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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Londra


   ‘E lei non può farci niente, Silente?’
‘Anche se potessi, non lo farei. Le cicatrici possono tornare utili. Anch'io ne ho una, sopra il ginocchio sinistro, che è una piantina perfetta della metropolitana di Londra. Bene... Dammelo qua, Hagrid; vediamo di concludere’.
Il bambino sopravvissuto (Cap. 1 Harry Potter 1)

   Un giorno di luglio, zia Petunia accompagnò Dudley a Londra per comperare l'uniforme di Snobkin, lasciando Harry da Mrs Figg. Quel giorno, la vecchia signora era meno peggio del solito. Si era rotta la gamba inciampando in uno dei suoi gatti e quindi non sembrava più entusiasta di loro come prima. Permise a Harry di guardare la televisione e gli diede un pezzo di torta al cioccolato, che sapeva di stantio come se stesse lì da qualche anno.
Lettere da nessuno (Cap. 3 Harry Potter 1)

   Avevano raggiunto la stazione. Il treno per Londra partiva di lì a cinque minuti. Hagrid, che non capiva i ‘soldi dei Babbani’, come li chiamava lui, diede le banconote a Harry perché comperasse i biglietti.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   ‘Magie... incantesimi’ disse Hagrid, sfogliando il giornale mentre parlava. ‘Dicono che a guardia delle camere blindate ci sono dei draghi. E poi bisogna trovare la strada... Vedi, la Gringott si trova centinaia di chilometri sotto Londra. Molto più giù della metropolitana. Anche se riesci a mettere le mani su un bel bottino, prima di rivedere la luce fai a tempo a crepare di fame’.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Hagrid sbadigliò rumorosamente, si mise seduto e si stiracchiò.
‘Meglio che andiamo, Harry, abbiamo un sacco di cose da fare, oggi: dobbiamo arrivare a Londra e fare gli acquisti per la scuola’. Harry si stava rigirando tra le mani le monete magiche e le osservava. Gli era appena venuto in mente un pensiero che lo fece sentire come se quel palloncino di felicità gli si fosse bucato.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)


   ‘Si può comprare tutto a Londra?’ si chiese ad alta voce Harry.
‘Sì, se uno sa dove andare’ rispose Hagrid.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Tutto suo? Era incredibile. I Dursley non dovevano saperne niente, altrimenti lo avrebbero immediatamente costretto a dare tutto a loro. Quante volte si erano lamentati di quel che gli costava mantenerlo? E pensare che sepolta nelle viscere di Londra c'era da sempre una piccola fortuna che gli apparteneva.
Diagon Alley (Cap. 5 Harry Potter 1)

   Mentre parlavano, il treno li aveva portati fuori Londra. Adesso correvano lungo pascoli pieni di mucche e pecore. Rimasero in silenzio per un po', guardando filare via campi e viottoli.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   ‘Ma quelli’ disse zio Vernon, ‘sono tutti svitati, matti da legare.
Vedrai, vedrai. Aspetta e vedrai. E va bene, ti porteremo a King's Cross. Tanto per la cronaca, a Londra ci dobbiamo andare comunque, domani. Altrimenti non mi prenderei il disturbo’.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   ‘Perché dovete andare a Londra?’ chiese Harry cercando di mantenere un tono amichevole.
Il binario nove e tre quarti (Cap. 6 Harry Potter 1)

   Harry deglutì. Che dire?
‘Be', sarebbe un segreto...’ disse, ma subito rimpianse di averlo detto, perché le narici dell'insegnante cominciarono a fremere. ‘Il professor Silente è uscito dieci minuti fa’ disse poi in tono gelido. ‘Ha ricevuto un gufo urgente dal Ministero della Magia ed è subito partito in volo per Londra’.
La botola (Cap. 16 Harry Potter 1)

    Solo in quell’istante Harry si rese conto dell’oggetto che si trovava alle spalle di Raptor. Era lo Specchio delle Brame. «Lo specchio è la chiave per trovare la Pietra» mormorava Raptor mentre tastava la cornice. «Figuriamoci se Silente non escogitava una cosa del genere… ma tanto lui è a Londra… e per quando sarà tornato, io sarò già molto lontano».
L'uomo dai due volti (Cap. 17 Harry Potter 1)

    «Ci dobbiamo essere incrociati a mezz’aria. Non avevo neanche messo piede a Londra, che ho capito subito che il luogo dove dovevo andare era quello che avevo appena lasciato. Sono arrivato giusto in tempo per toglierti di mano a Raptor…»
L'uomo dai due volti (Cap. 17 Harry Potter 1)

    Naturalmente ho molto da fare con i compiti di scuola («Ma come fa?» disse Ron in preda all’orrore. «Siamo in vacanza!») e il prossimo mercoledì andremo a Londra a comprare i libri per il nuovo anno. Perché non ci vediamo a Diagon Alley?
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    Harry non disse niente. Si sentiva un po’ a disagio. Chiusa nei sotterranei della Gringott, a Londra, c’era una piccola fortuna che i suoi genitori gli avevano lasciato. Naturalmente solo nel mondo dei maghi lui possedeva dei soldi; non era possibile usare galeoni, zellini e falci nei negozi dei Babbani. Non aveva mai parlato ai Dursley del suo conto in banca alla Gringott; era sicuro che il loro orrore per qualsiasi cosa avesse a che fare con la magia sarebbe scomparso d’incanto di fronte a un bel gruzzolo d’oro.
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)


    Il suolo e gli edifici anneriti su entrambi i lati si allontanarono man mano che l’auto si sollevava; nel giro di qualche secondo tutta Londra si stendeva ai loro piedi, fumosa e lucente.
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2)

    Controllarono regolarmente il percorso del treno, mentre volavano sempre più a nord, e ogni immersione sotto le nuvole mostrava loro un paesaggio diverso. A Londra, che fu ben presto lontana, si sostituirono i contorni nitidi dei campi verdi, che si avvicendavano alla brughiera selvaggia color violaceo, ai villaggi dalle chiese piccole come giocattoli, e alla vista di una grande città brulicante di automobili, come tante formiche dai mille colori.
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2)

    «Siete stati visti!» sibilò Piton mostrandogli il titolo di testa: UNA FORD ANGLIA VOLANTE SCONCERTA I BABBANI. Cominciò a leggere ad alta voce: «’Due Babbani, a Londra, affermano di aver visto una vecchia automobile volare sopra la torre dell’ufficio postale… a mezzogiorno, a Norfolk, la signora Hetty Bayliss, mentre stava stendendo il bucato… il signor Angus Fleet, di Peebles, ha riferito alla polizia…’ sei o sette Babbani in tutto. Sbaglio o tuo padre lavora nell’Ufficio per l’Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani?» chiese alzando lo sguardo su Ron con un sorriso ancor più maligno. «Per tutti i gargoyle… proprio suo figlio…»
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2)

    Harry guardò il retro della copertina e vide stampato il nome di un giornalaio di Vauxhall Road, a Londra.
Il diario segretissimo (Cap. 13 Harry Potter 2)

   Ron dice che sarà a Londra l'ultima settimana di vacanze. Tu ce la farai? Tua zia e tuo zio ti lasceranno venire? Spero proprio di sì. Altrimenti ci vediamo sull'Espresso di Hogwarts il primo settembre!
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   Torneremo una settimana prima dell'inizio della scuola e andremo a Londra a comprare la mia bacchetta e i libri nuovi. Ci vediamo là?
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   Cerca di venire a Londra.
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   Non aveva nemmeno del denaro Babbano. C'erano alcune monete magiche in un sacchetto in fondo al baule, ma il resto della fortuna ereditata dai genitori era depositato in una camera blindata della Banca per Maghi Gringott a Londra. E non sarebbe mai riuscito a trascinare il baule fino a Londra. A meno che...
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   Guardò la bacchetta, che teneva ancora stretta in pugno. Se era già praticamente espulso (al pensiero il cuore gli batteva così forte da fargli male), un altro po' di magia non poteva guastare. Aveva il Mantello dell'Invisibilità ereditato da suo padre: e se avesse gettato un incantesimo sul baule per renderlo leggero come una piuma, lo avesse legato al manico di scopa, si fosse avvolto nel mantello e fosse volato fino a Londra? Così avrebbe potuto prelevare il resto del denaro dalla camera blindata e... cominciare la sua vita di reietto. Era una prospettiva orribile, ma Harry non poteva restare li seduto per sempre, a meno di non voler spiegare a un poliziotto Babbano che cosa ci faceva nel cuore della notte con un manico di scopa e un mucchio di libri d'incantesimi.
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   «Sì» rispose Harry in fretta. «Senti, quanto costa andare fino a Londra
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)


   «Allora, Neville» disse Stan, battendo le mani, «a Londra dove?»
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   «La camera 11 è libera, Harry» disse Caramell. «Credo che starai molto comodo. Solo una cosa, sono certo che capirai... Non voglio che tu vada in giro per la Londra Babbana, chiaro? Resta a Diagon Alley. E torna qui tut
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   Ciononostante, dobbiamo esprimere la nostra preoccupazione sull'Ippogrifo in questione. Abbiamo deciso di accogliere la protesta ufficiale del signor Lucius Malfoy, e il caso sarà dunque sottoposto al Comitato per la Soppressione delle Creature Pericolose. L'udienza avrà luogo il 20 aprile. Le chiediamo di presentarsi con il suo Ippogrifo nella data suddetta presso gli uffici del Comitato a Londra. Nel frattempo, l'Ippogrifo deve essere tenuto legato e isolato.
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   «Per l'udienza di Fierobecco contro il Comitato per la Soppressione delle Creature Pericolose» disse Hagrid. «È questo venerdì. Io e lui andiamo a Londra insieme. Ho preso due cuccette sul Nottetempo...»
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   Cara Hermione,
abbiamo perso. Mi hanno dato il permesso di riportarlo a Hogwarts. La data dell'esecuzione deve essere ancora fissata.
A Becco Londra è piaciuta.
Non dimenticherò l'aiuto che ci hai dato.
Hagrid

La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

    Zio Vernon si era messo il suo vestito migliore. Ad alcuni questo sarebbe potuto sembrare un gesto di benvenuto, ma Harry sapeva che in realtà zio Vernon voleva apparire impressionante e minaccioso. Dudley, d’altro canto, pareva come rimpicciolito. Non per gli effetti della dieta, ma per il terrore: l’ultima volta che si era imbattuto in un mago adulto ne era uscito con una coda di maiale a cavatappi che gli spuntava dal fondo dei pantaloni, e zia Petunia e zio Vernon avevano dovuto farlo operare in una clinica privata di Londra. Non c’era affatto da stupirsi, quindi, se Dudley continuava a strofinarsi nervosamente la mano sul sedere e si spostava da una stanza all’altra camminando di lato, come per non offrire lo stesso bersaglio al nemico.
Ritorno alla Tana (Cap. 4 Harry Potter 4)

    BLUEBOTTLE: UNA SCOPA PER TUTTA LA FAMIGLIA. SICURA, AFFIDABILE, CON ALLARME ANTIFURTO INCORPORATO… SOLVENTE MAGICO DI NONNA ACETONELLA PER OGNI TIPO DI SPORCIZIA: VIA LA MACCHIA, VIA IL DOLORE!… ABBIGLIAMENTO PER MAGHI STRATCHY SONS: Londra, PARIGI, HOGSMEADE…
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4)

    La signora Weasley aveva affrontato il telefono all’Ufficio Postale del villaggio per prenotare tre normali taxi babbani che li portassero a Londra.
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    Il viaggio fu scomodo, poiché vennero tutti stipati nel retro dei taxi coi loro bauli. Grattastinchi ci mise un po’ a riprendersi dai fuochi d’artificio, e Harry, Ron e Hermione arrivarono a Londra seriamente graffiati. Furono molto sollevati di scendere a King’s Cross, anche se la pioggia cadeva più fitta che mai, e per trasportare i bauli attraverso la strada affollata e dentro la stazione si inzupparono fino all’osso.
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    Nelle due settimane che seguirono, Harry fece del suo meglio per non stare in pensiero per Sirius. A dire il vero, non poteva fare a meno di guardarsi attorno ansiosamente tutte le mattine quando arrivavano i gufi postini, e la sera prima di addormentarsi non riusciva a scacciare le orribili visioni di Sirius circondato dai Dissennatori in qualche buia strada di Londra, ma durante il giorno cercava di non pensare al suo padrino. Desiderò di avere ancora il Quidditch a distrarlo; nulla funzionava meglio di un bell’allenamento intenso su una mente turbata. D’altra parte, le lezioni diventavano più difficili e impegnative di quanto non fossero mai state, in particolare Difesa contro le Arti Oscure.
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)


    «Perché lo cercano qui?» disse Harry. «È al Ministero a Londra, no?»
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    «Le ho detto che la lascerò uscire quando saremo tornati a Londra» disse Hermione. «Ho imposto un Incantesimo Infrangibile sul barattolo, sapete, così non può trasformarsi. E le ho detto che deve tenere la piuma chiusa in borsetta per un anno intero. Vediamo se riesce a perdere l’abitudine di scrivere tremende bugie sulla gente».
L'Inizio (Cap. 37 Harry Potter 4)

    Il Quartier Generale dell’Ordine della Fenice si può trovare al numero dodici di Grimmauld Place, Londra.
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Lo so» disse Ron a voce bassa. «E le cose sono peggiorate. Ha detto che papà era un idiota a frequentare Silente, che Silente si stava cacciando in un grosso guaio e papà sarebbe affondato con lui, e che lui — Percy — sapeva a chi essere fedele, cioè al Ministero. E se papà e mamma avevano intenzione di tradire il Ministero lui avrebbe fatto in modo che tutti sapessero che non faceva più parte della nostra famiglia. E ha fatto i bagagli la sera stessa e se n’è andato. Adesso vive qui a Londra».
Grimmauld Place, numero dodici (Cap. 4 Harry Potter 5)

    «La mamma è completamente sconvolta» disse Ron. «Sai… piange, eccetera. È venuta a Londra per cercare di parlare con Percy, ma lui le ha sbattuto la porta in faccia. Non so che cosa fa quando incontra papà al lavoro: lo ignora, immagino».
Grimmauld Place, numero dodici (Cap. 4 Harry Potter 5)

    Comprarono dunque i biglietti da un guardiano insonnolito (se ne incaricò Harry, perché il signor Weasley non era molto abile con il denaro Babbano) e cinque minuti dopo salirono su un convoglio che li portò sferragliando verso il centro di Londra. Il signor Weasley continuava a controllare e ricontrollare ansioso la cartina della metropolitana appesa sopra i finestrini.
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    Scesero in una stazione nel cuore di Londra, e vennero trascinati fuori dal treno da una marea di uomini in giacca e cravatta e donne armate di valigette. Salirono la scala mobile, attraversarono la barriera (il signor Weasley fu deliziato dalla colonnina che inghiottì il suo biglietto) ed emersero in una larga strada fiancheggiata da edifici imponenti e già piena di traffico.
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    «Il Ministero della Magia ha ricevuto una soffiata da una fonte attendibile sul fatto che Sirius Black, famigerato terrorista… bla bla bla… al momento si nasconde a Londra!» lesse Hermione sulla sua metà, in un sussurro angosciato.
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    «Ehm» rispose Harry, «veniva da Londra, credo».
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    Incrociò i suoi occhi per un istante e intuì, dal modo in cui aveva congiunto le sopracciglia, che lei sapeva che “Londra” voleva dire “Grimmauld Place, numero dodici”.
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    Quando Ron si svegliò, Harry finse di essersi goduto anche lui un sonno ristoratore. I loro bauli arrivarono da Hogwarts durante il pranzo, così poterono vestirsi da Babbani per andare al San Mungo. Tutti tranne Harry erano chiassosamente felici e ciarlieri mentre scambiavano le vesti con jeans e felpe. Quando Tonks e Malocchio arrivarono per scortarli attraverso Londra, li salutarono con calore: risero di cuore alla vista della bombetta che Malocchio portava sulle ventitré per nascondere l’occhio magico e gli assicurarono che Tonks, nonostante i capelli rosa acceso e di nuovo corti, avrebbe attirato l’attenzione molto meno di lui in metropolitana.
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    Harry non rispose; per fortuna scesero alla fermata dopo, una stazione nel cuore di Londra, e nel trambusto della discesa lasciò che Fred e George si mettessero tra lui e Tonks, che guidava il gruppo. Tutti la seguirono sulla scala mobile; Moody chiudeva la fila zoppicando, con il cappello di traverso e una mano nodosa infilata tra i bottoni della giacca, stretta intorno alla bacchetta. Harry credette di avvertire l’occhio nascosto che lo fissava. Per evitare altre domande sul suo sogno, chiese a Malocchio dov’era nascosto il San Mungo.
L'ospedale San Mungo per Malattie e Ferite Magiche (Cap. 22 Harry Potter 5)

    Come aveva fatto a diventare un serpente? Forse era un Animagus… no, non era possibile, l’avrebbe saputo… forse Voldemort era un Animagus… sì, pensò Harry, così tornava, era lui a trasformarsi in un serpente… e quando è dentro di me, ci trasformiamo tutti e due… ma questo non spiega ancora come ho fatto ad andare a Londra e tornare a letto nel giro di cinque minuti… del resto Voldemort è uno dei maghi più potenti del mondo, a parte Silente, per lui non dev’essere affatto un problema trasportare la gente in quel modo.
Natale nel reparto riservato (Cap. 23 Harry Potter 5)

    «Ma questo è stato diverso» obiettò Harry, scuotendo il capo. «Ero dentro al serpente. Era come se fossi io, il serpente… e se Voldemort mi avesse trasportato in qualche modo fino a Londra…?»
Natale nel reparto riservato (Cap. 23 Harry Potter 5)

    «Harry, ti supplico!» esclamò disperata Hermione. «Per favore, prima di scaraventarci a Londra controlliamo se Sirius è in casa. Ti prego! Se scopriamo che non c’è, giuro che non cercherò di fermarti. Verrò con te, farò… qualunque cosa sia necessaria per salvarlo».
Fuori dal camino (Cap. 32 Harry Potter 5)

    «Be’, non possiamo fare niente senza bacchette» disse avvilita Hermione, rialzandosi a fatica. «E comunque, Harry, come pensavi di arrivare fino a Londra esattamente?»
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    «E va bene, non ha importanza, comunque» disse scoraggiato. «Tanto non sappiamo come arrivare a Londra…»
Lotta e fuga (Cap. 33 Harry Potter 5)

    «Ministero della Magia, ingresso dei visitatori, Londra, allora» disse, incerto. «Ehm… se sai… dov’è…»
L'Ufficio Misteri (Cap. 34 Harry Potter 5)

    «Non credo che ti troveranno prima che il treno sia tornato a Londra» sussurrò. «Ci vediamo, Potter… o forse no».
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    Ron e Hermione avrebbero pensato che fosse sceso senza di loro. Ora che fossero arrivati a Hogwarts e avessero preso posto nella Sala Grande, percorso con lo sguardo il tavolo di Grifondoro un po’ di volte e compreso alla fine che non c’era, lui sarebbe già stato a metà strada verso Londra.
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    La furia e l’odio che ribollivano dentro Harry diventarono incandescenti, ma avrebbe preferito restare paralizzato per tutto il viaggio di ritorno a Londra che dire a Piton come mai era in ritardo.
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    «Ormai probabilmente Mundungus sarà a Londra. Non serve urlare».
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «Ricorderai, ne sono certo, che abbiamo lasciato il racconto degli esordi di Lord Voldemort al punto in cui quell’attraente Babbano, Tom Riddle, aveva abbandonato la moglie strega, Merope, ed era tornato alla dimora di famiglia a Little Hangleton. Merope rimase sola a Londra; aspettava il bambino che un giorno sarebbe diventato Lord Voldemort».
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

    «Come fa a sapere che era a Londra, signore?»
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

    «Caractacus Burke non era celebre per la sua generosità» osservò Silente. «Così ora sappiamo che verso la fine della sua gravidanza Merope era sola a Londra, con un disperato bisogno di denaro, così disperato da vendere la sola cosa preziosa che possedeva, uno degli amati cimeli di famiglia di Orvoloson».
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

    Harry si chinò sul Pensatoio; il suo viso infranse la fresca superficie della memoria, e lui precipitò di nuovo nel buio… Qualche secondo più tardi i suoi piedi toccarono terra, aprì gli occhi e scoprì che lui e Silente si trovavano in una vecchia e animata strada di Londra.
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

    «Non ho bisogno di lei» tagliò corto Riddle. «Sono abituato a fare le cose da solo, vado sempre in giro per Londra per conto mio. Come si arriva in questa Diagon Alley… signore?» chiese, incrociando lo sguardo di Silente.
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

   Senza altri indizi, tornarono a Londra e, nascosti sotto il Mantello dell'Invisibilità, cercarono l'orfanotrofio di Voldemort.
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

    sempre fuggire, non vi avrebbe mai celato una parte della sua anima. Silente gli aveva mostrato che Voldemort cercava magnificenza o nobiltà mistica nei suoi nascondigli; quello squallido, grigio angolo di Londra era quanto di più lontano da Hogwarts si potesse immaginare, o dal Ministero, o da un edificio come la Gringott, la banca magica, con le sue porte d'oro e i pavimenti di marmo.
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   «Be', qualunque cosa avessero in mente, Piton ha deciso che la spada non era al sicuro lì dove stava» continuò Dirk. «Passano un paio di giorni, il tempo di avere il parere di Voi-Sapete-Chi, immagino, e la manda a Londra perché venga custodita alla Gringott».
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   I due giovani erano al Paiolo Magico a Londra, pronti a partire per la Grecia la mattina dopo, quando un gufo portò la notizia della morte della madre di Silente. 'Fiatodicane' Doge, che si è rifiutato di rilasciare interviste per questo libro, ha fornito al pubblico la propria sentimentale versione di ciò che accadde. Egli dipinge la morte di Kendra come un tragico
Vita e Menzogne di Albus Silente (Cap. 18 Harry Potter 7)

   Non c'era modo di sterzare; il drago non vedeva dove stava andando e Harry sapeva che se avesse cambiato bruscamente direzione o se si fosse rigirato a mezz'aria non sarebbero riusciti a restare aggrappati al suo vasto dorso. Eppure, mentre salivano sempre più su e Londra si spiegava sotto di loro come una mappa grigia e verde, il sentimento che riempiva il cuore di Harry era la gratitudine per una fuga che era sembrata impossibile. Schiacciato sul collo della bestia, si reggeva alle squame metalliche e la brezza fresca era un balsamo sulla sua pelle scottata e coperta di bolle. Le ali del drago percuotevano l'aria come le pale di un mulino a vento. Dietro di lui, non sapeva se per la gioia o la paura, Ron imprecava a tutta voce e Hermione singhiozzava.
Il nascondiglio finale (Cap. 27 Harry Potter 7)