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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Hogsmeade


   Harry estrasse l'autorizzazione e la guardò, senza più sorridere. Sarebbe stato meraviglioso poter visitare Hogsmeade nei finesettimana; sapeva che era un villaggio abitato esclusivamente da maghi, e non vi aveva mai messo piede prima. Ma come avrebbe fatto a convincere gli zii a firmare il permesso?
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   Harry decise che avrebbe pensato a Hogsmeade al suo risveglio, tornò a letto e si sporse per cancellare un altro giorno sulla tabella che contava i
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   Gli studenti del terzo anno hanno il permesso di visitare il villaggio di Hogsmeade in alcuni finesettimana stabiliti. La preghiamo di restituirei l'autorizzazione allegata, firmata da un genitore o da un tutore.
Posta via gufo (Cap. 1 Harry Potter 3)

   «Edvige» disse in tono sconsolato, «devi sparire per una settimana. Vai con Errol, Ron si prenderà cura di te. Gli scriverò un biglietto per spiegargli. E non guardarmi cosi» gli occhi ambrati di Edvige erano colmi di rimprovero «non è colpa mia. E l'unico modo per avere il permesso di andare a Hogsmeade con Ron e Hermione».
Il grosso errore di zia Marge (Cap. 2 Harry Potter 3)

   Harry moriva dalla voglia di dire che avrebbe preferito stare in un orfanotrofio invece che con i Dursley, ma il pensiero del permesso per Hogsmeade lo fermò. Così sorrise a fatica.
Il grosso errore di zia Marge (Cap. 2 Harry Potter 3)


   Harry cercò di concentrarsi sul piatto, ma gli tremavano le mani ed era rosso di rabbia. Ricordati il permesso, si disse. Pensa a Hogsmeade. Non dire niente. Non alzare...
Il grosso errore di zia Marge (Cap. 2 Harry Potter 3)

   In corridoio, appoggiò la schiena al muro e respirò profondamente. Da tanto tempo non gli succedeva di perdere il controllo e far esplodere qualcosa. Non poteva permettersi che accadesse di nuovo. Il permesso per Hogsmeade non era la sola posta in gioco: se continuava cosi, sarebbe finito nei guai con il Ministero della Magia.
Il grosso errore di zia Marge (Cap. 2 Harry Potter 3)

   «Be', i ragazzi del terzo anno a Hogwarts hanno il permesso di andare a Hogsmeade, ma i miei zii non hanno firmato il modulo. Crede che potrebbe...?»
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   «No. Mi dispiace, Harry, ma le regole sono regole» disse Caramell in tono piatto. «Forse potrai andare a Hogsmeade il prossimo anno. In effetti, credo che sia meglio se non... sì... bene, adesso vado. Divertiti, Harry».
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   No, tutto sommato la cosa che più turbava Harry era che la possibilità di andare a Hogsmeade era ormai ridotta a zero. Nessuno gli avrebbe permesso di allontanarsi dal castello, l'unico posto sicuro finché Black non fosse stato catturato; in effetti, Harry sospettava che ogni suo movimento sarebbe stato strettamente sorvegliato fino alla fine dell'emergenza.
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   «Possiamo farlo controllare a Hogsmeade» disse Ron, e si sedette di nuovo. «Da Mondomago vendono cose del genere, strumenti magici, cose così, me l'hanno detto Fred e George».
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Che cosa sai di Hogsmeade?» chiese Hermione curiosa. «Ho letto che è l'unico insediamento completamente nonBabbano di tutta la Gran Bretagna...»
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Ma Hogsmeade è un posto molto interessante, vero?» insistette Hermione entusiasta. «In Siti Storici della Stregoneria c'è scritto che la locanda è stata il quartier generale della Rivolta dei Folletti nel 1612, e la Stamberga Strillante dovrebbe essere l'edificio più infestato dai fantasmi di tutto il paese...»
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Che bello, poter uscire da scuola per un po' e fare un giro a Hogsmeade».
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   Non parlarono molto durante il resto del viaggio. Finalmente il treno si fermò alla stazione di Hogsmeade, e la discesa fu un gran caos: i gufi tubavano, i gatti miagolavano e il rospo di Neville gracidava da sotto il berretto del suo padrone. Sulla stretta banchina si gelava; scrosciava una pioggia ghiacciata.
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)


   «Il primo finesettimana a Hogsmeade» disse Ron, indicando un cartello appeso alla vecchia bacheca. «Alla fine di ottobre. Per Halloween».
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   «Black non è così sciocco da tentare qualcosa a Hogsmeade» disse Ron. «Chiedi alla McGranitt se puoi venire questa volta, Harry, la prossima chissà quando sarà...»
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   Subito dopo avevano Trasfigurazione. Harry, che aveva deciso di chiedere alla professoressa McGranitt se poteva andare a Hogsmeade con gli altri, si unì alla coda fuori dalla classe pensando al modo migliore di sostenere la propria causa. Ma qualcosa all'inizio della fila lo distrasse.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   Harry non aveva ancora deciso che cosa dire alla professoressa McGranitt quando suonò la campana alla fine della lezione, ma fu lei ad affrontare l'argomento Hogsmeade per prima.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   «Un momento, prego!» esclamò a voce alta, mentre i ragazzi si preparavano a uscire. «Dal momento che siete tutti della mia Casa, dovete consegnarmi i permessi per andare a Hogsmeade prima di Halloween. Niente permesso, niente gita al villaggio, quindi cercate di ricordarvene!»
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   «Quindi... ehm... crede che vada bene... voglio dire, va bene se... se vado anch'io a Hogsmeade
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   Non c'era niente da fare. Ron apostrofò la professoressa McGranitt con una serie di epiteti che infastidirono molto Hermione; quanto a lei, assunse un'espressione da 'meglio così' che irritò ancora di più Ron, e Harry dovette sopportare le chiacchiere allegre dei compagni che parlavano di quello che avrebbero fatto appena arrivati a Hogsmeade.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   Il banchetto di Halloween era sempre grandioso, ma avrebbe avuto un altro sapore se fosse arrivato a chiusura di una giornata a Hogsmeade con tutti gli altri. Niente di quello che dissero i ragazzi riuscì a consolare Harry. Dean Thomas, che era abile con la penna, si offrì di falsificare la firma di zio Vernon sul modulo, ma dal momento che Harry aveva già detto alla professoressa McGranitt che il permesso non era stato firmato, era del tutto inutile. Ron suggerì con scarso entusiasmo l'uso del Mantello dell'Invisibilità, ma Hermione fu irremovibile e gli ricordò che Silente aveva detto loro che i Dissennatori potevano vedere attraverso la stoffa. Quanto a Percy, riuscì a pronunciare le parole meno consolanti in assoluto.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   «Parlano tanto di Hogsmeade, ma te lo assicuro, Harry, non è come raccontano» disse serio. «Certo, il negozio di caramelle non è male, e L'Emporio degli Scherzi di Zonko è decisamente pericoloso, e sì, la Stamberga Strillante vale una visita, ma sul serio, Harry, a parte queste cose, non ti perdi proprio niente».
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   Il ritratto si aprì e Harry entrò attraverso il buco nella sala comune. Era piena di studenti del primo e del secondo anno che chiacchieravano, e c'era anche qualche studente più anziano che evidentemente aveva visitato Hogsmeade tante di quelle volte da non trovarla più una novità eccitante.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)


   «Non vai a Hogsmeade, Harry? Come mai? Ehi...» Colin guardò i suoi amici con impazienza, «perché non vieni a sederti qui con noi, Harry?»
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   Il ragazzo vagò scoraggiato in direzione della biblioteca, ma a metà strada cambiò idea; non aveva voglia di studiare. Si voltò e si trovò faccia a faccia con Gazza, che doveva aver appena congedato l'ultimo dei ragazzi in partenza per Hogsmeade.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   «Niente!» ripeté aspro Gazza, con le guance flosce che tremolavano. «Figuriamoci! Sei qui che vai in giro tutto furtivo... Perché non sei a Hogsmeade a comprare Pallottole Puzzole, Polvere Ruttosa e Vermi Sibilanti come quelle canagliette dei tuoi amici?»
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   «A Hogsmeade» disse Harry, sforzandosi di suonare neutro.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   «Grazie» disse Harry, prendendo un pacchetto di minuscole Piperille nere. «Com'è Hogsmeade? Dove siete andati?»
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   Con gran gioia di tutti tranne Harry, l'ultimo finesettimana del trimestre fu programmata un'altra gita a Hogsmeade.
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   Il sabato mattina della gita a Hogsmeade, Harry salutò Ron e Hermione, imbacuccati in mantelli e sciarpe, poi sali da solo la scalinata di marmo e si diresse verso la Torre dei Grifondoro. Fuori aveva cominciato a nevicare, e il castello era molto tranquillo.
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   «Che cosa fate?» chiese Harry incuriosito. «Perché non siete andati a Hogsmeade
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   «...dritto a Hogsmeade» disse Fred, indicandone uno col dito. «Ce ne sono sette in tutto. Ora, Gazza conosce questi quattro» e li segnò, «ma siamo certi di essere i soli a conoscenza di questi. Lascia perdere quello dietro lo specchio del quarto piano. L'abbiamo usato fino all'inverno scorso, ma c'è stata una frana e adesso è bloccato. E crediamo che nessuno abbia mai usato questo, perché il Platano Picchiatore si trova proprio sopra l'entrata. Ma questo porta dritto nella cantina di Mielandia. L'abbiamo usato un sacco di volte. E come avrai notato, l'ingresso è fuori da questa stanza. Si passa dalla gobba di quella vecchiaccia orba».
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   La mappa era uno di quei pericolosi oggetti magici da cui il signor Weasley li aveva messi in guardia... Consiglieri e Alleati dei Magici Malfattori... ma comunque, ragionò Harry, lui voleva usarla solo per andare a Hogsmeade, non era come se volesse rubare qualcosa o aggredire qualcuno... e Fred e George l'avevano usata per anni e non era successo niente di terribile...
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)


   i Dissennatori pattuglieranno le strade di Hogsmeade tutte
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   per garantire la sicurezza degli abitanti di Hogsmeade
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   «Sì, ma... ma...» Hermione sembrava decisa a trovare un altro problema. «Insomma, Harry non dovrebbe venire comunque a Hogsmeade, non ha il permesso firmato! Se qualcuno lo scopre, finirà nei guai, e guai seri! E non è ancora il calar del sole... cosa succede se Sirius Black si fa vedere oggi? Adesso, magari?»
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   Hogsmeade sembrava un biglietto natalizio: i piccoli cottage col tetto spiovente e i negozi erano coperti da uno strato di neve fresca; c'erano ghirlande di agrifoglio sulle porte e candele incantate appese agli alberi.
La Mappa del Malandrino (Cap. 10 Harry Potter 3)

   Ron e Hermione studiarono Harry nervosamente per tutta la cena, senza avere il coraggio di parlare di quello che avevano origliato, perché Percy era seduto accanto a loro. Quando salirono nell'affollata sala comune, scoprirono che Fred e George avevano fatto scoppiare una mezza dozzina di Caccabombe in un attacco di allegria da fine trimestre. Harry, che non voleva che Fred e George gli chiedessero se fosse riuscito a raggiungere Hogsmeade, sgattaiolò piano su nel dormitorio vuoto, e si diresse verso il suo comodino. Spinse da una parte i libri e trovò subito quello che cercava: l'album delle fotografie rilegato in cuoio che Hagrid gli aveva regalato due anni prima, pieno di foto animate di suo padre e sua madre. Si sedette sul letto, tirò le tende tutto attorno e cominciò a voltare le pagine, cercando, finché...
La Firebolt (Cap. 11 Harry Potter 3)

   «Oh... Ron e Hermione me ne hanno portata un po' quando sono andati a Hogsmeade» mentì rapido Harry.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   Avrebbe voluto dire a Lupin della conversazione su Black che aveva origliato ai Tre Manici di Scopa, di come Black aveva tradito sua madre e suo padre, ma per farlo avrebbe dovuto rivelare di essere andato a Hogsmeade senza permesso, e sapeva che a Lupin questo non sarebbe piaciuto. Così finì la sua Burrobirra, ringraziò Lupin e uscì dall'aula di Storia della Magia.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   «Il suo momento di gloria» disse Fred, incapace di restar serio. «Che la cicatrice sul dito di Goyle sia perenne tributo alla sua memoria. Dài, Ron, vai a Hogsmeade e comprati un topo nuovo. A cosa serve lamentarsi?»
Grifondoro contro Corvonero (Cap. 13 Harry Potter 3)

   Harry fu felice che Ron la pensasse così. Se bloccavano anche la strega orba, non sarebbe mai più potuto andare a Hogsmeade.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   Neville era nella disgrazia più totale. La professoressa McGranitt era così arrabbiata con lui che gli aveva interdetto qualunque futura gita a Hogsmeade, lo aveva punito e aveva proibito a tutti di dirgli la parola d'ordine per entrare nella Torre. Il povero Neville era costretto ad aspettare tutte le sere fuori dalla sala comune che qualcuno lo facesse entrare, mentre i troll della sorveglianza lo fissavano minacciosi. Nessuna di queste punizioni, comunque, uguagliava quella che sua nonna aveva in serbo per lui. Due giorni dopo l'incursione di Black, spedì a Neville la cosa peggiore che uno studente di Hogwarts potesse ricevere per colazione: una Strillettera.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   «Hogsmeade, il prossimo finesettimana!» disse Ron, sporgendosi sopra la folla di teste per leggere il nuovo avviso. «Cosa ne dici?» sussurrò a Harry mentre andavano a sedersi.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   «Harry, se torni a Hogsmeade... dirò della mappa alla professoressa McGranitt!» dichiarò Hermione.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   «Harry! Mi ero dimenticato che anche tu non vai a Hogsmeade
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   «Ci vediamo dopo» disse Harry, e senza aggiungere altro si avviò giù per il sentiero che portava a Hogsmeade.
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   «Che cosa ci faceva la tua testa a Hogsmeade, Potter?» disse Piton piano. «La tua testa non ha il permesso di andare a Hogsmeade. Nessuna parte del tuo corpo ha il permesso di andare a Hogsmeade».
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   «Malfoy non ha le allucinazioni» sibilò Piton, e si chinò verso Harry posando le mani sui braccioli della sedia, finché il suo viso non fu vicinissimo a quello del ragazzo. «Se la tua testa era a Hogsmeade, vuol dire che c'era anche il resto».
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   «Me l'ha dato Ron» disse Harry, sperando di riuscire ad avvertire l'amico prima che Piton lo incontrasse. «Lui... li ha presi a Hogsmeade l'ultima volta...»
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   «Allora!» esclamò Piton, le lunghe narici vibranti. «È un altro prezioso regalo del signor Weasley? O è... qualcos'altro? Una lettera, magari, scritta con l'inchiostro invisibile? Oppure... le istruzioni per andare a Hogsmeade senza dover passare davanti ai Dissennatori?»
L'ira di Piton (Cap. 14 Harry Potter 3)

   Tutta la Casa di Grifondoro era ossessionata dall'imminente incontro. Grifondoro non vinceva il trofeo da quando il leggendario Charlie Weasley (il secondo fratello di Ron in ordine di età) era Cercatore. Ma Harry dubitava che tutti loro, Baston compreso, volessero vincere quanto lui. La rivalità tra Harry e Malfoy era giunta al culmine. A Malfoy bruciava ancora l'incidente col fango a Hogsmeade, ed era ancora più arrabbiato perché Harry in qualche modo era riuscito a evitare la punizione. Harry non aveva dimenticato il tentativo di Malfoy di farlo cadere nella partita contro Corvonero, ma era la faccenda Fierobecco a renderlo ancora più deciso a battere Malfoy davanti all'intera scuola.
La finale di Quidditch (Cap. 15 Harry Potter 3)

   «Non lo so... è segnato sulla Mappa del Malandrino ma Fred e George dicono che non l'ha mai usato nessuno... finisce fuori dai confini della mappa, ma sembrava che portasse a Hogsmeade...»
Gatto, topo e cane (Cap. 17 Harry Potter 3)

   «Ci sto arrivando, Sirius, ci sto arrivando... be', ora che potevamo trasformarci tutti e quattro ci si aprirono davanti parecchie eccitanti opportunità. Ben presto di notte prendemmo ad abbandonare la Stamberga Strillante e a vagare per i prati del castello e per il villaggio. Sirius e James si trasformavano in animali così grossi che erano più che in grado di tener testa a un Lupo Mannaro. Dubito che qualche altro studente di Hogwarts abbia mai scoperto più cose sul parco e su Hogsmeade... E fu così che finimmo per disegnare la Mappa del Malandrino e firmarla con i nostri soprannomi. Sirius è Felpato. Peter è Codaliscia. James era Ramoso».
Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso (Cap. 18 Harry Potter 3)

   «Si, ma è un bene concedergli un trattamento così speciale? Personalmente cerco di trattarlo come tutti gli altri studenti. E qualunque altro studente verrebbe sospeso, come minimo, per aver messo a repentaglio le vite dei suoi amici come ha fatto lui. Ci pensi, Ministro: contro tutte le regole della scuola, dopo tutte le precauzioni prese per proteggerlo, uscire di notte, farsi complice di un Lupo Mannaro e di un assassino... e ho anche ragione di credere che abbia fatto visita illegalmente a Hogsmeade...»
Il segreto di Hermione (Cap. 21 Harry Potter 3)

   Quando Harry, Ron e Hermione uscirono dall'infermeria la mattina dopo a mezzogiorno, trovarono il castello semideserto. Grazie alla calura opprimente e alla fine degli esami tutti si stavano godendo un'altra visita a Hogsmeade. Né Ron né Hermione avevano voglia di andarci, comunque, così vagarono per i prati assieme a Harry, discutendo ancora gli eventi straordinari della notte passata e chiedendosi dove fossero Sirius e Fierobecco in quel momento. Seduto vicino al lago, dove la piovra gigante muoveva pigramente i tentacoli sull'acqua, Harry si distrasse guardando verso la riva opposta. Solo la notte prima il cervo era venuto al galoppo verso di lui proprio da laggiù...
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   Io, Sirius Black, padrino e tutore di Harry Potter, con la presente gli concedo il permesso di visitare Hogsmeade nei finesettimana.
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

    BLUEBOTTLE: UNA SCOPA PER TUTTA LA FAMIGLIA. SICURA, AFFIDABILE, CON ALLARME ANTIFURTO INCORPORATO… SOLVENTE MAGICO DI NONNA ACETONELLA PER OGNI TIPO DI SPORCIZIA: VIA LA MACCHIA, VIA IL DOLORE!… ABBIGLIAMENTO PER MAGHI STRATCHY SONS: LONDRA, PARIGI, Hogsmeade
La Coppa del Mondo di Quidditch (Cap. 8 Harry Potter 4)

    Il cattivo umore di Ron durò per tutto il viaggio. Non parlò molto mentre indossavano la divisa della scuola, ed era ancora incupito quando l’Espresso di Hogwarts finalmente rallentò e si fermò nel buio impenetrabile della stazione di Hogsmeade.
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    «Come sempre, vorrei ricordare a tutti voi che la Foresta compresa entro i confini del parco della scuola è proibita agli studenti, come lo è il villaggio di Hogsmeade a tutti coloro che non sono ancora al terzo anno.
Il Torneo TreMaghi (Cap. 12 Harry Potter 4)

    Il sabato prima della prova, tutti gli studenti dal terzo anno in su ebbero il permesso di andare in gita al villaggio di Hogsmeade. Hermione disse a Harry che gli avrebbe fatto bene allontanarsi dal castello per un po’, e Harry non tardò molto a farsi convincere.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Così Harry si mise il Mantello dell’lnvisibilità su in dormitorio, tornò di sotto e lui e Hermione partirono insieme per Hogsmeade.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    I Tre Manici di Scopa era pieno zeppo, soprattutto di studenti di Hogwarts che si godevano il pomeriggio di libertà, ma anche di personaggi magici che si potevano incontrare solo lì. Harry immaginava che Hogsmeade, essendo il solo villaggio completamente magico di tutta la Gran Bretagna, fosse una sorta di porto franco per creature come le megere, che non erano abili come i maghi nel camuffarsi.
L'ungaro Spinato (Cap. 19 Harry Potter 4)

    Da dopo il ballo Calì era molto fredda con Harry. Lui sospettava che avrebbe dovuto dedicarle più attenzioni, ma lei pareva comunque essersi divertita un mondo. Di certo raccontava a tutti che si sarebbe incontrata con il ragazzo di Beauxbatons il prossimo fine settimana a Hogsmeade.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    A metà di gennaio era prevista una gita a Hogsmeade. Hermione fu molto sorpresa che Harry contasse di andarci.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Lo stomaco di Harry si contorse per i sensi di colpa, ma lui decise di ignorarlo. Aveva ancora cinque settimane per risolvere l’indovinello dell’uovo, dopotutto, e praticamente erano secoli… e se andava a Hogsmeade, magari avrebbe incontrato Hagrid, e avrebbe potuto convincerlo a tornare.
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Mandami la data del prossimo fine settimana a Hogsmeade via stesso gufo.
La Seconda Prova (Cap. 26 Harry Potter 4)

    «Perché vuole sapere del prossimo fine settimana a Hogsmeade?» chiese Ron.
La Seconda Prova (Cap. 26 Harry Potter 4)

    La prossima volta che fosse andato a Hogsmeade, decise mentre risaliva la scalinata di pietra, avrebbe comperato a Dobby un paio di calzini per ogni giorno dell’anno.
La Seconda Prova (Cap. 26 Harry Potter 4)

    All’inizio di marzo il tempo divenne più asciutto, ma venti crudeli mordevano le mani e il viso degli studenti tutte le volte che uscivano nel parco. Ci furono ritardi nella consegna della posta perché i gufi continuavano a essere dirottati. Il gufo bruno che Harry aveva spedito a Sirius con la data del finesettimana di Hogsmeade ricomparve il venerdì mattina a colazione con tutte le penne arruffate contropiuma; Harry non fece in tempo ad aprire la lettera che quello prese il volo, chiaramente terrorizzato all’idea di essere rispedito là fuori.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    Trovati allo steccato alla fine della strada che esce da Hogsmeade (dopo Mondomago) sabato pomeriggio alle due. Porta tutto il cibo che puoi.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «Non sarà mica tornato a Hogsmeade» disse Ron incredulo.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    La mattina dopo i tre amici uscirono dal castello a mezzogiorno. Un debole sole argenteo brillava sul parco. Il clima non era mai stato così mite dall’inizio dell’anno: il tempo di arrivare a Hogsmeade, e tutti e tre avevano dovuto togliersi i mantelli. Il cibo che Sirius aveva chiesto loro di portare era nella borsa di Harry; avevano rubato una dozzina di cosce di pollo, una pagnotta grande e un fiasco di succo di zucca dalla tavola del pranzo.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    Harry non era mai stato da quella parte prima. Il viottolo tortuoso li portava verso l’aperta campagna attorno a Hogsmeade. Qui le case erano più rare, e avevano giardini più grandi; i tre avanzavano verso le pendici della montagna nella cui ombra si stendeva Hogsmeade. Poi svoltarono un angolo, e videro una staccionata alla fine del viottolo. In attesa, le zampe davanti posate sul palo più alto, c’era un cane nero molto grosso dal pelo ispido, con alcuni giornali in bocca e l’aria molto familiare…
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «Grazie» disse Sirius. Afferrò una coscia, si sedette sul pavimento della grotta e addentò un grosso pezzo di carne. «Finora ho mangiato soprattutto topi. Non posso rubare troppo cibo a Hogsmeade; attirerei l’attenzione».
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    Harry, Ron e Hermione riattraversarono Hogsmeade e puntarono verso Hogwarts.
Il Ritorno di Felpato (Cap. 27 Harry Potter 4)

    «Allora» disse Ron «pensa che possa essere da qualche parte a Hogsmeade
il Sogno (Cap. 29 Harry Potter 4)

    Cercò con lo sguardo Ron o Hermione; voleva sapere che cosa ne pensavano, ma nessuno dei due era vicino, così si lasciò sospingere in avanti, nella buia strada lavata dalla pioggia fuori dalla stazione di Hogsmeade.
Luna Lovegood (Cap. 10 Harry Potter 5)

    «Hanno passato il limite» commentò Hermione in tono cupo, staccando il cartello che Fred e George avevano appeso sopra la comunicazione del primo finesettimana a Hogsmeade, che sarebbe stato in ottobre.
La Professoressa Umbridge (Cap. 12 Harry Potter 5)

    «Sentite, non andate in giro a fare troppe domande su Hagrid» aggiunse Sirius in fretta, «attirerete ancora di più l’attenzione sul fatto che non è tornato, e so che Silente non lo vuole. Hagrid è un duro, se la caverà». E poiché non sembravano sollevati, continuò: «Quand’è il vostro prossimo finesettimana a Hogsmeade, comunque? Stavo pensando, ce la siamo cavata con il travestimento da cane alla stazione, no? Pensavo che potrei…»
Percy e Felpato (Cap. 14 Harry Potter 5)

    «No, non sto parlando di Lupin. È troppo occupato con l’Ordine e comunque possiamo vederlo al massimo nei finesettimana a Hogsmeade, e non è abbastanza».
L'Inquisitore Supremo di Hogwarts (Cap. 15 Harry Potter 5)

    «Secondo me invece saresti sorpreso di vedere quanta gente è interessata ad ascoltarti» ribatté Hermione seria. «Senti» aggiunse, e si sporse verso di lui. Ron, che la guardava ancora accigliato, si chinò per ascoltare. «Sai che il primo finesettimana di ottobre si va a Hogsmeade? E se dicessimo a tutte le persone interessate di incontrarci al villaggio per parlarne?»
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    Harry non vedeva l’ora di andare a Hogsmeade, ma c’era una cosa che lo preoccupava. Sirius aveva mantenuto un silenzio di tomba da quando era apparso nel fuoco all’inizio di settembre; Harry sapeva che lo avevano fatto arrabbiare raccomandandogli di non venire, ma temeva ancora che Sirius potesse gettare la prudenza al vento e arrivare lo stesso. Che cosa avrebbe fatto se il grosso cane nero gli fosse venuto incontro lungo la strada di Hogsmeade, magari sotto il naso di Draco Malfoy?
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    Visto che comunque Harry non si tranquillizzava, Hermione disse: «Senti, Ron e io abbiamo sondato il terreno con alcune persone che secondo noi potrebbero aver voglia di imparare un po’ di vera Difesa contro le Arti Oscure, e ce ne sono un paio che sembrano interessate. Ci siamo dati appuntamento a Hogsmeade».
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    La mattina della gita a Hogsmeade era limpida ma ventosa. Dopo colazione si misero in fila davanti a Gazza, che controllava i loro nomi sulla lunga lista degli studenti che avevano ottenuto dai genitori o dai tutori il permesso di andare al villaggio. Con un piccolo tuffo al cuore, Harry ricordò che se non fosse stato per Sirius non ci sarebbe potuto andare affatto.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    Rimase pensierosa per tutto il tragitto fino a Hogsmeade.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    Harry non aveva mai apprezzato tanto la bellezza del villaggio di Hogsmeade.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    Un cartello era stato affisso alla bacheca di Grifondoro, così grande da coprire tutto il resto: l’elenco dei libri usati di incantesimi in vendita, i continui memorandum di Argus Gazza sul regolamento, l’orario degli allenamenti di Quidditch, le offerte di scambio di figurine di Cioccorane, gli ultimi annunci dei Weasley in cerca di volontari, le date dei finesettimana a Hogsmeade e gli avvisi di oggetti smarriti. Il nuovo cartello era stampato in grossi caratteri neri, e in fondo, accanto a una firma precisa e vezzosa, c’era un sigillo dall’aria ufficiale.
Decreto Didattico Numero Ventiquattro (Cap. 17 Harry Potter 5)

    Harry tacque. Le parole di Hermione aprivano un nuovo scenario di raccapriccianti possibilità. Cercò di immaginare di andare da qualche parte con Cho, magari a Hogsmeade, e restare solo con lei per ore e ore. Naturalmente lei si aspettava un invito dopo quello che era successo… il pensiero gli fece contrarre dolorosamente lo stomaco.
L'occhio del serpente (Cap. 21 Harry Potter 5)

    Stavano attraversando Hogsmeade, coperta di neve. Harry intravide la Testa di Porco in fondo alla sua stradina laterale, l’insegna con la testa di cinghiale mozzata che cigolava nel vento freddo, mentre la neve cadeva sul grande parabrezza dell’autobus. Alla fine si fermarono davanti ai cancelli di Hogwarts.
Occlumanzia (Cap. 24 Harry Potter 5)

    «Il mio è stato molto tranquillo» disse Cho. Sembrava imbarazzata. «Ehm… c’è un altro finesettimana a Hogsmeade il mese prossimo, hai visto l’annuncio?»
Occlumanzia (Cap. 24 Harry Potter 5)

    «Ehm… ti va di venire con me a Hogsmeade a San Valentino?»
Occlumanzia (Cap. 24 Harry Potter 5)

    Nei giorni seguenti il fatto che Hagrid era in verifica divenne di pubblico dominio, ma con grande indignazione di Harry quasi nessuno ne fu turbato; al contrario alcuni ragazzi, tra i quali spiccava Draco Malfoy, furono decisamente contenti. Quanto alla strana morte di un oscuro dipendente dell’Ufficio Misteri ricoverato al San Mungo, Harry, Ron e Hermione sembravano gli unici a esserne al corrente e a preoccuparsene. C’era solo un argomento di conversazione nei corridoi, ormai: la fuga dei dieci Mangiamorte. La storia si era finalmente diffusa nella scuola grazie ai pochi che leggevano il giornale. Girava voce che alcuni evasi fossero stati visti a Hogsmeade, si nascondessero nella Stamberga Strillante e stessero per introdursi a Hogwarts, come aveva già fatto una volta Sirius Black.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    Con tali preoccupazioni e tante cose da fare (una sconcertante quantità di compiti che spesso tenevano in piedi gli allievi del quinto oltre la mezzanotte, le riunioni segrete dell’ES e le lezioni con Piton) gennaio parve passare a una velocità allarmante. Prima che Harry se ne rendesse conto, arrivò febbraio, portando con sé un clima più umido e mite e l’attesa della seconda visita a Hogsmeade. Harry aveva avuto pochissimo tempo per parlare con Cho da quando avevano deciso di andare al villaggio insieme, ma ecco che all’improvviso si ritrovò davanti la prospettiva di trascorrere tutto il giorno di San Valentino con lei.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Allora… dove ti piacerebbe andare?» chiese Harry quando entrarono a Hogsmeade. La via principale era piena di studenti che passeggiavano, guardando le vetrine e intasando i marciapiedi.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «È strano» disse Cho a bassa voce, gli occhi fissi sulle foto, «ricordi quando quel Sirius Black è fuggito, e Hogsmeade era piena di Dissennatori che lo cercavano? Adesso ci sono dieci Mangiamorte in libertà e non c’è un solo Dissennatore in giro…»
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «Nell’ultimo finesettimana a Hogsmeade».
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

    «Non ci saranno più finesettimana a Hogsmeade per lei, signor Potter» sibilò. «Come osa… come ha potuto…» Respirò a fondo. «Ho provato e riprovato a insegnarle a non dire bugie. A quanto pare il messaggio non è giunto a destinazione. Cinquanta punti in meno a Grifondoro e un’altra settimana di punizione».
Visto e imprevisto (Cap. 26 Harry Potter 5)

    «Come ricorderà, Ministro, in ottobre le avevo spedito un rapporto per riferirle di un incontro fra Potter e alcuni suoi amici alla Testa di Porco a Hogsmeade…»
Il centauro e la spia (Cap. 27 Harry Potter 5)

    In un baleno si lasciarono alle spalle Hogwarts e Hogsmeade; sotto di loro scorrevano montagne e burroni. Mentre la luce del giorno svaniva, Harry scorse i piccoli grappoli di luce dei villaggi, e poi una strada tortuosa sulla quale una sola auto arrancava tra le colline.
L'Ufficio Misteri (Cap. 34 Harry Potter 5)

    Ma si interruppe. Gli era appena venuta un’idea, sconsiderata ma potenzialmente meravigliosa… entro un minuto, Zabini sarebbe rientrato nello scompartimento dei Serpeverde del sesto anno e Malfoy sarebbe stato lì, convinto che lo sentissero solo i compagni Serpeverde… se solo Harry fosse riuscito a entrare non visto dietro di lui, che cosa avrebbe potuto vedere o sentire? Vero, restava ancora un breve tratto di viaggio — la stazione di Hogsmeade doveva essere a meno di mezz’ora, a giudicare dall’aspetto selvaggio dello scenario che lampeggiava dai finestrini — ma nessun altro sembrava prendere sul serio i suoi sospetti, quindi stava a lui dimostrarne la fondatezza.
Il Lumaclub (Cap. 7 Harry Potter 6)

    «Sono distaccata a Hogsmeade, adesso, per dare più protezione alla scuola» rispose Tonks.
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    Poiché era sempre salito al castello in carrozza, Harry non aveva mai capito bene quanto fosse lontana Hogwarts dalla stazione di Hogsmeade. Con enorme sollievo vide infine le alte colonne ai due lati dei cancelli, ciascuna col suo cinghiale alato in cima. Aveva freddo, fame e una gran voglia di lasciarsi alle spalle questa nuova, cupa Tonks. Ma quando protese una mano per aprire i cancelli, scoprì che erano chiusi da catene.
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    A metà ottobre ci fu la prima gita del quadrimestre a Hogsmeade. Harry fu lieto di scoprire che, nonostante le misure di sicurezza sempre più rigide, quelle escursioni fossero ancora permesse: era piacevole uscire dai confini del castello per qualche ora.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «Grazie, Ginny… è la prossima lezione di Silente!» disse Harry a Ron e Hermione, srotolando la pergamena e leggendone rapido il contenuto. «Lunedì sera!» All’improvviso si sentì leggero e felice. «Vuoi venire con noi a Hogsmeade, Ginny?» le chiese.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    Gazza era di guardia vicino al portone di quercia, come al solito, a spuntare i nomi dei ragazzi che avevano il permesso di andare a Hogsmeade. Il procedimento richiese più tempo del solito perché Gazza controllava tutti tre volte con il suo Sensore Segreto.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    La passeggiata verso Hogsmeade non fu piacevole. Harry si avvolse la sciarpa sulla bocca; la parte esposta del viso divenne presto dolorante e insensibile. La strada per il villaggio era piena di studenti piegati in due contro il vento aspro. Più di una volta Harry si chiese se non sarebbero stati meglio nel tepore della sala comune e, quando finalmente raggiunsero Hogsmeade e scoprirono che l’Emporio degli Scherzi di Zonko era stato sbarrato con delle assi, Harry la prese come una conferma che la gita non era destinata al successo. Ron indicò Mielandia con la mano coperta da un grosso guanto: per fortuna era aperta, così Harry e Hermione barcollarono dietro di lui nel negozio affollato.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    Si rimboccarono di nuovo le sciarpe sulle facce e uscirono dal negozio di dolci. Il vento era tagliente come un coltello affilato dopo il calore zuccherino di Mielandia. La strada non era molto affollata; nessuno si fermava a chiacchierare, tutti correvano verso le loro destinazioni. Facevano eccezione due individui un po’ più avanti, fuori dai Tre Manici di Scopa. Uno era molto alto e magro; attraverso le lenti coperte di pioggia Harry riconobbe il barista che lavorava nell’altro pub di Hogsmeade, la Testa di Porco. Quando i ragazzi si avvicinarono, il barista avvolse più stretto il mantello attorno al collo e se ne andò lasciando l’uomo più basso ad armeggiare con qualcosa che teneva in braccio. Erano a pochi metri da lui quando Harry lo riconobbe.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «… e soprattutto» concluse la professoressa McGranitt in tono terribilmente definitivo, «il signor Malfoy oggi non era a Hogsmeade».
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «Harry, Malfoy non era a Hogsmeade!» esclamò Hermione, pestando un piede per la frustrazione.
Argento e Opali (Cap. 12 Harry Potter 6)

    «Signore» cominciò Harry esitante, «ho incontrato Mundungus a Hogsmeade».
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

    Marzo prese il posto di febbraio senza che il tempo mutasse, a parte il vento che si aggiunse all’umidità. Nell’indignazione generale, in tutte le bacheche delle sale comuni apparve un cartello: la gita successiva a Hogsmeade era stata cancellata. Ron era furente.
Sorprese di compleanno (Cap. 18 Harry Potter 6)

    «E noi eravamo a Hogsmeade, ad aspettarlo per fargli una sorpresa…» proseguì George.
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    «Eravate a Hogsmeade?» chiese Ginny, alzando lo sguardo.
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    «Stavamo pensando di comprare Zonko» spiegò Fred malinconico. «Una filiale a Hogsmeade, capisci, ma sai che bell’affare, se voi non avete più il permesso di uscire nei finesettimana per comprare la nostra roba… comunque adesso non importa».
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    «Non saprei… a Hogsmeade?» suggerì Ron, sbadigliando.
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    Erano seduti accanto al fuoco nella sala comune; i soli altri ragazzi ancora svegli erano compagni del sesto anno. Si percepiva una certa agitazione, perché dopo cena gli studenti avevano trovato appeso in bacheca un nuovo cartello con la data dell’esame di Materializzazione. Chi avesse compiuto diciassette anni entro quella data, il ventuno aprile, aveva la possibilità di iscriversi a una serie di lezioni supplementari, che si sarebbero tenute (sotto strettissima vigilanza) a Hogsmeade.
La stanza delle necessità (Cap. 21 Harry Potter 6)

    «Dovresti provare a seguire le lezioni supplementari a Hogsmeade» consigliò Harry. «Sarà più interessante che cercare di entrare in uno stupido cerchio, comunque. E poi, se non sarai ancora — insomma — bravo come vorresti, puoi spostare l’esame, farlo con me dopo l’esta… Mirtilla, questo è il bagno dei ragazzi!»
La stanza delle necessità (Cap. 21 Harry Potter 6)

    «Hai ragione»concluse, rimettendosi in spalla la borsa dei libri, «seguirò le esercitazioni a Hogsmeade prima di decidere se fare l’esame».
La stanza delle necessità (Cap. 21 Harry Potter 6)

    «Che vado a bere qualcosa a Hogsmeade» rispose Silente in tono leggero. «Vado spesso da Rosmerta, oppure faccio visita alla Testa di Porco… o così pare. È un modo come un altro per coprire la mia vera destinazione».
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

    Uscirono dai cancelli e imboccarono il viottolo per Hogsmeade, deserto e semibuio. L’oscurità calò in fretta e quando ebbero raggiunto High Street era quasi notte. Le luci baluginavano dalle finestre sopra i negozi; dai Tre Manici di Scopa provenivano rauche grida.
La veggente spiata (Cap. 25 Harry Potter 6)

   Di nuovo sotto il cielo stellato, Harry trascinò Silente sulla cima del masso più vicino e poi lo rimise in piedi. Zuppo e tremante sotto il peso del vecchio mago, si concentrò sulla propria destinazione: Hogsmeade. Chiuse gli occhi, strinse il braccio di Silente più forte possibile e scivolò nella solita orribile compressione.
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

    Seppe che aveva funzionato ancora prima di riaprire gli occhi: l’odore di salsedine e il vento di mare erano svaniti. Lui e Silente rabbrividivano nel cuore di una buia High Street a Hogsmeade. Per un terribile istante, Harry immaginò altri Inferi che strisciavano verso di lui dai negozi, ma batté le palpebre e vide che tutto era immobile, l’oscurità era totale, a parte qualche lampione e qualche finestra accesa al primo piano.
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

    «Una vera gratificazione» replicò Silente con calma. «A tutti noi piace essere elogiati per il nostro duro lavoro… Ma tu devi aver avuto comunque un complice… qualcuno a Hogsmeade, qualcuno che ha consegnato a Katie la… la… aaaah…»
La torre (Cap. 27 Harry Potter 6)

   Tutte le lezioni furono sospese, tutti gli esami posticipati. Alcuni studenti furono portati frettolosamente via da Hogwarts dai genitori nei due giorni che seguirono: le gemelle Patil partirono prima di colazione la mattina dopo la morte di Silente, e Zacharias Smith fu scortato fuori dal castello dal suo altezzoso padre. Seamus Finnigan, invece, si rifiutò categoricamente di seguire la madre a casa; fecero a chi urlava di più nella Sala d’Ingresso, e la sfida si risolse quando lei acconsentì a lasciarlo a scuola per il funerale. Ebbe difficoltà a trovare un letto a Hogsmeade, raccontò Seamus a Harry e Ron, perché maghi e streghe si riversavano nel villaggio, preparandosi a rendere l’ultimo tributo a Silente.
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6)

   «Da qualche parte a Hogsmeade?» suggerì Hermione.
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   Silente avesse qualche riserva, per quanto labile, su Piton. «Allora avrà nascosto la spada ben lontano da Hogsmeade! Cosa ne dici, Ron? Ron!»
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   Tuttavia lasciò trapelare qualche dettaglio. Piton era alle prese con la costante ribellione sotterranea di uno zoccolo duro di studenti. A Ginny erano state proibite le visite a Hogsmeade. Piton aveva reintegrato il vecchio decreto della Umbridge che proibiva i raduni di tre o più studenti o qualunque organizzazione studentesca non ufficiale.
Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7)

    quando aveva chiesto alla professoressa McGranitt se poteva andare a Hogsmeade anche senza il permesso scritto dei Dursley.
Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7)

   «Come lo so non ha importanza» ribatté Harry, chiudendo per un attimo gli occhi. La cicatrice ardeva, e per qualche istante ebbe la visione della strada principale di Hogsmeade, ancora buia, perché si trovava molto più a nord. «Ha detto a Lei-Sa-Chi che Gregorovich aveva la Bacchetta?»
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   E Hogwarts... ma sapeva che il suo Horcrux là era al sicuro, era impos sibile che Potter andasse a Hogsmeade senza essere intercettato, men che meno a scuola. Tuttavia era più prudente avvertire Piton che il ragazzo avrebbe potuto cercare di tornare al castello... spiegargli il perché, ovviamente, sarebbe stato sciocco; era stato un grave errore fidarsi di Bellatrix e di Malfoy; la loro stupidità e negligenza non avevano dimostrato quanto è incauto, sempre, fidarsi?
Il nascondiglio finale (Cap. 27 Harry Potter 7)

   «Andremo a Hogsmeade» rispose Harry «e cercheremo di inventarci qualcosa quando avremo scoperto quali protezioni circondano la scuola. Vieni sotto il Mantello, Hermione, questa volta dobbiamo restare uniti».
Il nascondiglio finale (Cap. 27 Harry Potter 7)

   I piedi di Harry toccarono il suolo. Vide High Street di Hogsmeade, dolorosamente familiare: vetrine buie, il profilo delle montagne nere oltre il villaggio, la curva là in fondo che portava a Hogwarts e la luce alle finestre dei Tre Manici di Scopa. Con una stretta al cuore fu trafitto dal ricordo di come fosse arrivato proprio lì, quasi un anno prima, sorreggendo un Silente senza forze; tutto questo nell'istante dell'atterraggio, ma quando ancora stava allentando la stretta sulle braccia di Ron e Hermione, accadde.
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   «Bene» cominciò Aberforth quando si furono saziati; Harry e Ron si erano abbandonati sonnolenti nelle poltrone. «Dobbiamo pensare al modo migliore per tirarvi fuori di qui. Di notte non si può, avete sentito cosa succede se si esce di casa con il buio: parte l'Incanto Gnaulante e vi saltano addosso come Asticelli sulle uova di Doxy. Non credo di poter far passare un cervo per una capra un'altra volta. All'alba, quando cesserà il coprifuoco, potrete rimettervi il Mantello e andarvene a piedi. Uscite subito da Hogsmeade, andate sulle montagne: là potrete Smaterializzarvi. Magari incontrate Hagrid. Si nasconde lassù in una grotta con Grop da quando hanno cercato di arrestarlo».
Lo specchio mancante (Cap. 28 Harry Potter 7)

   «non sono sordo, l'ha sentito tutta Hogsmeade. E non è venuto in mente a nessuno di tenere qualche Serpeverde in ostaggio? Avete messo al sicuro i figli dei Mangiamorte. Non sarebbe stato più furbo tenerli qui?»
La battaglia di Hogwarts (Cap. 31 Harry Potter 7)

    La sua voce riverberava dalle pareti e dal pavimento, e Harry capì che stava parlando a tutta Hogwarts e dintorni, che gli abitanti di Hogsmeade e coloro che ancora combattevano dentro il castello l'avrebbero sentita chiaramente come se fosse stato accanto a loro, il suo respiro sul collo, mortalmente vicino.
La storia del Principe (Cap. 33 Harry Potter 7)

   E ce n'erano altri, tanti altri che si lanciavano su per i gradini del castello: Charlie Weasley superò Horace Lumacomo, ancora con il suo pigiama color smeraldo. Erano tornati alla testa di parenti e amici di tutti gli studenti di Hogwarts rimasti a combattere, insieme ai negozianti e agli abitanti di Hogsmeade. I centauri Cassandro, Conan e Magorian galopparono nella Sala in un rombo di zoccoli, e dietro Harry la porta che conduceva alle cucine venne scardinata da un'esplosione.
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)