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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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   SCUOLA di MAGIA e
STREGONERIA di HOGWARTS
Uniforme
Gli studenti del primo anno dovranno avere:
Tre completi da lavoro in tinta unita (nero)
Un cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno
Un paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili)
Un mantello invernale (nero con alamari d'argento)
N.B. Tutti gli indumenti degli allievi devono essere
contrassegnati da una targhetta con il nome.
Libri di testo
Tutti gli allievi dovranno avere una copia dei seguenti testi:
Manuale degli Incantesimi, Volume primo, di Miranda Gadula
Storia della Magia, di Bathilda Bath
Teoria della Magia, di Adalbert Incant
Guida pratica alla trasfigurazione per principianti, di Emeric Zott
Mille erbe e funghi magici, di Phyllida Spore
Infusi e pozioni magiche, di Arsenius Brodus
Gli animali fantastici: dove trovarli, di Newt Scamandro
Le Forze Oscure: guida all'autoprotezione, di Dante Tremante
Altri accessori
1 bacchetta magica
1 calderone (in peltro, misura standard 2)
1 set di provette di vetro o cristallo
1 telescopio
1 bilancia d'ottone
Gli allievi possono portare anche un gufo, oppure un gatto, oppure un Rospo.
Si ricorda ai genitori che agli allievi del primo anno non è consentito l'uso di manici di scopa personali.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Harry arrossì.
‘Ma non devi...’
‘Lo so che non devo. Ecco che cosa farò: ti regalerò un animale.
Non un Rospo, i rospi sono passati di moda anni fa, ti riderebbero dietro... e i gatti non mi piacciono, mi fanno starnutire. Ti prenderò un gufo. Tutti i ragazzini vogliono i gufi, sono assai utili, portano la posta e tutto il resto’.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Le prime due carrozze erano già gremite di studenti, alcuni si sporgevano dai finestrini a parlare con i familiari, altri si litigavano un posto. Harry spinse il suo carrello lungo il binario in cerca di un posto libero. Passò accanto a un ragazzo dalla faccia tonda che stava dicendo: ‘Nonna, ho perso di nuovo il mio Rospo’.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   Qualcuno bussò alla porta del loro scompartimento: era il ragazzo dal faccione rotondo che Harry aveva superato al binario nove e tre quarti. Sembrava in lacrime.
‘Scusate’ disse, ‘avete mica visto un Rospo?’
Quando loro scossero la testa disse in tono lamentoso: ‘L'ho perso! Continua a scappare!’
‘Vedrai, tornerà’ disse Harry.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   ‘Non capisco perché si preoccupa tanto’ commentò Ron. ‘Se mi fossi portato un Rospo avrei provveduto a perderlo prima possibile. E comunque non sono certo io che posso parlare: mi sono portato il topo Crosta!’
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)


   Aveva appena fatto in tempo ad alzare in aria la bacchetta che la porta si spalancò di nuovo. Il ragazzo che aveva perso il Rospo era tornato, ma questa volta con lui c'era una ragazzina che indossava la sua uniforme di Hogwarts nuova fiammante.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   ‘Qualcuno ha visto un Rospo? Neville ha perso il suo’ disse. Aveva un tono autoritario, folti capelli bruni e i denti davanti piuttosto grandi.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   ‘Sul serio?’ chiese Harry sentendosi tutto confuso.
‘Ma santo cielo, non lo sapevi? Io, se fossi in te, avrei cercato di sapere tutto il possibile’ disse Hermione. ‘Sapete in quale dormitorio andrete? Io ho chiesto in giro, e spero di essere a Grifondoro; sembra di gran lunga il migliore; ho sentito dire che c'è andato anche Silente, ma penso che anche Pecoranera non dovrebbe poi essere tanto male... Comunque, meglio che ci muoviamo e andiamo a cercare il Rospo di Neville. E voi due fareste bene a cambiarvi, sapete? Credo che tra poco saremo arrivati’.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   E se ne andò portando con sé il padrone del Rospo smarrito. ‘Qualunque sia il mio dormitorio, spero che non sia anche il suo’ disse Ron. Scaraventò la bacchetta nel baule. ‘Stupido incantesimo... Me l'ha dato George, scommetto che lui lo sapeva che era una fregatura’.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   ‘Che cosa?’ Ron era esterrefatto. ‘Aspetta e vedrai, è il più bel gioco del mondo...’ Ed eccolo partito in quarta a spiegare tutto sulle quattro palle e sulla posizione dei sette giocatori, a descrivere le partite famose cui aveva assistito con i suoi fratelli, e il manico di scopa che gli sarebbe piaciuto comperarsi se avesse avuto i soldi. Stava illustrando a Harry gli aspetti più interessanti del gioco quando la porta dello scompartimento si spalancò di nuovo; ma questa volta non erano né Neville, il ragazzo che aveva perso il Rospo, e neanche Hermione Granger.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   sembrava un sentiero ripido e stretto. Da entrambi i lati il buio era così fitto che Harry pensò che il sentiero fosse fiancheggiato da folti alberi. Nessuno aveva molta voglia di parlare. Neville, il ragazzo che ancora non aveva ritrovato il suo Rospo, tirò su col naso un paio di volte.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   ‘Ehi, tu! tuo questo Rospo?’ fece Hagrid che stava controllando le barche via via che i ragazzi scendevano.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   ‘Ci siamo tutti? E tu, ce l'hai ancora il tuo Rospo?’ Hagrid alzò il pugno gigantesco e bussò tre volte.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   ‘Io sono un... mezzo sangue’ raccontava Seamus. ‘Papà è un Babbano. Mamma non gli ha detto di essere una strega fino a dopo sposati. stato un bel colpo per lui!’
Tutti risero.
‘E tu, Neville?’
‘Be', io sono stato allevato da mia nonna, che è una strega’ prese a raccontare Neville, ‘ma in famiglia per molto tempo hanno pensato che io fossi soltanto un Babbano. Il mio prozio Algie ha cercato per anni di cogliermi alla sprovvista e di strapparmi qualche magia - una volta mi ha buttato in acqua dal molo di Blackpool e per poco non affogavo - ma non è successo niente fino a che non ho avuto otto anni. Zio Algie era venuto a prendere il tè e mi teneva appeso per le caviglie fuori da una finestra del secondo piano, quando zia Enid gli offrì una meringa e lui, senza farlo apposta, mi lasciò andare. Ma io caddi in giardino, e rimbalzando arrivai fino in strada. Tutti erano felici, mia nonna piangeva per la contentezza. E avreste dovuto vedere le facce, quando sono stato ammesso qui... perché pensavano che non avessi abbastanza poteri magici, capite? Zio Algie era così contento che mi ha comperato il Rospo’.
Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1)

   Poi fu chiamato il ragazzo che perdeva continuamente il suo Rospo, Neville Paciock, il quale, lungo il percorso verso lo sgabello, cadde. Con lui, il cappello impiegò molto tempo a decidere. Quando finalmente gridò ‘GRIFONDORO!’, Neville corse via senza neanche toglierselo dalla testa, e tra scrosci di risa dovette correre a consegnarlo a ‘Macdougal Morag’.
Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1)


   La mattina di Halloween si svegliarono al profumo delizioso di zucca al forno che aleggiava per i corridoi. E per giunta, durante la lezione di Incantesimi, il professor Vitious aveva annunciato che li riteneva pronti a far volare gli oggetti, una cosa che morivano dalla voglia di provare fin da quando gli avevano visto far girare vorticosamente per la classe il Rospo di Neville.
Halloween (Cap. 10 Harry Potter 1)

   Fece un passo avanti e Neville lasciò cadere il Rospo Oscar, che si allontanò a grandi balzi.
La botola (Cap. 16 Harry Potter 1)

   Da dietro una poltrona emerse Neville, stringendo in mano il suo Rospo Oscar, che a quanto pareva aveva tentato l'ennesima fuga verso la libertà.
La botola (Cap. 16 Harry Potter 1)

    Poi, un bel giorno, i loro guardaroba si svuotarono di colpo, i bauli si riempirono, il Rospo di Neville fu trovato acquattato in un angolo dei bagni; a tutti gli studenti vennero distribuiti avvisi scritti di non usare la magia durante le vacanze («Spero sempre che si dimentichino di darceli» aveva detto Fred Weasley tutto triste). Hagrid si presentò per accompagnarli giù al porticciolo sul lago, dove li attendeva una flottiglia di barche per traghettarli; tutti salirono a bordo del Hogwarts Express, ridendo e chiacchierando mentre la campagna filava via sempre più verde e ordinata. Si rimpinzarono di caramelle Tuttigusti+1 mentre fuori del finestrino guardavano sfrecciare le città dei Babbani; si tolsero di dosso i mantelli da mago e rimisero giacche e cappotti; poi, finalmente, giunsero al binario nove e tre quarti della stazione di King’s Cross.
L'uomo dai due volti (Cap. 17 Harry Potter 1)

    Occhi verdi e lucenti di Rospo in salamoia Capelli neri e lucidi come di corvo in volo Vorrei che fosse mio — quale divina gioia! — L’eroe che ha sgominato del Mago Oscuro il dolo.
Il diario segretissimo (Cap. 13 Harry Potter 2)

    Quella sera Harry andò a letto prima degli altri compagni di stanza, in parte perché non ne poteva più di sentire Fred e George canticchiare Occhi verdi e lucenti di Rospo in salamoia, e in parte perché voleva esaminare meglio il diario di Riddle, sapendo che Ron la considerava una perdita di tempo.
Il diario segretissimo (Cap. 13 Harry Potter 2)

    «Sputa il Rospo» disse Ron fissandola.
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

    Dei molti, spaventosi animali e mostri che popolano la nostra terra, nessuno è più insolito e micidiale del Basilisco, noto anche come il Re dei Serpenti. Questo serpente, che può raggiungere dimensioni gigantesche e che vive molte centinaia di anni, nasce da un uovo di gallina covato da un Rospo. Esso uccide in modo portentoso: oltre alle zanne, che contengono un potente veleno, anche lo sguardo del Basilisco provoca morte istantanea. I ragni fuggono davanti al Basilisco, perché è il loro nemico mortale e il Basilisco fugge solo quando ode il canto del gallo, che gli è fatale.
La Camera dei Segreti (Cap. 16 Harry Potter 2)

   Non parlarono molto durante il resto del viaggio. Finalmente il treno si fermò alla stazione di Hogsmeade, e la discesa fu un gran caos: i gufi tubavano, i gatti miagolavano e il Rospo di Neville gracidava da sotto il berretto del suo padrone. Sulla stretta banchina si gelava; scrosciava una pioggia ghiacciata.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Non ricordo di averti chiesto di esibirti, signorina Granger» disse Piton gelido, e Hermione diventò rossa come Neville. «Paciock, alla fine della lezione daremo un po' della pozione al tuo Rospo e staremo a vedere che
Il Molliccio nell'armadio (Cap. 7 Harry Potter 3)


   «Tutti qui» ordinò Piton, con gli occhi neri che scintillavano, «e guardate che cosa succede al Rospo di Paciock. Se è riuscito a preparare una Pozione Restringente, diventerà un girino. Se ha sbagliato, e non ho alcun dubbio in proposito, è probabile che il suo Rospo finisca avvelenato».
Il Molliccio nell'armadio (Cap. 7 Harry Potter 3)

   I Grifondoro osservarono la scena intimoriti. I Serpeverde avevano l'aria eccitata. Piton prese il Rospo e lo sistemò nella mano sinistra, immerse un cucchiaino nella pozione di Neville, che ora era verde, e ne fece colare alcune gocce nella gola di Oscar.
Il Molliccio nell'armadio (Cap. 7 Harry Potter 3)

   I Grifondoro applaudirono. Piton, irritato, prese una bottiglietta dalla tasca del mantello e versò qualche goccia sul Rospo, che ritornò della sua taglia adulta.
Il Molliccio nell'armadio (Cap. 7 Harry Potter 3)

   Harry non era riuscito a dormire fino all'alba. Al risveglio aveva trovato il dormitorio deserto, si era vestito ed era sceso in una sala comune completamente vuota, tranne che per Ron, che stava mangiando un Rospo alla Menta e si massaggiava lo stomaco, e Hermione, che aveva sparpagliato libri e quaderni su tre tavoli.
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   «SPUTA IL Rospo, POTTER!» gridò furibondo. «CHE COS'HAI FATTO?»
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

    «Lo sai perché Piton è così di cattivo umore, vero?» disse Ron a Harry mentre Hermione insegnava a Neville un Incantesimo Smacchiatore per rimuovere le budella di Rospo da sotto le unghie.
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    «Prova un po’ a pensare se Moody trasformasse Piton in un Rospo cornuto» disse Ron, gli occhi velati, «e lo facesse rimbalzare per tutte le segrete…»
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    Alle due di notte, Harry era in piedi vicino al camino, circondato da cataste di oggetti — libri, penne, parecchie sedie rovesciate, un vecchio kit di Gobbiglie e il Rospo di Neville, Oscar. Solo nel corso dell’ultima ora era riuscito davvero a padroneggiare l’Incantesimo di Appello.
La Prima Prova (Cap. 20 Harry Potter 4)

    Gli ricordò un grosso, pallido Rospo. Era tozza, con la faccia larga e vizza, il collo corto come quello di zio Vernon e la bocca molto grande e molle. Aveva gli occhi grandi, tondi e un po’ sporgenti. Perfino il fiocchetto di velluto nero in equilibrio in cima ai corti capelli ricci gli fece pensare a una mosca che lei stesse per catturare con la lingua lunga e appiccicosa.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    Alcuni dei maghi sopra di loro si agitarono imbarazzati nei loro banchi. Caramell divenne di una sfumatura color pulce un po’ più intensa. La strega con la faccia di Rospo alla sua destra si limitò a scrutare Silente con volto inespressivo.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)


    Rimase seduto dov’era nella sedia con le catene, lottando con i propri sentimenti di spavento e sollievo. Tutti i membri del Wizengamot si stavano alzando, parlavano, raccoglievano le loro carte. Harry si alzò. Nessuno parve rivolgergli la minima attenzione, tranne il Rospo alla destra di Caramell, che adesso fissava lui come prima fissava Silente. Ignorandola, cercò di incrociare lo sguardo di Caramell o di Madama Bones, per chiedere se era libero di andare, ma Caramell sembrava ben deciso a non notarlo e Madama Bones era occupata con la sua valigetta, così lui mosse qualche passo esitante verso l’uscita e, quando nessuno lo richiamò, camminò più in fretta.
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    Uno o due maghi fecero un cenno a Harry passando e qualcuno, tra cui Madama Bones, disse «’Giorno, Arthur» al signor Weasley, ma la gran parte distolse lo sguardo. Cornelius Caramell e il Rospo furono tra gli ultimi a uscire dalla segreta. Caramell si comportò come se il signor Weasley e Harry facessero parte del muro, ma di nuovo la strega guardò Harry come per valutarlo. L’ultimo fu Percy. Come Caramell, ignorò del tutto suo padre e Harry; passò loro davanti stringendo un grosso rotolo di pergamena e una manciata di piume di riserva, la schiena rigida e il naso per aria. Le rughe attorno alla bocca del signor Weasley s’irrigidirono appena, ma a parte questo non diede altro segno di aver visto il suo terzo figlio.
Le pene della Signora Weasley (Cap. 9 Harry Potter 5)

    Nell’ultima carrozza incontrarono Neville Paciock, compagno di Harry tra i Grifondoro del quinto anno, la faccia tonda lucente per lo sforzo di trascinare il baule e trattenere con una mano sola il suo Rospo agitato, Oscar.
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    Scaricò il Rospo in grembo a Harry e prese una piuma dalla borsa dei libri. Gli occhi sporgenti di Luna Lovegood apparvero di nuovo da sopra la rivista rovesciata. Tenendo la sua Mimbulus mimbletonia davanti agli occhi, la lingua fra i denti, Neville affondò nel cactus la punta della piuma.
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    Piuttosto rossa in faccia, chiuse la porta e se ne andò. Harry si afflosciò nel sedile con un gemito. Gli sarebbe piaciuto che Cho lo avesse trovato seduto in compagnia di un gruppo di compagni molto in gamba che ridevano a crepapelle per qualche sua battuta spiritosa; non con Neville e Lunatica Lovegood, un Rospo tra le mani e Puzzalinfa da ogni parte.
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    Lo sguardo di Harry seguì il suo. Si posò prima sul professor Silente, seduto sul suo seggio d’oro dall’alto schienale al centro del lungo tavolo; indossava una veste viola scuro cosparsa di stelle d’argento e un cappello in tinta. La testa di Silente era china verso la strega seduta accanto a lui, che gli parlava all’orecchio. Aveva l’aspetto, pensò Harry, di una zia zitella: tarchiata, con corti capelli ricci color topo in cui aveva infilato un orrendo cerchietto, rosa come il vaporoso cardigan che indossava sopra la veste. Voltò appena il viso per bere un sorso dal calice e Harry riconobbe con orrore una faccia pallida da Rospo e un paio di gonfi occhi sporgenti.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)

    Quando entrarono nella classe di Difesa contro le Arti Oscure, trovarono la professoressa Umbridge già seduta alla cattedra, con addosso il vaporoso cardigan rosa della sera prima e il fiocco di velluto nero in cima alla testa. A Harry ricordò di nuovo con estrema precisione una grossa mosca che per imprudenza si fosse posata su un Rospo ancora più grosso.
La Professoressa Umbridge (Cap. 12 Harry Potter 5)

    Si allontanò dalla lavagna e si sedette dietro la cattedra, osservandoli con quegli occhi gonfi da Rospo. Harry andò a pagina cinque del libro e cominciò a leggere.
La Professoressa Umbridge (Cap. 12 Harry Potter 5)

    Gli occhi da Rospo si strinsero.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Harry guardò la Umbridge. Lei lo osservava, la larga bocca da Rospo stirata in un sorriso.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Il sorriso da Rospo della professoressa Umbridge si allargò.
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    Harry e George si voltarono. Dolores Umbridge era sulla soglia, avvolta in un mantello di tweed verde che accresceva più che mai la sua somiglianza con un grosso Rospo, e sorrideva in quel modo orribile, nauseante e infausto che Harry aveva imparato ad associare a una disgrazia imminente.
Il serpente e il leone (Cap. 19 Harry Potter 5)

    «Va tutto bene» disse la Umbridge, dando un colpetto sulla spalla di Neville con quello che doveva essere un sorriso di comprensione, ma che a Harry sembrò più un’espressione maligna. «Bene, Hagrid» riprese, parlando di nuovo lentamente e forte, «credo di avere abbastanza elementi con cui lavorare. Riceverà» (fece il gesto di prendere qualcosa a mezz’aria), «i risultati dell’ispezione» (indicò la tavoletta), «tra dieci giorni». Sollevò dieci dita corte e poi, con un ampio sorriso, più che mai simile a un Rospo sotto il cappello verde, si allontanò dal gruppo, lasciando Malfoy e Pansy Parkinson in preda a risate irrefrenabili, Hermione tremante dalla rabbia e Neville confuso e turbato.
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5)

    «…l’unico rimedio è prendere il fegato di un Rospo, legartelo stretto attorno alla gola e stare nudo in un barile di occhi di anguilla durante una notte di luna…»
Natale nel reparto riservato (Cap. 23 Harry Potter 5)

    Lanciò un’occhiata al tavolo dei professori. Lì l’atmosfera era diversa: Silente e la McGranitt erano immersi in fitta conversazione, e avevano l’aria molto seria. La professoressa Sprite aveva appoggiato La Gazzetta del Profeta contro una bottiglia di ketchup e leggeva la prima pagina con tanta concentrazione che non aveva notato il tuorlo d’uovo che le stava sgocciolando addosso dal cucchiaino. Nel frattempo, all’altro capo del tavolo, la professoressa Umbridge stava attaccando una scodella di porridge. Per una volta i suoi occhi da Rospo non ispezionavano la Sala Grande in cerca di studenti indisciplinati. Mandava giù i bocconi con aria contrariata e di tanto in tanto lanciava uno sguardo malevolo a Silente e alla McGranitt intenti ai loro discorsi.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    La Umbridge era seduta poche file sotto Harry e Hermione. Una volta o due si era voltata a guardarlo, con la schiena rigida e con la larga bocca da Rospo tirata in quello che a lui era parso un sorriso gongolante. Il ricordo lo fece avvampare di rabbia. Dopo qualche minuto gli venne in mente che avrebbe dovuto svuotare la mente da ogni emozione prima di dormire, come Piton non mancava di ripetergli alla fine di ogni lezione di Occlumanzia.
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

    «Era la sua casa» la corresse la Umbridge, e Harry trovò rivoltante la gioia sulla sua faccia da Rospo mentre guardava la Cooman che si lasciava cadere su uno dei bauli, singhiozzando in maniera incontrollabile, «fino a un’ora fa, quando il Ministro della Magia ha controfirmato il suo Ordine di Licenziamento. Ora la prego di togliersi dall’ingresso. Ci mette tutti in imbarazzo».
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

    «Prova?» ripeté la Umbridge, col solito disgustoso sorriso da Rospo. «Non ha sentito, Silente? Perché crede che la signorina Edgecombe sia qui?»
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    «Bene» disse finalmente, posando la piuma e fissandolo con l’aria soddisfatta di un Rospo che si accinge a ingoiare una mosca particolarmente succulenta. «Che cosa le andrebbe di bere?»
Il peggior ricordo di Piton (Cap. 28 Harry Potter 5)

    Malfoy scoppiò in una fragorosa risata servile. Con un gran sorriso soddisfatto, la Umbridge si sistemò in una poltrona ricoperta di chintz a fiori e guardò i suoi prigionieri sbattendo le palpebre come un Rospo in un’aiuola.
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    «Un mese?» gracidò la Umbridge, gonfiandosi come un Rospo. «Un mese? A me serve adesso, Piton! Ho appena sorpreso Potter che usava il mio camino per comunicare con una o più persone sconosciute!»
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    E si tuffò sotto il sedile per riprendere il suo Rospo impegnato in un ennesimo tentativo di riguadagnare la libertà.
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    Corsero su per le scale e lungo un corridoio del settimo piano. «Ehi, togliti di mezzo!» ringhiò Ron a una bambinetta, che dallo spavento fece cadere una bottiglia di uova di Rospo.
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    «Sì, certo!» urlò Harry, fissandola. «Sicuro! Malfoy doveva essere dentro la Stanza in quel momento, così lei — ma che cosa dico? — lui ha lasciato cadere la bilancia per avvertirlo di non uscire, perché c’era qualcuno! E quella ragazzina che ha fatto cadere le uova di Rospo, anche lei! Gli siamo passati davanti un sacco di volte senza saperlo!»
La stanza delle necessità (Cap. 21 Harry Potter 6)

    Cornelius Caramell li oltrepassò, diretto alle file davanti, con aria derelitta, rigirando la bombetta verde come al solito; Harry riconobbe poi Rita Skeeter, che, osservò con uno scatto d’ira, aveva un bloc-notes stretto nella mano armata di rossi artigli; e poi, con un sussulto di rabbia ancora peggiore, Dolores Umbridge, che ostentava sul volto da Rospo una poco convincente espressione contrita, e un fiocco di velluto nero sopra i ricci color ferro. Alla vista del centauro Fiorenzo, che si ergeva come una sentinella al limitare dell’acqua, sussultò e sgattaiolò rapida a distanza di sicurezza.
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6)

   Si accigliò e aggiunse: «Sembrava un po' un Rospo».
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   Le griglie dorate si aprirono di nuovo scorrendo e Hermione rimase senza fiato. Davanti a lei c'erano quattro persone, due delle quali immerse in una fitta conversazione: un mago dalla lunga chioma e uno splendido abito nero e oro, e una strega tozza con la faccia da Rospo, un fiocco di velluto nei capelli corti e una tavoletta per appunti stretta al petto.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   La Umbridge tese la manina: era così simile a un Rospo che Harry si stupì di non vedere la membrana tra le dita tozze. Le mani di Hermione tremavano dallo spavento. Frugò in una pila di documenti in equilibrio sulla sedia accanto a lei e infine sfilò una pergamena col nome della signora Cattermole.
La Commissione per il Censimento dei nati babbani (Cap. 13 Harry Potter 7)