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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Babbano


    Mr Dursley rimase lì impalato. Era stato abbracciato da un perfetto sconosciuto. Gli tornò anche in mente che quel tale lo aveva chiamato ‘Babbano’, qualsiasi cosa volesse dire. Era esterrefatto. Si affrettò a raggiungere la macchina e partì alla volta di casa, sperando di aver lavorato di fantasia, cosa che non aveva mai sperato prima perché non approvava le fantasie.
Il bambino sopravvissuto (Cap. 1 Harry Potter 1)

   ‘Lo so, lo so’ disse la professoressa Mcgranitt in tono irritato. ‘Ma non è una buona ragione per perdere la testa. Stanno commettendo una vera imprudenza, a girare per la strada in pieno giorno senza neanche vestirsi da Babbano, e scambiandosi indiscrezioni’.
Il bambino sopravvissuto (Cap. 1 Harry Potter 1)

   Harry, rendendosi conto che la bocca gli pendeva aperta per lo stupore, si affrettò a richiuderla. ‘Dove eravamo arrivati?’ riprese Hagrid, ma in quello stesso momento zio Vernon, ancora terreo in volto ma con espressione molto arrabbiata, si avvicinò al fuoco.
‘Non ci andrà’ disse.
Hagrid grugnì.
‘Vorrei proprio vedere un Babbano della tua specie che ferma Harry’ disse.
Il custode delle chiavi (Cap. 4 Harry Potter 1)

   ‘Un che cosa?’ chiese Harry tutto interessato.
‘Un Babbano’ disse Hagrid, ‘è così che chiamiamo le persone senza poteri magici, come loro. Ed è una grande sfortuna che tu sei cresciuto nella famiglia dei Babbani peggio che ho mai visto’.
Il custode delle chiavi (Cap. 4 Harry Potter 1)

   ‘Se lui vuole andarsene, neanche un grosso Babbano come te riuscirà a fermarlo’ ringhiò Hagrid. ‘Impedire al figlio di Lily e James Potter di andare a Hogwarts! Roba da pazzi! Il suo nome è scritto da quando è nato. Frequenterà la migliore scuola di stregoneria e sortilegio del mondo. Sette anni laggiù e non si riconoscerà più neanche lui. Starà insieme a giovani della sua specie, tanto per cambiare, sotto il più grande direttore che Hogwarts ha mai avuto, Albus Silen...’
Il custode delle chiavi (Cap. 4 Harry Potter 1)


   ‘Io sono un... mezzo sangue’ raccontava Seamus. ‘Papà è un Babbano. Mamma non gli ha detto di essere una strega fino a dopo sposati. stato un bel colpo per lui!’
Tutti risero.
‘E tu, Neville?’
‘Be', io sono stato allevato da mia nonna, che è una strega’ prese a raccontare Neville, ‘ma in famiglia per molto tempo hanno pensato che io fossi soltanto un Babbano. Il mio prozio Algie ha cercato per anni di cogliermi alla sprovvista e di strapparmi qualche magia - una volta mi ha buttato in acqua dal molo di Blackpool e per poco non affogavo - ma non è successo niente fino a che non ho avuto otto anni. Zio Algie era venuto a prendere il tè e mi teneva appeso per le caviglie fuori da una finestra del secondo piano, quando zia Enid gli offrì una meringa e lui, senza farlo apposta, mi lasciò andare. Ma io caddi in giardino, e rimbalzando arrivai fino in strada. Tutti erano felici, mia nonna piangeva per la contentezza. E avreste dovuto vedere le facce, quando sono stato ammesso qui... perché pensavano che non avessi abbastanza poteri magici, capite? Zio Algie era così contento che mi ha comperato il rospo’.
Il cappello Parlante (Cap. 7 Harry Potter 1)

    «È una trappola per i Babbani» sospirò il signor Weasley. «Vendergli una chiave che si rimpicciolisce, in modo che quando ne hanno bisogno non riescono a trovarla… Naturalmente è molto difficile arrestare qualcuno, perché non esiste Babbano che ammetterebbe che la sua chiave rimpicciolisce… Direbbe di averla persa. Benedetta gente, farebbero qualsiasi cosa per far finta che la magia non esiste, anche quando ce l’hanno sotto il naso… D’altra parte, è da non credersi la roba su cui i nostri fanno gli incantesimi…»
La Tana (Cap. 3 Harry Potter 2)

    I libri di scuola di Ron erano ammonticchiati in un angolo, accanto a una pila di fumetti della serie Le avventure di Martin Miggs, il Babbano matto. La bacchetta magica di Ron era buttata sul davanzale della finestra, sopra una boccia da pesci piena di uova di rana; in un angolino assolato dormiva beatamente Crosta, il topo grigio.
La Tana (Cap. 3 Harry Potter 2)

    «Ancora non ho ricevuto nessun avviso. Il nome dei Malfoy impone ancora un certo rispetto; e tuttavia il Ministero si sta facendo sempre più invadente. Girano voci su una nuova Legge per la Protezione dei Babbani: senza dubbio, dietro ci deve essere quel pidocchioso Babbanofilo di Arthur Weasley…»
Alla libreria "Il Ghirigoro" (Cap. 4 Harry Potter 2)

    «Ma ti rendi conto quanto siamo stati sfortunati?» disse Ron con la bocca piena di pollo e prosciutto. «Fred e George devono aver fatto volare quella macchina almeno cinque o sei volte e nessun Babbano li ha mai visti, a loro». Inghiottì e dette un altro grosso morso al tramezzino. «Ma perché non siamo riusciti a passare attraverso la barriera?»
Il Platano Picchiatore (Cap. 5 Harry Potter 2)

    «Forse è la cosa più offensiva che gli poteva venire in mente» disse Ron boccheggiante, riemergendo da sopra il bacile. «’Mezzosangue’ è un insulto spregevole e significa un mago nato Babbano… voglio dire, da genitori non maghi. Alcuni — come la famiglia di Malfoy, per esempio — pensano di essere meglio di tutti perché sono quello che la gente chiama ‘purosangue’». Ebbe un lieve conato e questa volta un’unica lumaca gli cadde nella mano tesa. La gettò nel bacile e proseguì: «Tutti quanti noi sappiamo che non fa nessuna differenza. Prendi Neville Paciock: lui è un purosangue, eppure non riesce neanche a fare star dritto un paiolo».
Mezzosangue e mezze voci (Cap. 7 Harry Potter 2)

    «Sono un mezzosangue, signore» disse Riddle. «Padre Babbano e madre strega».
Il diario segretissimo (Cap. 13 Harry Potter 2)

    «Dipende da dove vuoi andare, Harry» disse. «Non è mai troppo presto per pensare al futuro, per questo ti suggerirei Divinazione. La gente dice che Babbanologia sia una scelta al ribasso, ma personalmente penso che i maghi dovrebbero conoscere a fondo la società dei non-maghi, specie se pensano di lavorare in stretto contatto con loro… Guarda mio padre: lui ha a che fare tutto il tempo con i Babbani. Mio fratello Charlie è stato sempre amante dell’aria aperta e quindi ha scelto Cura delle Creature Magiche. Scegli le materie in cui sei forte, Harry».
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

    «Una cosa molto spiacevole, Silente» disse Malfoy con voce strascicata, estraendo un grosso rotolo di pergamena. «Ma i consiglieri ritengono che sia arrivato il momento che lei si faccia da parte. Questo è un Ordine di Sospensione… in calce troverà tutte e dodici le firme. Mi spiace dire che riteniamo che lei stia perdendo la sua autorità. Quanti attentati ci sono stati finora? Altri due questo pomeriggio, vero? Di questo passo non ci resterà neanche più un figlio di Babbano, a Hogwarts, e tutti sappiamo quale terribile perdita sarebbe per la scuola».
Cornelius Caramell (Cap. 14 Harry Potter 2)

    «Vedi?» bisbigliò. «Era un nome che già usavo a Hogwarts, ma naturalmente soltanto con gli amici più intimi. Credi forse che intendessi usare per sempre lo sporco nome da Babbano di mio padre? Io, che per parte di madre ho nelle vene il sangue di Salazar Serpeverde? Io, chiamarmi con il nome di uno stupido Babbano qualunque, che mi aveva abbandonato ancor prima che nascessi solo perché aveva scoperto che sua moglie era una strega? No, Harry. Mi sono creato un nuovo nome, un nome che, quando fossi diventato il più grande stregone di tutti i tempi, al solo pronunciarlo avrebbe fatto tremare tutti i maghi della terra!»
L'erede di Serpeverde (Cap. 17 Harry Potter 2)


   Harry non tornò in cucina. Invece andò di sopra, nella sua camera. Se doveva comportarsi come un vero Babbano, era meglio cominciare subito. Lentamente, malinconicamente, raccolse i regali e i biglietti di auguri e li nascose sotto il letto insieme ai compiti. Poi andò alla gabbia di Edvige. Errol si era ripreso; lui ed Edvige erano addormentati, il capo sotto l'ala. Harry sospirò, poi li svegliò.
Il grosso errore di zia Marge (Cap. 2 Harry Potter 3)

   Ma dopo dieci minuti di solitudine totale nella stradetta buia, una nuova emozione lo travolse: il panico. Non si era mai trovato in un guaio peggiore, in tutti i sensi. Era solo, abbandonato nel cupo mondo Babbano, senza un posto dove andare. E, quel che era peggio, aveva appena praticato una vera magia, il che voleva dire che sarebbe stato quasi certamente espulso da Hogwarts. Aveva violato il Decreto per la Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni con tanta evidenza che era sorpreso che gli emissari del Ministero della Magia non gli fossero già alle costole.
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   Non aveva nemmeno del denaro Babbano. C'erano alcune monete magiche in un sacchetto in fondo al baule, ma il resto della fortuna ereditata dai genitori era depositato in una camera blindata della Banca per Maghi Gringott a Londra. E non sarebbe mai riuscito a trascinare il baule fino a Londra. A meno che...
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   Guardò la bacchetta, che teneva ancora stretta in pugno. Se era già praticamente espulso (al pensiero il cuore gli batteva così forte da fargli male), un altro po' di magia non poteva guastare. Aveva il Mantello dell'Invisibilità ereditato da suo padre: e se avesse gettato un incantesimo sul baule per renderlo leggero come una piuma, lo avesse legato al manico di scopa, si fosse avvolto nel mantello e fosse volato fino a Londra? Così avrebbe potuto prelevare il resto del denaro dalla camera blindata e... cominciare la sua vita di reietto. Era una prospettiva orribile, ma Harry non poteva restare li seduto per sempre, a meno di non voler spiegare a un poliziotto Babbano che cosa ci faceva nel cuore della notte con un manico di scopa e un mucchio di libri d'incantesimi.
Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   BLACK ANCORA LATITANTE
Sirius Black, probabilmente il più efferato criminale mai rinchiuso nella fortezza di Azkaban, è ancora in libertà, come ha confermato oggi il Ministero della Magia.
«Stiamo facendo tutto il possibile per riacciuffare Black» ha dichiarato stamane il Ministro della Magia, Cornelius Caramell, «e chiediamo alla comunità magica di mantenere la calma».
Caramell è stato criticato da alcuni membri della Federazione Internazionale dei Maghi per aver informato il Primo Ministro Babbano della fuga di Black.
«Ho dovuto farlo» ha ribattuto Caramell, seccato. «Black è pazzo. È un pericolo per chiunque lo incontri, mago o Babbano. Il Primo Ministro mi ha personalmente garantito che non svelerà a nessuno la vera identità di Black. E poi, diciamocelo, chi gli crederebbe se lo facesse?»
Mentre tra i Babbani è stata diffusa la notizia che Black è armato di pistola (una specie di bacchetta magica di metallo che i Babbani usano per uccidersi a vicenda), la comunità magica vive nel terrore di una strage come quella di dodici anni fa, quando Black uccise tredici persone con un solo incantesimo».

Il Nottetempo (Cap. 3 Harry Potter 3)

   Harry ci mise diversi giorni ad abituarsi alla nuova, strana libertà. Prima di allora non aveva mai potuto alzarsi quando voleva o mangiare quello che gli andava. Poteva perfino andare dove gli pareva, purché rimanesse a Diagon Alley; e dal momento che sulla lunga via acciottolata si affacciavano uno accanto all'altro i negozi di magia più affascinanti del mondo, Harry non provò il desiderio di mancare alla parola data a Caramell e di addentrarsi nel mondo Babbano.
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   «Quest'anno seguirò più corsi di te» disse Hermione. «Sono i libri per Aritmanzia, Cura delle Creature Magiche. Divinazione, Studio delle Antiche Rune, Babbanologia...»
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   «Perché anche Babbanologia?» chiese Ron, sgranando gli occhi. «Tu sei di famiglia Babbana! I tuoi genitori sono Babbani! Sai già tutto dei Babbani!»
Il Paiolo Magico (Cap. 4 Harry Potter 3)

   «Che cosa sai di Hogsmeade?» chiese Hermione curiosa. «Ho letto che è l'unico insediamento completamente nonBabbano di tutta la Gran Bretagna...»
Il Dissennatore (Cap. 5 Harry Potter 3)

   «Ma guarda» esclamò Ron ridendo, «hai visto stamattina cosa ti tocca? Alle nove, Divinazione. E lì sotto, alle nove, Babbanologia. E...» Ron avvicinò il foglio, incredulo, «guarda... sotto, Aritmanzia, alle nove. Voglio dire, lo so che sei brava, Hermione, ma nessuno è così bravo. Come fai a seguire tre lezioni contemporaneamente?»
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)


   «A star dietro a tutte le lezioni!» disse Ron. «Questa mattina l'ho sentita che parlava con la professoressa Vector, quella di Aritmanzia. Discutevano della lezione di ieri, ma Hermione non può esserci andata, perché era con noi a Cura delle Creature Magiche! Ed Ernie McMillan mi ha detto che non ha mai perso una lezione di Babbanologia, ma metà delle ore coincidono con Divinazione, e non ne ha mai saltata una neanche di quelle!»
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   Harry guardò il tavolo sovraccarico, il lungo tema di Aritmanzia con l'inchiostro ancora umido, il tema ancora più lungo di Babbanologia (Perché i Babbani hanno bisogno dell'elettricità) e la traduzione in rune su cui era china Hermione.
Il Patronus (Cap. 12 Harry Potter 3)

   L'ultimo esame di Harry e Ron era Divinazione; quello di Hermione, Babbanologia. Salirono insieme la scalinata di marmo. Hermione li salutò al primo piano e Harry e Ron salirono fino al settimo, dove molti della loro classe erano seduti sulla scala a chiocciola che portava all'aula della professoressa Cooman, impegnati in un ripasso affannoso dell'ultimo minuto.
La profezia della professoressa Cooman (Cap. 16 Harry Potter 3)

   «Sono andata a trovare la professoressa McGranitt questa mattina prima di colazione. Ho deciso di lasciar perdere Babbanologia».
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   «Lo so» sospirò Hermione, «ma non posso reggere un altro anno come questo. Quella GiraTempo mi stava facendo impazzire. L'ho restituita. Senza Babbanologia e Divinazione, riuscirò a riavere un orario normale».
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

   «Telefono, Ron» lo corresse Hermione. «Davvero, tu dovresti andare a lezione di Babbanologia il prossimo anno...»
Ancora posta via gufo (Cap. 22 Harry Potter 3)

    «Davvero, sì» disse la voce. «Secondo Nagini, c’è un vecchio Babbano proprio lì dietro la porta che sta ascoltando tutto quello che diciamo».
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4)

    «Hai sentito tutto, Babbano?» disse la voce fredda.
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4)

    «Ti ho chiamato Babbano» disse la voce con freddezza. «Vuol dire che non sei un mago».
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4)

    «Tu non hai moglie» disse la voce fredda, molto tranquillamente. «Nessuno sa che sei qui. Non hai detto a nessuno che venivi. Non mentire al Signore Voldemort, Babbano, perché lui sa… lui sa sempre…»
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4)


    «Ma io non sono un uomo, Babbano» disse la voce fredda, a stento percettibile sopra il crepitio delle fiamme. «Sono molto, molto più di un uomo. Comunque… perché no? Ti guarderò in faccia… Codaliscia, volta la mia poltrona».
Casa Riddle (Cap. 1 Harry Potter 4)

    Sarebbe meglio se Harry ci spedisse la vostra risposta al più presto per via normale, perché il postino Babbano non ha mai consegnato lettere a casa nostra, e non sono nemmeno certa che sappia dove si trova.
L'invito (Cap. 3 Harry Potter 4)

    «Non gliel’abbiamo data perché è un Babbano!» esclamò Fred indignato.
I Tiri Vispi di Fred e George (Cap. 5 Harry Potter 4)

    «Non è stato divertente, Fred!» gridò. «Che cosa accidenti hai dato a quel ragazzo Babbano
I Tiri Vispi di Fred e George (Cap. 5 Harry Potter 4)

    «Cosa ne dite?» chiese ansioso. «Dobbiamo viaggiare in incognito… assomiglio a un Babbano, Harry?»
La Passaporta (Cap. 6 Harry Potter 4)

    Stavano tutti li in cerchio, mentre una brezza fredda accarezzava la cima della collina. Nessuno parlò. All’improvviso a Harry venne in mente come sarebbe parsa strana la scena se un Babbano fosse salito lassù in quel momento… nove persone, due adulti, aggrappati a quel vecchio, logoro stivale nella semioscurità, in attesa…
La Passaporta (Cap. 6 Harry Potter 4)

    Sulla soglia c’era un uomo che guardava l’accampamento. A Harry bastò un’occhiata per capire che era il solo vero Babbano nel raggio di parecchi chilometri. Li sentì arrivare e si voltò a guardarli.
Bagman e Crouch (Cap. 7 Harry Potter 4)

    «Buongiorno» disse il Babbano.
Bagman e Crouch (Cap. 7 Harry Potter 4)

    «C’è un rubinetto segnato su questa mappa che ci ha dato il Babbano» disse Ron, che aveva seguito Harry dentro la tenda, e sembrava assolutamente indifferente alle sue straordinarie dimensioni interne. «È dall’altra parte del campo».
Bagman e Crouch (Cap. 7 Harry Potter 4)

    «Mettiteli e basta. Archie, da bravo, non puoi andare in giro così, il Babbano ai cancello ha già i suoi sospetti…»
Bagman e Crouch (Cap. 7 Harry Potter 4)

    «L’ho comprata in un negozio Babbano» disse ostinato il vecchio mago «I Babbani se le mettono».
Bagman e Crouch (Cap. 7 Harry Potter 4)

    Un mago si era appena Materializzato accanto al loro falò, e non avrebbe potuto fare un contrasto maggiore con Ludo Bagman, sdraiato nell’erba con i suoi vecchi vestiti da Vespa. Barty Crouch era un uomo anziano, rigido e impettito, impeccabilmente vestito in completo e cravatta. La scriminatura nei suoi corti capelli grigi era diritta in maniera quasi innaturale e i baffetti a spazzolino avevano l’aria di essere stati spuntati con l’aiuto della riga millimetrata. Le sue scarpe erano lucidate con estrema accuratezza. Harry capì subito perché Percy lo idolatrava: lui era un convinto assertore delle regole e della necessità di seguirle a puntino, e il signor Crouch aveva osservato la regola sull’abbigliamento Babbano così coscienziosamente che avrebbe potuto passare per un direttore di banca; Harry dubitava che perfino zio Vernon sarebbe riuscito a riconoscerlo per quello che era.
Bagman e Crouch (Cap. 7 Harry Potter 4)

    Il signor Weasley trasse un gran sospiro. «Gli ho mandato un gufo a questo proposito proprio la settimana scorsa. Una volta per tutte: i tappeti sono definiti Prodotto Babbano nel Registro degli Oggetti Incantabili Proibiti, ma lui mi dà retta?»
Bagman e Crouch (Cap. 7 Harry Potter 4)

    «È stregato» disse Hermione. «Se un Babbano lo guarda, non vede altro che un ammasso di rovine con un cartello all’ingresso che dice “ATTENZIONE, NON ENTRARE, PERICOLO”».
Sull'Espresso di Hogwarts (Cap. 11 Harry Potter 4)

    A Ron piaceva l’idea di usare ancora l’Incantesimo di Appello: Harry aveva parlato di respiratori da sub, e Ron non capiva perché Harry non avrebbe dovuto farne arrivare uno dalla più vicina città babbana. Hermione demolì il piano sottolineando che, nell’improbabile eventualità che Harry riuscisse a imparare come si usa un respiratore entro il tempo massimo di un’ora, sarebbe stato di certo squalificato per infrazione al Codice Internazionale di Segretezza Magica: era troppo sperare che nessun Babbano avrebbe visto un respiratore filare per la campagna in direzione di Hogwarts.
La Seconda Prova (Cap. 26 Harry Potter 4)

    «Gli anni dell’ascesa al potere di Voldemort» disse. «furono segnati dalle sparizioni. Bertha Jorkins è scomparsa senza lasciar traccia nell’ultimo luogo in cui si è avuta notizia di Voldemort. Anche Crouch è scomparso… e proprio qui al castello. E c’è stata una terza sparizione, che il Ministero, mi rammarica dirlo, non considera di alcuna importanza, perché riguarda un Babbano. Si chiamava Frank Bryce, viveva nel villaggio in cui è cresciuto il padre di Voldemort, e non è più stato visto dallo scorso agosto. Vedi, io leggo i giornali Babbani, a differenza di gran parte dei miei amici al Ministero».
Il Pensatoio (Cap. 30 Harry Potter 4)

    «Tu ti trovi, Harry Potter, sui resti di mio padre» sibilò dolcemente. «Un Babbano e uno sciocco… molto simile alla tua cara madre. Ma entrambi hanno avuto la loro utilità, vero? Tua madre è morta per difenderti quando eri un bambino… e io ho ucciso mio padre, e vedi come si è dimostrato utile, da morto…»
I Mangiamorte (Cap. 33 Harry Potter 4)

    «La lasciò e tornò dai suoi genitori Babbani prima che io nascessi, Potter, e lei morì dandomi alla luce, e così fui allevato in un orfanotrofio Babbano… ma promisi di ritrovarlo… mi vendicai di lui, di quello sciocco che mi aveva dato il suo nome… Tom Riddle…»
I Mangiamorte (Cap. 33 Harry Potter 4)

    «Lucius, mio viscido amico» mormorò, fermandosi di fronte a lui. «Mi dicono che non hai ripudiato le vecchie abitudini, anche se davanti al mondo presenti un volto rispettabile. Sei ancora pronto a prendere il comando in una battuta di caccia al Babbano, suppongo. Eppure non hai mai cercato di trovarmi, Lucius… le tue imprese alla Coppa del Mondo di Quidditch sono state divertenti, oserei dire… ma le tue energie non sarebbero state meglio indirizzate nel trovare e nel sostenere il tuo padrone?»
I Mangiamorte (Cap. 33 Harry Potter 4)

    «Ma come arrivare a Harry Potter? Perché è stato protetto meglio di quanto credo sappia lui stesso, protetto in modi architettati tempo fa da Silente, quando toccò a lui provvedere al futuro del ragazzo. Silente invocò un’antica magia per assicurare la protezione del ragazzo finché è affidato ai suoi parenti. Nemmeno io posso toccarlo quando è là… poi, naturalmente, ci fu la Coppa del Mondo di Quidditch… pensai che laggiù la sua protezione avrebbe potuto essere più labile, lontano dai parenti e da Silente, ma non ero ancora abbastanza forte da poter cercare di rapirlo nel bel mezzo di un’orda di maghi del Ministero. E poi il ragazzo sarebbe tornato a Hogwarts, dove è sotto il naso di quello sciocco filoBabbano da mane a sera. Allora, come fare per catturarlo?
I Mangiamorte (Cap. 33 Harry Potter 4)

    «Hai scelto il partito sbagliato, Potter! Ti avevo avvertito! Ti avevo detto che dovevi scegliere più attentamente i tuoi amici, ricordi? Quando ci siamo incontrati sul treno, il primo giorno di scuola? Ti avevo detto di non frequentare della plebaglia del genere!» E indicò con un cenno del capo Ron e Hermione. «Ora è troppo tardi, Potter! Saranno i primi a sparire, ora che il Signore Oscuro è tornato! Mezzosangue e Babbanofili saranno i primi! Be’… i secondi… Diggory è stato il p…»
L'Inizio (Cap. 37 Harry Potter 4)

    Siamo stati informati che lei ha praticato l’Incanto Patronus alle nove e ventitré di questa sera in una zona abitata da Babbani e in presenza di un Babbano.
Un pacco di gufi (Cap. 2 Harry Potter 5)

    «Sono molto puliti, vero, questi Babbani?» domandò la strega chiamata Tonks, guardandosi attorno con grande interesse. «Il mio papà è Babbano di nascita ed è un gran sciattone. Immagino che ce ne siano di tutti i tipi, come i maghi…»
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Tutta a manca, tutta a manca, c’è un Babbano che guarda in su!» urlò Moody alle sue spalle. Tonks scartò e Harry la seguì, guardando il suo baule dondolare follemente sotto la scopa di lei. «Dobbiamo prendere quota… altri trecento metri!»
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «L’ho preso in prestito da Silente» ringhiò Moody, intascando lo Spegnino. «Questo sistema qualunque Babbano che guardi fuori dalla finestra, capito? Adesso andiamo, presto».
L’avanguardia (Cap. 3 Harry Potter 5)

    «Le sorelle di Andromeda ci sono ancora perché hanno contratto deliziosi, rispettabili matrimoni con purosangue, ma Andromeda ha sposato un Babbano di nascita, Ted Tonks, e così…»
La Nobile e Antichissima Casata dei Black (Cap. 6 Harry Potter 5)

    Comprarono dunque i biglietti da un guardiano insonnolito (se ne incaricò Harry, perché il signor Weasley non era molto abile con il denaro Babbano) e cinque minuti dopo salirono su un convoglio che li portò sferragliando verso il centro di Londra. Il signor Weasley continuava a controllare e ricontrollare ansioso la cartina della metropolitana appesa sopra i finestrini.
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    «Scusa» disse, «ma non vengo mai con la metropolitana e sembra tutto parecchio diverso da un punto di vista Babbano. In effetti non ho mai usato l’ingresso dei visitatori».
Il Ministero della Magia (Cap. 7 Harry Potter 5)

    «Che consapevolmente, deliberatamente e in piena conoscenza dell’illegalità delle sue azioni, avendo ricevuto un precedente avvertimento scritto dal Ministero della Magia per un’accusa analoga, l’imputato ha prodotto un Incanto Patronus in una zona abitata da Babbani, in presenza di un Babbano, il due agosto alle ventuno e ventitré, ciò che costituisce violazione al Decreto per la Ragionevole Restrizione delle Arti Magiche tra i Minorenni, 1875, Comma C, nonché all’articolo 13 dello Statuto di Segretezza della Confederazione Intemazionale dei Maghi.
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Pienamente consapevole di essere in stretta vicinanza con un Babbano in quel momento?»
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «La questione non è quanto notevole sia stata la magia» disse Caramell con voce stizzita. «In effetti, più è impressionante peggio è, direi, dal momento che il ragazzo l’ha compiuta davanti agli occhi di un Babbano
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Dissennatori che vagano in un sobborgo Babbano e per caso incrociano un mago?» sbuffò Caramell. «Le probabilità devono essere molto, molto scarse. Nemmeno Bagman avrebbe scommesso…»
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    «Certo» disse Silente, «ma la presenza di Dissennatori in quel vicolo è di enorme rilevanza. L’articolo 7 del Decreto stabilisce che la magia può essere usata davanti a Babbani in circostanze eccezionali, e queste circostanze eccezionali comprendono situazioni che minaccino la vita del mago o della strega stessi, o qualsivoglia strega, mago o Babbano presente al momento del…»
L’udienza (Cap. 8 Harry Potter 5)

    Parlando con i giornalisti nel suo studio privato, il Ministro della Magia Cornelius Caramell ha confermato che dieci prigionieri dell’ala di massima sicurezza sono evasi nelle prime ore della serata di ieri e che il Primo Ministro Babbano è già stato informato della natura pericolosa di questi individui.
Lo scarabeo in trappola (Cap. 25 Harry Potter 5)

    «È un lavoro di grande responsabilità, no?» osservò distrattamente Hermione, esaminando uno sgargiante volantino rosa e arancione intitolato: TI PIACEREBBE LAVORARE ALLE RELAZIONI BABBANE? «Per questo non sembra che ci sia bisogno di grandi qualifiche: chiedono soltanto un G.U.F.O. in Babbanologia. Le cose più importanti sono entusiasmo, pazienza e un buon senso dell’umorismo!»
Orientamento professionale (Cap. 29 Harry Potter 5)

    «Non lo sapevi che è un Mezzosangue anche lui?» ribatté Harry, irrefrenabile. Colse un gemito sommesso di Hermione. «Voldemort? Sì, sua madre era una strega, ma il suo papà era un Babbano… o vi ha raccontato d’essere un purosangue?»
Oltre il velo (Cap. 35 Harry Potter 5)

    C’era Malocchio Moody, la bombetta inclinata a nascondere l’occhio magico che gli dava un’aria decisamente sinistra (la stessa, in effetti, che avrebbe avuto senza bombetta), le mani nodose strette sul pomo di un lungo bastone, il corpo avvolto in un ampio mantello da viaggio. Tonks era subito dietro di lui, i capelli rosa acceso scintillanti nel sole che entrava dai lucemari sporchi della stazione, un paio di jeans costellati di toppe e una sgargiante maglietta viola con la scritta Le Sorelle Stravagarie. Accanto a lei c’era Lupin, pallido, i capelli ingrigiti, un lungo pastrano logoro sopra un maglione e un paio di pantaloni trasandati. E davanti a tutti c’erano il signore e la signora Weasley, agghindati nel loro migliore stile Babbano, e Fred e George, entrambi con giubbotti nuovi fiammanti di uno squamoso materiale verde livido.
La seconda guerra comincia (Cap. 38 Harry Potter 5)

    «Il Ministro della Magia si palesa solo al Primo Ministro Babbano suo contemporaneo» aveva spiegato Caramell, riponendo la bacchetta magica dentro la giacca. «Riteniamo che sia il modo migliore per mantenere il segreto».
L'altro ministro (Cap. 1 Harry Potter 6)

    «Abita qui?» chiese Bella sprezzante. «Qui? In questo letamaio Babbano? Saremo le prime della nostra razza a mettere piede…»
Spinner's End (Cap. 2 Harry Potter 6)

    «Non pensare che io abbia dei pregiudizi!» esclamò. «No, no, no! Non ho appena detto che tua madre è stata uno dei miei studenti preferiti in assoluto? E c’era Dirk Cresswell nell’anno dopo il suo — adesso è Direttore dell’Ufficio delle Relazioni con i Folletti, naturalmente — un altro Babbano di nascita, uno studente molto dotato, che mi dà ancora ottime informazioni su quello che succede alla Gringott!»
Horace Lumacorno (Cap. 4 Harry Potter 6)

    Si guardò intorno. La signora Weasley e Ginny erano chine sulle Puffole Pigmee. Il signor Weasley, incantato, osservava un mazzo Babbano di carte da gioco segnate. Fred e George erano impegnati coi clienti. Dall’altra parte della vetrina, Hagrid dava loro la schiena, guardando lungo la via.
La deviazione di Draco (Cap. 6 Harry Potter 6)

    «Cinquanta punti in meno per Grifondoro grazie al tuo ritardo, direi» cominciò Piton. «E, fammi pensare, altri venti per il tuo abbigliamento Babbano. Sai, non credo che nessuna Casa abbia mai avuto un punteggio tanto negativo in così poco tempo: non siamo ancora arrivati al dolce. Forse hai stabilito un record, Potter».
Il trionfo di Piton (Cap. 8 Harry Potter 6)

    «Bene, signor Gaunt» cominciò Ogden, «per arrivare subito al punto, abbiamo ragione di credere che suo figlio Orfin abbia eseguito una magia davanti a un Babbano ieri notte».
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Ti ho già sentito!» sbottò Gaunt. «E allora? Orfin ha dato a un Babbano quello che si meritava… e allora?»
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Orfin ha infranto la legge magica» lo scimmiottò Gaunt, pomposo e cantilenante. Orfin ridacchiò di nuovo. «Ha dato a uno schifoso Babbano una bella lezione, è illegale adesso?»
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «E credi che noi siamo feccia, vero?» urlò Gaunt, avanzando verso Ogden e puntandogli contro il petto un sudicio dito dall’unghia ingiallita. «Feccia che corre quando il Ministero glielo ordina? Ma lo sai con chi stai parlando, tu, schifoso piccolo MezzoBabbano, eh?»
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Signor Gaunt»insistette Ogden. «Temo che né i suoi antenati né i miei abbiano nulla a che fare con la questione. Sono qui a causa di Orfin. Di Orfin e del Babbano che ha avvicinato ieri notte. Siamo a conoscenza» e diede un’occhiata alla pergamena, «del fatto che Orfin ha eseguito una fattura o una stregoneria sul detto Babbano, provocandogli un’eruzione di assai dolorosa orticaria».
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «E allora?» riprese Gaunt in tono di sfida. «Immagino che tu abbia ripulito la faccia sporca del Babbano e anche la sua memona…»
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Questa discussione non ci porta da nessuna parte» ribadì Ogden deciso. «È chiaro dall’atteggiamento di suo figlio che non prova alcun rimorso per le proprie azioni». Guardò di nuovo la pergamena. «Orfin si presenterà a un’udienza il quattordici settembre per rispondere all’accusa di aver usato la magia davanti a un Babbano e di aver provocato dolore e disagio allo stesso Babba…»
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «A lei piace guardare quel Babbano» rispose Orfin con espressione malvagia, fissando la sorella terrorizzata. «Sta sempre in giardino quando lui passa, lo spia attraverso la siepe, non è vero? E ieri sera…»
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Si spenzolava dalla finestra per guardare un Babbano?»ripeté Gaunt piano.
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «È vero?» insistette Gaunt con voce mortifera, muovendo qualche passo verso la ragazza agghiacciata. «Mia figlia… discendente Purosangue di Salazar Serpeverde… che muore dietro a un sudicio Babbano con le vene sporche?»
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Il Babbano che Orfin ha aggredito? L’uomo a cavallo?»
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Molto bene, davvero» fece Silente con un gran sorriso. «Sì, quello era Tom Riddle Senior, il bel Babbano che aveva l’abitudine di passare a cavallo davanti alla casa dei Gaunt e per il quale Merope Gaunt covava una segreta, ardente passione».
La casa di Gaunt (Cap. 10 Harry Potter 6)

    «Ricorderai, ne sono certo, che abbiamo lasciato il racconto degli esordi di Lord Voldemort al punto in cui quell’attraente Babbano, Tom Riddle, aveva abbandonato la moglie strega, Merope, ed era tornato alla dimora di famiglia a Little Hangleton. Merope rimase sola a Londra; aspettava il bambino che un giorno sarebbe diventato Lord Voldemort».
Il Riddle segreto (Cap. 13 Harry Potter 6)

    «Pensavo che eri quel Babbano» mormorò. «Sei uguale a quel Babbano».
Un ricordo lumacoso (Cap. 17 Harry Potter 6)

    «Quale Babbano?»chiese Riddle brusco.
Un ricordo lumacoso (Cap. 17 Harry Potter 6)

    «Quel Babbano che piaceva a mia sorella, quel Babbano che vive nella casa grande lassù»rispose Orfin, e sputò per terra. «Sei identico a lui. Riddle. Ma adesso è più vecchio, eh? È più vecchio di te, adesso che ci penso…»
Un ricordo lumacoso (Cap. 17 Harry Potter 6)

    «Proprio così» rispose Silente. «Non abbiamo ricordi che ce lo mostrino, ma possiamo esserne abbastanza sicuri. Voldemort gettò uno Stupeficium sullo zio, gli prese la bacchetta e attraversò la valle diretto alla ‘casa grande lassù’. Là uccise l’uomo Babbano che aveva abbandonato sua madre strega e, per buona misura, i nonni Babbani, cancellando così gli ultimi indegni Riddle e vendicandosi del padre che non l’aveva mai voluto. Poi tornò alla catapecchia dei Gaunt, eseguì la complicata magia per innestare un falso ricordo nella mente dello zio, posò la bacchetta di Orfin accanto al proprietario privo di sensi, intascò l’antico anello e se ne andò».
Un ricordo lumacoso (Cap. 17 Harry Potter 6)

    «Come sappiamo, fallì. Dopo un intervallo di alcuni anni, però, usò Nagini per uccidere un vecchio Babbano, e può darsi che gli sia venuto in mente allora di trasformarla nel suo ultimo Horcrux. Lei sottolinea il legame coi Serpeverde, ciò che alimenta la mistica di Lord Voldemort. Credo che le sia più affezionato che a qualsiasi altra cosa; di sicuro ama averla vicina e sembra esercitare su di lei un controllo insolito, persino per un Rettilofono».
Gli Horcrux (Cap. 23 Harry Potter 6)

    «Non proprio» rispose Silente. «C’è un villaggio a metà della scogliera, dietro di noi. Credo che gli orfani siano stati accompagnati là per godersi un po’ d’aria di mare e una vista sulle onde. No, devono essere stati solo Tom Riddle e le sue giovani vittime ad aver visitato questo luogo. Nessun Babbano avrebbe potuto raggiungere questa roccia a meno di non essere uno scalatore straordinariamente abile, e le barche non riescono ad avvicinarsi alla scogliera; le acque sono troppo pericolose. Immagino che Riddle si sia calato giù; la magia sarà stata più utile delle funi. E ha portato con sé due bambini, probabilmente per il piacere di terrorizzarli. Penso che sia bastato il viaggio, non ti pare?»
La caverna (Cap. 26 Harry Potter 6)

    «Be’… sì» disse Hermione. «Quindi… avevo ragione. Piton doveva essere fiero di essere ‘un mezzo Prince’, un mezzo principe. Tobias Piton era un Babbano, stando a quello che diceva Il Profeta».
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6)

    «Sì, corrisponde»concordò Harry. «Punta sul suo lato Purosangue in modo da farsi amici Lucius Malfoy e tutti gli altri… come Voldemort. Madre Purosangue, padre Babbano… si vergogna della propria ascendenza, vuole farsi temere usando le Arti Oscure, si sceglie un nuovo nome impressionante… Lord Voldemort… Principe Mezzosangue… Com’è possibile che sia sfuggito a Silente…?»
La tomba bianca (Cap. 30 Harry Potter 6)

   Arrivato in fondo alla pila, Harry rallentò, in cerca di un numero, arrivato poco dopo il suo ritorno in Privet Drive quell'estate; ricordava che in prima pagina c'erano poche righe sulle dimissioni di Charity Burbage, l'insegnante di Babbanologia a Hogwarts. Finalmente lo trovò. Andò a pagina
In memoriam (Cap. 2 Harry Potter 7)

   «Appunto... è il migliore!» ribatté zio Vernon, indicando lo schermo del televisore spento. I Dursley avevano riconosciuto Kingsley al telegiornale, che passeggiava con discrezione alle spalle del Primo Ministro Babbano durante la visita a un ospedale. Questo, e il fatto che Kingsley avesse imparato a vestirsi credibilmente da Babbano, per non parlare di quel non so che di rassicurante nella sua voce calma e fonda, avevano suscitato nei Dursley una simpatia per Kingsley che non avevano mai provato per nessun altro mago. Ma bisognava dire che non l'avevano mai visto con l'orecchino.
La partenza dei Dursley (Cap. 3 Harry Potter 7)

   «Kingsley, credevo che stessi sorvegliando il Primo Ministro Babbano» gridò attraverso la stanza.
I sette Potter (Cap. 4 Harry Potter 7)

   «Certo, Ron, ma la gente è terrorizzata» rispose il signor Weasley, «hanno paura di essere i prossimi a sparire, che i loro figli siano i prossimi a essere attaccati! Corrono voci orribili; io, per esempio, non credo che la professoressa di Babbanologia a Hogwarts abbia dato le dimissioni. Non la si vede ormai da settimane. Intanto, Scrimgeour resta chiuso tutto il giorno nel suo ufficio; spero solo che stia lavorando a un piano».
Il demone in pigiama (Cap. 6 Harry Potter 7)

   Alle tre del pomeriggio seguente Harry, Ron, Fred e George erano nell'orto fuori dall'enorme padiglione bianco, in attesa degli invitati. Harry aveva trangugiato una bella dose di Pozione Polisucco e adesso era la fotocopia di un giovane Babbano coi capelli rossi del villaggio vicino, Ottery St Catchpole, al quale Fred aveva sottratto dei capelli con un Incantesimo di Appello. Il piano era presentarlo come 'il cugino Barny' e sperare che si confondesse nella moltitudine dei parenti Weasley.
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   Dietro di lui, il tendone si apriva su file e file di fragili sedie dorate ai due lati di un lungo tappeto color porpora. Ai pali di sostegno erano intrecciati fiori bianchi e oro. Fred e George avevano fissato un enorme grappolo di palloncini anch'essi dorati sopra il punto preciso in cui Bill e Fleur sarebbero diventati marito e moglie. Fuori, farfalle e api volavano pigre sull'erba e sulle siepi. Harry si sentiva a disagio: il ragazzo Babbano di cui aveva preso le sembianze era un po' più grasso di lui e l'abito da cerimonia era stretto e caldissimo nel fulgore della giornata estiva.
Il matrimonio (Cap. 8 Harry Potter 7)

   «Non lo so, mi è venuto in mente e basta, ma sono certa che siamo più al sicuro nel mondo Babbano, non si aspettano di trovarci qui».
Un nascondiglio (Cap. 9 Harry Potter 7)

   «'Le ultime ricerche condotte dall'Ufficio Misteri hanno rivelato che la magia può essere trasmessa da mago a mago solo per via riproduttiva. Là dove non sussistono dimostrate ascendenze magiche, dunque, è probabile che il cosiddetto Nato Babbano si sia procurato il potere magico con il furto o con la forza.
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   Ron guardò Hermione, poi disse: «E se dei Purosangue e dei Mezzosangue giurano che un Nato Babbano fa parte della loro famiglia? Dirò a tutti che Hermione è mia cugina...»
La mazzetta (Cap. 11 Harry Potter 7)

   «'Severus Piton, da molti anni insegnante di Pozioni alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, è stato oggi nominato Preside. è il più importante di una serie di cambiamenti nel corpo docente dell'antica scuola. In seguito alle dimissioni della precedente insegnante di Babbanologia, Alecto Carrow prenderà il suo posto, mentre il fratello Amycus ricoprirà la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure.
La Magia è Potere (Cap. 12 Harry Potter 7)

   «Sapevo che sarebbero venuti a prendermi» rispose la voce pastosa di Ted, e Harry lo riconobbe: era il padre di Tonks. «Ho sentito che c'erano dei Mangiamorte in zona la settimana scorsa e ho deciso che era meglio darsela a gambe. Ho rifiutato di registrarmi come Nato Babbano per principio, quindi era solo questione di tempo, sapevo che alla fine avrei dovuto scappare. Mia moglie dovrebbe essere tranquilla, lei è Purosangue. E poi ho incontrato Dean, cos'È stato, qualche giorno fa, ragazzo?»
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   «Nato Babbano, eh?» chiese il primo uomo.
La vendetta del folletto (Cap. 15 Harry Potter 7)

   Dovevano Materializzarsi nel villaggio di Godric's Hollow col favore dell'oscurità, perciò era tardo pomeriggio quando bevvero la Pozione Polisucco; Harry si trasformò in un Babbano stempiato di mezza età, Hermione nella sua piccola moglie con la faccia da topo. La borsetta di perline che conteneva tutti i loro beni (a parte l'Horcrux, al collo di Harry) era infilata in una tasca interna del cappotto abbottonato di Hermione. Harry calò il Mantello dell'Invisibilità su entrambi, poi presero a vorticare un'altra volta nell'oscurità soffocante.
Godric’s Hollow (Cap. 16 Harry Potter 7)

   Aveva un cattivo odore, o forse era la casa: Harry arricciò il naso passandole davanti e si tolse il Mantello. Ora che le stava accanto, si rese conto di quanto era bassa; incurvata dall'età, gli arrivava a stento al petto. Chiuse la porta, le nocche bluastre e chiazzate contro la vernice che si sfaldava, poi si voltò e guardò Harry in volto. Aveva gli occhi offuscati dalle cataratte e sprofondati in pieghe di pelle trasparente, tutta la faccia coperta di capillari rotti e macchie brune. Harry si domandò se riuscisse a vederlo; ma comunque avrebbe visto un Babbano stempiato.
Il Segreto di Bathilda (Cap. 17 Harry Potter 7)

   «Ghermidori» ripeté Ron. «Sono dappertutto, bande che cercano di far soldi consegnando Nati Babbani e traditori del loro sangue, c'È una ricompensa del Ministero per ogni cattura. Io ero solo e si vede che ho un'età da studente, erano tutti eccitati, pensavano che fossi un Nato Babbano in clandestinità. Ho dovuto inventarmi qualcosa in fretta per non farmi portare al Ministero».
La cerva d’argento (Cap. 19 Harry Potter 7)

   Voldemort era stato allevato in un orfanotrofio Babbano. Di sicuro nessuno gli aveva raccontato Le Fiabe di Beda il Bardo da bambino, come non aveva potuto ascoltarle Harry. Pochissimi maghi credevano nei Doni della Morte. Era possibile che Voldemort sapesse della loro esistenza?
I Doni della Morte (Cap. 22 Harry Potter 7)

   «È stato ucciso anche un folletto di nome Gonci. Si pensa che il Nato Babbano Dean Thomas e un secondo folletto, entrambi presumibilmente in viaggio con Tonks, Cresswell e Gonci, siano sfuggiti alla morte. Se Dean è in ascolto, o se qualcuno sa dove si trova, i genitori e le sorelle cercano disperatamente sue notizie.
I Doni della Morte (Cap. 22 Harry Potter 7)

   «Grazie» riprese la voce di Lee. «E ora rivolgiamoci al nostro collaboratore, Royal, per un aggiornamento sugli effetti del nuovo ordine magico sul mondo Babbano».
I Doni della Morte (Cap. 22 Harry Potter 7)

    imparentato con traditori del proprio sangue anche se non sei un Nato Babbano. E infine, la tua graziosa amichetta...» Il piacere con cui lo disse fece accapponare la pelle a Harry.
Villa Malfoy (Cap. 23 Harry Potter 7)

   Unci-unci non rispose. Harry pensò che lo stesse canzonando perché si era comportato come un Babbano, ma non gl'importava che il folletto approvasse la faccenda della tomba di Dobby. Si preparò per il suo attacco.
Il fabbricante di bacchette (Cap. 24 Harry Potter 7)

   «Alecto, la sorella di Amycus, insegna Babbanologia, che è una materia obbligatoria. Siamo costretti a sentirci spiegare che i Babbani sono come animali, stupidi e sporchi, che hanno costretto i maghi alla clandestinità con atti di ferocia, e che l'ordine naturale ora è stato restaurato. Mi sono beccato questo» indicò un altro taglio «per averle chiesto quanto sangue Babbano hanno lei e suo fratello».
Il diadema perduto (Cap. 29 Harry Potter 7)

   «Tutto bene con il parcheggio?» chiese Ron a Harry. «Io sì. Hermione non credeva che sarei riuscito a superare l'esame di guida Babbano, vero? Pensava che avrei dovuto Confondere l'esaminatore».
La falla nel piano (Cap. 36 Harry Potter 7)

    Un vecchio mago gentile decide di insegnare al figlio senza cuore una lezione, facendogli assaggiare l'infelicità dei Babbani locali. La coscienza del giovane mago si risveglia ed egli accetta di mettere la propria magia al servizio dei vicini non maghi. Una fiaba semplice e confortante, si potrebbe pensare: nel qual caso si farebbe la figura di ingenui citrulli. Una storia pro-Babbana che mostra la superiorità nelle arti magiche di un padre filo-Babbano rispetto al figlio anti-Babbano? È a dir poco sorprendente che anche solo una copia della versione originale sia sopravvissuta alle fiamme, cui tanto spesso simili storie erano destinate.
IL MAGO E IL PENTOLONE SALTERINO (Cap. 1 Harry Potter 8)

    Non si può dire che Beda fosse al passo con i suoi tempi nel predicare amore fraterno verso i Babbani. All'inizio del quindicesimo secolo la persecuzione di streghe e maghi si stava diffondendo per tutta Europa. Molti rappresentanti della comunità magica ritenevano, e a ragione, che praticare un sortilegio sul maiale ammalato del vicino Babbano equivalesse a raccogliere la legna della propria pira.[1] «Che i Babbani se la cavino senza di noi!» fu il motto che accompagnò il progressivo allontanamento dei maghi dai fratelli Babbani, tendenza culminata con l'istituzione dello Statuto Internazionale della Segretezza Magica del 1689, allorché i maghi decisero di entrare volontariamente in clandestinità.
IL MAGO E IL PENTOLONE SALTERINO (Cap. 1 Harry Potter 8)

    Come ho accennato, tuttavia, il suo spirito pro-Babbano non fu l'unica ragione di risentimento verso Il Mago e il Pentolone Salterino. Con la crescente ferocia della caccia alle streghe, le famiglie magiche cominciarono a condurre doppie vite, usando incantesimi di dissimulazione per proteggersi. Nel diciassettesimo secolo qualsiasi mago che fraternizzasse con Babbani era sospetto, se non addirittura emarginato dalla propria comunità. Tra i molti insulti rivolti ai maghi filo-Babbani (alcuni coloriti epiteti, quali 'Sguazzafango', 'Leccacacca' e 'Ciucciafeccia' risalgono a questo periodo), c'era l'accusa di possedere poteri magici deboli o inferiori.
IL MAGO E IL PENTOLONE SALTERINO (Cap. 1 Harry Potter 8)

    Alcuni maghi influenti dell'epoca, come Brutus Malfoy, direttore di Stregoneria in guerra, un periodico anti-Babbano, perpetuarono il luogo comune che un filo-Babbano avesse più o meno gli stessi poteri di un Magonò.[2] Nel 1675, Brutus scrisse:
IL MAGO E IL PENTOLONE SALTERINO (Cap. 1 Harry Potter 8)

    Il re della storia di Beda è uno stolto Babbano che al tempo stesso brama e teme la magia. Pensa di poter diventare un mago semplicemente imparando formule e agitando una bacchetta.[16] Ignora del tutto la vera natura della magia e dei maghi, perciò crede agli assurdi suggerimenti sia del ciarlatano che di Baba. È infatti tipico di un certo pensiero Babbano accettare, per ignoranza, ogni genere di cose impossibili sulla magia, tra cui l'idea che Baba si sia tramutata in un albero e possa ancora pensare e parlare. (Val la pena notare a questo punto, però, che Beda da un canto usa l'espediente dell'albero parlante per mostrarci quanto sia ignorante il re Babbano, dall'altro ci chiede di credere che Baba possa parlare dopo essersi trasformata in coniglio. Potrebbe trattarsi di una licenza poetica, ma io ritengo più probabile che Beda abbia solo sentito parlare degli Animagi e non ne abbia mai conosciuto uno, perché questa è l'unica incongruenza della fiaba con le leggi della magia. Gli Animagi non conservano l'abilità umana della parola nella loro forma animale, anche se conservano il pensiero e le capacità di ragionamento degli umani. Questa, come sa qualsiasi scolaretto, è la differenza fondamentale tra un Animagus e chi si Trasfigura in un animale. Quest'ultimo diventa in tutto e per tutto un animale, con la conseguenza di non sapere niente di magia e nemmeno di essere mai stato un mago, e di aver bisogno pertanto di qualcuno che lo ri-Trasfiguri nella sua forma originale).
BABÀ RABA E IL CEPPO GHIGNANTE (Cap. 4 Harry Potter 8)

    [15] Il che può aver contribuito alla reputazione di instabilità mentale costruitasi attorno a quel re Babbano.
Note (Cap. 7 Harry Potter 8)

    [20] [Questa citazione dimostra che Albus Silente non era solo estremamente colto in termini magici, ma che aveva anche una certa familiarità con l'opera del poeta Babbano Alexander Pope. JKR]
Note (Cap. 7 Harry Potter 8)