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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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    «Dipende da dove vuoi andare, Harry» disse. «Non è mai troppo presto per pensare al futuro, per questo ti suggerirei divinazione. La gente dice che Babbanologia sia una scelta al ribasso, ma personalmente penso che i maghi dovrebbero conoscere a fondo la società dei non-maghi, specie se pensano di lavorare in stretto contatto con loro… Guarda mio padre: lui ha a che fare tutto il tempo con i Babbani. Mio fratello Charlie è stato sempre amante dell’aria aperta e quindi ha scelto Cura delle Creature Magiche. Scegli le materie in cui sei forte, Harry».
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

   Harry dovette comunque fare degli acquisti. Andò in farmacia a rifornire le scorte di ingredienti per pozioni, e dal momento che la sua divisa ormai si era accorciata parecchio, andò da Madama McClan: Abiti per tutte le occasioni e ne scelse una nuova. Ma soprattutto dovette comprare i libri, compresi quelli per le due nuove materie, Cura delle Creature Magiche e divinazione.
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   «Ah, quest'anno cominci divinazione, eh?» disse il libraio, sfilandosi i guanti e guidando Harry nel retrobottega, dove c'era un angolo dedicato alla lettura del futuro. Un tavolino era carico di libri come Prevedere l'Imprevedibile: Proteggetevi dai Traumi e Sfere Infrante: Quando le Sorti si rovesciano.
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   «Ecco qui» disse il libraio, che si era arrampicato su una scaletta per prendere un grosso libro nero. «Svelare il Futuro. Ottima guida a tutti i metodi base di divinazione: la lettura della mano, le sfere di cristallo, le viscere di uccello...»
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   «Quest'anno seguirò più corsi di te» disse Hermione. «Sono i libri per Aritmanzia, Cura delle Creature Magiche. divinazione, Studio delle Antiche Rune, Babbanologia...»
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)


   «Ma guarda» esclamò Ron ridendo, «hai visto stamattina cosa ti tocca? Alle nove, divinazione. E lì sotto, alle nove, Babbanologia. E...» Ron avvicinò il foglio, incredulo, «guarda... sotto, Aritmanzia, alle nove. Voglio dire, lo so che sei brava, Hermione, ma nessuno è così bravo. Come fai a seguire tre lezioni contemporaneamente?»
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   «Meglio andare, guardate, divinazione è in cima alla Torre Nord, ci vogliono dieci minuti per arrivarci...»
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   «Sibilla Cooman, insegnante di divinazione» lesse Harry. «Come facciamo a salire?»
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   «Benvenuti a divinazione» disse la Cooman, che aveva preso posto in un'ampia poltrona davanti al fuoco. «Io sono la professoressa Cooman. Può darsi che non mi abbiate mai visto. Ritengo che scendere troppo spesso nella confusione della scuola offuschi il mio Occhio Interiore».
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   Nessuno commentò questa straordinaria dichiarazione. La professoressa Cooman riaccomodò con grazia lo scialle e riprese: «Allora, avete deciso di studiare divinazione, la più difficile di tutte le arti magiche. Devo però dirvi subito che se non avete la Vista, potrò insegnarvi assai poco. I libri
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   «Quest'anno ci occuperemo dei metodi base della divinazione. Il primo trimestre sarà dedicato alla Lettura delle Foglie di Tè. Nel prossimo passeremo alla Lettura della Mario. Comunque, mia cara» disse, rivolgendosi d'un tratto a Calì Patil, «guardati da un uomo coi capelli rossi».
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   Harry, Ron e Hermione scesero la scaletta e la scala a chiocciola in silenzio, poi si diressero alla lezione di Trasfigurazione della professoressa McGranitt. Ci misero tanto a trovare la sua classe che, per quanto fossero usciti in anticipo da divinazione, arrivarono appena in tempo.
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   «Ci scusi, professoressa, abbiamo appena avuto la prima ora di divinazione, e stavamo leggendo le foglie di tè e...»
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   «La divinazione è uno dei settori più imprecisi della magia. Non vi nasconderò che faccio fatica a tollerarla. I veri Veggenti sono molto rari, e la professoressa Cooman...»
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   «Credo che divinazione sia una materia piuttosto confusa» disse, cercando la pagina giusta. «Più che altro si indovina, se vuoi saperlo».
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)


   «Se essere bravi in divinazione vuol dire che devo far finta di vedere presagi di morte in un mucchietto di foglie di tè, non sono sicura che continuerò a studiarla! Quella lezione è stata davvero tremenda rispetto ad Aritmanzia!»
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   Il giorno dopo ricominciarono le lezioni. L'ultima cosa che si potesse desiderare era passare due ore all'aperto in una gelida mattina di gennaio, ma Hagrid aveva preparato un falò pieno di Salamandre per divertirli, e trascorsero una lezione insolitamente piacevole raccogliendo legna secca e foglie per alimentare il fuoco, mentre le bestiole scorrazzavano su e giù per i ceppi incandescenti che si sgretolavano. La prima lezione di divinazione del nuovo trimestre fu molto meno divertente; la professoressa Cooman era passata alla Lettura della Mano, e informò subito Harry che aveva le linee della vita più brevi che avesse mai visto.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «A star dietro a tutte le lezioni!» disse Ron. «Questa mattina l'ho sentita che parlava con la professoressa Vector, quella di Aritmanzia. Discutevano della lezione di ieri, ma Hermione non può esserci andata, perché era con noi a Cura delle Creature Magiche! Ed Ernie McMillan mi ha detto che non ha mai perso una lezione di Babbanologia, ma metà delle ore coincidono con divinazione, e non ne ha mai saltata una neanche di quelle!»
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «divinazione, ma mancano ancora venti minuti» disse Harry. «Hermione, perché non sei venuta a Incantesimi?»
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   «No!» disse Hermione scostandosi i capelli dagli occhi e guardandosi in giro desolata alla ricerca della sua borsa. «Ho solo commesso un errore, tutto qui! È meglio che vada dal professor Vitious a chiedere scusa... ci vediamo a divinazione
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   «Sono spiacente di dover dire che da quando hai messo piede in quest'aula, mia cara, è apparso evidente che tu non possiedi i requisiti necessari alla nobile arte della divinazione. A dire il vero non ricordo di aver mai incontrato uno studente la cui mente fosse così irrimediabilmente Frivola».
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   Ma nessuno aveva tanto da fare quanto Hermione. Anche senza divinazione, seguiva più materie di chiunque altro. Di solito era l'ultima a lasciare la sala comune di sera, la prima a scendere in biblioteca la mattina dopo; aveva le occhiaie come Lupin e sembrava sempre sul punto di scoppiare in lacrime.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   L'ultimo esame di Harry e Ron era divinazione; quello di Hermione, Babbanologia. Salirono insieme la scalinata di marmo. Hermione li salutò al primo piano e Harry e Ron salirono fino al settimo, dove molti della loro classe erano seduti sulla scala a chiocciola che portava all'aula della professoressa Cooman, impegnati in un ripasso affannoso dell'ultimo minuto.
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   «Professor Silente... ieri, all'esame di divinazione, la professoressa Cooman è diventata molto... molto strana».
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   «Lo so» sospirò Hermione, «ma non posso reggere un altro anno come questo. Quella GiraTempo mi stava facendo impazzire. L'ho restituita. Senza Babbanologia e divinazione, riuscirò a riavere un orario normale».
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)


    La professoressa Cooman era la loro insegnante di divinazione a Hogwarts.
Caos al Ministero (Cap. 10 Harry Potter 4)

    «Due ore di divinazione oggi pomeriggio» gemette Harry leggendo più avanti. divinazione era la materia che amava di meno, dopo Pozioni. La professoressa Cooman non faceva che predire la morte di Harry, cosa che lui trovava estremamente seccante.
Malocchio Moody (Cap. 13 Harry Potter 4)

    «Allora, dobbiamo prendere la roba di divinazione?» chiese Harry.
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

    «Sai» disse Ron, i capelli ritti a furia di passarci in mezzo le dita, preso dallo sconforto, «credo che sia ora di ricorrere alle vecchie misure d’emergenza per divinazione».
Le Maledizioni Senza Perdono (Cap. 14 Harry Potter 4)

   Il giorno dopo Harry si svegliò presto con in testa un piano dettagliato, come se nel sonno il suo cervello ci avesse lavorato sopra tutta la notte. Si alzò, si vestì nella pallida luce dell’alba, uscì dal dormitorio senza svegliare Ron e scese nella sala comune deserta. Qui prese un foglio di pergamena dal tavolo sul quale si trovava ancora il suo compito di divinazione, e scrisse la lettera che segue:
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    Harry e Ron si divertirono da pazzi quando alla lezione di divinazione la professoressa Cooman annunciò a tutti e due che si erano meritati il massimo dei voti. L’insegnante lesse ampi passi delle loro predizioni, lodandoli per come accettavano senza batter ciglio gli orrori che li attendevano; ma si divertirono molto meno quando chiese di fare lo stesso per il mese successivo. Entrambi erano ormai a corto di catastrofi.
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    Voleva saltare divinazione per continuare ad allenarsi, ma Hermione si rifiutò decisamente di bigiare Aritmanzia, e non aveva senso restare senza di lei. Così dovette sopportare più di un’ora di professoressa Cooman, che passò metà della lezione a dire a tutti che, in base alla posizione di Marte rispetto a Saturno in quel momento, le persone nate in luglio correvano seri pericoli di morte improvvisa e violenta.
La Prima Prova (Cap. 20 Harry Potter 4)

    Cercò di buttar giù qualcosa per cena dopo divinazione, poi tornò nell’aula vuota con Hermione, usando il Mantello dell’Invisibilità per evitare gli insegnanti. Continuarono ad allenarsi fino a mezzanotte passata. Sarebbero rimasti anche più a lungo, ma comparve Pix, che fingendo di credere che Harry volesse farsi tirare addosso le cose, cominciò a scaraventare sedie per la stanza. Harry e Hermione se ne andarono di corsa prima che il frastuono attirasse Gazza, e tornarono nella sala comune di Grifondoro, che ora era misericordiosamente vuota.
La Prima Prova (Cap. 20 Harry Potter 4)

    Harry si godette appieno le due ore di divinazione quel pomeriggio; erano ancora alle prese con mappe stellari e predizioni, ma ora che lui e Ron erano tornati amici, la cosa era di nuovo molto divertente. La professoressa Cooman, che era stata così soddisfatta di tutti e due quando avevano predetto la propria orrenda morte, ben presto reagì bruscamente alle loro risatine, che facevano da sottofondo alla sua spiegazione dei vari modi in cui Plutone poteva sconvolgere la vita quotidiana.
Il Fronte di Liberazione degli Elfi Domestici (Cap. 21 Harry Potter 4)

    «Dobbiamo andare a trovarlo» disse Harry. «Questa sera, dopo divinazione. Dobbiamo dirgli che lo rivogliamo… Tu lo rivuoi?» scattò, rivolto a Hermione.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)


    «Ci vediamo a cena!» disse Hermione, diretta ad Aritmanzia, mentre Harry e Ron andavano verso la Torre Nord, a divinazione. Ampie strisce di abbagliante luce solare attraversavano il corridoio entrando a fiotti dalle alte finestre. Il cielo era di un azzurro così luminoso che sembrava smaltato.
il Sogno (Cap. 29 Harry Potter 4)

    «Miei cari» esordì la professoressa Cooman, seduta in una profonda poltrona di fronte alla classe, scrutando i ragazzi uno per uno con gli occhi stranamente ingranditi dalle lenti, «abbiamo quasi finito il nostro lavoro sulla divinazione planetaria. Oggi, comunque, ci si presenta un’ottima occasione per osservare gli effetti di Marte, perché in questo momento si trova in una posizione assolutamente interessante. Se volete guardare da questa parte, spegnerò le luci…»
il Sogno (Cap. 29 Harry Potter 4)

    «Sì» rispose Harry. «Professore… poco fa ero a divinazione, e… ehm… mi sono addormentato».
Il Pensatoio (Cap. 30 Harry Potter 4)

    Potter, come la Gazzetta del Profeta è in grado di rivelare in esclusiva, sviene regolarmente durante le lezioni, e spesso lo si sente lamentare un dolore alla cicatrice che porta sulla fronte (ricordo della maledizione con la quale Voi-Sapete-Chi cercò di ucciderlo). Lunedì scorso, nel corso di un lezione di divinazione, il vostro inviato della Gazzetta del Profeta può testimoniare che Potter è uscito di gran fretta dalla classe, sostenendo che la cicatrice gli faceva troppo male per continuare a studiare.
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    «Come ha fatto a sapere che ti faceva male la cicatrice a divinazione?» disse Ron. «Non è possibile che fosse là, non c’è modo che possa aver sentito…»
La Terza Prova (Cap. 31 Harry Potter 4)

    «Proprio così» rispose Hermione. «E Viktor mi ha tolto uno scarabeo dai capelli dopo che avevamo parlato vicino al lago. E se non mi sbaglio di grosso, Rita era appollaiata sul davanzale dell’aula di divinazione il giorno che ti faceva male la cicatrice. È tutto l’anno che ronza in giro in cerca di storie».
L'Inizio (Cap. 37 Harry Potter 4)

    «Guardate oggi!» gemette Ron. «Storia della Magia, due ore di Pozioni, divinazione e due ore di Difesa contro le Arti Oscure… Rüf, Piton, Cooman e quella Umbridge tutti in un giorno! Spero che Fred e George si spiccino a perfezionare quelle Merendine Marinare…»
La Professoressa Umbridge (Cap. 12 Harry Potter 5)

    Dopo Pozioni, divinazione era la lezione che Harry amava di meno, soprattutto per l’abitudine della professoressa Cooman di predire la sua prematura morte ogni due o tre lezioni. Era una donna sottile, avvolta in strati di scialli e fili di perline scintillanti, e ricordava sempre a Harry un insetto, con quegli occhiali che le dilatavano le pupille. Quando Harry entrò nell’aula la trovò indaffarata a distribuire libri rilegati in pelle consunta su ciascuno dei tavolini dalle gambe esili; la luce emanata dalle lampade coperte da veli e il fuoco che ardeva basso e greve di aromi malsani erano così tenui che parve non accorgersi di lui che prendeva posto tra le ombre. Il resto della classe arrivò nei cinque minuti seguenti. Ron emerse dalla botola, si guardò intorno con attenzione, individuò Harry e andò diritto verso di lui, per quanto fosse possibile andare diritto in mezzo a tavoli, sedie e pouf troppo imbottiti.
La Professoressa Umbridge (Cap. 12 Harry Potter 5)

    «Buongiorno» disse la professoressa Cooman con la sua solita voce nebulosa e sognante, e Harry tacque. Di nuovo, un po’ era irritato e un po’ si vergognava di se stesso. «E bentornati a divinazione. Naturalmente ho seguito le vostre sorti con estrema attenzione durante le vacanze e sono assai lieta di vedere che siete tutti tornati a Hogwarts sani e salvi… come, naturalmente, sapevo che sarebbe successo.
La Professoressa Umbridge (Cap. 12 Harry Potter 5)

    «Troverete sui tavoli davanti a voi le copie dell’Oracolo dei Sogni di Inigo Imago. L’interpretazione dei sogni è un mezzo assai importante per prevedere il futuro, e molto probabilmente sarà una prova del G.U.F.O. Naturalmente non credo che la promozione o la bocciatura a un esame abbia la più remota importanza quando è in gioco la sacra arte della divinazione. Se avete l’Occhio Interiore, diplomi e voti contano assai poco. Tuttavia, il Preside desidera che voi affrontiate l’esame, quindi…»
La Professoressa Umbridge (Cap. 12 Harry Potter 5)

    Non aveva avuto tempo di esercitarsi negli Incantesimi Evanescenti, non aveva scritto un solo sogno nel diario, non aveva finito il disegno dell’Asticello e non aveva nemmeno fatto i temi. La mattina dopo saltò la colazione per scribacchiare un paio di sogni inventati per divinazione, alla prima ora, e fu sorpreso di trovare uno scarmigliato Ron a tenergli compagnia.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Ma Harry non dovette aspettare la lezione di Difesa contro le Arti Oscure per incontrare la professoressa Umbridge. Era seduto molto in fondo all’aula di divinazione e stava tirando fuori il diario dei sogni quando Ron gli diede una gomitata nelle costole. Alzò lo sguardo e vide la Umbridge emergere dalla botola nel pavimento. La classe, che stava chiacchierando allegramente, tacque all’istante. Al brusco calo del livello di rumore la professoressa Cooman smise di distribuire copie dell’Oracolo dei Sogni e si guardò intorno.
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    «È uguale, mettine uno qualsiasi» disse Harry, azzardando un’occhiata alle proprie spalle. La professoressa Umbridge era accanto alla Cooman e prendeva appunti intanto che l’insegnante di divinazione interrogava Neville.
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    Canticchiava a bocca chiusa fra sé, sorridendo. Mentre tutti tiravano fuori le loro copie di Teoria della Magia Difensiva, Harry e Ron raccontarono a Hermione, che era stata a lezione di Aritmanzia, quanto era successo durante divinazione, ma prima che Hermione potesse fare domande, la Umbridge li richiamò all’ordine e calò il silenzio.
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    «Forse salto divinazione» annunciò tetro dopo pranzo, in cortile, con il vento che agitava gli orli delle vesti e le tese dei cappelli. «Fingerò di star male e farò il tema per Piton, così non dovrò stare sveglio stanotte».
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    «Non puoi saltare divinazione» disse Hermione, severa.
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    Era un’affermazione troppo vera per poterla ignorare, così mezz’ora dopo Harry prese posto nell’atmosfera calda e densa di aromi dell’aula di divinazione, furioso con il mondo. La professoressa Cooman stava di nuovo distribuendo L’Oracolo dei Sogni. Harry pensò che avrebbe impiegato molto meglio il suo tempo facendo il tema per Piton piuttosto che cercare di dare un senso a un mucchio di sogni inventati.
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    Ecco che cosa dovrebbero insegnarci qui, pensò, voltandosi di fianco, come funziona la testa delle ragazze… sarebbe molto più utile di divinazione, se non altro…
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5)

    Ogni lezione di divinazione e di Cura delle Creature Magiche si svolgeva ormai in presenza della Umbridge e della sua tavoletta. Si appostava accanto al fuoco nella stanza troppo profumata sulla Torre, interrompendo i discorsi sempre più isterici della Cooman con domande difficili sull’ornitomanzia e sull’eptomologia, insistendo perché prevedesse le risposte degli allievi e pretendendo che dimostrasse la propria abilità con la sfera di cristallo, le foglie di tè e le pietre runiche. Harry si aspettava che la Cooman cedesse presto alla tensione. Spesso la incrociò nei corridoi (cosa insolita, perché in genere restava nella sua stanza nella Tone) e la vide mormorare rabbiosamente fra sé, torcendosi le mani e lanciandosi occhiate terrorizzate alle spalle, sempre accompagnata da un forte odore di sherry scadente. Se non fosse stato tanto preoccupato per Hagrid, si sarebbe dispiaciuto per lei… ma se uno solo di loro doveva perdere il posto, Harry non aveva dubbi su chi preferiva che restasse.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    Agli insegnanti naturalmente era proibito menzionare l’intervista per via del Decreto Didattico Numero Ventisei, ma trovarono lo stesso il modo di esprimere i loro sentimenti. La professoressa Sprite assegnò venti punti a Grifondoro quando Harry le passò l’annaffiatoio; un radioso professor Vitious gli infilò in mano una scatola di garruli topi di zucchero alla fine della lezione di Incantesimi, disse «Ssst!» e corse via; e la professoressa Cooman scoppiò in singhiozzi isterici durante divinazione e annunciò alla classe sbalordita, e a una Umbridge quanto mai contrariata, che dopotutto Harry non sarebbe morto precocemente, ma avrebbe raggiunto un’età veneranda, sarebbe diventato Ministro della Magia e avrebbe avuto dodici figli.
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

    «E che cosa farà di lei» chiese, in un sussurro ben udibile in tutta la Sala d’Ingresso, «quando avrò assunto un nuovo insegnante di divinazione, che avrà bisogno dei suoi alloggi?»
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

    «Oh, non sarà un problema» rispose Silente in tono gentile. «Vede, ho già trovato un nuovo insegnante di divinazione, e preferisce abitare al pianterreno».
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

   «Scommetto che adesso ti dispiace di aver mollato divinazione, eh, Hermione?» ridacchiò Calì con aria furba.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    Dopo colazione, Hermione andò ad Aritmanzia, e Harry e Ron seguirono Calì e Lavanda nella Sala d’Ingresso, diretti a divinazione.
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    Scorrendo la lista, Harry vide di essere atteso nell’ufficio della professoressa McGranitt lunedì alle due e mezzo, il che significava perdere la maggior parte di divinazione. Lui e gli altri studenti del quinto anno passarono quasi tutto l’ultimo finesettimana di Pasqua a studiare i vari materiali informativi.
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    Quando arrivò a divinazione era così di malumore da essersi completamente scordato l’appuntamento con la professoressa McGranitt, e gli tornò in mente solo quando Ron gli chiese come mai non era andato al colloquio di orientamento professionale. Si precipitò al piano di sopra e arrivò senza fiato, con pochi minuti di ritardo.
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    Lo scritto di Astronomia, il mercoledì mattina, andò abbastanza bene. Harry non era sicurissimo dei nomi di tutte le lune di Giove, però era certo che nessuna fosse coperta di ghiaia. Per la pratica dovettero aspettare fino a sera, mentre il pomeriggio fu dedicato a divinazione.
I G.U.F.O. (Cap. 31 Harry Potter 5)

    «Io. L’ho ascoltata una fredda, umida sera di sedici anni fa, in una stanza sopra la Testa di Porco. Ero lì per incontrare un aspirante alla cattedra di divinazione, anche se tutto sommato avrei preferito cancellare quella materia dai nostri programmi. Comunque, la candidata era la propronipote di una Veggente molto famosa e molto dotata, perciò mi parve educato incontrarla. È stata una delusione. Non ho trovato in lei la minima traccia del dono. Così le dissi — cortesemente, mi auguro — che non mi sembrava adatta a occupare quel posto e mi voltai per andarmene».
La profezia perduta (Cap. 37 Harry Potter 5)

    «A proposito di centauri» chiese ancora Hermione quando si fu ripresa, «chi è ora l’insegnante di divinazione? Fiorenzo resterà?»
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «Però a Silente piacerebbe potersi sbarazzare della Cooman» disse Ron, attaccando la quattordicesima Cioccorana. «Sia chiaro, per me divinazione è tutta inutile, e Fiorenzo non è molto meglio di lei…»
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    divinazione: S
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    Harry lesse parecchie volte la pergamena, e il suo respiro si calmò a ogni lettura. Era tutto a posto: sapeva già che sarebbe stato bocciato in divinazione, e non aveva alcuna possibilità di passare Storia della Magia, visto che era crollato a metà esame, ma in tutto il resto era stato promosso! Fece scorrere il dito lungo la lista dei voti… era andato bene in Trasfigurazione ed Erbologia, e aveva preso addirittura ‘Oltre Ogni Previsione’ in Pozioni! E soprattutto, aveva ‘Eccezionale’ in Difesa contro le Arti Oscure!
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    «Bocciato solo in divinazione e Storia della Magia, e chissenefrega?» annunciò allegramente a Harry. «Ecco… facciamo cambio…»
Un eccesso di flebo (Cap. 5 Harry Potter 6)

    Harry guardò verso la tavola degli insegnanti e fece un gran sorriso a Hagrid, che in effetti stava agitando la mano. Hagrid non riusciva mai a comportarsi con la dignità della professoressa McGranitt, direttore della Casa di Grifondoro, la cui testa spuntava tra il suo gomito e la sua spalla, visto che erano seduti fianco a fianco, e che osservava con disapprovazione quel saluto entusiastico. Harry fu sorpreso di vedere l’insegnante di divinazione, la professoressa Cooman, seduta all’altro lato di Hagrid; abbandonava di rado la sua stanza nella torre e lui non l’aveva mai vista al banchetto d’inizio anno. Era stravagante come al solito, tutta uno scintillio di perline e scialli drappeggiati, gli occhi enormemente dilatati dagli occhiali. Avendola sempre considerata un po’ un’impostora, Harry era rimasto scioccato, alla fine dell’anno precedente, scoprendo che era lei l’autrice della profezia che aveva indotto Voldemort a uccidere i suoi genitori e ad aggredire lui. Saperlo l’aveva reso ancora meno desideroso di ritrovarsi in sua compagnia, ma grazie al cielo quell’anno non avrebbe più seguito divinazione. Gli enormi occhi a fanale della professoressa Cooman ruotarono su Harry, che distolse in fretta lo sguardo per puntarlo sulla tavola di Serpeverde. Draco Malfoy stava mimando la rottura di un naso, in mezzo a risate roche e applausi. Harry abbassò lo sguardo sulla torta alla melassa, e si sentì di nuovo ribollire. Che cosa non avrebbe dato per sfidare Malfoy faccia a faccia…
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    Poi si rivolse a Calì Patil, che per prima cosa chiese se Fiorenzo, il bel centauro, avrebbe insegnato ancora divinazione.
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6)

    Calì partì alla volta di divinazione cinque minuti dopo, un po’ abbattuta.
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6)

    «Mio caro ragazzo!» bisbigliò lei in modo perfettamente udibile. «Quante voci! Quante storie! Il Prescelto! Naturalmente io lo so da molto, molto tempo… I presagi non sono mai stati favorevoli, Harry… Ma perché non sei tornato a frequentare divinazione? Per te, più che per chiunque altro, la materia è della massima importanza!»
Il voto infrangibile (Cap. 15 Harry Potter 6)

    «Sì» rispose Silente. «divinazione si sta rivelando molto più complicata di quanto avrei potuto prevedere, non avendo mai studiato personalmente la materia. Non posso chiedere a Fiorenzo di tornare nella Foresta, dove ora è un reietto, e non posso chiedere a Sibilla Cooman di andarsene. Detto tra noi, non ha idea del pericolo che correrebbe fuori dal castello. Vedi, non sa — e credo sarebbe poco saggio illuminarla — di essere stata lei a pronunciare la profezia su te e Voldemort».
La richiesta di Lord Voldemort (Cap. 20 Harry Potter 6)

    «Oh, è stata perfetta, ovviamente» rispose Ron per lei. «Perfetta decisione, divinazione e disperazione, o che diavolo è… Siamo andati tutti a bere qualcosa ai Tre Manici di Scopa, dopo, e dovevi sentire come parlava di lei Twycross… vedrai se prima o poi non le chiede di sposarlo…»
La stanza delle necessità (Cap. 21 Harry Potter 6)

    «Ricordo bene il primo incontro con Silente» continuò la Cooman con voce gutturale. «Rimase molto colpito, è naturale, molto colpito… Alloggiavo alla Testa di Porco, che non consiglio, fra parentesi — certe pulci, caro ragazzo — ma avevo poco denaro. Silente mi fece la cortesia di venirmi a trovare nella mia stanza alla locanda. Mi interrogò… devo confessare che all’inizio credetti che fosse maldisposto nei confronti della divinazione… e ricordo che mi sentivo un po’ strana, non avevo mangiato granché, quel giorno… Ma poi…»
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)