Senza-Testa.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    «Scusa?» domandò educatamente Nick-Quasi-Senza-Testa; Hermione era visibilmente disgustata.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    «Non ne ho idea» rispose Nick-Quasi-Senza-Testa. «Certo, risiede nell’ufficio di Silente, quindi oserei dire che raccoglie le sue informazioni lassù».
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    Nick-Quasi-Senza-Testa fu enormemente offeso.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    «Mi fa paura? Io, Sir Nicholas de Mimsy-Porpington, mi pregio di non essere mai stato colpevole di codardia nella mia vita! Il nobile sangue che scorre nelle mie vene…»
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    «È un modo di dire!» esclamò Nick-Quasi-Senza-Testa, ormai così irritato che la testa semimozzata gli tremava in modo minaccioso. «Suppongo di poter ancora far uso delle parole che preferisco, anche se i piaceri del mangiare e del bere mi sono negati! Ma sono abbastanza avvezzo a che gli studenti traggano divertimento dalla mia morte, te lo garantisco!»
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    «Io non andrei da quella parte se fossi in te» disse Nick-Quasi-Senza-Testa, attraversando una parete appena davanti a Harry che scendeva per il corridoio. «Pix sta tramando uno spassoso scherzo ai danni della prossima persona che passerà davanti al busto di Paracelso a metà del corridoio».
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    «Parrà buffo, ma è così» disse Nick-Quasi-Senza-Testa con voce annoiata. «La finezza non è mai stata il suo forte. Vado a cercare il Barone Sanguinario… forse riuscirà a fermarlo… ci vediamo, Harry…»
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    Sgattaiolarono attraverso il ritratto e si strinsero in fretta sotto il Mantello (Ron era cresciuto tanto che dovette chinarsi per non lasciar fuori i piedi) e poi, senza far rumore e con cautela, scesero le molte rampe di scale, fermandosi di tanto in tanto per controllare sulla mappa la presenza di Gazza e di Mrs Purr. Ebbero fortuna: non videro nessuno a parte Nick-Quasi-Senza-Testa, che fluttuava distratto canticchiando qualcosa che somigliava orribilmente a Perché Weasley è il nostro re. Attraversarono furtivi la Sala d’Ingresso e si ritrovarono sui prati coperti di neve. Con un gran tuffo al cuore, Harry vide piccoli quadrati di luce dorata, e una spirale di fumo che saliva dal comignolo di Hagrid. Prese a camminare a passo svelto, con gli altri due che inciampavano e si urtavano alle sue spalle. Marciarono spediti nella neve alta finché non raggiunsero la porta di legno. Quando Harry alzò il pugno e bussò tre volte, dentro un cane cominciò ad abbaiare freneticamente.
Il racconto di Hagrid (Cap. 20 Harry Potter 5)

    Il fantasma si riaffacciò dal muro, e Harry vide lo stravagante cappello piumato e la testa pericolosamente dondolante di Sir Nicholas de Mimsy-Porpington.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    Una strana espressione comparve sul viso di Nick-Quasi-Senza-Testa mentre s’infilava un dito nella gorgiera rigida e la strattonava, evidentemente per guadagnare tempo. Lasciò perdere solo quando il collo semistaccato parve sul punto di cedere del tutto.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    Aprì la porta dell’aula più vicina, e Nick-Quasi-Senza-Testa sospirò.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «Sì» rispose a voce bassa Nick-Quasi-Senza-Testa. «Vado in giro e parlo, sì».
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    Finalmente, dopo una lunga esitazione, Nick-Quasi-Senza-Testa si decise a dire: «Non tutti possono tornare».
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «Ve lo spiego dopo» replicò lui, asciutto. Sapeva che Ginny, Neville, Dean e Seamus erano lì in ascolto; perfino Nick-Quasi-Senza-Testa, il fantasma di Grifondoro, era arrivato fluttuando lungo la panca per origliare.
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    «Si è parlato molto di questo argomento anche tra i fantasmi» lo interruppe Nick-Quasi-Senza-Testa, reclinando verso Harry il capo a malapena unito al corpo, tanto che oscillò pericolosamente sulla gorgiera. «Io sono considerato un’autorità su Potter; è ben noto che siamo in rapporti amichevoli. Ho assicurato alla comunità degli spiriti che non ti tormenterò per avere informazioni, tuttavia. ‘Harry Potter sa che può confidarsi con me con la massima tranquillità’ ho detto loro. ‘Morirei piuttosto che tradire la sua fiducia’».
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    «Ancora una volta dimostri la sensibilità di un’ascia smussata» ribatté Nick-Quasi-Senza-Testa in tono offeso. Si librò a mezz’aria e svolazzò via verso l’estremità della tavola di Grifondoro proprio mentre Silente si alzava dalla tavola degli insegnanti. Le chiacchiere e le risate nella Sala si zittirono quasi all’istante.
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    Nick-Quasi-Senza-Testa veleggiava verso Harry, la testa ciondolante come al solito sulla gorgiera.
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

   Si fece strada a forza controcorrente alla marea di studenti e infine arrivò ai piedi della scalinata, dove Nick-Quasi-Senza-Testa, il fantasma di Grifondoro, lo aspettava.
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)

   «Nick, devi aiutarmi. Chi è il fantasma di Corvonero?» Nick-Quasi-Senza-Testa parve stupito e anche un po' offeso.
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)

    [1] Naturalmente le vere streghe e i veri maghi erano per lo più in grado di sfuggire al rogo, al ceppo e al capestro (cfr. le annotazioni su Lisette de Lapin nel mio commento a Baba Raba e il Ceppo Ghignante). Tuttavia, alcune esecuzioni ebbero effettivamente luogo: Sir Nicholas de Mimsy-Porpington (un mago della corte reale durante la vita, e durante la morte fantasma della Torre di Grifondoro) fu privato della propria bacchetta prima di venire rinchiuso in una segreta e si trovò quindi nell'impossibilità di sfuggire alla morte; soprattutto, le famiglie di maghi rischiavano di perdere i giovani rampolli che, per la loro incapacità di controllare la magia, si facevano notare dai cacciatori di streghe Babbani e risultavano vulnerabili.
Note (Cap. 7 Harry Potter 8)